Transfert ha debuttato il 12 aprile 2018 al cinema King di Catania, il suo percorso è stato lungo ma ricco di soddisfazioni e riconoscimenti importanti, conquistando pubblico e critica. Il regista Massimiliano Russo sembra proprio aver colpito l’interesse degli spettatori e catturato l’attenzione della stampa ed esperti. Il successo è dovuto probabilmente al genere cinematografico a cui appartiene il lungometraggio: il thriller psicologico. Un’identità ancora poco sviscerata e poco consueta nel panorama cinematografico italiano e che appare irrompere ed andare oltre le categorie mentali con le quali pensiamo al cinema siciliano. Russo è voluto andare oltre gli stereotipi dell’immaginario collettivo che riguarda il cinema legato all’isola. Suona contradditorio e quasi impensabile ma il thriller psicologico catanese ha funzionato. Il montaggio, la fotografia, il taglio scelto per le immagini, la sceneggiatura e l’intera costruzione narrativa donano al progetto un aspetto da film internazionale pronto per una distribuzione all’estero. “Transfert è l’opera prima di questo regista catanese che in questo anno è stata presentata in diversi festival, tra cui il Film Festival di Taormina e proiettata in varie sale cinematografiche italiane. Prima di debuttare a Catania lo scorso aprile, aveva già conquistato ben 8 premi, fra cui miglior film, miglior sceneggiatura, miglior debutto alla regia, miglior attore protagonista all’Oniros Awards. Altro grande successo è stato riscosso al Roma Web Fest dove il film ha ricevuto 10 minuti di appalusi. La psiche, le parole, l’intrigo e i misteri della mente sono gli ingredienti principali e fondamentali del tessuto narrativo di Transfert. Poche settimane fa Massimiliano Russo è stato ospite del festival “Via dei corti” di Gravina di Catania, in tale occasione è stato proiettato il film e il regista ha ricevuto il premio “Film Sicily” e partecipato ad un incontro all’interno della sezione Campus. Durante la manifestazione abbiamo avuto il piacere di incontrare il regista per una breve e piacevole intervista. “Dopo i vari successi ottenuti in festival e sale cinematografiche nazionali il tuo film arriva al “Festival dei corti” di Gravina di Catania dove riceverai un premio e dove soprattutto è stato proiettato e discusso “Transfert” il tuo primo lungometraggio che sta riscuotendo notevole successo e apprezzanti da parte del pubblico, già la trama è conosciuta da molti ma potresti parlarci brevemente del film, del genere e degli ingredienti di questa opera prima?” “Transfert è un thriller psicologico. E’ una storia che ruota intorno alle vicende di un giovane psicoterapeuta, è la pratica psicoterapeutica del transfert a rappresentare il centro di sviluppo della trama. Dai feedback dei pazienti si svilupperanno una serie di strane storie, lo snodo narrativo si allarga e succederanno vicende misteriose…ma devo fermarmi non voglio raccontare la fine per tutti coloro che ancora devono vedere il film”. Massimiliano Russo molto simpaticamente interrompe il suo racconto e chiedo qualche dettaglio in più sulla parte psichica del film, sul genere scelto. “Il film gioca sulla parte psichica e mentale dei personaggi così come sulle parole utilizzate. La sceneggiatura, i personaggi e i dialoghi sono essenziali per fare venire fuori tutta la parte più psicologica del film. Spero possa interessare il pubblico e tenerlo coinvolto per tutta la durata della storia”. “Dove è stato girato il film?” “E’ stato girato tutto in Sicilia, a Catania ed alcune scene a Giarre e zone limitrofe”. Anche il cast è tutto siciliano”. “Da dove nasce l’idea del film? La psicoterapia, la psicologia sono temi che ti interessano, tue passioni, tuoi studi?” “La psicoterapia mi ha sempre affascinato, è un tema che mi è sempre piaciuto. L’ idea del film è nata da una chiacchierata con un mio amico psicoterapeuta, da tante domande che gli ho posto, da diverse curiosità che mi hanno portato alla realizzazione del film, come una sfida intellettuale da lanciare al pubblico”. “In quanto tempo è stato realizzato?” “Abbiamo girato per 4/5 settimane. I tempi di lavorazione tra produzione e post produzione sono durante quasi un anno”. “Progetti per il futuro?” “Si, ho in progetto un nuovo film, un soggetto particolare, in cui gli attori e la sceneggiatura avranno un ruolo rilevante per tutto lo snodo narrativo del film”. Da tutti questi dettagli “Transfert” ha tutte le caratteristiche di un vero e proprio viaggio celebrale in cui gli spettatori non potranno rimanere indifferenti alla forza mentale di una narrazione coinvolgente e impattante. Ringrazio per le foto Michele Cutuli
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Si è conclusa la 4° edizione di "Via dei corti". Resoconto finale, foto e tutti i premiati.12/3/2018 a(foto copertina: Tony Sperandeo, Mario Incudine, Cirino Cristaldi e Uccio De Santis) Il 29 novembre si è alzato il sipario sul festival indipendente di cinema breve “Via dei corti” a Gravina di Catania. Domenica si è conclusa una 4° edizione dedicata alle donne con una giuria tutta al femminile. Diversi artisti nei loro interventi hanno dichiarato il loro pensiero sul ruolo della donna nella società di oggi e panorama cinematografico. Presso l’Auditorium Angelo Musco, la Sala delle Arti - Parco Borsellino e all’interno dell’area eventi del Parco Commerciale Katanè si sono tenuti gran parte degli appuntamenti. La kermesse è stata organizzata dalle associazioni Gravina Arte e No_Name con il Patrocinio del Comune di Gravina di Catania. Il Direttore artistico Cirino Cristaldi, coadiuvato dai suoi collaboratori, ha dato vita a 4 giorni di cinema breve di qualità e originale. Tanti sono stati gli incontri, momenti di approfondimento, campus dedicati ai più giovani, ospiti premiati e soprattutto tanti corti in e fuori concorso. Una sezione dedicata ai documentari, una retrospettiva tutta al femminile, proiezioni speciali, film in Sicily e corti d’animazione hanno arricchito una programmazione interessante e variegata. Tanti temi affrontati e generi vari: emigrazione, arte, commedia, tragedia, problemi familiari e tanto altro. Ben 14 cortometraggi in concorso provenienti da diversi Paesi hanno riscosso notevole successo per la loro qualità e contenuti. Grazie sicuramente ad un ottimo lavoro svolto dalla giuria che ha selezionato i corti finalisti. Sabato sono stati proiettati: ”Anna & Bassam” di Davide Rizzo, drammatico che tocca la tematica del terrorismo con un omaggio alla tragedia del Bataclan, la narrazione è abbellita da una dolce storia d’amore ferita da questa notizia; “El Atraco” di Alfonso Dìaz, irriverente, sarcastica, divertente, originale e coinvolgente commedia che in pochi minuti riesce ad attirare l’attenzione e far diventare lo spettatore un partecipante a delle rapine insolite; “Isabella” di Claudio Pelizzer, una tragedia in costume con una fotografia, quadri in movimento e costruzioni registiche perfette. In pochi minuti gli ultimi giorni di vita della Marchesa di Mantova, Isabella d’Este. “Il regalo di Alice” di Gabriele Marino, tragico ma oserei dire dal sentimentalismo e delicatezza di fronte ai quali è inevitabile non emozionarsi. Una storia dal finale a sorpresa commovente e toccante in cui vengono fuori le tematiche relative ai problemi familiari e di come la tecnologia possa modificare la realtà realizzando il sogno di una bimba. “Nachtshade” di Shady EL- Hamus, una tragedia che affronta il problema dell’emigrazione clandestina nei Paesi Bassi. Una storia forte, diretta, cruda vissuta dagli occhi di un bambino coinvolto in questo commercio. “Il Tratto” di Alessandro Stevanon”, drammatico, un racconto sensibile e diretto narrato dagli occhi di un ragazzino che grazie all’incontro con un artista senegalese scopre il talento di saper disegnare in maniera speciale. Un corto profondo e impattante che tratta il problema del razzismo, dell’emigrazione attraverso il linguaggio dell’arte. “Ragù noir” di Alfredo Mazzara, una commedia, divertente, dall’umor noir, tutto al femminile, originale, in cui una cena si trasforma in qualcosa di inaspettato, la curiosità delle donne non ha mai fine… I corti di giorno 1 sono stati tutti di altissima qualità, di diverso genere e provenienza. Proprio da questo gruppo di “brevi” sono stati proclamati 2 vincitori: El Atraco , miglior regia e colonna sonora e Il premio di Alice, miglior interprete a Lino Guanciale, Premio giuria popolare e Premio giuria giovani. Nella giornata di sabato sono stati premiati il comico Carmelo Caccamo ed il fotografo degli artisti Dino Stornello entrambi per la categoria “Talento siciliano”. Ha ricevuto inoltre il premio “Film Sicily” il regista Massimiliano Russo per il film “Transfert” presentato già al Taormina Film Festival ed in diverse sale cinematografiche nazionali. Un lungometraggio girato in Sicilia che sta riscuotendo grande successo ed i favori da parte del pubblico e critici cinematografici. Un thriller psicologico, impattante e travolgente. Ringrazio Michele Cutuli per foto intervista a Massimiliano Russo Intervista al regista Massimiliano Russo di "Transfert". Foto Michele CutuliIl regista Massimiliano Russo. Foto Michele CutuliIntervista Massimiliano Russo. Foto Michele CutuliDomenica, ultimo giorno, gli ospiti d’eccezione sono stati Tony Sperandeo e Barbara Bacci; l’Incontro è stato moderato da Cirino Cristaldi e Davide Di Bernardo. Inoltre Uccio De Sanctis è stato il protagonista di un approfondimento diretto da Saro Laganà. Alle 21, si è svolta la serata di chiusura del festival con intro teatrale a cura dell’Associazione Gravina Arte. Premio “Una vita per il cinema” a Ermete Labbadia. Premio “Wow in Sicily” a Uccio De Santis. Premio “Via dei Corti” per il talento siciliano a Mario Incudine, Lucia Sardo e Tony Sperandeo. La manifestazione è conclusa con la Premiazione dei cortometraggi vincitori. I vincitori della quarta edizione del Festival: “The essence of everything” di Daniele Barbiero per la sezione Corti Internazionali; “Inanimate”di Lucia Bulgheroni si aggiudica il Miglior Film per la sezione Animazione;“La finestra sul porcile”di Salvo Manzone vincitore per la sezione Documentari; infine, “Split screen” dell’I.C.S. San D.Savio Sicignano Degli Alburni (SA) per la sezione Corti scolastici. APPROFONDIMENTO SEZIONE INTERNAZIONALE CORTOMETRAGGI: Miglior Film “The essence of everything” di Daniele Barbiero Miglior Regia “El Atraco” di Alfonso Diaz Miglior Montaggio “The essence of everything” montaggio di Gianluca Conca Migliore Sceneggiatura “Nightshade” sceneggiatura di Jeroen Scholten van Aschat Migliore Fotografia “The essence of everythings” fotografia di Andrea Reitano Miglior Colonna sonora “El Atraco” musiche di Miquel Coll Miglior Soggetto “Ieri e domani” soggetto di Lorenzo Sepalone Miglior Interprete Lino Guanciale per “Il regalo di Alice” Premio Giuria Giovani “Il regalo di Alice” di Gabriele Marino Premio Giuria del Pubblico “Il regalo di Alice” di Gabriele Marino Un’edizione ricca e che fa presagire ad una crescita positiva per le edizioni future. L'attore Carmelo CaccamoTony Sperandeo, Barbara Bacci |
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Luglio 2024
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