Ci sono posti meravigliosi, che sebbene vicini, a due passi dalla nostra quotidianità, a volte dimentichiamo e trascuriamo. Spesso ricerchiamo lontano, in atri paesi meraviglie che abbiamo vicinissime. La Sicilia è sicuramente una di quelle terre che offre bellezze di ogni tipo, dal mare alle montagne, isole , vulcani, spiagge, fiumi, città storiche, arte in ogni "purtusu". Quello che appare a molti di noi fatiscente e decrepito può apparire agli occhi di molti di un incanto irreale e magico. Ruderi, masserie dismesse, stazioni dimenticate acquistano con il tempo un fascino inspiegabile. Il mare è una delle prime mete che si pensa quando si parla di un'isola come la Sicilia, ma il patrimonio naturalistico e paesaggistico che conserva va ben oltre. Tra le catene montuose più belle e ricche di panorami mozzafiato abbiamo la catena montuosa dei Nebrodi, da anni un parco naturale istituito il 4 agosto 1993, con i suoi quasi 86.000 ha di superficie è la più grande area naturale protetta della Sicilia. Il territorio offre bellezze naturalistiche che variano da infinite zone boschive, a vallate verdi, da massicci rocciosi a vette da dove si gode un vista unica, da torrenti a laghi che sembrano specchi d'acqua incastonati nel terreno ed ancora cascate e ruscelli. Quello che ci può regalare una visita al parco dei Nebrodi è senza ombra di dubbio un cammino alla scoperta di bellezza, emozioni ed avventura. Zone incantate, vegetazione e fauna protette ci conducono in un ambiente quasi fiabesco, magico e paradisiaco. Un senso di relax, pace e un viaggio dentro se stessi, legati ad emozioni e sensazioni di benessere si possono vivere passeggiando tra il bosco di Mangalaviti e soffermandosi alla cascate del Catafurco; ma quello che veramente meraviglia e lascia senza fiato è l'incanto e la suggestione che si prova lungo il duro cammino verso le rocche del Crasto. Arrivati al rifugio del sole che si trova proprio su questo massiccio roccioso, il panorama è paradisiaco. Uno spazio infinito, un luogo meditativo, dove il tramonto è incantevole, i colori, l'aria e il suono dei campanacci dei pascoli dei bovini creano una suggestione incredibile. Tutto questo è stato possibile viverlo grazie al fine settimana organizzato da Biacco Trekking di Peppe Biazzo guida ambientale che ci ha accompagnati lungo il percorso in compagnia della collega Barbara Cangemi. La prima giornata è stata dedicata al Bosco di Mangalaviti, un percorso didattico dove è stato possibile osservare gli splendidi faggi, agrifogli, betulle, cerri, pungitopo, biancospino, rose canine e tante altre specie protette. Il verde e la varietà della vegetazione ci ha immersi in un mondo quasi incantato, sentieri, ruscelli e piccoli ponti in legno hanno reso la passeggiata ancora più bella. La seconda parte della giornata ci ha coinvolti all'ora del tramonto in una camminata di trekking verso le Rocche del Crasto, un massiccio roccioso di natura calcarea dell'era mesozoica ricadente nel territorio dei comuni di Alcara Li Fusi e San Marco d'Alunzio; rappresenta un raro esempio di rocce dolomitiche nell'Italia meridionale. Sui suoi fianchi scoscesi ed inaccessibili nidificano l'aquila reale ed il grifone. La fatica provata per arrivare al Rifugio del sole, nella parte più alta della montagna, è stata ripagata dal panorama mozzafiato che sorprende e lascia senza parole. I colori del tramonto, il vento, il silenzio, lo scampanio dei bovini rendono questo spazio unico e indimenticabile. Molte volte mi è capitato dei miei viaggi di vedere luoghi meravigliosi, ma questa natura e certe sensazioni sono inspiegabili. Non si può fare altro che fermarsi, pensare, riflettere e godersi il panorama. In questo week end è stato protagonista il piccolo borgo di Longi che ci ha accolti con i suoi confortevoli B&B, l'ospitalità dei suoi abitanti e la tipica cucina locale. Il Sabato sera infatti abbiamo vissuto l'esperienza della "Cena in Montagna" in una tipica abitazione locale gustando i prodotti tipici Longesi accompagnati da musica e canti popolari. La Domenica dopo un pranzo a sacco organizzato dalle nostre guide a base di prodotti tipici del luogo, in un'area di ristoro in mezzo al bosco, siamo arrivati alla bellissima Cascata del Catafurco, dove abbiamo ammirato la "Petagnea gussonei" un vero e proprio dinosauro dei vegetali in quanto specie antichissima e rara che cresce solo in questa e poche altre stazioni del territorio dei monti Nebrodi. Questo angolo di paradiso è caratterizzato oltre che dalla cascata, dai percorsi del fiume, ralle rocce e dalla vegetazione circostante che rende tutto più affascinante, donando un senso di tranquillità e relax. Visitare il parco dei Nebrodi è un'esperienza per chi ama la natura unica, durante la visita è stato possibile vedere alcuni pascoli di bovini, capre, pecore, cavalli all'aria aperta, i maiali neri dei Nebrodi e rapaci del posto. Un luogo incantato dove speriamo l'uomo continui a rispettare le regole e i ritmi di una natura perfetta e da salvaguardare. per info contattare Biacco Trekking Rocche del CrastoBiacco Trekking e Nataliberaweb-Peppe Biazzo e Carlotta BonadonnaPeppe Biazzo e Barbara CangemiCascata CatafurcoBosco MangalavitiNataliberaweb
1 Comment
Antonino Minciullo
7/20/2019 10:09:16 pm
È grande il desiderio di visitare quei luoghi, ancora di più dopo quest'ultima descrizione
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AutoreCarlotta Bonadonna Archivi
Dicembre 2023
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