Si è conclusa la 65a edizione del Taormina Film Fest, che, con 78 film in programma in rappresentanza di 24 differenti Paesi, ha riscosso un grande successo di pubblico e critica. Un Festival vincente anche sui social, con 400mila visualizzazioni che riguardano solo la settimana della kermesse fino alla serata di venerdì. Il Festival, quest’anno ha visto come madrina l’attrice e modella spagnola Rocío Muñoz Morales intervenuta durante la serata finale ed è stato presentato, nelle serate al Teatro Antico, dalla conduttrice e attrice Carolina Di Domenico che ha elegantemente condotto la premiazione. La sessantacinquesima edizione del Taormina Film Fest, che ha visto la presenza di star internazionali del calibro di Nicole Kidman, Octavia Spencer, Julia Ormond, Oliver Stone, Peter Greenaway, Phillip Noyce e Richard Dreyfuss, è prodotta e organizzata da Videobank, con la direzione artistica di Silvia Bizio e Gianvito Casadonte. Al festival la Apple ha annunciato il proprio ingresso ufficiale in un festival internazionale, presentando la sua nuova serie drammatica Truth Be Told, creata da Nichelle Tramble e ispirata dal romanzo di Kathleen Barber e ha presentato il documentario “The Elephant Queen”, diretto da Mark Deeble e Victoria Stone e il film “Hala”, diretto da Minhal Baig per la produzione esecutiva di Jada Pinkett Smith. La giuria lungometraggi, composta da Oliver Stone, André Aciman, Carlo Siliotto, Paolo Genovese, Elisa Bonora, Carolina Crescentini e Julia Ormond ha decretato I VINCITORI. Hanno trionfato tra tutti, aggiudicandosi più riconoscimenti: Show me what you got di Svetlana Cvetko, Picciridda tratto dal romanzo omonimo di Catena di Fiorello e grandi consensi e applausi per Sea of shadows, prodotto da Leonardo di Caprio. Tutto i premi: PREMIO CARIDDI D'ORO per il MIGLIOR FILM: Show Me What You Got, di Svetlana Cvetko PREMIO CARIDDI D'ARGENTO per la MIGLIOR REGIA: Minhal Baig per Hala Minhal Baig E SILVIA BIZIOPREMIO CARIDDI D'ARGENTO per la MIGLIOR SCENEGGIATURA: Picciridda, scritta da Paolo Licata e Catena Fiorello con la collaborazione di Ugo Chiti e basato sul romanzo di Catena Fiorello. MENZIONI SPECIALI: “Nello spirito delle giovani donne viste in Hala, Show me what you got, Picciridda, This Teacher, Vai, In the life of Music e Azali vorremmo onorare le interpretazioni di Marta Castiglia e Lucia Sardo nel film Picciridda”. MARTA CASTIGLIA E LUCIA SARDOLA PICCOLA PROTAGONISTA MARTA CASTIGLIA DI PICCIRIDDAPREMIO MASCHERA DI POLIFEMO per il MIGLIOR ATTORE: Jarrid Geduld per il film Ellen: die storie van Ellen Pakkies PREMIO MASCHERA DI POLIFEMO per la MIGLIOR ATTRICE: Jill Levenberg per il film Ellen: die storie van Ellen Pakkies La giuria documentari composta da: Donatella Finocchiaro, Bedonna Smith, Andrea Pallaoro e Patrizia Chen assegna il Premio Cariddi PREMIO MIGLIOR DOCUMENTARIO a One Child Nation diretto da Nanfu Wang e Jialing Zhang. Sottolinea la giuria “un film che ci ha commosso profondamente per la sua onestà e per il suo impegno a dare luce su un momento buio nella storia che continua ad avere impatto sulla vita di miliardi di persone intorno al mondo oggi”. MENZIONI SPECIALI a Patma Tungpuchayakul per Ghost Fleet e a Andrea Crosta per Sea of Shadows. La motivazione della giuria recita: "due personaggi che abbiamo incontrato nei film che abbiamo visto e che hanno toccato i nostri cuori come eroi, avendo messo la loro vita in pericolo e rischiando tutto per difendere l’umanità e il futuro del pianeta". ANDREA CROSTA PER Sea of Shadows.VIDEOBANK AWARD GRAND PRIX DOCUMENTARY a Revealing Ukraine diretto da Igor Lopatonok OLIVER STONEPREMIO ANGELO D'ARRIGO a Oliver Stone Gli altri premi: PREMIO VIDEOBANK a Guja Jelo PREMIO VIDEOBANK a Mario Incudine PREMIO DEL FESTIVAL a Luca Josi, Executive Vice President, Brand Strategy, Media & Multimedia Entertainment di TIM VISION “per il significativo contributo che ha dato al cinema in Italia con le sue pubblicità collegate all'immaginario filmico”. PREMIO WELLA a Maria Grazia Cucinotta MARIO INCUDINEMENZIONE SPECIALE TAORMINA FILM FEST al corto IL GIORNO PIU' BELLO, scritto e diretto da Valter d’Errico e prodotto da Jo Champa "per essere vicino a tutte le persone vittime di violenza e per aver veicolato il messaggio che la denuncia e’ fondamentale. Denunciate!" PREMIO CENTER STAGE COMPETITION per il MIGLIOR FILM della giuria di studenti delle università di Catania e Messina, coadiuvato da studenti internazionali a Spiral Farm, di Alec Tibaldi, con Piper De Palma PREMIO CENTER STAGE COMPETITION MIGLIOR REGIA a Julia Butler per Slipaway PREMIO SPECIAL AIR ITALY per un giovane emergente siciliano a Marta Castiglia per la sua interpretazione in Picciridda Nel corso di questi giorni hanno ricevuto il Taormina Arte Award: Bruce Beresford, Nicole Kidman, Phillip Noyce, Fulvio Lucisano, Peter Greenaway e Octavia Spencer, oltre a Martha Coolidge, Julia Ormond e Alessandro Haber e Dominique Sanda che lo hanno ricevuto nel corso della cerimonia finale. NICOLE KIDMANMIMMO CALOPRESTIALESSANDRO HABER E RICHARD DREYFUSSALESSANDRO HABER CON GIANVITO CASADONTECAST ASPROMONTECON MARCELLO FONTEDOMINIQUE SANDALa serata del 4 luglio è stata arricchita dalla presenza dell'orchestra a Plettro di Taormina, giornata in cui è stato premiato Oliver Stone. Un'orchestra con 100 anni di storia, divenuta ormai una realtà nota e prestigiosa internazionale. Elegante e raffinata ha eseguito una serie di brani che hanno aperto in maniera poetica la notte dedicata a Stone. Orchestra a Plettro di taormina
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Negli ultimi 5 anni la questione ucraina è stata più volte al centro delle attenzione dei media,ma cosa è davvero cambiato nella vita dei cittadini del paese? Perché la guerra civile ancora infiamma il confine est – il bacino del Donec o area del Donbass – nonostante i tanti tentativi di contenerla? Come è possibile che un paese come l'Ucraina, dall'economia estremamente instabile e povertà galoppante, sia stato in grado di influenzare le elezioni del 2016 di una superpotenza come gli Stati Uniti? E soprattutto, chi si arricchisce dalla condizione di bancarotta dell'Ucraina?
“REVEALING UKRAINE” di Igor Lopatonok, con interviste realizzate dal noto filmmaker Oliver Stone, porta avanti l'inchiesta sulla crisi ucraina, proseguendo il lavoro già intrapreso da Lopatonok con il suo film “Ukraine on Fire”, presentato in anteprima al 62esimo Taormina Film Fest (2016). Al centro i rapporti causa-effetto e gli strumenti utilizzati per controllare l'opinione pubblica prima, durante e dopo la rivoluzione in ucraina del 2014. “REVEALING UKRAINE” verrà proiettato in anteprima mondiale il 4 luglio alle 18:00 al Palazzo del Congressi di Taormina, nell'ambito del 65° Taormina Film Fest. Si tratta di un progetto in corso. La versione definitiva sarà pronta per fine agosto e verrà trasmessa in 4 episodi nella tv ucraina. Nell'ottica del “work in progress”, anche la suggestiva cornice di Taormina sarà protagonista di un capitolo del documentario, che verrà girato proprio nei giorni del Festival. Il pubblico verrà accompagnato in un racconto dettagliato dei giochi di potere coinvolti nel conflitto, per una versione controversa e inedita di una storia nota, radicalmente differente da quella narrata comunemente nei media occidentali. Gli eventi occorsi nell'inverno 2013-2014, noti come “la rivoluzione ucraina”, hanno avuto un enorme impatto sia a livello locale che globale. La narrazione dominante li riporta come la rivolta del popolo contro il presidente filo-russo Yanukovych, dopo il suo rifiuto di firmare l'accordo di collaborazione con l'Unione Europea e seguito dall' aggressione russa con l'annessione della Crimea e l'invasione militare del Donbass. “REVEALING UKRAINE” racconta quegli anni visti dagli occhi di chi si è opposto alla rivoluzione, segnatamente i milioni di cittadini più vicini, sia ideologicamente che culturalmente alla Russia, rappresentati da Viktor Medvedchuk , leader del partito dell'opposizione “For Life”(da non confondersi con gli anti-abortisti Pro Life!), al momento il secondo partito ucraino con il 12,8% del consenso. Inoltre, il documentario analizza la situazione politica ucraina attuale e il suo potenziale distruttivo per la sicurezza mondiale. Principale narratore nel documentario è Viktor Medvedchuk, con una lunga intervista, condotta da Oliver Stone, che fa da filo conduttore. È intervallata da immagini di repertorio e da altri interventi, tra cui quello di Vladimir Putin, anche lui intervistato recentemente da Stone al Cremlino. Al centro la crisi ucraina, le ragioni del conflitto e possibili risoluzioni. “Il film racconta tutto quello che non viene rivelato dai media mainstream sulla crisi ucraina – spiega il regista, Igor Lopatonok – vogliamo incentivare una coscienza critica per quello che riguarda temi scottanti non solo per l'Ucraina ma per tutto il mondo. Nessun altro narratore ha lecapacità di Oliver Stone di esporre con chiarezza una composizione realizzata ad arte con strumenti di falsa propaganda che porta in sé il rischio di far sprofondare il mondo in una terza guerra mondiale”. CRUEL PETERe il thriller soprannaturale ha debuttato il 3 luglio alle 22.45 al Teatro Antico di Taormina come evento speciale del 65° Taormina Film Fest. Il più bel cinema all’aperto del mondo ospiterà l’anteprima del nuovo film di Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia. Dopo il successo internazionale di Fairytale – film italiano più visto nel mondo nel 2014 insieme a La grande bellezza di Sorrentino e La migliore offerta di Tornatore – Malgarini e Bisceglia tornano al cinema con una fiaba gotica ambientata a Messina alla vigilia del devastante terremoto del 1908. È stata, infatti, la città dello Stretto il set naturale delle riprese di CRUEL PETER, prodotto da Taadaaa, Makinarium, Smart Brands con Rai Cinema e il cofinanziamento della Regione Siciliana Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo – Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo / Sicilia Film Commission nell’ambito del progetto Sensi Contemporanei.
Il film è interpretato da Henry Douthwaite (Love, Death & Robots e Off-Piste), Zoe Nochi, Katia Greco (Il capo dei capi, Il giovane Montalbano, The Elevator e Don Matteo), Rosie Fellner (Boogie Woogie, Age Of Heroes, Two Jacks), Aran Bevan (The Outcast), con la partecipazione di Aurora Quattrocchi (Malèna, Nuovomondo, Anime Nere, Viola di mare), con “camei” di Claudio Castrogiovanni, Biagio Pelligra, Gabriele Greco, Antonio Alveario, Margherita Smedile, Alberto Molonia e la partecipazione del musicista Tony Canto che esegue nel film il brano "1908". Nel cast anche le giovani promesse del cinema siciliano Christian Roberto, Angelica Alleruzzo e Arcangelo Ciulla. Protagonista ne è anche il cast tecnico, con prestigiose eccellenze del settore: a partire da Makinarium e Voltage Pictures, fino ad arrivare alla perizia tecnica Leonardo Cruciano e Nicola Sganga – già vincitori del David di Donatello per gli effetti digitali e makeup integrato de Il racconto dei racconti di Matteo Garrone – e alla direzione della fotografia di Duccio Cimatti. CRUEL PETER, che per quattro settimane ha portato in riva allo Stretto oltre cento persone tra produzione, attori e troupe, ha come main sponsor il gruppo Caronte&Tourist e la collaborazione di Università degli studi di Messina, Comune di Messina, Film Commission Messina, Ear Teatro "Vittorio Emanuele" di Messina, Comune di Milazzo. SINOSSI Messina, Sicilia, 1908. Peter ha tredici anni ed è l’unico erede di una ricchissima famiglia di commercianti inglesi, gli Hoffmann. Viziato e prepotente commette atroci crudeltà nei confronti degli animali, della servitù e dei bambini che frequentano la sua casa. Nessuno ha il coraggio di ribellarsi alle sue cattiverie. Finché Alfredo, il figlio del giardiniere, decide che è venuto il momento di fargliela pagare. Lo cattura e lo nasconde in un luogo inaccessibile. Centoundici anni dopo, l’archeologo inglese Norman Nash giunge a Messina, accompagnato dalla tredicenne figlia Liz, per valutare il restauro dello storico Cimitero Inglese sito all’interno del Cimitero Monumentale. Nel corso degli scavi, il ritrovamento di una lapide riguardante la scomparsa di Peter, avvenuta tre giorni prima del catastrofico sisma del 1908, lo mette sulle tracce di un antico mistero che sconvolgerà per sempre la vita della sua famiglia. 111 anni dopo la tragica calamità,la pellicola ricrea – strizzando l’occhio alle ambientazioni vittoriane - la stessa atmosfera che vivevano i viaggiatori europei che visitavano la città agli inizi del secolo scorso, ricca, esoterica, piena di luoghi nascosti e misteriosi. Il grande schermo aiuta a immaginare com’era Messina e, forse, come potrebbe essere. Il cimitero monumentale di Messina, uno dei più antichi di Europa, diventa - insieme con il Duomo e le ville di Cristo Re e Roberto – il set di un progetto immaginifico in cui prendono forma miti e leggende, esaltando il realismo e l’anima gotica del capoluogo peloritano. Un prodotto di respiro con un appeal davvero internazionale che, puntando su maestranze locali, racconta una Messina finora mai vista sul grande schermo. «Vorrei fosse il primo passo per ripensare l’immaginario della Sicilia – dichiara Christian Bisceglia – non solo una terra di mafia ma patria del mondo fantastico, nella speranza che l’intrattenimento cinematografico possa far fiorire un business capace di innescare circuiti virtuosi». CRUEL PETER può già vantare fortunate vendite all’estero, negli USA e nel Regno Unito, e la distribuzione internazionale da parte di Voltage Pictures, realtà leader nel settore, che promuove così anche un titolo indipendente e tutto italiano, distintosi per la qualità e il valore della sua realizzazione tecnica nonché tangibile testimonianza di speranza per la Sicilia e i giovani film-maker. Non può quindi che essere il Teatro Antico di Taormina, con la sua storia e il suo fascino millenario, l’ambientazione ideale per il debutto assoluto di un’opera realizzata grazie a una felice sinergia con il territorio e con l’apporto di molte realtà imprenditoriali tutte siciliane. Marcello Fonte dopo il successo di Dogman, arriva al Taormina Film Fest 2019 tra gli interpreti protagonisti del film "Aspromonte" di Mimmo Calopresti. Una progetto prodotto da Fulvio Lucisano. Una storia tratta dall'opera letteraria di Pietro Criaco "Via dall'Aspromonte" molto toccante, diretta e tragicamente poetica. Una fotografia coinvolgente, lavoro sul cast, figuranti e caratteristi molto curata, costumi e scenografie d'impatto. Un film che ci riporta agli anni'50 del dopoguerra, in cui un maestra del nord si ritrova a vivere alcune dinamiche per lei non consuete. Altri interpreti: Valeria Bruni Tedeschi, Marco Leonardi, Francesco Colella e la partecipazione di Sergio Rubini. "Aspromonte La terra degli ultimi è un film sulla fine di un mondo e sul sogno di cambiare il corso degli eventi grazie alla voglia di riscatto di un popolo. Il film è ambientato ad Africo, un paesino arroccato nella valle dell'Aspromonte calabrese, alla fine degli anni '50, dove una donna muore di parto perché il dottore non riesce ad arrivare in tempo e perché non esiste una strada di collegamento. La storia di persone semplici, vere, ultimi perchè abbandonati al loro destino di povertà, di omertà e di non ascolto da parte dei potenti del paese. Ultimi che cercano il cambiamento, il miglioramento in una realtà ostile in cui vige la legge del più forte. Marcello Fonte e la sua esperienza con "Aspromonte" Il rapporto con Aspromonte, come lo hai vissuto, visto che è un contesto completamente diverso da Dogman, come hai interpretato il tuo personaggio? E' un film che ha grande valore per me, intanto perchè c'è mi madre, recita con me nel film, solo questo è un elemento che dà un significato immenso all' esperienza. Mi è piaciuto moltissimo questo personaggio, mi ha ispirato molto, un ruolo girato nella mia terra, in Aspromonte, fatto a piedi nudi. Vissuto in maniera profonda. Perchè avete girato a piedi nudi, da dove nasce l'idea? Perchè potevo farmi i fatti miei- (afferma simpaticamente), è nato da una battuta con Mimmo Calopresti durante le prove costume e da lì abbiamo pensato che una volta le scarpe non c'erano, così ha deciso di farci recitare tutti a piedi a nudi, le scarpe erano per le grandi occasioni, mia madre andava a scuola senza scarpe per paura di sporcarle. Tutti abbiamo partecipato al film, abbiamo messo qualcosa di nostro, avevamo una traccia da seguire ma poi abbiamo portato dentro la nostra vita, credo che dobbiamo renderla noi la vita con il nostro vissuto. Il film è stato girato a novembre. In che modo ti approcci ad un film, scegli per credibilità, perchè debba toccare in profondità? Mi piace imparare sempre cose nuove, cerco di imparare sempre, per cui provare cose diverse, poi sono molto diretto, scrivo continuamente la mia vita ogni giorno, mi piace scrivere. Con la scrittura mi trovo molto a mio agio, c'è più tempo per ragionare e riflettere, più tempo per dire le cose come realmente stanno. Riesci a dedicare spazio alla scrittura durante la tua giornata? Abbastanza, già ho pubblicato qualcosa, ma ho ancora molte storie da raccontare, quando le racconterò lo farò con la giusta dignità che merita la scrittura e la verità, lo farò con autenticità, odio la forzatura, ogni forzatura è violenza, rispettare la libertà è fondamentale per la civiltà umana, rispettare l'altro. Con il film c'è un ritorno alle origini? Il film ci ha riportati indietro, non prendevano nemmeno i cellulari, dopo i primi giorni è stato come tornare indietro e apprezzare le origini, riscoprire certi valori, bisogna mettersi in discussione e concedersi nelle mani dell'altro, dove non prendono i cellulari, riprendi te stesso, bisogna lasciarsi andare, pensare che c'è sempre qualcosa di migliore rispetto ad un'idea iniziale, bisogna essere flessibili, bisogna pensare che tutto può cambiare, è una grande responsabilità concedersi, come io mi concedo a voi giornalisti, è un atto di fiducia, vi sto dando me stesso. E' bello sapere che gli altri ti hanno colto, se non ti senti deturpato. Io studio sempre la macchina delle cose, io studio sempre, vado a scoprire anche altri aspetti che non sapevo, il cinema è fatto di tante cose, quando vanno insieme succedono cose belle. Noi scriviamo la nostra vita tutti i giorni, se abbiamo la coscienza di quello che facciamo e siamo, io scrivo la mia vita tutti i giorni, scrivo come voglio essere, sceglio di essere così, posso anche sbagliare, sono a volte ingenio, semplice, non ho le pretese di essere nessuno, voglio continuare ad essere così. Il mondo dello spettacolo te lo aspettavi così o diversamente? Appare diversamente da quello che è, tutti immaginiamo un mondo cinematografico fatto di ricchezza, ecc, ma è quello che passa la società, i meccanismi sono questi, ma io ho studiato il cinema, il teatro, la televisione non perchè voglio fare l'attore ma perche mi piace, mi piace la meraviglia della realtà, credere nell'incredibilità della vita, la mia vita è cambiata in poco, in 25 giorni ho girato il mondo. A fine intervista si è accennato alla partecipazione di Fonte nel nuovo film di Garrone Pinocchio. Marcello FonteMimmo Calopresticonferenza stampa: cast, regista, produttore con Ninni Panzera Taormina arte e Gianvito Casadonte direttore artistico festival.Philip Noyse, produttore di Show Me What You Got al teatro, presentato al Film fest di Taormina.7/2/2019 Protagonisti della 3° giornata del Film festival di Taormina: Philip Noyce, produttore del film Show Me What You Got, la regista Svetlana Cvetko. Nel cast: Cristina Rambaldi, Mattia Minasi, Neyssan Falahi e con Anne Brochet, Pietro Genuardi e Giusy Frallonardo.
La proiezione è prevista per le ore 18.00 in Sala A. Un film d'amore,un dramma romantico, tre personaggi che vivono l'amore in modo incondizionato non solo corporale ma anche di anime. I sentimenti vissuti in modo profondo, toccante, viscerale. La regista vuole seguire lo stile new age francese in cui la macchina da presa si muove nell'intimità dell'immagine. Un grande lavoro di pancia, di sinergia e simbiosi tra tutti gli attori. Un cast prettamente italiano, molti dei quali professionisti italiani che vivono a Los Angeles. Noyse in questo film come produttore, perchè ama il cinema e vuole fare film che raccontino storie emozionanti. |
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Luglio 2024
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