La Fondazione Taormina Arte Sicilia per la programmazione 2021 produce uno spettacolo che ha come protagonista Gabriele Lavia, un gradito ritorno al Teatro Antico di Taormina che negli anni Ottanta lo vide regista e interprete delle opere shakespeariane. Lavia torna in Sicilia con Oscar Wilde, l’ultima terra che il noto scrittore inglese ha visitato prima di morire e dove per un lungo periodo ha soggiornato nel 1898, fortemente attratto dal clima arcadico e dalle suggestioni mitologiche anche a Taormina presso l'Hotel Victoria.
Gabriele Lavia affronta per la prima volta le favole di Oscar Wilde, una lettura come solo un grande maestro del teatro può presentare a un pubblico che è rimasto lontano dalle sale teatrali forse troppo tempo. La grande voglia di teatro e di partecipazione riporta l’attenzione degli spettatori all’attenzione al presente, attraverso la genialità di Wilde. Lavia sapientemente ricerca in questi testi il pretesto per abbandonarci all’ascolto di storie fantastiche, che alludono alle contraddizioni di una moralità che condiziona spesso la nostra vita. All’apice della notorietà lo scrittore inglese scrive alcune fiabe per i figli Cyril e Vyvyan, allora bambini: sono storie malinconiche, popolate da personaggi memorabili. Principi ingenui, regine in incognito, giganti insicuri, usignoli generosi, fattucchiere piacenti, razzi vanitosi e nani da circo: l’intento era quello di divertire e, soprattutto, educarli a una vita giusta e felice i due bimbi. Tra le righe, la difficoltà di mantenere una doppia vita, tra un matrimonio di facciata e l’omosessualità difficilmente occultabile. Il grande interprete e regista ha scelto per questa serata Il Principe Felice e Un ragguardevole razzo. La statua del Principe Felice e la piccola rondine, non sono che due varianti del carattere di Wilde: mondano e godereccio l’una, malinconico e compassionevole l’altro. Attraverso una critica alla società vittoriana inglese lo scrittore mette alla gogna politici, intellettuali cattedratici, una famiglia borghese. Wilde esalta i bambini che nella loro ingenuità vivono di sogni e se la prende con chi, da intellettuale scettico e razionalista, ridimensiona le loro fantasie. Il razzo eccezionale è una novella sarcastica, una divertente satira dell’ipocrisia borghese: protagonista del racconto, infatti, è un razzo egocentrico ed arrogante. Autoproclamatosi protagonista di uno spettacolo pirotecnico organizzato dal re, constaterà a proprie spese quanto sia poco saggio trattare gli altri in maniera irrispettosa e come l’arroganza, alla fine, non paghi.
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Torna al Teatro Antico di Taormina ad un anno esatto dall’anteprima che ne ha decretato il successo di pubblico e di critica, lo spettacolo “Al Passo coi Templi – Il Risveglio degli Dei”, scritto e diretto da Marco Savatteri e prodotto dalla Casa del Musical insieme a Fondazione Taormina Arte Sicilia. Uno spettacolo che proprio a partire da Taormina, ha incantato migliaia di spettatori nei parchi archeologici di tutta la Sicilia.
In programma un’unica data per l’unico appuntamento all’alba di Taormina Arte 2021 - il 18 agosto alle 5 del mattino - con un cast di 45 interpreti tra cantanti, attori, ballerini e la partecipazione del soprano lirico Rossana Potenza nei panni di Hera, la regina degli Dei, e dell’attore Silvio Laviano in quelli di Zeus. “Lo spettacolo Al passo coi Templi- Il Risveglio degli Dei – dice Savatteri – è nato per questo teatro. Ed è da qui che riparte per approdare, se non ci saranno nuove restrizioni, in altri parchi archeologici e teatri antichi d’Europa”. “Conoscevo già Marco Savatteri e il suo lavoro sul Mito dal 2017 quando ero alla guida del Parco della Valle dei Templi – dice Bernardo Campo, commissario straordinario della Fondazione Taormina Arte Sicilia - Sulla scia del successo di quegli spettacoli, la Fondazione ha puntato l’anno scorso alla co-produzione di un nuovo evento culturale che riproponiamo adesso con orgoglio nell’unica alba in cartellone di Taormina Arte 2021: una performance dinamica e innovativa resa unica dal teatro antico più suggestivo del Mediterraneo”. Un racconto corale della parabola dell’Umanità, dall’Età dell’Oro all’Era del Covid, narrato attraverso lo sguardo pungente di Dei ed eroi. L’opera, scritta nel 2020 a partire da un format utilizzato alla Valle dei Templi di Agrigento e non solo, intreccia insieme le diverse arti dello spettacolo con testi e musiche originali ispirate alle sonorità del tempo: danza rituale e divinatoria, canti a cappella, momenti lirici, grandi scene d’insieme e duelli epici come quello tra Ettore ed Achille. Sulla scena prendono vita così per parlare agli uomini e alle donne di questo secolo, tanti personaggi del Mito: da Prometeo ad Odisseo, da Zeus ed Hera, fino ad Amore e Psiche. A fare da scenografia, le pietre antiche e la bellezza del paesaggio al sorgere del sole. La drammaturgia e le musiche sono di Marco Savatteri con alcuni estratti di grandi autori della letteratura classica e moderna: Omero, Sofocle, Euripide, il poeta moderno Kavafis e il filosofoNietzsche, rivisitati in chiave teatrale e musicale. In scena, insieme agli artisti della Casa del Musical, coristi e performer del Progetto Arché. |
AutoreCarlotta Bonadonna Archivi
Dicembre 2023
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