In Sicilia non manca proprio nulla, da poco Bobbio è stato eletto il Borgo dei Borghi 2019, sono nate diverse polemiche, non sulla vittoria di questo affascinante borgo ma sulle modalità di voto e su come Daverio abbia denigratamente descritto la Sicilia e il suo popolo. Poco ci importano le sue parole e l'arroganza espressa. Perchè anche quest'anno un'incantevole cittadina siciliana è arrivata al secondo posto: Palazzolo Acreide e sono quasi indiscutibili la bellezza e la quantità di meraviglie dell' l'isola. La Sicilia è già diverse volte salita sul podio, proprio l'anno scorso infatti si è classificato, Borgo dei Borghi 2018, Petralia Soprana, confermando la vocazione del territorio madonita alla conservazione di tradizioni locali, di tutela del paesaggio e dell'originario impianto urbanistico dei borghi medievali. Il Borgo madonita sorge all’interno del “Parco delle Madonie” in un contesto naturalistico di grande valore e importanza naturalistica oltre che di incommensurabile bellezza. E' sicuramente un paesino affascinante, caratteristico, romantico e molto interessante. Un vero gioiellino arrocato sulle alture delle Madonie. Diviso in 2 parti: Petralia Sottana nella parte bassa e Soprana nella zona più alta e panoramica. Come tutti i borghi la Piazza e il comune sono il cuore e l'anima della vita della cittadina, intorno ai quali si snodano vicoli e stradine caratteristici; il tutto arricchito dalla bellezza di edifici e case medievali di cui colpiscono i balconi in fiore, i portoni con decorazioni artistiche e bassorilievi. Fontane e chiese rendono l'urbanistica del borgo ancora più incredibile. Il Duomo dedicato ai SS Pietro e Paolo nell'omonima in Piazza è di una maestosità unica, si erge sulla piazza lasciando i visitatori a bocca aperta. Di notevole bellezza la chiesa di Loreto, dietro alla quale si nasconde una bellissima passeggiata panoramica verso la valle, che termina in un belvedere dal quale è possibile vedere dal basso la grandezza della chiesa. Durante la visita fatta con il gruppo di camminatori di Biacco Trekking, gestita da Peppe Biazzo è stato possibile soffermarsi in diversi angoli della città: la chiesa e la fontana di San Michele, l'Oratorio, la Fontana dei 4 cannoli e tanto altro. Ciò che sicuramente rende incantevole questa cittadina è la natura circostante e l'ubicazione naturalistica. Il territorio delle Madonie con le sue montagne bianche, abeti, roccie e fauna rende il tutto magico. Ciò che abbiamo gradito durante la visita è stata anche la cucina locale, il buonissimo "Sfoglio" madonita (Sfuagghiu). Un mix di sapori e prodotti locali. Dolce antico che unisce tradizione popolare e monastica: la buonissima Tuma locale e le spezie orientali. Insignito del P.A.T (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) ha allietato la nostra tavola, perchè per noi camminatori, un territorio non è soltanto viverlo in cammino, vivere un territorio è anche conoscerne le tradizioni culinarie.... è anche panza e sostanza!!! Vicino Petralia Soprana abbiamo potuto vivere un'esperienza davvero speciale, quasi lunare e misteriosa diciamo " al centro della terra", scoprendo il MACSS – Museo di Arte Contemporanea Sotto Sale. Un originalissimo impianto museale creato all'interno della miniera di Salgemma. Un ambiente dove il bianco del sale, le luci delle installazioni artistiche e le opere d'arte catapultano in un'atmosfera surreale e suggestiva. La magia vera in un itinerario del genere sono le maestose Madonie, Le Dolomiti del sud". Tra i boschi di conifere madoniti si ha modo di conoscere la flora e la fauna del luogo, scoprendo così l'arcaico Abete delle Madonie – Abies nebrodensis, che è stato dichiarato dalla Società Botaniaca Italiana "pianta simbolo della Sicilia". E' infatti il nostro "Abete", un miracolo della natura, ne rimangono 29 esemplari ed è una specie botanica ad altissimo rischio d'estinzione. Le Madonie sono lugo di tradizione, sapori, natura incontaminata ma anche un libro in cui si racchiudono tutte le fasi geologiche che hanno portato alla nascita della nostra isola. Ad eccezione del vulcanismo, qui c'è tutto! Non si può capire la storia geologica della Sicilia senza visitare le Madonie. Durante il percorso di trekking è stato possibile osservare “le Vette delle Madonie” partendo da “Piano Battaglia” (1572 mslm), importantissimo luogo di interesse turistico, storico e geologico. Altra zona da non perdere è l’inghiottitoio della battaglietta, dove si ha modo di ammirare la natura carbonatica e carsica delle Madonie. Punto di arrivo di un viaggio all'interno delle Madonie è Pizzo Carbonara, la seconda vetta più alta della Sicilia con i suoi 1979 mslm, da cui si apre uno dei panorami più ampi e belli della Sicilia che spazia a nord sulle isole Eolie, Ustica, San Vito lo Capo, a Est sull’Etna e i Nebrodi, a Sud Ovest la Rocca Busambra e a Sud persino sui lontani Monti Iblei e Monte Lauro. Dalla vetta di Pizzo Carbonara tornando a valle è possibile fare un pecorso fiabesco e magico tra le gallerie di Faggi, Aceri montani e ampie radure assolate. Sono infatti i boschi, le vallate, le zone pianegginati dove pascolano vacche e vitellini ha lasciarti senza fiato. Capre, daini, cervi e rapaci rendono la visita sulle Madonie un viaggio"vivo" ed emozionante all'insegna dell'avventura difficile da dimenticare. Grazie alle guida Gaetano, Barbara Cangemi, a Biacco Trekking e Peppe Biazzo e a tutto il gruppo di fantastici e simpatici camminatori. Servizio fotografico della giornata Nata libera web e Biacco Trekking
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Via Dei Corti: sarà lo Sport la tematica della V edizione del Festival Indipendente di Cinema Breve10/30/2019 Dal 28 novembre al 1° dicembre cortometraggi, incontri, rassegne, ospiti ed eccellenze del mondo del cinema e non solo
Organizzato dalle associazioni Gravina Arte e No_Name e con il Patrocinio del Comune di Gravina di Catania ritorna per il quinto anno consecutivo il Festival Indipendente di Cinema Breve, Via dei Corti. Dal 28 novembre al 1° dicembre, infatti, il Teatro Angelo Musco, fiore all’occhiello della città, sarà preso d’assalto da studenti, appassionati di cinema, registi, attori, cortometraggi e libri, il tutto sotto la lente di ingrandimento della cultura e dell’arte. Una formula che da anni ottiene un grande riscontro di pubblico è quella della tematica, grazie alla quale si punta a sottolineare un aspetto importante da approfondire. Per il 2019 la tematica di Via dei Corti sarà “Cinema e Sport”, due passioni così grandi da diventare fulcro centrale della vita di chi le pratica. Per questo motivo, saranno presenti diverse associazioni sportive, una retrospettiva dedicata e incontri con importanti personalità del settore. Via dei Corti è, soprattutto, un concorso internazionale di cortometraggi. Anche quest’anno le opere candidate alle varie sezioni del concorso sono di alto livello. Le prestigiose giurie stanno svolgendo un accurato lavoro di selezione, al fine di valutare tutte le opere con rigore e professionalità. Oltre alle giurie composte da esperti e professionisti, ci sarà una Giuria Giovani composta dagli studenti di diverse scuole dell’hinterland catanese e dell’Università degli Studi di Catania. Le sezioni del concorso per l’edizione 2019 sono le seguenti: corti internazionali, corti scolastici, animazione, documentari, Film in Sicily, CineMigrare, Premio per la Valorizzazione del territorio. Cirino Cristaldi, direttore artistico del festival, ha dichiarato: «Quando è nata l’idea di Via dei Corti, abbiamo sempre sperato di creare un circuito culturale che permettesse agli appassionati di cinema di arricchire la loro sete di conoscenza e di entrare in contatto diretto con questo mondo. Oggi, giunti alla quinta edizione e notando il riscontro di pubblico, siamo davvero contenti di essere riusciti a creare un appuntamento fisso che di anno in anno si migliora, coinvolgendo non solo le eccellenze cittadine e regionali, ma espandendosi a livello nazionale, portando in città grandi personalità del mondo del cinema. Stiamo lavorando per una quinta edizione davvero in grande, riuscendo così a stare al passo con la tradizione dei grandi festival del cinema nazionali». Nell’attesa di svelare il programma completo, gli ospiti, i premi assegnati e i componenti delle prestigiose giurie, ecco le importanti collaborazioni con Via dei Corti: patrocinio di Sensi Contemporanei, Agenzia per la crescita territoriale, Mibact – Direzione Generale Cinema, Regione Sicilia – Assessorato Turismo Sport Spettacolo, Sicilia Film Commision; Partnership con Sabaudia Film Fest, Festival Internazionale di Lenola – Inventa un film, Palermo ComicCon, CineMigrare Rassegna Internazionale di Cinema senza Frontiere, Etnabook – Festival del libro e della cultura di Catania, State aKorti – Festival Internazionale del Cortometraggio, Sicily International Short League, Università degli Studi di Catania, Coordinamento dei festival del cinema in Sicilia, Movie Talk, Una ragazza per il cinema. Il 18 e 19 Ottobre si è svolta presso la Casa del Cinema di Taormina, in collaborazione con la Fondazione Taormina Arte e con il sostegno dell’II.SS. “S. Pugliatti”, l'edizione 2019 di Cinemigrare, ideato da Cirino Cristaldi e Giampiero Gobbi. Il Festival oltre a proporre una ricca e significativa rassegna di cortometraggi, ha ospitato una serie di registi, scrittori e personalità che hanno dialogato con il pubblico, uniti dalla tematica che contraddistingue Cinemigrare: l'emigrazione, integrazione e diritti umani. Tra gli ospiti che hanno ricevuto lo "Speciale Premio Cinemigrare", consegnato alla Casa del Cinema il 18 pomeriggio, il regista Vito Palmieri, grazie alla bellezza e al messaggio etico contenuti nel suo cortometraggio "Il mondiale in piazza". Un lavoro eccellente, con una costruzione registica, dal montaggio alla fotografia, notevole e fluida, attori azzeccatissimi ed una sceneggiatura che riesce a trasformare il campo di calcio in uno spazio di sentimenti ed emozioni oltre le differenze di colori e Paesi. Lo sport e l'emigrazione si mescolano lanciandoci un messaggio molto importante. La proiezionde del corto è stata seguita da una presentazione del regista e dibattito condotto da Cirino Cristaldi. Abbiamo avuto modo di conscere più da vicino "Il mondiale in piazza" con un piacevole intervista al regista Vito Palmieri. Da dove nasce l'idea del cortometraggio "Il mondiale in piazza"? Lo spunto arriva pensando ai mancati mondiali 2018, il momento della squalifica credevo fosse stato un incubo, invece era realtà, ed ho pensato che un evento "tragico sportivo", del genere, un evento per noi storico così "grav"e, andava assolutamente raccontato attraverso il cinema, con un corto o lungo che fosse. Erano 60 anni che non succedeva qualcosa di simile per cui volevo narrare questa storia. Abbiamo iniziato a girare prima degli inizi del mondiale. Questo primo spunto non era però strutturato, mancava qualcosa e ci è venuto in aiuto un bando ministeriale che si chiamava Migrarti, che voleva si trattasse il tema dei migranti di 2 generazione, ragazzi nati in Italia con genitori di origini straniere. Quindi ho chiamato il mio sceneggiatore ed insieme abbiamo elaborato questa storia, mettendo insieme i 2 elementi: sport e migrazione. Anche la mia città, Bitonto, dove abbiamo girato il corto mi ha offerto degli spunti, mi sono reso conto della presenza di diversi ragazzi stranieri di seconda generazione parlare il mio dialetto, mettendo insieme tutti gli elementi siamo arrivati al conflitto tra Italia 1 e Italia 2. E' un mondiale dove giocano 2 Italie. Il conflitto tra il bullo( il protagonista, che pensa che non si sia italiani solo per il colore diverso della pelle) e il protagonista di colore è reso molto bene in una scena significativa, in cui il primo dice che debba vincere "l'Italia originale" mentre l'altro di colore afferma la sua italianità raccontando in breve la storia dei propri genitori, dichiarando di meritarsi la sua Italia, lasciando così perplesso il bullo. Anche la scena finale sarà risolutiva di questo conflitto. E' quindi un corto che nasce in breve tempo, mettendo insieme tutti questi elementi. E' stato premiato a Venezia nella sezione migrarti, poi a Tochio, Stati Uniti e in altri Paesi all'estero. Sicuramente il messaggio dell'emigrazione e integrazione ha un valore universale che è andato oltre la partita di calcio italiana ed il nostro mondiale mancato. Parlaci del lavoro di regia, come avete realizzato la parte del giocato, in breve tempo, in soli 5 giorni, senza tutti i mezzi tecnici che vengono usati durante le partite ed utilizzando attori non calciatori professionisti? Ovviamente con il cinema, soprattutto in un corto non si hanno tutti i mezzi tecnici utilizzati durante le registrazioni negli stadi, soprattutto pensando alle tecniche di oggi, in cui una partita è vista da diverse algolazioni utilizzando diverse macchine, ecc. Difficile raccontare le emozioni di uno sport con il cinema, perchè è diffcile raggiungere i dettgali della tv. Nel cinema hai una camera, quindi ci siamo inventati delle tecniche per dare un po' di enfasi, rifare la stessa azione 2 volte, gol di testa, di tacco. La finzione l'abbiamo creata utilizzando espedienti e trucchi per dare l'idea di una partita vera. Ho ricercato come protagonista un attore che era stato anche un calciatore e ciò ha aiutato molto. Sei soddisfatto della tua carriera? Sicuramente fa piacere e gratifica il fatto di essere stato candidato ai David di Donatello, ai Nastri d'argento e ad altri premi italiani importanti. Ma vado comunque avanti con le paure di un esordiente, so che è un lavoro bello ma difficile, sto molto attento alle scelte che faccio. Bisogna avere obiettivi nuovi, provare, tentare, andare avanti e mettersi alla prova. Capire cio che si vuole fare veramente. Puoi parlarmi della scelta degli attori? Professionisti? Sono quasi tutti non professionisti, a parte il bullo, già con esperienze alle spalle ed ex calciatore, diventato attore per caso, incominciando senza formazione per poi continuare. L'unica vera squadra di calcio è quella dei marocchini, trovare gli altri partecipanti non è stato molto semplice. Il ragazzo straniero protagonista non è un professionista, è stata la prima volta che ha fatto cinema, un ragazzo che oggi fa il modello, scelto anche perchè molto spigliato ed espressivo. Altro attore con esperienze pregresse è " l'amico" del protagonista dell'Italia 1. Un viso particolare, molto eloquente. A Bitonto esiste una vera integrazione? Ci sono tanti ragazzi di seconda generazione come appare nel film? Si, a Bitonto esistono tanti ragazzi di seconda generazione che vivono integrati, senza problemi, gli attori non provengono tutti da Bitonto, sono stati scelti anche da altri paesi. Il razzismo che a volte si vive nei campi da calcio, ha ispirato il tuo lavoro? In realtà la voce di alcuni ragazzi africani dispiaciuti per l'assenza dell'Italia dai mondiali ha stuzzicato la mia idea, quindi direi non il razzismo ma l'intergazione al cotrario è stata spunto di questo corto. Progetti per il futuro? Sto lavorando ad un lungometraggio al femminile, una storia d'amore di pura invenzione. Un film che realizzerò con un bando del ministero, c'è gia un produttore. In realtà ho già fatto molti film al femminile e questo è un caso che "La partita in piazza" non lo sia. Mi piace spaziare, mi permette di sperimentare e variare tra i generi. Amo il cinema anche come spettatore. Vito Palmieri è anche docente presso il Dams di Bologna dove insegna regia. Oltre a Vito Palmieri, è stato consegnato lo speciale "Premio Cinemigrara 2019 a Laura Tangherlini, Fabrizio Sergi e Valentina Conti per aver saputo veicolare il messaggio dell’immigrazione in maniera esemplare. Si conclude il programma Autunno all’Odeon 2019 organizzato dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia con due eventi particolari la danza contemporanea, l'opera dei pupi e due concerti di musica classica e contemporanea. Una settima all’insegna della danza, musica e dell’eccellenza per l’Odeon, uno spazio storico nel cuore di Taormina che ritorna alla sua naturale destinazione di rappresentazioni musicali, teatrali e letterarie grazie al Parco Archeologico Naxos-Taormina. Venerdì 18 ottobre Lous Flower - The Dream of Life, DT Junior Ballet per le coreografie di Alessandra Scalambrino, uno spettacolo ispirato ai vari stadi dell’amore. Partendo dalla versione dell’amore romantico, quella in cui ci hanno fatto credere che si può essere felici solo in due, fino alla scoperta che siamo nati già completi e non abbiamo bisogno di nessuno per perfezionarci. Possediamo dentro di noi tutti gli strumenti per trasformare il dolore in meraviglia e la nostra vita in un capolavoro. Il fiore di loto è una magnifica metafora delle persone capaci di piegare il dolore e dispiegarlo poi sotto forma di serenità, autocontrollo e persistenza. Da questa metafora la coreografa Alessandra Scalambrino ha sviluppato il movimento sulle note del genio poetico di Chopin tra i grandi maestri della musica romantica. Sabato 19 ottobre Skillie Charles Orchestra - Soulsville. La Skillie Charles Orchestra nasce dalla passione per il blues dei fondatori Carlo, Schilleci e Antonio Macaluso. Il repertorio della band, nata nel 2004, prende spunto dalle radici della musica dei neri afroamericani, con la rilettura di brani blues e gospel secondo i canoni dei rispettivi generi e non mancano i riferimenti ai grandi maestri del soul e del R'n'B anni '60 e '70. La band, oltre alle esibizioni in vari famosi locali ha partecipato ha molti festival nazionali e internazionali nonché ad eventi commerciali di noti brand mondiali. Il gruppo si caratterizza per la poderosa sezione fiati ed è arricchito, nel pieno rispetto della tradizione soul stile Stax e Motown, da un gruppo di coriste alcune delle quali provenienti da esperienze gospel. Domenica 20 ottobre ore 11.30 La Canzone di Orlando. Martirio dei Franchi a Roncisvalle. Vendetta dei Cristiani di e con Giovanni Calcagno, attore, regista, cantastorie. una nuova produzione del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino in collaborazione con Associazione culturale La casa dei santi. Lo spettacolo trae ispirazione da uno dei momenti più rappresentativi e forse rappresentati della Chanson de Roland e che crea un ponte tra quella oralità su cui si fonda il progetto dell’Associazione, i racconti di tradizione orale diffusi nel Meridione d’Italiada rinaldi e contastorie e una delle pratiche teatrali tradizionali siciliane più rappresentative a livello locale ed internazionale, l’opera dei pupi, dichiarata nel 2001 dall’Unesco “Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità. Nella Chanson de Roland (in italiano La Canzone di Orlando), e cioè nella storia del tradimento di Gano di Magonza a Carlo, re dei Franchi, del conseguente massacro sui Pirenei, a Roncisvalle, della retroguardia del suo esercito cristiano capitanata dal conte Orlando, e della vendetta tremenda nei confronti dei Mori musulmani e dei traditori, tanti temi sono attuali e urgenti. Prima ancora dell’ingresso dell’Amore nelle gesta di questi guerrieri medievali (ingresso che darà vita ai poemi più famosi dell’Ariosto e del Tasso), queste vicende, legate soprattutto alla guerra, al fanatismo religioso (sia dei cristiani che dei musulmani), alle ragioni della politica e della conquista, ci confermano ancora una volta che la storia è sempre scritta dai vincitori. Ma accanto a tutto questo, nella Canzone di Orlando, risuona potente la voce di un guerriero, che attraverso la sua tragica esperienza in battaglia, celebra per noi il suo incontro con la morte, in cui splendono meravigliose la sua grandezza eroica e la sua sensibilità umana. La Canzone di Orlando è un racconto per voce e tammorra di un’ora circa in cui Giovanni Calcagno utilizza le tecniche delle narrazioni tradizionali siciliane a braccio insieme con la dizione di alcuni testi in endecasillabi in italiano e di alcuni brani in francese antico tratti da questo fondamentale testo della letteratura occidentale, oggi tremendamente attuale. Una nuova produzione del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino in collaborazione con Associazione culturale La casa dei santi. Entrata libera. Sempre domenica alle ore 18.30 Dancing Keys. Il noto pianista Georgi Mundrov porterà il pubblico in un viaggio musicale attraverso le opere di Chopin, Schumann, Debussy, Albeniz, Ginastera, Salgan e Piazzolla. Georgi Mundrov, definito dalla critica un pianista straordinario dalle performance assolutamente colossal è considerato non solo un virtuoso del pianoforte, ma anche un poeta, che incoraggia il pubblico a condividere le sue riflessioni musicali. Georgi Mundrov è riuscito a consolidare la sua reputazione come solista ben oltre i confini europei, ha eseguito diversi recital e suonato come solista con diverse orchestre in America Latina, Australia e Medio Oriente. È direttore artistico del “Dreieicher Musiktage im Mai Musik Festival” e docente presso la Musikhochschule des Saarlandes a Saarbruecken, in Germania. Il concerto è in collaborazione con Associazione Musicale Almoetia. La stagione Autunno all’Odeon è sostenuta dagli Assessorati Regionali Turismo, Sport e Spettacolo, Beni Culturali e dal Comune di Taormina. Venerdì 18 e sabato 19 ottobre CineMigrare farà tappa a Taormina e, precisamente, si snoderà in due luoghi cardini della cultura della Perla dello Ionio: il primo sarà l’II.SS. “S. Pugliatti” i cui studenti saranno i protagonisti della manifestazione non solo per gli incontri a loro dedicati, ma anche perché formeranno la giuria che decreterà il cortometraggio vincitore a cui verrà consegnato il “Premio CineMigrare 2019 – Taormina”; il secondo luogo sarà “La casa del cinema di Taormina” all’interno della quale è stata da poco inaugurata la Saletta Cinematografica, promossa dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia. A ricevere il Premio CineMigrare 2019 per il loro lavoro di sensibilizzazione saranno la giornalista di RaiNews24 Laura Tangherlini, i registi Vito Palmieri e Fabrizio Sergi e la scrittrice Valentina Conti. I corti selezionati per la finale del concorso sono: CINEMIGRARE - TAORMINA 18-19 OTTOBRE 2019 1 PLAYGROUND ADDICTION 2019 ITALIA CARLO FURGERI GILBERT 2 THIS IS RACISM 2018 ITALIA FRANCESCO IMPERATO 3 PIZZA BOY 2019 ITALIA GIANLUCA ZONTA 4 NERO E BIANCO 2019 ITALIA GIANLUCA COPPOLA 5 IO SONO ROSA PARKS 2018 ITALIA ALESSANDRO GARILLI 6 LA FIANCE' 2018 CANADA GIOVANNI PRINCIGALLI Ospiti, incontri, cortometraggi, libri: saranno questi gli ingredienti per il ricco programma in cantiere, il tutto sotto il filo conduttore della rassegna, l’immigrazione. Media Partner: Nata libera Web, sempre dalla parte delle cause giuste e della bellezza. Nata Libera web Media Partner con Cinemigrare. L’estate di CineMigrare 2019 si è conclusa con diverse tappe in giro per l’Italia e per la Sicilia. Al ricco calendario del 2019 della rassegna di cortometraggi si aggiunge l’appuntamento di Taormina con una doppia data. Infatti, il 18 e il 19 ottobre CineMigrare sarà presente nella Perla dello Ionio in due luoghi molto importanti. Il primo sarà l’II.SS. “S. Pugliatti” i cui studenti saranno i protagonisti della manifestazione non solo per gli incontri a loro dedicati, ma anche perché formeranno la giuria che decreterà il cortometraggio vincitore a cui verrà consegnato il “Premio CineMigrare 2019 – Taormina”. Il secondo luogo sarà “La casa del cinema di Taormina” all’interno della quale è stata da poco inaugurata la Saletta Cinematografica, promossa dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia. Come è stato affermato dal Segretario Generale, Ninni Panzera, si è voluto donare nuovamente luce a un posto fondamentale per Taormina, uno spazio culturale che restituisce la possibilità di svolgere attività cinematografiche permanenti nella città sede di uno dei più antichi festival italiani. Per l’occasione, la Fondazione ha patrocinato in pieno l’iniziativa di CineMigrare, creando così una forte sinergia. Ospiti, incontri, cortometraggi, libri: saranno questi gli ingredienti per il ricco programma in cantiere, il tutto sotto il filo conduttore della rassegna, l’immigrazione. Cirino Cristaldi e Giampiero Gobbi, ideatori e organizzatori dell’evento, ribadiscono: “Sono ormai diversi anni che portiamo la rassegna CineMigrare in tutti i posti cardini della tematica. Il nostro obiettivo principale è sempre stato quello di coinvolgere in primis le scuole e soprattutto un pubblico attento e sensibile alla tematica dell’immigrazione. Il nostro scopo è proprio quello di sottolineare l’importanza di questo momento storico, contribuendo a sgombrare il campo da tutte le minacce di incitamento all’odio e al razzismo, partendo soprattutto dall’educazione e dall’istruzione. Quale migliore arte se non quella del cinema e della letteratura? In questa tappa ci saranno ospiti e giornalisti di stampo nazionale che coinvolgeranno il pubblico e gli studenti con degli incontri interattivi.” Nata Libere Web Media Partner con Cinemigrare. La Fondazione Taormina Arte in collaborazione con Naxoslegge ha voluto dedicare un incontro all'importanza degli archivi storici, nello specifico evidenziare il faticoso e significativo lavoro di ricerca che compie da anni l'archivio di Taormina Arte. Aprire le porte della storia al pubblico è sicuramente un arricchimento e un regalo che la Fondazione ha fatto alla cittadina, in particolare ai più giovani, ospiti infatti alcuni studenti delle scuole superiori, che stimolati dalla Professoressa e Direttore artistico di Naxoslegge, Fulvia Toscano, hanno preso parte all'incontro.
La Fondazione di Taormina Arte è stata rappresentata dal segretario generale Ninni Panzera a da Milena Privitera, che hanno presentato un emozionante e suggestivo video realizzato dall'archivio per rendere omaggio alla storia di Taormina Arte. Una raccolta di fotografie, locandine e cartelloni pubblicitari dei personaggi più illustri e spettacoli più famosi organizzati dalla Fondazione. Fulvia Toscano direttore artistico del festival di letteratura e cultura appena concluso a Giardini Naxos sta infatti portando avanti un progetto di rivalutazione degli archivi storici come luogo fondamentale di memoria collettiva, spazio in cui la storia, tema cardine del suo festival, diventa tangibile a tutti attraverso i suoi documenti e scritti. Questa sua iniziativa è stata ben accolta dai responsabili di Taormina Arte, pensando infatti ad altri progetti futuri legati ai giovani e al lavoro di archivio, come strumento per poter conoscere un passato fondamentale per la loro formazione culturale. Tanta emozione e curiosità nel rivedere pagine indimenticabili dell'arte passata a Taormina a partire dagli anni'80. Commozione tra il pubblico dei meno giovani che hanno ricordato e rivissuto alcuni momenti unici e irripetibili. La musica scelta per il video, tra cui la colonna sonora del film Nuovo cinema Paradiso, ha reso ancora più incisivo e vibrante il montaggio di immagini. Ninni Panzera ha voluto ripercorrere brevemente la storia di Taormina Arte, oggi Fondazione, ricordando i momenti difficili, di crisi, i passaggi da comitato a Fondazione e le varie fasi; molte dimenticate ma scritte nella memoria collettiva grazie ai grandi spettacoli che si sono svolti a Taormina. Con grande onore e orgoglio ha sottolineato come dal Teatro Antico sia passato il meglio di quello che si poteva avere nel campo del cinema, della musica, dei grandi musicisti o coreografi e dei grandi attori di teatro. Taormina afferma è stato un punto di riferimento per la cultura in Italia e per le produzioni internazionali. Purtroppo i problemi finanziari hanno portato ad un periodo di crisi dal quale però da qualche anno la Fondazione sembra esserne uscita, sembra aver trovato la strada di rinascita con dei piccoli progetti ma immensi per le dimensioni culturali. Un esempio la saletta cinematografica e il restauro dell'Odeon. L'archivio, evidenzia Panzera: "E' sicuramente qualcosa di materiale ma anche immateriale: è la memoria storica che ognuno si crea, è dentro di noi, questo per quanto importante che sia , non deve però frenare il miglioramento e la nascita di nuovi progetti. La fondazione punta a ridare un'identità artistica a Taormina, il lavoro dell'archivio e il video sono solo un esempio per i giovani di quello che era Taormina e quello che dovrebbe essere di nuovo. Ed è proprio la forza dei ragazzi, le loro menti quello su cui punta la fondazione, dare spazio a nuovi progetti, ricreare cultura tra i giovani, far rivivere la bellezza anche tramite piccoli ma immensi spazi in cui le nuove generazioni potranno rimpadronirsi della cultura" Milena Privitera ha spiegato il lavoro d'archivio realizzato negli anni da tutti i collaboratori di Taormina arte. L'impegno e la fatica nel creare in poco tempo un video che riassumesse i momenti più importanti di tanti anni di spettacoli. I volumi di rassegna stampa dall' 83 ad oggi sono oltre i 1000. Tanta rassegna anche degli anni'60 e 70 che riguarda il cinema. Moltissime foto in bianco e nero, tante logorate dal tempo, difficile il lavoro di scansione, tante foto a colori, depliant , locandine, manifesti e molto altro. Il video è un ricordo dei più grandi e celebri personaggi e compagnie che in tutti i campi hanno reso omaggio al palcoscenico del Teatro greco di Taormina. Nomi che probabilmente ai giovani di oggi non dicono nulla ma che fanno parte della loro cultura, un bagaglio che grazie a questa iniziativa e molte altre ci auspichiamo possa diventare un valore aggiunto alla loro formazione e crescita. |
AutoreCarlotta Bonadonna Archivi
Dicembre 2023
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