Un incontro davvero interessante quello di ieri intitolato "Le ciociare e le altre", organizzato da Naxoslegge 2019 per la sezione "Le donne non perdono il filo". Il Festival della letteratura in sinergia con l' Associazione "L' Altra meta", ha proposto un seminario di riflessione sul tema degli stupri etnici, a partire dalle cosiddette " marocchinate"; tema trattato da Moravia nel noto romanzo " La ciociara", divenuto poi un celebre film, omonimo, con una magistrale interpretazione di Sophia Loren. Da qui il titolo dell' incontro " La ciociara e le altre".
Il seminario è stato aperto dal direttore artistico Fulvia Toscano che ha introdotto le sue ospiti: Marinella Fiume, Maria Pia Fontana, Maria Pia Luca' e Melinda Calandra. L'appuntamento è stato moderato dalla giornalista Maria Enza Giannetto. Le letture del testo di Moravia sono state affidate a Domenica Trimarchi. Ognuna di loro ha trattato il tema degli abusi sessuali, differenza di genere, problemi comportamentali, stupri di gruppo e risvolti sociali per le donne partendo dall'aspetto antropologico, indagando il fenomeno attraverso un excursus storico . La donna vittima di violenze, per motivi legati a convinzioni, tradizioni e costumi radicati nelle società patriarcali e maschiliste, è stato uno dei temi trattati. Molta attenzione è stata data alla formazione per i giovani, all'educazione e al rispetto per la donna sin dalle scuole. "Le marocchinate" a Capizzi e in Sicilia, filo conduttore e cuore del dibattito, sono state discusse da Marinella Fiume; Un fenomeno da lei indagato, studiato e approfondito insieme a Melinda Calandra. Un lavoro di ricerca lungo e di indagini che ha portato alla luce una triste e orribile verità che ha radici storiche nella seconda guerra mondiale. In un suo articolo Marinella Fiume così descriveva la vicenda: "Un vero e proprio occultamento della verità storica è stato compiuto sull'invasione alleata nella Seconda guerra mondiale, spacciata come una marcia trionfale. Solo negli ultimi anni si è fatta finalmente un po' di luce, mettendo in evidenza i crimini di guerra e le violenze inferte alla popolazione del Meridione durante la risalita della penisola da parte dell'esercito anglo-americano. Anche in Sicilia, nei giorni successivi allo sbarco del 10 luglio 1943, le forze alleate si mostrarono ben altro che "liberatori", scrivendo una pagina vergognosa di storia. Il segno lasciato dalle violenze perpetrate dai franco-africani ai danni della popolazione è impossibile da dimenticare, specialmente per le donne di alcuni paesi come Capizzi, un Comune della provincia di Messina sui Nebrodi". E' stato sicuramente un appuntamento non solo interessante ma anche molto formativo. Fare cultura vuol dire far conoscere verità della nostra storia e società. Significa arricchire il nostro bagaglio di conoscenze, questo evento ha coinvolto in maniera piacevole e mai noiosa il pubblico, mostrandogli qualcosa che pochi sapevano. L'intento di Naxoslegge di fare cultura mai scontata e banale, rischiando di non essere popolari, con l'dea di non essere una vetrina ma di produrre sapere senza scendere a compromessi, è riuscito. Studenti, uomini e donne uscendo dalla sala non hanno potuto fare a meno di riflettere su questa pagina nera e terribile della nostra storia, un evento dovrebbe lasciare sempre la sensazione di aver vissuto o scoperto qualcosa di nuovo, questo ha centrato l'obiettivo. Forse più uomini avrebbero dovuto assistere all'incontro. No alla violenza sulle donne. Nata Libera web media partner con Naxoslegge combatte da sempre contro gli abusi sulle donne.
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AutoreCarlotta Bonadonna Archivi
Dicembre 2023
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