La settimana della 64° edizione del Taormina Film Fest si è conclusa con ottimi risultati e all ’insegna di una futura rinascita per tutte le edizioni a venire. L’esperienza di quest’anno è stata definita da molti “Il festival dei miracoli” per le difficoltà e tempistiche ristrette con le quali è stato organizzato. Nonostante tutti i tentennamenti e dubbi pre – festival, l’edizione di quest’anno è stata speciale, fatta con grande passione e amore da parte di tutti. Voglia di farcela e ridare onore e vigore ad un festival che ha vantato nel suo passato grandi nomi del cinema internazionale. L’edizione 64 è stata siglata Videobank, società siciliana guidata dal General Manager Lino Chiechio e dall’amministratore unico Maria Guardia Pappalardo. Entrambi con grande professionalità e coraggio hanno deciso di investire e credere in questa “nuovo” Festival di Taormina. La direzione artistica è stata curata in maniera eccellente e perfetta da Gianvito Casadonte e Silvia Bizio, sempre presenti a prime, incontri e photocall. Tutte le masterclass sono state moderate e dirette dalla direttrice artistica. Lezioni di cinema con: Terry Gilliam, Maria Sole Tognazzi, Monica Guerritore, Sabina Guzzanti e Matthew Modine. Tutte le conversazioni hanno ripercorso la vita, i successi, i problemi ed alcuni aneddoti degli artisti presentati. Silvia Bizio con molta eleganza, stile e preparazione ha interloquito ed interagito anche con il pubblico in sala. E’ stato un programma ricco e ben confezionato. Cinque sezioni hanno arricchito il palinsesto giornaliero: film in concorso, film fuori concorso, corti, documentari e masterclass. Tante donne hanno caratterizzato questa edizione a partire da una giuria tutta al femminile: Martha De Laurentiis, Eleonora Granata, Maria Grazia Cucinotta, Donatella Palermo e Adriana Chiesa. Donne diverse ma accumunate dall’amore per il cinema e passione per il proprio lavoro. Il femminile come abbiamo visto è emerso durante le lezioni di cinema, nei film presentati ed in alcune tematiche toccate da registi/e. Oltre la lotta contro la violenza sulle donne altri argomenti sociali e culturali sono stati presi in analisi nei film presentati. Tanti gli ospiti internazionali che hanno accettato in breve tempo la partecipazione al festival; nomi importanti che hanno regalato all’evento quel tocco di prestigio che da anni mancava: Terry Gilliam, Matthew Modine, Rupert Everett e Richard Dreyfuss. Il pubblico di Taormina come ogni anno ha avuto la possibilità di usufruire del festival con le proiezioni al Palazzo dei congressi, quest’anno per decisione di Videobank tutti gli ingressi gratuiti. Anche la serata finale di premiazioni al Teatro greco è stata di libero accesso, cosa che ha fatto onore all’organizzazione. Grande successo ha riscosso quindi la notte dei Tauro D’oro al Teatro antico. Il conduttore e giornalista siciliano Salvo La Rosa ha svelato e introdotto i personaggi che hanno caratterizzato questa edizione del Festival. Durante l’evento sono state sottolineate le varie tematiche sociali emerse nei giorni precedenti: femminicidio, bullismo ed emigrazione Premiazioni Teatro Greco di Taormina. Il primo riconoscimento della serata, il premio Cirs Comitato italiano reinserimento sociale, al film “Road to Lemon Grove” di Dale Hildebrand con protagonista Charly Chiarelli, presente sul palco e Rossella Brescia, debutto per lei nel lungometraggio che nei giorni precedenti è stata ospite del Festival. Sullo stesso tema il Premio Angelo D’Arrigo, consegnato da Laura Mancuso, moglie del giovane deltaplanista catanese, morto durante un incidente in volo, a colui che è stato definito “il medico dei migranti” Pietro Bartolo di Lampedusa. Il premiato si è dimostrato molto commosso ed emozionato, ricordando la sua isoletta dal cuore grande, dove ogni giorno l’accoglienza non smette di esistere. Per volontà dei vertici di Videobank, quest’anno è stato istituito il premio Sebastiano Gesù, in ricordo del critico cinematografico siciliano, scomparso lo scorso 2 luglio, che quest’anno è andato a Luca Vullo per “Cca Semu”. Giovane regista siciliano che dopo un primo successo con un lavoro sulla gestualità della lingua italiana, ha ricevuto il premio per un documentario sull’accoglienza e Lampedusa. Il premio Ferrari De Benedetti, consegnato dalla giornalista Paola Ferrari ad Alfredo Lo Piero per “La Libertà non deve morire in mare”. Toccante e forte docufilm sull’emigrazione clandestina. Il Premio Videobank, consegnato da Ginevra Chiechio, è andato a Lello Analfino, leader dello storico gruppo musicale Tinturia. Il cantante si è esibito in un romantico e melodioso pezzo. Si è entrati quindi nel clou della serata finale con l’arrivo sul palco delle grandi Star ed i prestigiosi e più ambiti premi del Taormina Film Fest 2018. Il Premio Tauro D’Oro a Maurizio Millenotti per i costumi di “The Happy prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wild”. Il Premio Tauro d’Oro alla carriera all’attore statunitense Matthew Modine che ha ricordato l’importanza della moglie nei suoi successi professionali e di vita. Due premi Tauro d’Oro alla carriera, uno come miglior attore ed uno come miglior regista sono stati conquistati da Rupert Everett sempre per “The Happy prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wild”. Simpaticamente ha ringraziato per aver ricevuto ben 2 premi, dimostrandosi sorpreso e felice per entrambi. Ed ancora il Premio Tauro d’Oro alla carriera per l’attore statunitense Richard Dreyfuss, che nel sottolineare di essere felice di ricevere premi ed essere elogiato per il suo lavoro, attribuisce agli italiani «il merito di aver creato il grande cinema. I registi italiani - ha detto Dreyfuss - hanno forgiato un percorso da seguire per tutti gli altri» Dopo grandi nomi del cinema internazionale alcune eccellenze italiane hanno solcato il palcoscenico del Teatro. Tauro D’Oro alla Carriera all’attore, regista e sceneggiatore Michele Placido, che ha rivendicato sul palco le sue origini come attore di teatro, ma per il quale il «Cinema italiano sta bene. Si dice che il cinema italiano è in crisi – ha spiegato Placido – ma in realtà cambia solo il modo di fare cinema perché il pubblico c’è sempre. Il cinema lo vedi in televisione o attraverso le serie, sempre cinema è. Non si potrebbero produrre film se non c’è un successo, che in questo momento il cinema italiano vive anche attraverso le serialità» Come miglior film indipendente il Tauro D’Oro è stato assegnato ad Angelica Zollo per il film “Trauma is the Time Machine”. Il premio Taormina Arte Award come miglior produttore è andato a Gianluca Curti. Il Taormina Arte Award come miglior distributore a SunFilm Group. Menzione speciale per Be Kind di Nino Monteleone e Sabrina Paravicini. Il Taormina Arte Award per la migliore sceneggiatura a Leave no race di Debra Granik. Il Taormina Arte Award come migliore attore è stato consegnato ad Alberto Mica per il film “Transfert” di Massimiliano Russo. Il Taormina Arte Award come miglior attrice a Leven Rambin per il film “Tatterdemalion”. Il Taormina Arte Award per la miglior regia a Lorena Luciano e Filippo Piscopo per il film “Will be caos”. Ed infine il Taormina Arte Award come miglior film a “Once upon a Time in November” di Andrzej Jakimovski. Ciò che ha reso più elegante, affascinante e suggestiva la serata è stata la presenza dell’Orchestra a Plettro di Taormina, che è stata un’ottima colonna sonora eseguendo alcuni brani che hanno segnato la fama dei corrispettivi film. Con questi grandi presupposti arrivederci al prossimo anno! Matthew ModineGianvito Casadonte, Silvia Bizio, Salvo La Rosa
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Maggio 2024
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