Di Gianmaria Tesei PH: Riccardo Marins Taormina ancora una volta sa rendersi protagonista di eventi che attraggono chi ad essi partecipa per la varietà e la qualità elevata che li contraddistinguono. E così capita che nel corso della stessa serata si avvicendino la splendida opéra-comique Carmen di Georges Bizet ,in un gremito teatro Antico, con la regia di Antonio De Lucia, con l’orchestra e coro di Taormina Opera Stars diretti da Gianna Fratta ( direzione artistica di Davide Dellisanti) e potere intervenire all’immancabile appuntamento annuale costituito dal ricevimento tenutosi nella prestigiosa Villa Guarnaschelli. Don Mimì Guarnaschelli (da cui trae il nome della Villa), ex ufficiale dell' esercito, dotato di personalità forte e volitiva, deceduto da ultranovantenne, era stato, dopo avere aperto e gestito il casinò municipale di Casinò di Tripoli, in grado di creare proprio in quel di Taormina, nel lontano 1962 ( per un’unica notte), una casa da gioco ( nella famosa Villa Mon Repos)che , riaperta nel febbraio del 1963, venne poi definitivamente chiusa nel gennaio del 1965, in osservanza di leggi contro il gioco d’azzardo, originarie del periodo fascista , stranamente inapplicate per altri casinò italiani ( Venezia, etc. …). Lo stesso Guarnaschelli tentò di trovare una soluzione, che sembrò vicina nel 1994, tentando l’applicazione della legge 568 del ' 71, che consentiva agli ex-coloni libici di svolgere il lavoro eseguito precedentemente in Libia, nel comune di residenza e poiché Don Mimì, aveva esercitato l’attività in una casa da gioco avrebbe avuto diritto ad appellarsi alla suddetta legge per riaprire il casinò taorminese. Ma alla fine, suo malgrado, tutto naufragò. La bellezza della Villa in stile Liberty, curatissima in ogni dettaglio( con inoltre una piscina dalla quale sembra d’essere sulla tolda di una nave che solca il colorato Mar ionio) ha allietato nobili del calibro di Edoardo VII d’Inghilterra ( anche amico di Mrs. Mabel Hill, la proprietaria antecedente, peraltro in un periodo in cui, nella limitrofa Villa Falconara- dei Labisi-ormai chiusa da parecchi anni, albergava Margareth d’Inghilterra) attori, pittori, stilisti, poeti scrittori e protagonisti di vari campi umani d’ogni provenienza e d’alto profilo, che sono stati ospitati in questa splendida dimora della perla dello Ionio. Tra queste importanti personalità, solo per citare l’ultimo in ordine di tempo, vi è lo stilista Olivier Rousteing, giovane direttore creativo della casa di moda Balmain e già capo designer della linea femminile di Roberto Cavalli . Ed il fulgore di questo storico edificio continua a splendere ed ad accattivare personalità importanti che amano soggiornare a villa Guarnaschelli e prender parte al ricevimento , come sempre organizzato ottimamente dalla vedova di Don Mimì, la deliziosa ed affascinante Mariella Internicola Guarnaschelli, che ha saputo trasferire il suo grande carisma e charme alla figlia Genziana Internicola, altra impareggiabile padrona di casa. L’incantevole Isola Bella sulla quale si protende l’edifico ha fatto da ammaliante cornice all’evento che ieri ha veduto riuniti nel convivio serale personaggi del mondo del giornalismo, del cinema, delle arti e di altri importanti ambiti. Solo per menzionare alcuni degli intervenuti, erano presenti: Michel Curatolo, brillante pr ed organizzatore di kermesse cinematografiche tra cui il Taormina film fest ed Il Premio Cinematografico delle Nazioni- Nation Award ;Anna Mazzaglia, giornalista ed organizzatrice d’eventi filmici di grande rilievo; la giornalista e critica d’arte Maria Teresa Prestigiacomo; il giornalista e scrittore Saro Laganà; Salvatore Bonajuto, artista poliedrico e proprietario e gestore della Cappella Bonajuto, gioiello bizantino catanese; il barone Pennisi; il gioielliere ed antiquario Saro Russotti. Si è svolto quindi un evento di rilevo in una location d’impagabile beltà, in una Taormina sempre fulgente della sua storia, cultura e fascino. AutoreGianmaria Tesei
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AutoreCarlotta Bonadonna Archivi
Dicembre 2023
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