Torino, la città della cultura, della storia, dalle incredibili contraddizioni e da sempre fulcro dei movimenti queer italiani, torna a ospitare il Divine Queer Film Festival, il festival indipendente di cinema queer dal respiro internazionale, intriso di attivismo per i diritti e contro ogni discriminazione, pronto anche quest’anno a raccontare le storie di coraggio, determinazione e lotta. Giunto all’ottava edizione, il festival da anni ha scelto di svolgersi nel quartiere Barriera di Milano, negli spazi del community hub di Via Baltea 3, per esplorare anche nei luoghi meno mainstream i temi fluttuanti delle identità di genere, disabilità e migrazioni usando il linguaggio cinematografico per infrangere le discriminazioni a esse legate. Il cinema diventa così un’opportunità di informazione, comunicazione e formazione su temi che ancora oggi (e soprattutto oggi) diventano oggetto di pregiudizi e marginalizzazione. Ieri sera è stata inaugurata l'ottava edizione, che ha coinciso non a caso con la giornata internazionale contro l'omo-lesbo-bi-transfobia; la partenza sembra essere stata già un successo. Sold out infatti per la sala di Via Baltea, dove è avvenuta la presentazione ufficiale d'apertura lavori, tenuta dagli organizzati della manifestazione, tra cui il giornalista Murat Cinar. Dopo i ringraziamenti istituzionali è stato presentato il film Red shoes-il figlio del boss, che ha visto in sala la presenza di Daniela Lourdes Falanga protagonista del documentario in cui in prima persona parla della propria vita. Una storia vera, incredibile, di forza e lotta in cui racconta la sua esperienza da donna trans e figlia unica di un boss della camorra, che attraversando diversi ostacoli e tante umiliazioni riesce a diventare la persona che ha sempre desiderato di essere. Daniela insieme alla regista isabella Weiss a fine proiezione si sono intrattenute in un dibattito con il pubblico. Progetto molto coraggioso, forte e commovente. La serata di questa sera è dedicata così come tutto il festival a Pippa Bacca, un’artista che l’8 marzo del 2008, era partita da Milano per realizzare, insieme ad un’altra artista, Silvia Moro, la performance itinerante “Spose in Viaggio” con cui si proponeva di attraversare, in autostop, 11 paesi teatro di conflitti armati, vestendo un abito da sposa. Pippa non arrivò mai alla meta, Gerusalemme, perché vittima di un femminicidio in Turchia. Nel pomeriggio di oggi si sono svolte varie proiezioni e una interessante tavola rotonda dal tema "Violenza di genere, guerre e società attuale- Contrasto e linguaggi” che ha visto la partecipazione di Manuela Manera – linguista, di Federica Tourn – giornalista, Non una di Meno Torino, e moderata da Federica Rosin dell’Osservatorio Nazionale Femminicidi Trans-cidi e lesbicidi di Non una di Meno, la serata proseguirà con la proiezione del film “Sono innamorato di Pippa Bacca” (fuori concorso) di Simone Manetti con l’intervento dei familiari di Pippa Bacca. Domenica 19 maggio previsto un pomeriggio di proiezioni in serata invece si terrà in conclusione la cerimonia di premiazione a cui farà seguito – come chiusura del festival – la proiezione del film (fuori concorso) “Nicola – Cozze, Kebab e Coca Cola” con la presenza del regista Antonio Palumbo. Tutte le proiezioni sono gratuite, tutti i film sottotitolati in italiano, con particolare attenzione al pubblico sordo, e il Laboratorio di Via Baltea, in cui si tiene il festival, è privo di barriere architettoniche. Il programma è consultabile al sito. L’ingresso alle proiezioni è libero e gratuito, senza barriere architettoniche e i film sono sottotitolati in italiano e per il pubblico sordo. Daniela Lourdes Falanga, Isabella Weiss e gli organizzatori del festival
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Luglio 2024
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