La settimana della 64° edizione del Taormina Film Fest si è conclusa con ottimi risultati e all ’insegna di una futura rinascita per tutte le edizioni a venire. L’esperienza di quest’anno è stata definita da molti “Il festival dei miracoli” per le difficoltà e tempistiche ristrette con le quali è stato organizzato. Nonostante tutti i tentennamenti e dubbi pre – festival, l’edizione di quest’anno è stata speciale, fatta con grande passione e amore da parte di tutti. Voglia di farcela e ridare onore e vigore ad un festival che ha vantato nel suo passato grandi nomi del cinema internazionale. L’edizione 64 è stata siglata Videobank, società siciliana guidata dal General Manager Lino Chiechio e dall’amministratore unico Maria Guardia Pappalardo. Entrambi con grande professionalità e coraggio hanno deciso di investire e credere in questa “nuovo” Festival di Taormina. La direzione artistica è stata curata in maniera eccellente e perfetta da Gianvito Casadonte e Silvia Bizio, sempre presenti a prime, incontri e photocall. Tutte le masterclass sono state moderate e dirette dalla direttrice artistica. Lezioni di cinema con: Terry Gilliam, Maria Sole Tognazzi, Monica Guerritore, Sabina Guzzanti e Matthew Modine. Tutte le conversazioni hanno ripercorso la vita, i successi, i problemi ed alcuni aneddoti degli artisti presentati. Silvia Bizio con molta eleganza, stile e preparazione ha interloquito ed interagito anche con il pubblico in sala. E’ stato un programma ricco e ben confezionato. Cinque sezioni hanno arricchito il palinsesto giornaliero: film in concorso, film fuori concorso, corti, documentari e masterclass. Tante donne hanno caratterizzato questa edizione a partire da una giuria tutta al femminile: Martha De Laurentiis, Eleonora Granata, Maria Grazia Cucinotta, Donatella Palermo e Adriana Chiesa. Donne diverse ma accumunate dall’amore per il cinema e passione per il proprio lavoro. Il femminile come abbiamo visto è emerso durante le lezioni di cinema, nei film presentati ed in alcune tematiche toccate da registi/e. Oltre la lotta contro la violenza sulle donne altri argomenti sociali e culturali sono stati presi in analisi nei film presentati. Tanti gli ospiti internazionali che hanno accettato in breve tempo la partecipazione al festival; nomi importanti che hanno regalato all’evento quel tocco di prestigio che da anni mancava: Terry Gilliam, Matthew Modine, Rupert Everett e Richard Dreyfuss. Il pubblico di Taormina come ogni anno ha avuto la possibilità di usufruire del festival con le proiezioni al Palazzo dei congressi, quest’anno per decisione di Videobank tutti gli ingressi gratuiti. Anche la serata finale di premiazioni al Teatro greco è stata di libero accesso, cosa che ha fatto onore all’organizzazione. Grande successo ha riscosso quindi la notte dei Tauro D’oro al Teatro antico. Il conduttore e giornalista siciliano Salvo La Rosa ha svelato e introdotto i personaggi che hanno caratterizzato questa edizione del Festival. Durante l’evento sono state sottolineate le varie tematiche sociali emerse nei giorni precedenti: femminicidio, bullismo ed emigrazione Premiazioni Teatro Greco di Taormina. Il primo riconoscimento della serata, il premio Cirs Comitato italiano reinserimento sociale, al film “Road to Lemon Grove” di Dale Hildebrand con protagonista Charly Chiarelli, presente sul palco e Rossella Brescia, debutto per lei nel lungometraggio che nei giorni precedenti è stata ospite del Festival. Sullo stesso tema il Premio Angelo D’Arrigo, consegnato da Laura Mancuso, moglie del giovane deltaplanista catanese, morto durante un incidente in volo, a colui che è stato definito “il medico dei migranti” Pietro Bartolo di Lampedusa. Il premiato si è dimostrato molto commosso ed emozionato, ricordando la sua isoletta dal cuore grande, dove ogni giorno l’accoglienza non smette di esistere. Per volontà dei vertici di Videobank, quest’anno è stato istituito il premio Sebastiano Gesù, in ricordo del critico cinematografico siciliano, scomparso lo scorso 2 luglio, che quest’anno è andato a Luca Vullo per “Cca Semu”. Giovane regista siciliano che dopo un primo successo con un lavoro sulla gestualità della lingua italiana, ha ricevuto il premio per un documentario sull’accoglienza e Lampedusa. Il premio Ferrari De Benedetti, consegnato dalla giornalista Paola Ferrari ad Alfredo Lo Piero per “La Libertà non deve morire in mare”. Toccante e forte docufilm sull’emigrazione clandestina. Il Premio Videobank, consegnato da Ginevra Chiechio, è andato a Lello Analfino, leader dello storico gruppo musicale Tinturia. Il cantante si è esibito in un romantico e melodioso pezzo. Si è entrati quindi nel clou della serata finale con l’arrivo sul palco delle grandi Star ed i prestigiosi e più ambiti premi del Taormina Film Fest 2018. Il Premio Tauro D’Oro a Maurizio Millenotti per i costumi di “The Happy prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wild”. Il Premio Tauro d’Oro alla carriera all’attore statunitense Matthew Modine che ha ricordato l’importanza della moglie nei suoi successi professionali e di vita. Due premi Tauro d’Oro alla carriera, uno come miglior attore ed uno come miglior regista sono stati conquistati da Rupert Everett sempre per “The Happy prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wild”. Simpaticamente ha ringraziato per aver ricevuto ben 2 premi, dimostrandosi sorpreso e felice per entrambi. Ed ancora il Premio Tauro d’Oro alla carriera per l’attore statunitense Richard Dreyfuss, che nel sottolineare di essere felice di ricevere premi ed essere elogiato per il suo lavoro, attribuisce agli italiani «il merito di aver creato il grande cinema. I registi italiani - ha detto Dreyfuss - hanno forgiato un percorso da seguire per tutti gli altri» Dopo grandi nomi del cinema internazionale alcune eccellenze italiane hanno solcato il palcoscenico del Teatro. Tauro D’Oro alla Carriera all’attore, regista e sceneggiatore Michele Placido, che ha rivendicato sul palco le sue origini come attore di teatro, ma per il quale il «Cinema italiano sta bene. Si dice che il cinema italiano è in crisi – ha spiegato Placido – ma in realtà cambia solo il modo di fare cinema perché il pubblico c’è sempre. Il cinema lo vedi in televisione o attraverso le serie, sempre cinema è. Non si potrebbero produrre film se non c’è un successo, che in questo momento il cinema italiano vive anche attraverso le serialità» Come miglior film indipendente il Tauro D’Oro è stato assegnato ad Angelica Zollo per il film “Trauma is the Time Machine”. Il premio Taormina Arte Award come miglior produttore è andato a Gianluca Curti. Il Taormina Arte Award come miglior distributore a SunFilm Group. Menzione speciale per Be Kind di Nino Monteleone e Sabrina Paravicini. Il Taormina Arte Award per la migliore sceneggiatura a Leave no race di Debra Granik. Il Taormina Arte Award come migliore attore è stato consegnato ad Alberto Mica per il film “Transfert” di Massimiliano Russo. Il Taormina Arte Award come miglior attrice a Leven Rambin per il film “Tatterdemalion”. Il Taormina Arte Award per la miglior regia a Lorena Luciano e Filippo Piscopo per il film “Will be caos”. Ed infine il Taormina Arte Award come miglior film a “Once upon a Time in November” di Andrzej Jakimovski. Ciò che ha reso più elegante, affascinante e suggestiva la serata è stata la presenza dell’Orchestra a Plettro di Taormina, che è stata un’ottima colonna sonora eseguendo alcuni brani che hanno segnato la fama dei corrispettivi film. Con questi grandi presupposti arrivederci al prossimo anno! Matthew ModineGianvito Casadonte, Silvia Bizio, Salvo La Rosa
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con Terry GilliamOspite d’eccezione al Taormina Filmfest 64, Terry Gilliam, uno dei più grandi maestri del cinema visionario, surrealista e onirico del panorama cinematografico internazionale. A condurre la Masterclass, Silvia Bizio, direttrice artistica del festival. L’incontro si è svolto in un clima piacevole, dove la simpatica e l’umorismo del regista hanno reso l’appuntamento interessante e leggero. Sin dalle prime battute ha mostrato la sua forte ed estroversa personalità, carismatico e molto simpatico ha ripercorso insieme a Silvia Bizio la storia del suo cinema. Il suo stile nasce in Minnesota, terra in cui è nato e cresciuto ed è proprio la natura, i boschi, la tranquillità ed in qualche modo l’isolamento che gli permettono di sviluppare il suo mondo interiore che darà vita inseguito al suo cinema. I film che appaiono influenzarlo sin dall’inizio sono “Biancaneve e i sette nani” ed il “Ladro di Bagdad”, film fantastici e visionari che lo allontanano dal suo mondo e gli aprono la strada al suo stile immaginario. La sua vita da regista inizia in California per poi spostarsi a Londra. Autore di film d’animazione si dedicherà inseguito al cinema eclettico, onirico, visionario e surrealista che lo contraddistingue Nel suo racconto fa più volte riferimento ai Monty Python, gruppo comico di cui ha fatto parte e con i quali è iniziato il suo cinema. Interessante e con molta precisione ha trattato i vari problemi con le case di produzione che hanno intralciato diversi sui film. “Brazil” film che segna la sua carriera è stato protagonista dei suoi racconti, la nascita e le difficoltà nel realizzarlo. Con grande semplicità ha spiegato come è riuscito ad andare oltre tutti i no dei manager e di chi non ci credeva. Come sia importante credere nelle proprie idee ed andare contro tutti i limiti ed ostacoli. In maniera simpatica ha raccontato alcuni aneddoti per realizzare “Brazil”, dall’amicizia con De Niro che alla BBC durante un’intervista ha parlato e presentato “Terry Gilliam” allo spacciare il film come un prodotto ad alto budget, che lo ha reso più appetibile agli occhi di alcuni produttori. Ciò che viene fuori da questa bellissima masterclass è come l’intera vita professionale del regista sia stata un altalenarsi tra realtà e finzione. Tra sogno e reale. L’immaginazione afferma l’autore è ciò che lo ha sempre ispirato, che ci permette di volare, la realtà invece è ciò che ci trattiene alla normalità della vita. Tutti i suoi film evidenziano questa dualità di intenzioni. Terry Gilliam ha trattato le sue influenze, onorando il cinema italiano e citando il maestro Federico Fellini, per lui modello e fonte d’ispirazione. Così come il grande surrealista spagnolo Bunuel. Interessante scoprire il trailer del suo ultimo film “L’uomo che ha ucciso Don Chisciotte”. IL regista ci ha tenuto a precisare l’importanza di Sancho in quanto rappresenta l’eterno conflitto tra i 2 mondi; Sancho Panza è l’uomo realista, di mondo, mentre Chisciotte è il folle, il sognatore. Protagonisti Adam Drive nei panni di Sancho Panza e Jonathan Pryce per Don Chisciotte. Gilliam racconta la storia di un Don Chisciotte ambientata nel 21 secolo. Una trasposizione ai nostri giorni di un romanzo medievale che sicuramente ci appassionerà e ci farà amare questi due personaggi intramontabili e unici. con Salvatore Esposito Presentato in anteprima mondiale al Taormina Filmfest " L'eroe" di Cristiano Anania. Un film dai molti interrogativi e narrativamente spiazzante ma dalla fotografia esplicativa.
Una storia potenzialmente interessante con riferimenti sociologici da non sottovalutare ma debole e zoppicante nella resa narrativa e sceneggiatura. Una storia che in alcune parti appare mancante di tasselli e snodi narrativi che creano un senso di spaesamento e disorientamento durante la visione del film. Personaggi che sembrano non dire tutto e nascondere parti delle loro personalità, relazioni e dinamiche non chiare. Il regista e l'attore protagonista Salvatore Esposito, interprete di "Gomorra", la serie e "Lo chiamavano Jeeg Robot", affermano che è un film non direttamente fruibile e comprensibile, che l'effetto sorpresa del finale, il detto e non detto fanno parte di una scelta stilistica e registica. Anania voleva realizzare un film impegnativo cercando di generare curiosità nello spettatore. Personalmente credo che l'effetto suspense sia poco convincente. Ciò che risulta positivamente realizzata è la fotografia ed alcuni passaggi del montaggio. Dettagli, primi piani, flashback e particolari rendono più leggibile e chiara la narrazione. Dove non arriva la trama narrativa arrivano le immagini a ricostruire la storia. Anche il carico psicologico e sociale è un elemento interessante: un giornalista per arrivare ad ottenere ciò che vuole e non perdere il lavoro è disposto a tutto, ad andare anche contro la deontologia professionale. Emerge da questa storia la debolezza delle mente umana, l'esagerata voglia di farcela contro tutto e tutti, il cinismo, e la perdita di valori in cui si diventa eroi, ma di una eroicità falsa, ingiusta e scorretta. Una vittoria vana quella del personaggio principale perchè le conseguenze saranno una perdita di un qualcosa per tutti i coprotagonisti del film: dignità per il protagonista, un caro amico per la ragazza, la vita per il presunto colpevole. Un film particolare, probabilmente per apprezzarlo al meglio da vedere più di una volta e coglierne tutte le sfaccettature più sottili. Conferenza stampa: Fabio Tracuzzi, Gianvito Casadonte, Assessore regionale al turismo Sandro Pappalardo, Silvia Bizio, Martha De Laurentiis ed Eleonora Granata Parte il Taormina Film Fest 2018. Grazie a VideoBank e ai direttori artistici Silvia Bizio e Gianvito Casadonte, la rassegna cinematografica seconda per longevità a Venezia sembra far sperare in una nuova e positiva epoca e ripresa artistica. Da anni dopo essere passata sotto diverse direzioni artistiche e vicende giuridiche, che hanno oscurato e danneggiato l'importanza e popolarità da sempre detenute, finalmente appare ritrovare le basi e le giuste competenze per ripartire.
I due direttori artistici hanno sottolineato più volte l'impresa "eroica" nella realizzare in sole 2 settimane il 64° Taormina Film Fest. Le capacità, le competenze e la professionalità degli art director, di VideoBank e di una giuria tutta al femminile, presieduta da Martha De Laurentiis, hanno reso possibile una programmazione di tutto rispetto ricca di film interessanti e meritevoli di essere visti. Attraverso una breve e piacevole chiacchierata con Silvia Bizio si evince una forte carica propositiva e positiva in un'edizione nuova e di qualità, in cui un raffinato lavoro di ricerca e selezione di film e documentari per il mondo ha reso possibile la scoperta di ottimi prodotti e registi di livello. Particolare attenzione ai film provenienti dall'Asia, in programmazione un'anteprima mondiale, il lungometraggio giapponese di Daigo Matsui. Tra gli italiani citati il film di Claudio Sestieri e Cristiano Anania; quest'ultimo sarà proiettato questa sera alle ore 20.30 al Palazzo dei congressi. La direttrice artistica sottolinea inoltre come la buona riuscita di un festival dipenda dalla qualità dei film, come la selezione sia una parte essenziale, perchè sono i film i protagonisti di una rassegna cinematografica. Anche Gianvito Casadonte afferma di ritenersi soddisfatto del risultato ottenuto, ringraziando il lavoro di squadra con VideoBank, giuria e soprattutto grazie alla disponibilità di diversi registi e attori che nonostante i tempi stretti abbiano accettato di partecipare, tra cui Michele Placido, Antonello Grimaldi, Cristiano Anania e Richerd Dreyfuss . Durante questa settimana del cinema a Taormina tra gli ospiti confermati: Rupert Everett; Richard Dreyfuss; Matthew Modine; Maurizio Millenotti; Michele Placido; Sabina Guzzanti; Monica Guerritore; Beppe Cino; Tony Sperandeo; Gaetano Curreri; Pietro Valsecchi; Michela Andreozzi; Martha de Laurentiis; Maria Grazia Cucinotta; Adriana Chiesa; Donatella Palermo; Paola Ferrari De Benedetti e Maria Sole Tognazzi. Per i film in concorso -Road To The Lemon Grove di Dale Hildebrand – Canada/Italia – anteprima internazionale -Gotti di Kevin Caonnolly con John Travolta – Usa - anteprima italiana -Restiamo amici di Antonello Grimaldi – Italia – anteprima mondiale -Ice Cream And The Sound Of Raindrops di Daigo Matsui – Giappone – anteprima internazionale -Angel Face di Vanessa Filho – Francia– anteprima italiana -Tatterdmalion di Ramaa Mosley – Usa – anteprima internazionale -Leave No Trace di Debra Granik – Usa – anteprima Italiana -Home di Dario Pleic – Croazia - anteprima internazionale -Once Upon A Time In November di Andrzej Jakimowshi - Polonia -Transfert di Massimiliano Russo – Italia -It Will Be Chaos di Filippo Piscopo e Lorena Luciana – Usa/Italia -Seguimi di Claudio Sestieri – Italia -Dark Crimes di Alexandros Avranas con Jim Carrey – Usa -L'eroe di Cristiano Anania con Salvatore Esposito – Italia - anteprima mondiale. Questa sera nell'elegante Teatro Vittorio Emanuele di Messina, inaugurazione del 64° Taormina Film Fest. La rassegna è guidata da Videobank, grazie al general manager Lino Chiechio e all’amministratore unico Maria Guardia Pappalardo. Direttori artistici: Silvia Bizio e Gianvito Casadonte che in pochissimo tempo hanno reso possibile un calendario ricco di nomi celebri e film interessanti. Durante la serata presentazione ufficiale della Giuria e a seguire proiezione del Film “Il cielo in una stanza”, omaggio al regista Carlo Vanzina, da poco scomparso. Una giuria tutta al femminile con a capo Martha de Laurentiis (Hannibal), insieme a lei l’attrice Maria Grazia Cucinotta e i produttori Donatella Palermo, Eleonora Granata e Adriana Chiesa. I vincitori dei Golden Tauro Awards e dei Taormina Arte Awards saranno annunciati durante la cerimonia di chiusura nello storico Teatro Greco di Taormina. Da domani proiezioni, incontri e masterclass presso il Palazzo dei Congressi di Taormina. In programma più di 50 film, 14 anteprime mondiali, 12 anteprime europee e oltre 10 anteprime italiane, documentari e cortometraggi. Presentazione del programma ![]()
"LA LIBERTA' NON DEVE MORIRE IN MARE" IN ANTEPRIMA MONDIALE 64° EDIZIONE TAORMINA FILM FESTIVAL DOMENICA 15 LUGLIO, ORE 18:00 PALAZZO DEI CONGRESSI TAORMINA Il film presentato a Toronto, Los Angeles, Cannes, Olanda, Svizzera, ha intimorito le più importanti vetrine cinematografiche mondiali, vietandone la proiezione. Fastidiose verità, cattiveria e pregiudizio sulla pelle di anime senza colpa, se non quella di essere nati su sponde opposte. Il film patrocinato da AMNESTY INTERNATIONAL, AGIS SCUOLA è stato realizzato con la collaborazione di GUARDIA COSTIERA ITALIANA, GUARDIA DI FINANZA E MEDICI SENZA FRONTIERE. TRAMA: Si parla spesso di immigrazione in termini di cifre: il computo statistico dei vivi e dei morti. Chi ce l'ha fatta e chi no da questa parte di mare. Ma dietro l'asetticità dei calcoli restano le storie, le vite, i sogni spezzati e altri ancora da inseguire, che nessun giornale al mondo racconterà mai fino in fondo e come si deve. Si parla e si scrive tanto di immigrati: se ne parla nelle televisioni e se ne scrive sugli organi di stampa. Aldilà dell'abuso tematico – e delle sue ricadute sul sociale – vogliamo continuare a pensare ai vissuti che stanno dietro le facce spaurite e le braccia tese delle foto sugli schermi e sui giornali. Vogliamo pensare alle lacrime e ai sorrisi, alla speranza e alla paura delle persone migranti, spogliati dallo status di oggetto di cronaca. "La libertà non deve morire in mare" nasce, in qualche modo, da questo pensiero. Dalla volontà di restituire voce a chi, sin qui, non l'ha mai avuta o ne ha avuta poca. Con questo docu-film andiamo alla ricerca di facce e voci denudate anche dalle esigenze delle fiction cinematografiche. L'intento di "La libertà non deve morire in mare" è documentaristico. Nel senso più spoglio, verista, autentico che si riesce ad assegnare a questo termine. Davanti le telecamere ci sono persone che parlano e dicono ciò che vogliono dire. Persone che sono fuggite da qualcuno o qualcosa ed altre che – per mestiere, caso, carità cristiana, scelta politica – le hanno accolte. Le storie che ascolterete in questo docu-film sono storie di vita vera. Non distolgono lo sguardo dalla tragedia ma nemmeno, ci piace pensare, dalle occasioni di speranza che allignano, in ogni caso, dietro il tema aperto e percepito della migrazione. Unico espediente strappato al realismo della presa diretta è quello della voce narrante, assunta come espediente di raccordo, voce tra le voci, espressione interiore, riflessione collettiva sull'argomento. Con Scuolacinema A Catania, Giovanni Costantino DISTRIBUZIONE INDIPENDENTE. . TAORMINA FILM FESTIVAL 2018
Si svolgerà dal 14 al 20 luglio 2018, la sessantaquattresima edizione del Taormina FilmFest, da quest'anno con la direzione artistica di Silvia Bizio e di Gianvito Casadonte, prodotto e organizzato da Videobank, grazie al general manager Lino Chiechio e all'amministratore unico Maria Guardia Pappalardo. Ricco il programma con premiere italiane e internazionali, ospiti d’eccellenza, documentari, corti, masterclass e prestigiosi premi come il Tauro D'Oro e il Taormina Arte Award, che verranno consegnati nella serata del 20 luglio – presentata dal conduttore e giornalista Salvo La Rosa – al Teatro Antico. Le proiezioni del festival, a ingresso gratuito, si terranno presso le sale del Palazzo dei Congressi. Fra i film presentati 13 anteprime mondiali, 6 anteprime internazionali e numerose anteprime italiane. “Il festival – dichiarano i direttori artistici - quest’anno privilegia film diretti da donne e film con forti temi sociali, dall’immigrazione, alla violenza contro le donne, ai rifugiati. Anche per questo abbiamo volute scegliere una giuria composta solo di donne, produttrici e attrici”. Nutrito e internazionale il parterre degli ospiti: Rupert Everett; Richard Dreyfuss; Matthew Modine; Maurizio Millenotti; Michele Placido; Sabina Guzzanti; Monica Guerritore; Beppe Cino; Tony Sperandeo; Gaetano Curreri; Pietro Valsecchi; Michela Andreozzi; Martha de Laurentiis; Maria Grazia Cucinotta; Adriana Chiesa; Donatella Palermo; Paola Ferrari De Benedetti e Maria Sole Tognazzi tra i nomi già confermati. FILM IN CONCORSO Road to the Lemon grove di Dale Hildebrand – CANADA/ITALIA – anteprima internazionale Gotti - di Kevin Caonnolly con John Travolta – USA - anteprima italiana Restiamo amici - di Antonello Grimaldi – ITALIA – anteprima mondiale Ice Cream and the Sound of raindrops – di Daigo Matsui – Giappone – anteprima internazionale Angel Face – di Vanessa Filho – FRANCIA– anteprima italiana Tatterdmalion – di Ramaa Mosley – USA – anteprima internazionale Leave no trace – di Debra Granik – USA – anteprima italiana Home - di Dario Pleic – CROAZIA - anteprima internazionale Once upon a Time in November – di Andrzej Jakimowshi - POLONIA Transfert – di Massimiliano Russo – ITALIA It will be Chaos – di Filippo Piscopo e Lorena Luciana – USA/ITALIA Seguimi – di Claudio Sestieri – ITALIA Dark Crimes – di Alexandros Avranas con Jim Carrey – USA L’eroe – di Cristiano Anania con Salvatore Esposito – ITALIA - anteprima mondiale FILM FUORI CONCORSO In bici senza sella – di Alessandro Giuggioli Birdie – di Alan Parker Io viaggio sola – di Maria Sole Tognazzi Io e lei – di Maria Sole Tognazzi DOCUMENTARI: Sara’ paradiso – di Gaetano di Lorenzo – ITALIA Poisoning paradise – di Keely Brosnan – USA Il raccontatore (durata 30 minuti)– di Giancarlo Mogavero - ITALIA – anteprima mondiale Mikael – di Massimiliano Varrese – ITALIA - anteprima mondiale Acqua e zucchero: Carlo di Palma, I Colori della Vita – di Fareborz Kamkary – ITALIA La storia dimenticata di Camp Monticello – di Matteo Borgardt – ITALIA/USA Be kind – di Nino Monteleone con Roberto Saviano, Fortunato Cerlino e l’astronauta Samantha Cristoforetti – ITALIA – anteprima mondiale ‘Cca Semu di Luca Volli (30 Minuti) – ITALIA Prima che il Gallo canti - il Vangelo secondo Andrea Con Don Andrea Gallo, Dario Fo, Vasco Rossi, Francesco Guccini, Stefano Benni, Roberto Vecchioni, Caparezza, Piero Pelù, Erri De Luca, Claudio Bisio, Raf, Gaetano Curreri, Fiorella Mannoia, Patty Pravo, Federico Zampaglione, Vauro Senesi, Dario Vergassola, Paolo Rossi, Maurizio Landini, Moni Ovadia e Don Luigi Ciotti. Musiche di Sergio Cammariere. PROIEZIONI IN COLLABORAZIONE CON IL MESE DEL DOCUMENTARIO, SELEZIONE DI DAVIDE MORABITO: HANDS OF GOD - di Roberto Romani – ITALIA - anteprima mondiale LIKE A PEBBLE IN THE BOOT - di Hélène Choquette – CANADA - anteprima europea GREETINGS FROM AUSTIN – di Vittorio Buongiorno – ITALIA – anteprima mondiale WHY KNOT - di Dhruv Dhawan – CANADA - anteprima internazionale COUNTRY FOR OLD MAN – di Pietro Jona e Stefano Cravero - ITALIA SETTEPONTI WALKABOUT - di Gianfranco Bonadies, Gianpaolo Capobianco e Michele Sammarco – ITALIA 2018 - Anteprima mondiale - FILM LINEARE O INTERATTIVO WEB CORTOMETRAGGI: Paura dell’ignoto (corto) – di Garbiel Jenkinson – ITALIA Pray for Home (corto) – di Ilaria Borrelli – ITALIA Piu’ data che promessa (corto) – di Maria Grazia Nazzari - ITALIA Fammi entrare (corto) – di Fareborz Kamkary – ITALIA Sicily My love (corto) – di Michael Roberts - ITALIA Mercury (corto) di Khaleel Lee (corto) – USA Selezione di corti degli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia a cura di Daniele Luchetti e Marco Danieli GIURIA Film in concorso Martha de Laurentiis, Presidente, produttrice Maria Grazia Cucinotta, attrice, regista, produttrice Donatella Palermo, produttrice Eleonora Granata, produttrice Adriana Chiesa, produttrice, distributrice MASTERCLASS / INCONTRI CON L’AUTORE Michele Placido - Sabina Guzzanti - Maria Sole Tognazzi - Monica Guerritore - Matthew Modine Gaetano Curreri - Pietro Valsecchi DUE MOSTRE FOTOGRAFICHE: Adolfo Franzò – Woman/actress Elisabetta Pandolfini - Scatto Mentale PREMI SPECIALI: Premio Angelo d’Arrigo consegnato da Laura Mancuso in ricordo del marito, il campione di volo Angelo D’Arrigo Premio Paola Ferrari De Benedetti a un documentario che si è distinto per l’originalita’ e la difficoltà nella sua realizzazione. TAORMINA ARTE AWARDS ALLA CARRIERA: Rupert Everett – Miglior regia e attore per The Happy Prince Maurizio Millenotti – per i costumi e carriera Matthew Modine - Richard Dreyfuss - Michele Placido TAORMINA ARTE AWARDS – TAURO D’ORO 2018 per il concorso: Miglior film fiction Miglior regia Miglior attrice Miglior attore |
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Luglio 2024
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