Il Salento si arricchisce di un nuovo evento, Season-International Series Festival, un’opportunità unica di esplorare il vasto universo della serialità televisiva attraverso il dialogo, il confronto e la condivisione. Season, diretto da Simona Gobbi, si terrà dal 5 all'8 ottobre al Borgo Rosso Terra tra i comuni di Alezio e Gallipoli, e ha come obiettivo principale quello di far emergere l'arte e la maestria che si celano dietro la creazione di una serie TV, dalla sua concezione fino alla sua rappresentazione sullo schermo.
Season vuole essere una celebrazione dell'ingegno creativo, della narrazione e della capacità di trasportare il pubblico in mondi immaginari attraverso lo schermo. Durante il festival, gli appassionati di serie TV avranno l'opportunità di incontrare i protagonisti più amati del mondo delle serie TV, ascoltare le loro storie e condividere le esperienze che hanno reso indimenticabili le loro interpretazioni. Sarà un'occasione straordinaria per conoscere da vicino gli artisti che danno vita ai personaggi che amiamo. Al centro di Season i protagonisti delle serie italiane di successo con gli interpreti di ieri, oggi e domani e un focus sulla serialità spagnola, sempre più influente all’interno del panorama televisivo internazionale. Saranno presenti alcuni dei volti più amati delle serie tv spagnole di grande successo, con l'opportunità di scoprire anche nuovi talenti e di approfondire l'importanza della cultura televisiva spagnola. Grande attenzione sarà data anche a personalità che si dedicano a migliorare la vita delle persone e a costruire comunità più forti e solidali con la consegna del "Premio Marlù per il Sociale". Per rendere omaggio a una terra che da sempre è location ideale di tanti film e serie tv, SEASON celebrerà le antiche tradizioni culturali e culinarie con artisti e chef che racconteranno la memoria del territorio, attraverso la loro arte.
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Il giornalista Marcello Strano del SNGCI, ha sfilato sul Red Carpet della 80. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, durante la premiere del lungometraggio in concorso “Memory” di Michel Franco. Ha preceduto sul tappetto rosso il cast del film formato da Jessica Chastain, Peter Sarsgaard e Michel Franco. Si trovava a Lido di Venezia dall'inizio della Mostra del Cinema, da inviato del quotidiano romano “Paese Roma”. Da anni è membro del Virtual Media Room (Sala Stampa) dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences di Hollywood per seguire da giornalista cinematografico la Notte degli Oscar.
Marcello Strano è nato a Paternò, in provincia di Catania. Giornalista, ex capo redattore del quotidiano veneto “Il Popolo Veneto”, fondato nel 1921 dal partito popolare italiano di don Luigi Sturzo. Iscritto all'Ordine dei giornalisti si occupa di scienze, sport, spettacolo, musica e cinema. Fa parte dell'Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI), Unione Giornalisti Italiani Scientifici (UGIS), Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari (AGIMP) e del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI). Ha partecipato ai più grandi eventi nazionali e internazionali come Sanremo, Taormina, Roma, Venezia, Berlino e Cannes. Foto: Maurizio D'Avanzo Mai come quest’anno nel segno della solidarietà, nell’emergenza che Lampedusa sta vivendo sul fronte dell’accoglienza e delle migrazioni, si è aperta due giorni fa la 15.ma edizione de Il Vento del Nord, la rassegna organizzata con il coordinamento di Laura Delli Colli, l’organizzazione di Massimo Ciavarro che l’ha ideata nel 2008 e la consulenza di Giovanni Spagnoletti.
Ancora una volta sull’isola, fino a venerdì prossimo, avra' luogo una settimana di film e cortometraggi che si è aperta con Stranizza d’amuri, esordio alla regia di Giuseppe Fiorello, al quale è stato abbinato, non a caso nella serata di apertura, Battima il ‘Corto per Emergency’ vincitore del concorso annuale sui temi dell’accoglienza e dell’inclusione, scelto da una giuria speciale e realizzato grazie a Indigo Film con la regia di Federico Demattè. Quattordici i titoli in programma ai quali si aggiungeranno due titoli a sorpresa nella ‘notte bianca’ che concluderà la rassegna venerdì prossimo 22 Settembre, una maratona di cinema proprio nella giornata che Lampedusa vive ogni anno con la sua festa tradizionale. E sono altrettanti i cortometraggi sui temi della migrazione che accompagneranno le proiezioni: con Battima proposto un anno fa da Emergency ad Alice nella città la selezione del CIR, Consiglio italiano per i Rifugiati, in cui figurano anche titoli di animazione e con Samia, un’emozionante regia di Monica Guerritore. Dedicato agli studenti liceali, oltre le proiezioni in rassegna, anche un nuovo capitolo del Laboratorio sul Cinema a cura del prof. Giovanni Spagnoletti, quest’anno, nel rapporto con la Letteratura intorno al film di Pupi Avati Dante. Molta musica, commedie e un titolo internazionale ma soprattutto grande attenzione all’ultima stagione del cinema italiano nella selezione che prosegue domenica 17 con l’evento speciale più atteso da Lampedusa, dove Claudio Baglioni è di casa e sarà protagonista di Tutti su! Buon compleanno Claudio, il film concerto sintesi delle dodici serate eccezionali con la direzione artistica e la regia teatrale di Giuliano Peparini, la videoregia di Duccio Forzano, ma soprattutto con la voce, le canzoni e il carisma di Claudio Baglioni sul palco di Caracalla, nel programma dell’Opera di Roma. “Con LampedusaCinema, l’associazione nata per produrre ogni anno Il Vento del Nord” - spiega Laura Delli Colli - “rinnoviamo quest’anno più che mai un appuntamento che nasce dalla voglia di rendere ‘contagiosa’ la passione del cinema e condividerla con gli spettatori di un’isola speciale, che non ha una sala, ma anche dalla naturale vocazione di prossimità di un luogo, una vera e propria ‘terra di mezzo’ che, in un clima di accoglienza unico, convive quotidianamente con la realtà complessa e le difficoltà delle migrazioni”. L’emozione del cinema in una selezione tra musica e commedie. Ieri si è infatti svolta una serata di musica con La primavera della mia vita di Zavvo Nicolosi, protagonisti Colapesce e Dimartino e Tutti su! Buon compleanno Claudio. La serata di questa sera è dedicata alle famiglie a cominciare dal tradizionale appuntamento per i bambini: Capitan Sciabola al quale è abbinato, a seguire, Romantiche di e con Pilar Fogliati. Ancora cinema e musica, questa volta soprattutto per i ragazzi, con due titoli per una serata pop: Mixed by Erry di Sydney Sibilia e Margini di Niccolò Falsetti e Francesco Turbanti martedì 19. Mercoledì 20 torna un film di Riccardo Milani, due volte premiato dalla Giuria di Lampedusa, ed è Grazie ragazzi che apre la serata seguito da Astolfo di Gianni Di Gregorio. Due commedie sul tema del matrimonio giovedì 21 con Il grande giorno di Massimo Venier, l’ultimo film con Aldo Giovanni e Giacomo e a seguire What’s love di Shekhar Kapur, premiato dalla giuria presieduta da Carlo Verdone come migliore commedia alla Festa di Roma 2022. Gran finale con una notte bianca di cinema che si aprirà venerdì 22 con La stranezza di Roberto Andò, regista vincitore dell’ultima edizione de Il vento del nord. Una chiusura all’insegna dell’intrattenimento e insieme di una storia ispirata dalla letteratura protagonisti eccezionalmente insieme Salvo Ficarra, Valentino Picone e Toni Servillo. Ai titoli in rassegna si aggiunge nelle giornate della rassegna un nuovo capitolo di LampedusaLab, il laboratorio di formazione dedicato agli studenti liceali, coordinato operativamente da Stefano Amadio e Rocco Giurato e realizzato grazie alla collaborazione della professoressa Paola Dragonetti ma soprattutto con il prezioso supporto di SIAE e quello della fondamentale Fondazione Claudio Nobis. Un percorso di approfondimento sul cinema e sui mestieri del set ma anche sul rapporto cinema letteratura realizzato quest’anno ancora una volta con la guida del prof. Giovanni Spagnoletti. Venerdì prossimo 22 Settembre i ragazzi, che sono anche i componenti della Giuria, annunceranno il film vincitore di quest’edizione. Il Vento del Nord Una rassegna che vuol essere intrattenimento e spettacolo ma anche cultura e solidarietà per un’isola speciale che attende ormai, ogni anno, come una vera e propria festa, il cinema che i lampedusani, senza una sala, per tutto l’anno non hanno possibilità di vedere sul grande schermo. Nella settimana organizzata da LampedusaCinema, com’è ormai tradizione, i principali protagonisti della rassegna saranno soprattutto i film italiani tra i quali quest’anno molte opere prime di successo. Un modo per portare nell’estremo Sud del Sud, con il cinema d’autore grazie alla commedia, un’occasione di leggerezza e anche di riscatto, in un momento mai come quest’anno reso più complesso dall’attualità che la cronaca mette ogni giorno in primo piano. Giovanna TavianiSi è aperta ieri con una preview la diciassettesima edizione del Salina Doc Fest – Donna Oltre Confini, fondato e diretto da Giovanna Taviani. Il festival del documentario narrativo, dedicato alla donna e alle donne, si svolge nella perla delle Isole Eolie con un programma ricco di proiezioni, incontri, spettacoli dal vivo, degustazioni di vini locali. L'evento avra' fine il 17 settembre. Ricco di iniziative e anteprime il programma del Salina Doc Fest, (visibile al link www.salinadocfest.it/programma-2023/) quest'anno si focalizzerà sulla figura femminile nelle sue azioni audaci e coraggiose che hanno segnato la storia e il linguaggio cinematografico: “Continua il nostro discorso sull’Isola come metafora femminile – sottolinea Giovanna Taviani - il cui unico confine è il mare. Nel nuovo concept realizzato da QMI Stardust, dalle acque profonde delle Isole Eolie emerge un’isola che ha i contorni mutevoli e fuggenti di una donna: è l’isola di Salina, detta anche Didyme, che nel greco antico significa gemella, per i due coni di vulcano che la attraversano e che visti dal mare sembrano i seni di una dea supina emersa dall’acqua, con lo sguardo rivolto verso un nuovo orizzonte di libertà. L’urgenza del tema nasce da una riflessione su quanto sta accadendo oggi nel mondo, a cominciare dalla nuova rivoluzione iraniana, il cui slogan Donna Vita Libertà restituisce alle donne un ruolo di protagonismo attivo per un rinnovamento globale della società in senso democratico. Alla cinematografia femminile iraniana e alle sue protagoniste il Salina Doc Fest dedicherà un Focus Donne e Iran, nella speranza, e nella convinzione, che l’unico modo per aiutare il movimento delle donne iraniane è parlare di loro. Non farle sentire sole”. Oggi giorno ufficiale di inizio dell'evento, sara' presentato, il Film di apertura del festival, alla presenza del regista, L’avamposto di Edoardo Morabito, che torna alla regia dopo aver vinto, al Festival di Torino, nel 2013 con I Fantasi di San Berillo. Prodotto da Dugong Film con Rai Cinema, L’avamposto, qui alla sua seconda proiezione dopo l'anteprima alla recente edizione delle Giornate degli Autori a Venezia, narra la storia utopica di un eco-guerriero scozzese che in Amazzonia , tra mille contraddizioni, cerca di rendere migliore la vita degli e di organizzare un concerto dei Pink Floyd, al fine di sensibilizzare e convincere il governo a difendere la riserva. Un’opera di estrema attualità con un messaggio forte e chiaro: in un mondo che corre a velocità folle verso l’apocalisse, essere un po’ folli è l’unico modo per opporre resistenza. Tra i momenti piu' attesi: un Omaggio ad Agnès Varda, regista, sceneggiatrice e fotografa francese, esponente di spicco della Nouvelle Vague con una sorpresa: il dialogo tra la Varda e Cecilia Mangini, in un’intervista inedita realizzata da Paolo Pisanelli. Nell'ambito del Focus Donne e Iran, spicca la presenza della cineasta Firouzeh Khosrovani, che sarà premiata con il Premio Irritec. “Onorata di consegnare a Firouzeh Khosrovani il Premio Irritec - afferma Giulia Giuffré, Board Member & Sustainability Ambassador del Gruppo industriale - che con arte, coraggio e determinazione, attraverso il documentario narrativo ha dato voce ad un'intera generazione. Perché la storia iraniana e le sue complessità sociali, tra cui le condizioni delle donne, sono lo specchio di una più ampia realtà”. Come omaggio alla cineasta iraniana saranno proiettati i film da lei diretti Rough Cut (2007), Profession: Documentarist (2014), Fest of Duty (2014) e Radiografia di una famiglia (2020), introdotti e presentati con la regista da Antonio Pezzuto e Paola Cassano, responsabili, con Giovanna Taviani, della selezione dei film in concorso. Firouzeh Khosrovani sarà anche protagonista di un incontro pubblico, moderato da Anna Maria Pasetti. Firouzeh Khosrovani ha conseguito un diploma di giornalismo a Teheran, dove, il 10 maggio del 2022, è stata arrestata senza una ragione con la collega Mina Keshavarz. Nei suoi documentari ha esplorato l’immagine delle donne tra il vecchio regime (quello dello Shah) e la Repubblica islamica instaurata dopo la rivoluzione. Novità del Salina Doc Fest è anche la proiezione di Rosa. Il canto delle Sirene, il poetico ritratto della più importante cantastorie siciliana, Rosa Balistreri, realizzato da Isabella Ragonese, al debutto assoluto come regista. Prodotto da Quoiat Films per Sky Arte, il documentario racconta, attraverso le parole e la vita di un gruppo di donne siciliane, l’anima profondamente folk della cantastorie nei luoghi della sua Palermo e nei volti delle donne che oggi la abitano. L'essenza di Rosa è espressa dalla stessa voce della Ragonese che ha svolto un'approfondita indagine sul territorio, incontrando alcune donne il cui percorso di vita si incrocia con i temi archetipici e gli eventi raccontati dalla protagonista nella sua appassionata carriera di cantastorie. Nell’ambito dell’incontro verrà presentato il libro Tutta la vita dentro, curato da Anna Maria Pasetti e Federico Pommier (Cosmo Iannone Editore), dedicato alla lunga e variegata carriera dell’interprete. Alla regista e attrice Isabella Ragonese, che sarà presente al festival, andrà il Premio Omi-Fer, assegnato dall’omonima società tunisina sponsor del festival, che ha fatto dell’inclusione e delle chance lavorative un autentico esempio nella strada verso il successo. Il premio, consegnato personalmente dal CEO e fondatore dell’azienda Taha Omri, è assegnato alla Ragonese per aver saputo documentare nel migliore modo, la preziosa testimonianza di vita di una donna in costante lotta a favore della difesa dei diritti umani, combattendo in prima linea contro povertà, violenza, maschilismo e corruzione. Dopo la consegna del Premio avrà luogo un omaggio a Rosa Balistreri a cura di Etta Scollo, cantautrice catanese che rielabora versi e racconti del mondo ridando voce a storie sopite nel tempo, ma risonanti nel presente che ci attraversa, facendosi indagine sul senso in musica. Con lei sul palco anche Gaspare Balsamo, attore e narratore orale che leggerà alcuni brani di autori siciliani dedicati alla Balestrieri. Balsamo è stato anche il protagonista della preview del festival che si è tenuta ieri sera, alla presenza del Sindaco di Leni Giacomo Montecristo, con lo spettacolo cunto Omo a Mari, liberamente tratto dal romanzo Orcynus Orca di Stefano d’Arrigo. La scelta di assegnare il Premio Omi-Fer a Isabella Ragonese per il suo documentario Rosa. Il canto delle Sirene al SalinaDocFest è il risultato di un sincero riconoscimento per il suo straordinario contributo all’industria cinematografica e al mondo dell’arte, nonché per il suo impegno nel dare voce a storie rilevanti e significative. Omi-Fer è entusiasta di celebrare l’ispirazione e l’arte di Isabella, auspicando che il suo lavoro continui a toccare il cuore di molte persone e a diffondere un impatto positivo sulla società. Il suo contributo risuona profondamente con i nostri valori volti a promuovere espressioni culturali significative e a ispirare un cambiamento positivo attraverso il potere del cinema. A Isabella Ragonese andrà anche il Premio dell’Associazione Internazionale per la Difesa dei Diritti Umani e dei Media per la sua interpretazione di Rosa Balistreri nel documentario Rosa. Il canto delle Sirene. L’Associazione sarà rappresentata al SalinaDocFest dal presidente Ridha Karouida e dal presidente onorario Taha Omri (fondatore e CEO di Omi-Fer). Al festival sarà presente l'attrice, regista e sceneggiatrice Valeria Golino, che sarà insignita del Premio SIAE - Sguardi di Cinema, nato nel 2017 per dare un valore istituzionale all’attenzione che il festival del documentario riserva ogni anno al cinema di finzione più vicino alle sue tematiche e che ha già visto premiare in passato Danilo Monte e Laura D’Amore, Alice Rohrwacher, Claudio Giovannesi, Ficarra e Picone, Francesco Bruni, Leonardo Di Costanzo e Valia Santella. Valeria Golino sarà quindi omaggiata con la proiezione - introdotta dal critico Enrico Magrelli - del film Miele, sua opera prima come regista, presentato Festival di Cannes 2013 nella sezione Un Certain Regard. Con lei, Francesca Marciano, che riceverà il Premio Ravesi – Dal Testo allo Schermo, sceneggiatrice (assieme a Valeria Golino, Luca Infascelli, Valia Santella e Stefano Sardo) di L’Arte della Gioia serie Sky Original diretta da Valeria Golino, girata in Sicilia e ispirata all'omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza, la storia di una ragazzina della Sicilia di inizio ‘900 che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore di quella che ha sempre avuto. Golino e Marciano saranno protagoniste di un incontro pubblico, moderato sempre da Enrico Magrelli. Miele è la storia di Irene (interpretata da Jasmine Trinca), soprannominata “Miele”, trentenne che aiuta segretamente i malati terminali con l'eutanasia, offrendo loro sempre la scelta di poter interrompere il processo. Un riconoscimento a Valeria Golino all’impegno e al successo del suo lavoro come regista. Sei titoli in corsa per il Premio Palumbo al Miglior Documentario, il Premio Studenti Dams Roma Tre e il Premio Mediafenix al Miglior Montaggio, selezionati insieme a Antonio Pezzuto e Paola Cassano. Dei sei film, cinque sono realizzati da registe (sole o in coregia), e tutti raccontano storie di donne sole e in lotta, che non smettono cercare la propria identità, professionale e esistenziale. After the bridge di Marzia Toscano e Davide Rizzo, storia di una donna italiana convertita all’Islam la cui vita e responsabilità genitoriale è travolta dall’attentato suicida terroristico del figlio, membro di un commando jihadista; Chutzpah - qualcosa sul pudore di Monica Stambrini, un diario familiare di una donna in crisi che filma ossessivamente con impertinenza ("chutzpah" in ebraico) immagini intime del suo contesto quotidiano; Il debutto di Chiara Scardamaglia, Laura Schimmenti e Andrea Zulini, un film che segue da vicino la registrazione di un disco che ripercorre la parabola esistenziale e politica di una musicista attraverso un'accurata ricerca etno-musicologica, con i brani piuÌ significativi e le tematiche più pregnanti di uno spaccato storico e artistico del popolo siciliano; L'expérience Zola di Gianluca Matarrese, una storia che mescola vita reale e teatro nelle prove per la messa in scena dell'opera di Zola "L'assommoir", durante le quali i due protagonisti vedono sfumare la propria realtà nella finzione, trovandosi a ripercorrere insieme tutte le scene della storia tra Coupeau e Gervaise; The land you belong di Elena Rebeca Carini, il viaggio interiore di una ragazza che a 30 anni scopre di avere un fratello e decide di conoscerlo da vicino attraverso la sua videocamera, confrontandosi con domande e dubbi, alla scoperta di una propria nuova identità; Touché di Martina Moor, la vita e carriera di un'atleta tra l'ossessione per il successo e il fantasma del fallimento, in un viaggio esistenziale intriso di imprevisti e tradimenti che la costringe a cambiare drasticamente mentalità, luoghi e relazioni umane. Tre i premi finali per i documentari in concorso: il Premio Palumbo Editore al Miglior documentario, il Premio Mediafenix al Miglior montaggio e il Premio Signum Studenti Dams Roma Tre al documentario più votato dagli studenti. La Giuria Ufficiale del Concorso è composta da Francesca Marciano, Anastasia Plazzotta e John Vignola; la giuria degli Studenti Dams Roma Tre dalla Prof.ssa Ivelise Perniola. “Il tema di questa edizione – sottolinea la direttrice artistica Giovanna Taviani - è Donna Oltre Confini: confini interiori, confini di genere, confini geografici, per proseguire il discorso sull’Isola come metafora femminile, il cui unico confine è il mare. Salina è isola donna, isola madre, isola verde. Nel 2019 è stata scelta dalla Commissione europea tra le sei isole pilota per la transizione verso l’energia pulita, nell’ambito dell’iniziativa “Clean Energy for EU Islands” di Bruxelles, che intende favorire un percorso verso l’autosufficienza, la sostenibilità e la creazione di nuovi posti di lavoro nelle isole minori. Ma il tema Donna Oltre Confini nasce anche da una riflessione politico-culturale su quanto sta accadendo oggi alle donne, a cominciare dalla nuova rivoluzione iraniana, il cui slogan “Donna, Vita, Libertà” restituisce alla donna un ruolo di protagonismo attivo per un rinnovamento globale della società in senso democratico. Sulle donne è incentrato anche il Concorso ufficiale del Festival. Donne oltre confini furono anche due grandi siciliane, colonne portanti della cultura italiana del secolo scorso, una appartenente al mondo della letteratura, l’altra della musica: Goliarda Sapienza e Rosa Balistreri. Per questo voglio dire grazie al Salina Doc Fest, che in questi diciassette anni, in fondo, ci ha fatto sentire tutti un po' meno soli”. |
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Luglio 2024
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