Giorno 4 giugno si è conclusa con successo la prima edizione del Festival di cinema breve: “Corti con le Ali", realizzato dall’Istituto comprensivo di Alì Terme, all’interno del progetto Cinelab- Ciak School, indetto dal Miur e Mibact. L’Istituto è stato tra le scuole vincitrici e assegnatarie del finanziamento per il Bando realizzato dai ministeri sopra citati. Un percorso di educazione al linguaggio audiovisivo iniziato, portato avanti e concluso nonostante le varie difficoltà dovute al covid. Tra lezioni di cinema in dad, riprese girate durante i brevi periodi permessi dai vari DPCM, il laboratorio si è concluso con la terza parte di progettazione voluta dal bando: la realizzazione di un festival di cortometraggi scolastici rivolto alle scuole elementari e medie di tutto il territorio nazionale. La giornata di premiazione finale per ovvi motivi legati alla pandemia si è tenuta in streaming. Sono stati presentati i 12 cortometraggi finalisti scelti su ben 50 prodotti pervenuti al concorso. Ma l’esperienza artistica a grande sorpresa è continuata: giorno 12 giugno 2021 infatti è realmente terminata in versione live, con grande entusiasmo e soddisfazione, la Maratona Musicale e Cinematografica “Concorso Corti con le Ali” con uno spettacolo di fine anno presso l’Auditorium di Nizza di Sicilia. Protagonisti assoluti del Saggio, gli studenti dell’Orchestra d’Istituto dei plessi di Nizza di Sicilia e Fiumedinisi e gli attori del Cortometraggio “Castelli, Corazze, Veritá e Fantasia” Regia di Carlotta Bonadonna. Durante la serata sono stati eseguiti 2 brani tratti dalla colonna sonora del cortometraggio, arrangiamenti e adattamenti curati dai professori di musica dell’istituto sotto la guida del maestro Domenico Piccolo (referente del progetto). Più di 30 elementi hanno suonato alla perfezione i due pezzi, tra cui il celebre Scarborough Fair, repertorio celtico, emozionando tutti, riportandoci alle scene del castello di Belvedere di Fiumedinisi dove sono state girate alcune immagini del corto. Il maestro Piccolo con un grande lavoro di squadra voluto fortemente dalla Dirigente Maria Elena Carbone, è riuscito nel suo intento di portare a 800 metri di altezza parte dell’orchestra, elemento integrante della sceneggiatura, volta alla valorizzazione del territorio. I protagonisti di Castelli, corazze, realtà e fantasia insieme all’orchestra hanno voluto essere uno spunto di riflessione verso una rivalutazione del castello di Fiumedinisi come luogo di futuri eventi artistici. Una Menzione Speciale è andata quindi all’Istituto Comprensivo Alì Terme, voluta e formulata dal Sindaco della Città Metropolitana di Messina Onorevole Cateno De Luca, presente in sala, per il grande aspetto di Valorizzazione del Territorio che emerge all’interno dei due cortometraggi prodotti dalla scuola: “La Leggenda di Monte Scuderi” Regia di Giovanna Criscuolo per la Primaria e “Castelli, Corazze, Verità e Fantasia” Regia di Carlotta Bonadonna per la Secondaria, Intervenuta alla presentazione insieme al direttore tecnico Giuseppe Di Dio Entrambi i progetti sono stati proiettati in sala. In tale occasione inoltre sono stati consegnati i premi del “Concorso Corti con le Ali” ai cortometraggi dell’Istituto Comprensivo di Santa Teresa di Riva “Il Tesoro in fondo al mare” e “Per un mondo migliore”. Hanno partecipato le dirigenti scolastiche dei diversi istituti e i riconoscimenti sono stati consegnati da Massimo Caminiti, Presidente del Cinit-cineforum italiano e Orazio Leotta , pubblicista e membro di Cinit. Presenti all’evento il corpo docenti, la Dirigente scolastica Carbone e le responsabili del progetto le professoresse Cettina Carnabuci e Cettina Muzio, il sindaco di Santa Teresa di Riva Danilo Lo Giudice, di Fiumedinisi Giovanni De luca, di Nizza e Savoca. Una serata di grande sinergia e condivisione in cui i ragazzi hanno dimostrato talento e bravura. Ecco a voi il video che riassume i momenti salienti della splendida serata svoltasi all’interno dell’Auditorium Comunale di Nizza di Sicilia… Buona Visione!!!
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Etnabook 2021: un concorso per le scuole e nuove sinergie per illuminare il cammino della cultura6/18/2021 Mentre il tempo scorre velocemente, l’attesa per il 23 settembre, data che inaugurerà la tre giorni della terza edizione di Etnabook - Festival Internazionale del Libro cresce insieme ai progetti da realizzare sotto la luce dalla tematica FramMenti Illuminanti.
È ufficialmente aperto il bando per la Sezione Scuole del Premio Etnabook - “Cultura sotto il vulcano”. I partecipanti racconteranno la tematica del Festival attraverso un racconto breve o una tavola di disegno. Di seguito, i dettagli per ciascuna delle sezioni del concorso: A) Tavola Manga Per la sezione Manga, i partecipanti potranno inviare una tavola a colori o in bianco e nero a tema FRAMMENTI ILLUMINANTI”, realizzata e interpretata a totale discrezione dello studente partecipante. B) Un libro in una pagina Per la sezione “Un libro in una pagina”, i partecipanti dovranno inviare un racconto breve, in lingua italiana, della lunghezza massima di una cartella (una pagina di circa 30 righe con 60/65 caratteri per riga), in formato .doc a tema “FRAMMENTI ILLUMINANTI”. È possibile consultare l’intero bando e tutti i suoi dettagli inerenti all’iscrizione e ai premi all’indirizzo www.etnabook.it/sezione-scuole/. Tante sono le novità che arricchiscono gli ultimi mesi che ci separano dal Festival: tra queste, l’istituzione della Giuria per il Premio Aleph al Miglior Inedito, presieduta da Aleph, scuola di scrittura coordinata dall’editor e autrice Erica Donzella. Il Festival si fa più forte stringendo nuove partnership come quella con Viagrande Studios, il più grande Centro di formazione artistica in Sicilia che dal 2013 accoglie e sostiene gli artisti di tutto il mondo promuovendo eventi, residenze artistiche e workshop di approfondimento. Riguardo il Concorso per il Premio Letterario Etnabook - “Cultura sotto il vulcano”, è stato prorogato al 30 giugno 2021 il termine di scadenza per la presentazione della domanda di iscrizione. Tutti i dettagli sul bando di concorso sono consultabili sul sito web all’indirizzo www.etnabook.it/bandi-premio-letterario/. Anche per questa nuova edizione, il comitato scientifico di Etnabook avrà il piacere di premiare le migliori personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e del giornalismo, conferendo il Premio Etnabook 2021. A impreziosire gli eventi della tre giorni del Festival saranno anche le assegnazioni del Premio Letto, riletto...Recensito!, istituito e presieduto da Salvatore Massimo Fazio, fondatore dell’omonimo blog letterario; e del Premio Assoluto Enrico Morello, dedicato al primo autore vincitore del concorso Cultura sotto il vulcano, prematuramente scomparso. L’evento Etnabook Festival è organizzato dall’associazione culturale NO_NAME presieduta da Cirino Cristaldi. Dieci anni sono passati dal momento in cui Franco Bonardelli ha perso le sue spoglie terrene, lasciando un grande vuoto nei suoi affetti più prossimi e nel mondo culturale siciliano e messinese in particolare. Bonardelli, il cui figlio Marco, giornalista ed ufficio stampa, ha organizzato “Viaggi nel pensiero”, un momento celebrativo del padre sulla pagina di Suggestioni Press e su Youtube, è stato un intellettuale completo che ha saputo immergersi e viver appieno tutti gli aspetti della critica letteraria, degli studi di semiotica e della letteratura, muovendosi anche tra il giornalismo e l’insegnamento scolastico. Nel suo percorso culturale si stagliano la laurea in Lettere, conseguita nella sua Messina, la successiva specializzazione ad Urbino e l’aver seguito le interessantissime lezioni parigine su “Semiologia e scrittura”di uno dei maggiori rappresentanti della nuova critica francese di orientamento strutturalista, oltreché saggista e notissimo semiologo, ossia il francese Roland Barthes . A caratterizzare la sua vita culturale è stata anche la grande stima reciproca, oltre il rapporto amicale, con Il grande filologo, critico letterario e partigiano Gianfranco Contini (ricordiamo ad opera dell’intellettuale messinese anche una rassegna di studi critici del 1981 sull’accademico di Domodossola). A contraddistinguere il suo percorso è stata una grande capacità saggistica che è emersa ad esempio pure in “Joseph Bédier tra ecdotica e narrativa “,Estr. da: «Micromégas», n. 1-2 (1984) del 1984, suo scritto sul noto e rivoluzionario, nel suo campo, filologo francese, elemento di spicco, a partire dagli anni ’20 del ventesimo secolo, dell’ 'Académie française. Il figlio Marco ha quindi assunto la duplice veste di moderatore, organizzatore dell’evento commemorativo (coadiuvato dalla madre, che già precedentemente aveva guidato i due momenti precedenti di memoria del compianto marito) e proprio di “figlio”, con quel sentimento, come egli stesso ha confessato, di rabbia per le domande che avrebbe voluto porre al padre, immaturamente scomparso a soli 57 anni, sul suo futuro e quello con il genitore. Le risposte sono comunque arrivate nella stima che egli e tanta parte della comunità nutre nei confronti di suo padre. Un uomo che aveva un rapporto molto particolare con “il libro”, che lo spinse ad essere protagonista costante del panorama culturale messinese, e non solo, con recensioni che hanno lanciato o preannunciato l’esplosione definitiva di alcuni grandi talenti dell’arte scritta, come nel caso di Catena Fiorello, scrittrice che ha realizzato otto opere d’arte letteraria. Fu proprio Bonardelli a presentare la prima edizione di “Picciridda”, romanzo che sarebbe poi stato trasposto cinematograficamente (“Picciridda - Con i piedi nella sabbia”, con la regia di Paolo Licata), premiato al Taormina Film Fest, con autentici attestati di stima di Oliver Stone, presidente di giuria quell’anno alla kermesse taorminese. L’autrice siciliana ha sottolineato come il sapere che un importante uomo di letteratura come Bonardelli si interessasse al suo libro l’avesse colpita e come temesse di incorrere in qualche errore dovuto all’ansia di confrontarsi con lui. Ma la grande preparazione culturale in Franco Bonardelli era corrispondente, come ha evidenziato la stessa Fiorello, ad una grande umanità, perché evidentemente in lui la cultura aveva plasmato interiormente la persona in senso positivo non esaurendosi in semplice nozionismo, tanto da mettere la stessa Fiorello a suo agio in maniera assoluao al momento della presentazione del libro, dimostrando profonda ed analitica conoscenza del romanzo e ponendosi con una gentilezza ed una semplicità disarmanti. Lo stesso Alessandro Notarstefano, direttore responsabile della Gazzetta del Sud, nell’affermare la sua sintonia culturale e di visioni, rafforzatasi in tanti anni di conoscenza e lavoro assieme, ha sottolineato i tratti distintivi appena enunciati, asserendo come per entrambi il libro e la scrittura fossero vita e la letteratura ”infinito intrattenimento”, come scriveva Maurice Blanchot. Il libro in questo contesto diventa un elemento caratterizzante della vita di chi si abbevera alla sua essenza, un elemento distintivo che crea in ogni persona una propria natura, ha aggiunto lo stesso giornalista, raccontando come Bonardelli avesse, quali riferimenti, tra gli altri Gadda, Landolfi, Manganelli, Pasolini e come l’la passione profonda per i libri venisse trasfuso nei suoi articoli con un grande amore per “la carta”. Un amore che derivava dal suo essere scrittore che poi diventa giornalista, il tutto riuscendo ad usare con sapienza sia “la parola trasparente”, che deve essere quella del giornalista, quanto “la parola opaca”, che è più propria dell’autore ed adoprando, ha aggiunto Notarstefano, anche il dialetto scritto in corsivo, per rialzarlo ed elevarlo nella sua singolartià. Anche Ignazio Pandolfo, creatore di romanzi distopici, tra cu l’ultimo “L’angelo e il Dio ignorante”, ha potuto giovarsi dell’opera di critico di Bonardelli per il suo primo libro, da lui stesso ritenuto troppo nichilista, non adatto alle scuole e magari in contrasto con il tipo di letteratura di Bonardelli. E invece ancora una volta la grande capacità di quest’ultimo nel riuscire a stabilire un’empatia umana e culturale con gli interlocutori, nonché l’acume critico, hanno consentito di fare star bene lo scrittore, come ha soggiunto Pandolfo. Tutti elementi ribaditi anche dagli altri ospiti Domenico Cacopardo, Giuseppina Torregrossa, Nino Genovese, Gustavo Ricevuto, Ignazio Vasta, Orazio Miloro e Salvo Trimarchi( che ha evidenziato anche la vicinanza di Bonardelli a chi ascoltava nel percorso di approccio ai libri) che hanno anche espresso il valore dell’operato svolto in campo didattico da Bonardelli. Lino Morgante, Direttore editoriale ed amministratore delegato della “Gazzetta del Sud”, a riguardo, ha asserito come Franco Bonardelli sapesse scrivere ottimamente ma al contempo avesse una fortissima, e forse prevalente, vocazione all’insegnamento ed alla valorizzazione della scuola, avendo ricoperto il ruolo di dirigente scolastico, con la scuola che, vista la sua “mission” nello stare con i ragazzi, è diventata tutta la sua vita. Una vita all’insegna della cultura e della gentilezza ed empatia di un intellettuale importante della storia messinese e siciliana. AutoreGianmaria Tesei in basso al centro la Dirigente scolastica Maria Elena CarboneGiorno 4 giugno si è conclusa con successo la prima edizione del Festival di cinema breve: “Corti con le Ali", realizzato dall’Istituto comprensivo di Alì Terme, all’interno del progetto Cinelab- Ciak School, indetto dal Miur e Mibact. L’Istituto è stato tra le scuole vincitrici e assegnatarie del finanziamento per il Bando realizzato dai ministeri sopra citati. Un percorso di educazione al linguaggio audiovisivo iniziato, portato avanti e concluso nonostante le varie difficoltà dovute al covid. Tra lezioni di cinema in dad, riprese girate durante i brevi periodi permessi dai vari DPCM, il laboratorio si è concluso con la terza parte di progettazione voluta dal bando: la realizzazione di un festival di cortometraggi scolastici rivolto alle scuole elementari e medie di tutto il territorio nazionale. All’interno del percorso anche una sezione dedicata al Cineforum con la proiezione di alcuni film per ragazzi. La giornata di premiazione finale per ovvi motivi legati alla pandemia si è tenuta in streaming. Sono stati presentati i 12 cortometraggi finalisti scelti su ben 50 prodotti pervenuti al concorso. L’evento online è stato condotto dal giornalista e attore Gianmaria Tesei, con la partecipazione straordinaria dell’attrice siciliana Ester Pantano, reduce dal successo televisivo di Makarì. Presente per la moderazione dell’attrice Cirino Cristaldi. E’ intervenuto durante la mattinata anche il sindaco della città metropolitana di Messina, Cateno De luca. La Dirigente scolastica Elena Maria Carbone, che ha voluto fortemente l’evento, ha aperto la manifestazione ringraziando tutte le associazioni e personale che ha contribuito alla riuscita del progetto. Insieme a loro sono intervenute le registe ed esperte esterne Carlotta Bonadonna e Giovanna Criscuolo che si sono occupate della formazione cinematografica degli studenti partecipanti al laboratorio e della realizzazione dei due corti fuori concorso, che hanno visto protagonisti gli stessi alunni dell’Istituto comprensivo di Ali’ Terme. La valorizzazione del territorio è stata la tematica rappresentata dai due lavori. L’intero progetto e i due corti sono stati possibili grazie al grande lavoro di coordinazione generale ed esecutiva svolto per le scuole elementari dalla prof.ssa Cettina Carnabuci e dalla prof.ssa Cettina Muzio per le scuole medie. Referente generale del progetto Prof. Domenico Piccolo Il corto delle scuole elementari “La leggenda di Monte Scuderi” è stato curato da Giovanna Criscuolo, in collaborazione con il filmmaker Nanni Musiqo e il responsabile musicale del corto il prof. e maestro di musica Alessandro Blanco. Per le scuole medie “ Castelli, corazze, verità e fantasia” è stato realizzato da Carlotta Bonadonna in collaborazione con il filmmaker Giuseppe Di Dio, Giuseppe Barbera, Ernesto Romeo, Faeria e il responsabile musicale del progetto il prof. e maestro di musica Domenico Piccolo. Hanno partecipato e aderito alla realizzazione del progetto le associazioni: No-Name, Dirty Dozen, Cinit, Zabut Festival e Associazione Taglio di Rema Tutti i vincitori: Premiazione miglior corto-Premio giuria tecnica Il Nascondiglio di Matteo Macaluso della scuola media Andrea Balletti di Reggio Emilia. Premio consegnato da Ester Pantano. Premiazione Miglior Corto- Premio degli studenti Ex-equo per il segmento Scuola Primaria a “I Paladini della Giustizia”, di Domenico Fortunato dell’Istituto Comprensivo”Leopoldo ll” di Pisa e per la Scuola Secondaria a “Another Butterfly Has Come… (È arrivata un'altra farfalla…)” di Giuseppe Massarelli dell’Istituto Comprensivo di San Domenico Savio di Bari. Hanno consegnato Il Premio gli alunni dell’I.c. Alì Terme. Menzione Speciale a “La leggenda di Monte Scuderi”, short film fuori concorso, realizzato dall’’Istituto Comprensivo di Alì Terme per l’azione di conservazione e tutela del patrimonio culturale del territorio. (scuola primaria) Menzione Speciale a “Castelli, corazze, verità e fantasia”, short film fuori concorso per l’azione di valorizzazione del territorio e dei suoi siti d’arte e di archeologia. ( scuola secondaria). Premiazione Miglior attore -Premio della Giuria tecnica: LUCA SANTANIELLO per la sua prova in “Il Nascondiglio”, di Matteo Macaluso Ha Consegnato il Premio Carlotta Bonadonna Premiazione Migliore Attrice-Premio della Giuria MATILDE GIURANNO per la sua interpretazione in “Il nascondiglio”, di Matteo Macaluso, Ha Consegnato il Premio Giovanna Criscuolo Menzione Speciale ai cortometraggi: “Il tesoro in fondo al mare” e “Per un mondo migliore” dell’Istituto Comprensivo di Santa Teresa di Riva. Hanno consegnano il Premio: Massimo Caminiti, Presidente del Cinit-cineforum italiano e Orazio Leotta , pubblicista e membro di Cinit. Premi delle Associazioni Partners - miglior utilizzo colonna sonora (Associazione Taglio di Rema e Zabut Festival) Miglior utilizzo della colonna sonora al corto: "Chi la fa l'aspetti" di Vincenzo Pisano. "Per la capacità di utilizzare in maniera creativa musiche non originali e rumori rendendoli parte integrante della narrazione filmica" - miglior fotografia (Associazione Dirty Dozen) Migliore fotografia a Matteo Macaluso per il corto “Global W” - miglior sceneggiatura ( Associazione NO NAME) Miglior sceneggiatura a “Ma chi ti conosce” -di Vito Marinelli “Sceneggiatura semplice e dal ritmo veloce, che mostra allo spettatore la vita quotidiana all’interno di una scuola dove il concetto odierno di popolarità è in continua evoluzione. Evoluzione a cui va incontro un giovane e anonimo studente. Questo corto dimostra, in tempi di social e di internet, come sia possibile trovare l’amicizia anche dove non te l’aspetti.” A rendere l’evento ancora più entusiasmante e ricco è stata la partecipazione in streaming di tutte le scuole vincitrici con i loro corrispettivi registi e responsabili. Un clima di festa e di gioia, in cui tutti gli studenti hanno manifestato il loro sentito coinvolgimento. Appuntamento quindi al prossimo anno, augurandoci che il cinema possa diventare sempre più presente all'interno di tutte le scuole e grado. |
AutoreCarlotta Bonadonna Archivi
Dicembre 2023
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