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 Festival



Olivia Wilde e Jesse Williams al Taormina Film Fest

6/3/2025

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​Il Taormina Film Festival è lieto di annunciare la presenza di Olivia Wilde alla 71ª edizione del prestigioso evento cinematografico, che si terrà nella splendida cornice del Teatro Antico di Taormina dal 10 al 14 giugno 2025 . All'attrice, regista e produttrice di fama internazionale verrà consegnato il Taormina Creativity Award .
Una delle voci più interessanti e influenti del panorama cinematografico contemporaneo, Olivia Wilde ha saputo conquistare pubblico e critica grazie a una carriera brillante, costellata di scelte artistiche coraggiose e di una spiccata sensibilità narrativa.
Dopo aver fatto conoscere al grande pubblico come interprete carismatica in serie e film di successo, si è imposta come autrice affermata con opere che uniscono profondità emotiva, ironia e uno sguardo moderno sulle dinamiche sociali e culturali. Il suo debutto alla regia con La rivincita delle sfigate ( Booksmart , 2019) è stato accolto con entusiasmo internazionale, e con Don't Worry Darling (2022), ha ulteriormente confermato la sua capacità di costruire mondi visivi potenti e di guidare cast d'eccezione con mano sicura e originale.


Tiziana Rocca , Direttrice artistica del Taormina Film Festival, ha dichiarato: "Siamo onorati di accogliere Olivia Wilde alla 71ª edizione del Taormina Film Festival. Olivia rappresenta un esempio di forza creativa al femminile, che unisce eleganza, intelligenza e determinazione. La sua presenza arricchirà in modo significativo il programma di quest'anno e offrirà al pubblico un'opportunità unica di incontro con una delle protagoniste assolute del cinema contemporaneo."

Altro evento annunciato: verranno svelate in anteprima durante il Festival  le prime immagini della nuova serie Original italiana di Prime Video, Hotel Costiera, con uno screening esclusivo introdotto dal protagonista ed executive producer Jesse Williams (Your Place Or Mine, Only Murders In The Building, Broadway’s Take Me Out).


I primi minuti del primo episodio del light action drama saranno mostrati nel Teatro Antico di Taormina e, proprio in questo iconico luogo storico riconosciuto in tutto il mondo, Jesse Williams racconterà le prime curiosità della serie girata in inglese in Italia e diretta dal premio Emmy Adam Bernstein e da Giacomo Martelli.


La Direttrice artistica della Kermesse cinematografica, ha così dichiarato: “Siamo felici ed onorati di accogliere Jesse Williams al Taormina Film Festival, un artista di grande talento e sensibilità, capace di affascinare il pubblico sia sul piccolo che sul grande schermo. La sua presenza conferma ancora una volta la vocazione internazionale del festival e il suo ruolo centrale nel dialogo tra cinema, serialità e grandi protagonisti dello spettacolo. La presentazione esclusiva delle prime immagini di Hotel Costiera nella magica cornice del Teatro Antico sarà un momento particolarmente suggestivo di questa edizione”.


La nuova serie Original italiana diretta dal premio Emmy Adam Bernstein, e co-prodotta da Amazon MGM Studios e Luca Bernabei per Lux Vide, una società del gruppo Fremantle, debutterà quest’anno in esclusiva su Prime Video in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e nei Paesi di lingua inglese - Gran Bretagna, Irlanda, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda. Accanto al protagonista Jesse Williams, nel ricco ensemble cast anche Maria Chiara Giannetta, Jordan Alexandra, Antonio Gerardi, Sam Haygarth, Tommaso Ragno, Amanda Campana, Pierpaolo Spollon, Alejandra Onieva e Jean-Hugues Anglade.


Con una trama avvincente dal ritmo incalzante tra azione e commedia, Hotel Costiera racconta la storia di Daniel De Luca (Jesse Williams), un ex marine di origini italiane che torna nel paese della sua infanzia per lavorare come problem solver in uno dei più lussuosi hotel del mondo, sulla spettacolare costa di Positano. Oltre a risolvere i problemi dei facoltosi ospiti dell’albergo, Daniel è anche sulle tracce di Alice, una delle figlie del proprietario, scomparsa un mese prima. Daniel deve fare tutto il possibile per riportarla a casa, ma affrontare coloro che hanno rapito la ragazza sarà una sfida più grande di qualsiasi problema Daniel abbia mai affrontato.


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SalinaDocFest: dal 15 al 20 luglio la XIX edizione. A Messina l'anteprima

6/1/2025

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​Speciale Anteprima a Messina il 7 e 8 giugno con il Premio SDF - Fondazione Messina per la Cultura a Elio Germano e ospiti Matteo Malatesta, Marco Morricone, Lidia Ravera, Marcello Sorgi e Giovanna Taviani


​Il SalinaDocFest 2025 cambia pelle, anticipando le sue date e approdando nel mese più bello dell’estate: dal 15 al 20 luglio l’Isola di Salina, nelle Eolie, tornerà a essere palcoscenico di cinema, dialoghi, incontri e visioni.
Un vero e proprio salto temporale e strategico per la 19esima edizione del festival, che lascia il mese di settembre per aprirsi a un pubblico più ampio, giovane e internazionale, con l'obiettivo di favorire una maggiore partecipazione e di incentivare l'approdo turistico sull’isola in un periodo della stagione estiva che ancora non vive di grandi afflussi. Il tema scelto per questa edizione è Nuove Parole / Nuove Immagini, un invito esplicito a riscoprire l’autenticità e la profondità del linguaggio nell’era digitale e del rumore. La diciannovesima edizione del festival fondato da Giovanna Taviani si configura come un ponte tra la memoria e il futuro del cinema documentario. Un festival in continua evoluzione, che rilancia la propria missione culturale accendendo nuove prospettive e riportando al centro dell’attenzione il valore del linguaggio, l’urgenza dell’ascolto e la vitalità delle immagini.

Il SalinaDocFest 2025 avrà una speciale anteprima, a Messina, il 7 e 8 giugno, realizzata con il Sostegno e la compartecipazione della Fondazione Messina per la Cultura e il Patrocinio del Comune di Messina e della Città Metropolitana di Messina. Un momento di connessione simbolica e reale tra l’isola maggiore e le Eolie, che apre idealmente il viaggio del SalinaDocFest verso l’estate. Due giornate dense di incontri e visioni: Elio Germano, ospite d’onore, riceverà il Premio Speciale SDF - Fondazione Messina per la Cultura e dialogherà con Marcello Sorgi sulla responsabilità morale delle parole, a partire dal film Berlinguer – La grande ambizione,  Lidia Ravera condurrà un viaggio tra vulcani e figure femminili, ripercorrendo le suggestioni della cosiddetta "guerra dei vulcani" che vide protagonisti Rossellini, Ingrid Bergman e Anna Magnani, e presenterà il suo ultimo libro Volevo essere un uomo, un racconto potente e attuale sui temi dell'identità e delle battaglie di genere. Matteo Malatesta, regista di Musicanti con la Pianola, parlerà invece del suo documentario dedicato al lavoro di Pivio e Aldo De Scalzi, autori di alcune delle colonne sonore più rappresentative del cinema italiano recente, attraverso le testimonianze dirette dei registi con cui hanno collaborato. Infine, Marco Morricone interverrà per un omaggio intimo e personale al padre Ennio Morricone, ripercorrendone la figura umana e artistica a partire dal suo recente libro Ennio Morricone. Il Genio, l’Uomo, il Padre, offrendo uno sguardo inedito su una delle icone musicali più amate di sempre.

Il programma completo al link: https://www.salinadocfest.it/anteprima-salinadocfest-2025-messina/
 
Il programma della due-giorni prevede, sabato 7 giugno alle ore 16:00 presso la libreria Mondadori il primo degli incontri letterari, con protagonista Lidia Ravera che presenterà il suo ultimo romanzo, Volevo essere un uomo (Einaudi 2025). Un romanzo potente, intimo e politico, in cui Lidia Ravera – voce tra le più libere e lucide della letteratura italiana contemporanea – esplora le zone più contraddittorie dell’identità e della libertà femminile, restituendo al lettore un racconto disarmante, ironico e profondo. La programmazione si sposta quindi al Cinema Apollo per l'incontro “Donne alle Eolie – Ingrid e Anna”, moderato dalla giornalista e critica cinematografica Maria Lombardo, tra Giovanna Taviani e Lidia Ravera – con il saluto della stessa direttrice artistica e la presentazione della nuova edizione del festival. Per l'occasione, saranno proiettati, alle ore 17:00 il doc La guerra dei vulcani di Francesco Patierno (2011 - 52’) e alle ore 18:00, Fughe e approdi - Ritorno alle Eolie tra Cinema e realtà diretto proprio da Giovanna Taviani nel 2010 e che vedrà la presenza, tra il pubblico della figlia di Tobia il Pirata, intervistato nel capitolo su Salina. La sera, sempre al Cinema Apollo, alle ore 20:00 l'aperitivo di benvenuto offerto dall’Azienda Agricola Biologica Caravaglio (Salina)  e firmacopie del libro Santo Berlinguer di Marcello Sorgi (Chiare Lettere, 2024). Alle ore 21:00, il saluto della fondatrice e direttrice artistica SDF Giovanna Taviani e gli interventi del  Sindaco di Messina, Presidente della Fondazione “Messina per la Cultura” Federico Basile, dell’Assessore Massimo Finocchiaro e della Presidente e del Vice Presidente dell’Associazione SDF, Giulia Giuffrè  e Gaetano Calà. A seguire, la consegna del Premio SDF - Fondazione Messina per la Cultura all'attore Elio Germano, recentemente insignito del David di Donatello come miglior attore, consegnato dal Sovrintendente della Fondazione, Rosario Coppolino. Alle 21:30 l’incontro pubblico tra Elio Germano Marcello Sorgi e Giovanna Taviani sul tema La responsabilità morale delle parole in rapporto alla figura storica di Berlinguer e al tema del Festival eoliano Nuove Parole - Nuove Immagini. Chiude la fitta giornata, la proiezione del film “Berlinguer - La grande ambizione” di Andrea Segre (2024, 95'), recentemente vincitore di due David di Donatello, interpretato da Elio Germano nei panni di Enrico Berlinguer, Paolo Pierobon in quelli di Giulio Andreotti, Fabrizia Sacchi in quelli di Nilde Iotti e Roberto Citran in quelli di Aldo Moro. L'intenso ritratto di un leader politico e della sua eredità. L’opera, diretta da Andrea Segre – tra i più interessanti documentaristi del panorama odierno e vincitore nel 2008 del SalinaDocFest con Come un uomo sulla terra - è valsa a Germano il David di Donatello 2025 come Miglior Attore Protagonista, a conferma della sua straordinaria capacità di interpretare figure complesse con rigore, umanità e profondità emotiva.
 
La giornata messinese di domenica 8 giugno si apre alle ore 17:00 presso il Cinema Apollo con la sezione dedicata a I Mestieri del Cinema, con il focus sulla colonna sonora, con la proiezione del documentario “Musicanti con la Pianola – Pivio e Aldo De Scalzi” (2024 – 113’) di Matteo Malatesta, sceneggiato da Giulia Iannello, viaggio nelle colonne sonore di Pivio e Aldo De Scalzi, vere e proprie pietre miliari delle colonne sonore italiane degli ultimi vent'anni raccontati dai registi che hanno collaborato con loro. A margine della proiezione, l'incontro con il regista Matteo Malatesta, moderato dalla giornalista e critica cinematografica Maria Lombardo. Alle ore 19:30 la presentazione, seguita da firmacopie del libro “Ennio Morricone Il Genio l’uomo il padre”, di Marco Morricone e Valerio Cappelli, con la prefazione di Aldo Cazzullo (Sperling&Kupfer 2024). Alle ore 20:30 la proiezione del documentario “Ennio”, diretto da Giuseppe Tornatore nel 2022, vincitore di tre David di Donatello (tra cui Miglior documentario), del Nastro d'Argento come Miglior Documentario, del Premio Flaiano e del Globo d'Oro. L'omaggio a Ennio Morricone di Tornatore attraverso la vita e le opere del leggendario compositore, dall’esordio con Sergio Leone fino al Premio Oscar per “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino. La proiezione sarà seguita da un incontro tra  Marco Morricone e Giovanna Taviani, moderato dalla giornalista e critica cinematografica Maria Lombardo.
 
“Messina è orgogliosa – dichiara Federico Basile, Sindaco di Messina e della Città Metropolitana – di accogliere l’anteprima del SalinaDocFest. Un appuntamento culturale di grande valore che unisce le energie del territorio metropolitano e promuove una visione condivisa e contemporanea del linguaggio documentario. Per questa edizione, è stato determinante il supporto della Fondazione Messina per la Cultura, organismo di promozione culturale, turistica e di marketing territoriale, che attraverso l'organizzazione e la partecipazione ad iniziative ed eventi culturali, artistici e sociali testimonia l’impegno della nostra Amministrazione nel valorizzare la cultura come motore di crescita e coesione sociale. Come Sindaco della Città Metropolitana, guardo con grande interesse al ruolo che manifestazioni come questa possono avere nel rafforzare l’identità e l’attrattività tanto del territorio cittadino quanto di quello provinciale, esaltando le eccellenze e le bellezze delle Eolie, e in particolare dell’isola di Salina, autentico palcoscenico naturale di cultura, paesaggio e visioni”.

“L’anteprima del SalinaDocFest a Messina rappresenta un momento significativo per la programmazione culturale della città. Un’occasione – aggiunge l’Assessore ai Grandi Eventi del Comune di Messina, Massimo Finocchiaro – per aprirsi a una narrazione innovativa e partecipata, che coinvolge il pubblico in una riflessione profonda attraverso il linguaggio del cinema documentario. Eventi come questo rafforzano la vocazione di Messina come città dei grandi eventi culturali, capace di fare rete e generare valore a partire dalla bellezza e dalla cultura, e rappresentano al contempo un’opportunità strategica per la promozione del brand Messina Città della Musica e degli Eventi, su cui l’Amministrazione sta investendo con convinzione per affermare l’identità e l’attrattività del nostro territorio nel panorama nazionale e internazionale”.
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Il Lovers Film festival diretto da Vladimir Luxuria compie 40 anni

4/4/2025

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Il più longevo festival sui temi LGBTQI+ d’Europa e terzo nel mondo diretto da Vladimir Luxuria compie 40 anni.

A Torino, dal 10 al 17 aprile, presso il Cinema Massimo, la multisala del Museo Nazionale del Cinema, torna il Lovers Film Festival, il più antico festival italiano sui temi LGBTQI+ Diretto da Vladimir Luxuria e fondato da Giovanni Minerba e Ottavio Mai, quest’anno, la rassegna raggiunge un importante traguardo compiendo 40 anni.
“È un compleanno importante, un traguardo che siamo sicuri non vi lascerà delusi –
sottolineano Enzo Ghigo e Carlo Chatrian, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema. Ci sono ospiti importanti e prestigiosi che rendono questa edizione internazionale, confermando come il Lovers Film Festival sia uno dei più importanti al mondo. Tanti auguri quindi a Vladimir Luxuria e alla sua squadra che, siamo sicuri, ci faranno godere di un festival indimenticabile”.

                                                            Vladimir Luxuria
Per il sesto anno Lovers è diretto da Vladimir Luxuria, attivista, scrittrice, personaggio
televisivo, attrice, cantante e drammaturga, celebre anche per la sua attività politica. La
direttrice artistica sarà affiancata da Angelo Acerbi, assistente alla direzione e responsabile della selezione e dai selezionatori Elisa Cuter e Alessandro Uccelli.

                                         La madrina e la serata inaugurale
La quarantesima edizione del Lovers Film Festival si aprirà giovedì 10 aprile, alle 19,30
nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana simbolo della città di Torino e sede del Museo Nazionale Del Cinema  con il consueto saluto della madrina
d’eccezione Karla Sofía Gascón.
Durante la serata inaugurale, la pluripremiata attrice, recentemente candidata all’Oscar
per il ruolo di protagonista in Emilia Pérez, dialogherà con la direttrice Vladimir Luxuria. Il talk sarà preceduto dall’introduzione di Andrea Occhipinti, attore e fondatore di Lucky Red. Infine, l’artista partenopeo Andrea Maresca in arte Spiff - autore del manifesto -interverrà alla serata insieme alle Karma B.


                                                    Il Premio Stella della Mole
Alan Cumming, il celebre attore e produttore scozzese naturalizzato statunitense, verrà
insignito della Stella della Mole:
“Artista completo e attivista instancabile, Alan Cumming ha attraversato la sua carriera
senza mai venire meno alla propria identità e portando avanti un discorso di visibilità e
riconoscimento per la comunità lgbt anche in momenti non particolarmente accoglienti. –commenta Vladimir Luxuria – Attore brillante e profondo, attento al cinema indipendente e di denuncia e a suo agio nel mainstream delle major, scrittore sagace e principe del palcoscenico britannico e americano, è un obbligo quasi oltre che un onore per Lovers di celebrare una tale personalità che nel mondo dello spettacolo e della cultura ha saputo tener fede a sé stesso e a supportare la propria comunità, sempre e comunque”.

Alan Cumming sarà al festival anche in qualità di interprete di “Drive Back Home” di
Michael Clowater.
                                                     
                                                                Gli Ospiti 
Giovedì 10, oltre alla madrina Karla Sofía Gascón, Lovers ospiterà l’attore e fondatore di Lucky Red, Andrea Occhipinti e Gaël Morel, attore, regista e sceneggiatore francese, negli anni più volte ospite a Lovers e a cui il festival dedica una sezione di Lovers Celebrations.
Vladimir Luxuria ha deciso, per il quarantennale, di richiamare tutte le drag queen che ha invitato durante le sue direzioni artistiche e le prime saranno le Karma B.

Venerdì 11 saranno al Cinema Massimo Luis Sal - uno dei content creator più famosi in Italia- con Muschio Selvaggio e l’attesa ospite musicale Ditonellapiaga, cantante fra le più seguite dalle giovani generazioni. Sarà anche la giornata in cui si parlerà di EuroPride, la manifestazione internazionale che Torino ospiterà nel 2027, con Patrick Orth e Goran Miletic, di EPOA (European Pride Organizers Association) e Alessandro Battaglia, presidente del Comitato organizzatore Torino EuroPride 2027.

Sabato 12, oltre a Alan Cumming, tornerà a Lovers l’attore Lorenzo Balducci che proporrà un monologo inedito. Sul palco anche un altro gradito ritorno: Priscilla.

Inoltre, Gabriele Salvatores sarà l’ospite d’onore della sezione Riflessi nel Buio.

Domenica 13 sarà la volta del comico Alessio Marzilli e della compagnia Theater Company della Luna. In arrivo dagli Usa, Cynthia Kruk, gestante per altri grazie alla quale il regista Marco Simon Puccioni e il suo compagno Giampietro Preziosa hanno potuto diventare papà (la loro storia è raccontata nel film “Prima di tutto” proiettato al festival). Con loro Antonio Vercellone, docente di Gender Studies all’Università degli Studi di Torino.

Lunedì 14 alla stand up comedian Laura Pusceddu sarà affidato il compito di far ridere e riflettere il pubblico di Lovers. La drag queen della serata sarà Tekemaya.
Martedì 15 toccherà a Le Rubrichette, lo show di Edoardo Zaggia e Alberto Sacco nel quale comicità fa rima con inclusività. Ospite internazionale per la "dédicace" a Gregg Araki, l’attore statunitense James Duval.

Mercoledì 16 interverranno l’attore e intrattenitore Gino Curcione e poi Giovanni Minerba e Irene Dionisio, alla guida del Lovers prima di Vladimir Luxuria. Con lei e con Marziano Marzano e Gabriele Ferraris ripercorreranno la storia dei 40 anni del Festival.

Ospiti della serata di chiusura di giovedì 17 la drag queen La Diamond, la produttrice, attrice, cantante e modella Rita Rusic e il conduttore Diego Passoni.


                                                                         I Film
70 film in programma, provenienti da 26 nazioni.
Il film di apertura sarà “Vivre, mourir, renaître” di Gaël Morel.
Ambientato a Parigi negli anni ’90 è il ritorno alla regia di Morel .
Domenica 13 la moda sarà la protagonista di “Thom Browne: the Man Who Tailors Dreams” di Reiner Holzemer.
Lunedì 14 “Satanic Sow” di Rosa Von Praunheim, avrà come focus il
racconto di più di 50 anni di carriera del suo regista. 
Il film di chiusura sarà “The Wedding Banquet” di Andrew Ahn . Remake del dramedy omonimo diretto da Ang Lee nel 1993.

                                                            Le sezioni competitive
Tre le sezioni competitive principali: All The Lovers, concorso internazionale lungometraggi; Real Lovers, concorso internazionale documentari e Future Lovers, concorso internazionale cortometraggi.

Le tre giurie saranno presiedute dal fondatore di Lovers Giovanni Minerba, dall’attrice e personaggio televisivo Vera Gemma e dallo scrittore Raffaele Cataldo. Il Lovers Film Festival assegnerà inoltre: il Premio Torino Pride, il Premio Giò Stajano, il Premio Matthew Shepard e il premio Riflessi nel Buio. Torna anche il premio del pubblico Audience Award.
                                                                       Focus
 5 titoli, tra i tanti, che hanno lasciato il segno: “Velvet Goldmine”,
“Ritratto della giovane in fiamme”, “La vita di Adele”, “Matthias e Maxime”, e “Crossing”, anteprima italiana, presentato da Andrea Occhipinti, fondatore della casa di distribuzione.

Omaggio a Gaël Morel. Il regista francese, presente con i suoi film tante volte al festival in
passato, sarà ospite in apertura con il suo ultimo film, presentato a Cannes, “Vivre, mourir,
renaître”, e con altri tre titoli della sua carriera.

Omaggio al regista Gregg Araki. Gregg Araki è stato negli anni novanta l’innovatore e il
“distruttore” delle convenzioni nel cinema LGBTQI+ indipendente mondiale, firmando
alcuni capolavori che sono considerati seminali per il cinema in generale. In occasione del
restauro della “Teenage Apocalypse Trilogy” saranno proiettati i tre film che ne fanno parte (“Totally F***ed Up”, “The Doom Generation” e “Nowhere”) in versione restaurata in 4K, accompagnati dalla presenza di James Duval, attore feticcio di Araki e protagonista di tutti e tre i titoli.

Living in America. Quella che era “la terra degli uomini liberi” sta diventando rapidamente uno dei Paesi dove i diritti LGBTQI+ vengono attaccati e minacciati. Un mini-focus che presenta il passato e il presente e il senso di cosa voglia dire essere una persona LGBTQI+ in America. 

Spot Germany. I molti film interessanti provenienti da questo Paese nel 2025 hanno spinto la squadra di selezione a creare un piccolo spot, una finestra su tre titoli che meritano attenzione.

Spot Italia. Istantanea sulla produzione di film a tematica LGBTQI+ e sulle diverse
sfaccettature della vita della comunità in Italia attraverso alcuni documentari, fra cui
“Quir”, “My Boyfriend el Fascista” e “Prima di tutto”, presentato nell’ambito dell’incontro con Cynthia Kruk, gestante per altri per una coppia italiana della cui storia il film è il racconto.

                                                        Immagine festival
L’immagine dell’edizione 2025 è firmata da Andrea Maresca, in arte Spiff .
Come sottolinea Vladimir Luxuria: “Il nostro claim To Emerge non è solo l’infinito del verbo emergere ma è anche Torino Emerge. Torino città dei diritti, anche del diritto di parola. I 40 anni del Festival e la storia del nostro movimento sono stati caratterizzati dall’emergenza di emergere: dal buio dell’ignoranza, da ogni forma di discriminazione,
dall’omolesbobitransfobia, dalla violenza fisica e verbale, dalla solitudine”.
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Premio speciale Nataliberaweb intitolato al taorminese Armando Bonadonna assegnato per la seconda volta a Ezio Costanzo

12/3/2024

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Premiazione Ezio Costanzo



La decima edizione del Festival Indipendente di Cinema Breve, Via dei Corti, di Gravina di Catania si è conclusa dopo 4 giorni impegnativi, ma ricchi di contenuti e di ospiti che hanno coinvolto il pubblico e appassionati giunti per l’occasione. La tematica di questa edizione è stata “l’ecosostenibilità”.

La manifestazione si è tenuta dal 28 novembre al 1 dicembre in diversi luoghi di interesse culturale della cittadina etnea. Durante la serata finale che si è svolta domenica scorsa presso il Teatro Angelo Musco, da menzionare tra i riconoscimenti speciali assegnati, il premio Nataliberaweb, intitolato ad Armando Bonadonna per la miglior regia della sezione documentari. Il blog culturale della figlia, Carlotta Bonadonna, è da anni media partner di diverse attività realizzate dall’associazione No_ Name tra cui il Festival di cinema breve, Via dei corti. Quest’anno il premio, giunto alla sua sesta edizione, è stato consegnato per la seconda volta al regista catanese Ezio Costanzo e al suo film “Max Corvo for freedom”. Armando Bonadonna era un appassionato di fotografia, tra i più bravi fotografi subacquei siciliani, con diverse pubblicazioni e trofei, documentarista, Presidente della 1° tv privata a Taormina, videomaker, tra i primi collaboratori di Radio Taormina e amante dell’arte in tutte le sue forme. E’ stato sempre innamorato di Taormina alla quale ha dedicato un documentario realizzato negli anni 90. Ha sempre partecipato attivamente alle varie iniziative culturali e artistiche del suo paese, stimolando e trasferendo a tanti giovani e amici la passione per il video. Nataliberaweb ha scelto di premiare un cortometraggio della sezione documentari perché rappresenta il lavoro a cui si dedicava Armando Bonadonna. Il premio è un omaggio che fa la famiglia per onorare il suo ricordo, le sue passioni e per appoggiare un evento che celebra il cinema. Taormina è stata presente a Via dei Corti edizione numero 10. Quest’anno Carlotta Bonadonna ha consegnato personalmente il riconoscimento a Ezio Costanzo, già vincitore della prima edizione del Premio con il cortometraggio Moral bombing. La motivazione di Carlotta Bonadonna per la scelta di “Max Corvo”: “Max Corvo for freedom vince il PremioNataLiberaweb, intitolato ad Armando Bonadonna perché è una narrazione in cui la fiction e la parte documentaria collimano in maniera rispettosa e simmetrica. Le due parti stilisticamente ben alternate tra loro hanno ben raccontato un momento importante e difficile della nostra storia ma soprattutto hanno fatto emergere una vicenda umana molto interessante e significativa che meritava di essere raccontata. L’intero prodotto dalla regia, passando per il cast fino alla ricerca del materiale storico utilizzato, sono stati curati con attenzione e precisione. Emozionante, profondo e formativo Max Corvo riesce a colpire emotivamente, smuovendo un giudizio critico e facendo riflettere sulla crudeltà e l’insensatezza delle guerre”.
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Ezio Costanzo con uno dei protagonisti del film e Carlotta Bonadonna

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Film d'apertura del TFF 42: Eden di Ron Howard. Incontro con il regista

11/23/2024

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E' iniziata l'edizione 42 del TFF.
Eden di Ron Howard è stato il film d'apertura del Torino Film Fest 2024.
La presentazione di questo film al Torino Film Festival  ha rappresentato senza dubbio un importante riconoscimento per l’opera, che ha trovato nel contesto del festival un pubblico attento e appassionato di cinema capace di andare oltre la mera dimensione commerciale, cercando contenuti più profondi e riflessivi. Eden affronta tanto la lotta individuale quanto quella collettiva in un periodo di grande tensione storica e politica :  la Germani degli anni '30.
Gli attori scelti per dare voce a questa vicenda sono: Jude Law, Vanessa Kirby, Daniel Brühl, Sydney Sweeney e Ana de Armas.
Eden racconta la natura umana attraverso la storia di un gruppo di persone fuggite dalla Germania del 1929 che tentano di ricrearsi una nuova vita, lontano dai valori borghesi, sull’isola di Floreana dell’arcipelago delle Galápagos. 
Il film si ispira ed è basato su fatti reali del 1934 avvenuti  in questo microcosmo specchio di una realtà più ampia.
Il film Eden si configura come un’opera complessa che non solo racconta una storia di sopravvivenza, ma si inserisce in un contesto storico e sociale denso di significati. La dinamica di gruppo e la frizione tra i vari individui in situazioni di estrema crisi sono il cuore pulsante del racconto. Qui, le interazioni tra gli abitanti sull'isola non sono solo una questione di cooperazione o di scontro per la sopravvivenza, ma anche di lotta per il controllo delle proprie scelte e identità. Il film offre uno spunto interessante sulla fragilità delle relazioni umane quando vengono messe alla prova da forze esterne incontrollabili — siano esse naturali o politiche.

Alla conferenza stampa del TTf Ronald Howard regista del film ha così raccontato la sua scelta di girare questa storia:"Qualcuno prima di me ha raccontato questa storia, libri e documentari hanno dato il loro punto di vista, io con il mio film do il mio;
Con la mia storia racconto lo scontro uomo-natura, ma anche come la sopravvivenza sia una questione di gruppo, il concetto di famiglia è un elemento fondamentale su cui ruota la vicenda. Le donne rappresentano l'unione familiare, sono le più forti nella narrazione; il film dimostra proprio questo: il futuro è vivere insieme, vivere in una famiglia, cercarsi per creare un futuro”  


Il cast del film è sicuramente ben scelto ed elemento di forza della storia e a tal proposito il regista ribadisce: "Sono stato fortunato con questi attori che hanno risposto molto bene alla sceneggiatura, pensandola come una sfida. Ho scelto le persone con un coraggio artistico. Quest personaggi sono così inusuali ed estremi e sono orgoglioso del lavoro che hanno fatto gli attori, è stato molto eccitante”.



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Buon compleanno al Festival di Taormina con il ritorno dei Nastri d’Argento

7/12/2024

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Foto di Marcello Strano

​Anche il ricordo del primo Nastro d’Argento di Giuseppe Tornatore, il saluto al pubblico di Nino Manfredi per l’ultima volta sul palcoscenico del Teatro Antico e le immagini del Nastro d’Argento che ha festeggiato Tom Cruise e il suo primo Mission: Impossible tra i premi dell’evento con il quale i Giornalisti Cinematografici inaugurano il 70mo Taormina Film Festival diretto da Marco Müller, stasera, a Taormina.
Erano i Nastri degli anni Ottanta per il giovane Tornatore, quelli del 2001 per Tom Cruise festeggiato insieme al Festival (allora diretto da Felice Laudadio) con il premio alla più giovane new entry tra le star di Hollywood nel luogo che proprio al cinema ha dedicato anni di glamour in un matrimonio speciale con i grandi premi. Un’emozione che si riaccende con i Nastri d’Argento dedicati alla commedia, ma non solo, con i premi che concludono la stagione dopo i Documentari e i Corti d’Argento a Roma, le Grandi Serie a Napoli e la tradizionale premiazione nell’arena del Maxxi Museo nazionale delle arti del XXI secolo il 27 Giugno scorso a Roma.
E stasera con il saluto del Premio Oscar® Giuseppe Tornatore, e i Nastri d’Argento speciali, non solo a Christian De Sica e Carlo Verdone, i ‘re della commedia’ straordinariamente insieme, con i Nastri speciali al Teatro Antico, un appuntamento che fa rivivere il lungo rapporto che ha legato i Nastri a Taormina in una carrellata che unisce i premi a molti  frammenti vintage recuperati dal documentario di Antonello Sarno Nastri 70, inaugurando il Taormina Film Festival in programma al Teatro Antico fino al 19 Luglio.
Un’occasione per festeggiare anche il 15mo anno del palmarès che i Giornalisti Cinematografici dedicano alla commedia non solo con l’arrivo di De Sica e Verdone ma certamente con un evento doppiamente speciale siglato dalla loro presenza insieme a Taormina. Per Christian un Nastro per un traguardo che sigla, dopo gli inizi, la cifra tonda di 100 volte nella commedia. A Carlo, da sempre un ‘numero uno’, per festeggiare un primato, che appartiene a pochi personaggi e al valore di un talento speciale fin dai suoi inizi, con il Nastro d’Argento per Un sacco bello, nel 1980, primo di una pioggia di nomination e riconoscimenti nel successo evergreen con il quale continua a ricambiare l’affetto del pubblico, oggi anche con le invenzioni della serialità.
Nel segno della commedia il Nastro d’Argento a Giovanni Veronesi, autore di Romeo è Giulietta, come si legge nella motivazione, “per siglare quella piccola rivoluzione con la quale proprio quest’anno ha rilanciato la commedia romantica mai così attenta a unire la tradizione più colta del teatro al sorriso e ai temi della contemporaneità” e la consegna dei premi proprio ai suoi protagonisti Pilar Fogliati e Maurizio Lombardi, vincitori 2024 nella categoria dei migliori protagonisti di commedia - nel palmarès che ha già premiato a Roma Virginia Raffaele con il regista Riccardo Milani e i produttori di Un mondo a parte Giampaolo Letta e Mario Gianani.
 
Tra cinema e serie anche i Premi per il sicilianissimo Alessio Vassallo, vent’anni di cinema protagonista nella fiction da Camilleri e proprio quest’anno protagonista della commedia di Gianluca Maria Tavarelli Indagine su una storia d’amore un film così delicatamente intimista che, dopo tanta popolarità negli anni di Montalbano, aggiunge una declinazione diversa alla commedia raccontando le contraddizioni dell’amore. E un Nastro speciale per Margherita Buy, una delle protagoniste più amate ora anche regista di commedia con Volare candidata tra le migliori dell’anno. È stata spesso sul set anche con Carlo Verdone e Giovanni Veronesi il Nastro segna un record assoluto: è la più premiata tra le attrici che hanno ricevuto i Premi dai Giornalisti, un primato che nella storia del Premio ha avuto solo Virna Lisi.
Oltre la commedia due i Nastri d’Argento speciali 2024: con Giuseppe Tornatore – che, essendo impegnato in questi giorni sul set, lo ritirerà nel gran finale del Festival – a Luca Barbareschi che si avvia ai suoi primi 50 anni di cinema Nastro d’Argento per The Penitent, il film del quale è produttore, regista e protagonista: “una critica al ‘politically correct’, alle convenienze, ma anche alle censure e a volte alle autocensure di un giornalismo non sempre all’insegna dell’onestà intellettuale”. È una storia costruita ancora una volta con David Mamet, tra cinema e teatro un grande autore che proprio Barbareschi ha il merito di aver fatto conoscere anche al pubblico italiano.
 
Il Premio Nino Manfredi 2024
Alla sua 11ma edizione il Premio Manfredi quest’anno a un attore che ha debuttato alla regia e a un’attrice. Claudio Bisio lo riceve nell’anno del debutto alla regia con L’ultima volta che siamo stati bambini: dopo una galleria di personaggi irresistibilmente comici, nel suo film ha raccontato una storia capace di divertire e, insieme, emozionare fino alla commozione dimostrando che il valore dell’amicizia tra i bambini riesce a sopravvivere a qualsiasi divisione ideologica. Tra le attrici il Manfredi va invece a Emanuela Fanelli: clamorosa new entry nel mondo della comicità è la novità tra le attrici molto richieste dalla commedia ma alle sue corde ironiche ha saputo aggiungere in C’è ancora domani di Paola Cortellesi una sfumatura di autentico omaggio al neorealismo. Luca Manfredi, che a proposito di commedia, ha appena finito di girare Com’è umano Lui! (che racconta Paolo Villaggio) consegna in particolare all’attrice il Premio prodotto artigianalmente dall’atelier orafo Le Colonne di Taormina per realizzare un sogno di Erminia Manfredi, moglie taorminese di Nino: una centaura simbolo della città di Taormina, in una preziosa scultura in argento.                                                                                                                                                
Beatrice Grannò e Nicolas Maupas  Premi Guglielmo Biraghi                                                 

Nella tradizione dei Nastri dedicata alle migliori attrici e ai migliori attori giovani inaugurata proprio a Taormina oltre vent’anni fa con gli esordienti di allora, Jasmine Trinca e Jamie Bell conclude a Taormina un’annata di Premi dedicati dai Giornalisti ai giovani talenti, con due protagonisti tra i più amati degli ultimi anni: Beatrice Grannò, tra i molti successi interpretati Doc, Nelle tue mani e White Lotus girato proprio a Taormina e Nicolas Maupas, a tempo di record uno dei più amati nella fiction grazie a Mare Fuori ma soprattutto alla serie con Alessandro Gassmann Un Professore e quest’anno nel cinema con La bella estate, da Pavese, regia di Laura Luchetti, del quale è protagonista, tra le altre, accanto a Deva Cassel e Yile Yara Vianello.                   
 
I Nastri d’Argento e Taormina
“L’incontro con il pubblico di Taormina rinnova ogni volta per i Nastri d’Argento l’emozione di serate indimenticabili con i più grandi protagonisti del cinema italiano e spesso il debutto di tante ‘scoperte’ che a Taormina hanno regalato di anno in anno momenti straordinari” - dichiara a nome del Direttivo Nazionale la Presidente dei Giornalisti Cinematografici Laura Delli Colli. “A Taormina una serata due volte speciale per la quale ringraziamo con la Direzione Artistica del Festival e la Fondazione Taormina Arte Sicilia, l’Assessorato al Turismo dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, la Sicilia Film Commission e il Comune di Taormina. Essere al Teatro Antico ancora una volta, proprio per questo compleanno speciale, dopo la bellissima serata dedicata un anno fa a La stranezza, è il nostro modo di dire buon compleanno al Festival con il quale abbiamo condiviso un percorso importante”.
 
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Foto: Marcello Strano

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Sharon Stone riceverà il Cariddi d'oro alla Carriera alla 70esima edizione del Taormina Film Fest

7/10/2024

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​Sharon Stone illuminerà la serata di chiusura della 70ma edizione del Taormina Film Festival che le dedicherà il Cariddi d’oro alla carriera, la gloriosa onorificenza che negli anni è stata assegnata al gotha del cinema italiano e internazionale, a talenti come Jessica Lange, Robert De Niro, Tom Cruise, Sofia Loren, Nicole Kidman, Richard Gere, Colin Firth, Isabelle Huppert, Gina Lollobrigida, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Alberto Sordi, Monica Vitti, solo per citarne alcuni.
L’attrice e produttrice americana, internazionalmente nota, incontrerà la stampa e il pubblico in occasione di una conversazione su come abbia ridefinito il concetto di cosa rappresenti essere una donna sul grande schermo, diventando un’icona culturale globale nei decenni. La presenza di Sharon Stone al Taormina Film Festival – con la consulenza di Marco Fallanca – segna la sua prima partecipazione al Festival, che già ospitò l’anteprima italiana di Basic Instinct nel 1992.
Dopo aver esordito nel 1980 con un cameo-cult in Stardust Memories di Woody Allen, Stone trova la sua indiscussa consacrazione planetaria nel corso degli anni ’90 con film come Atto di forza, in cui recita accanto ad Arnold Schwarzenegger e soprattutto con il ruolo iconico di Catherine Tramell in Basic Instinct di Paul Verhoeven, nel thriller di Phillip Noyce, Sliver, nel western Pronti a morire accanto a Leonardo DiCaprio e nel capolavoro di Martin Scorsese Casinò, per cui riceve un Golden Globe come miglior attrice e una nomination agli Oscar.
Continua a lavorare tra cinema e tv nel corso degli anni, ottenendo due nomination ai Golden Globe come migliore attrice non protagonista per Basta guardare il cielo di Peter Chelsom nel 1999 e nel 2000 per La dea del successo di Albert Brooks, vince un Premio Emmy Primetime come outstanding guest actress in una serie drammatica per The Practice nel 2004. Nel 2014 Stone è nel cast del film italiano Un ragazzo d'oro, diretto da Pupi Avati, e nel ruolo di sé stessa nell’introduzione del quinto episodio della serie di Paolo Sorrentino The New Pope.
Da sempre impegnata sul tema dei diritti civili, Sharon Stone e per quasi 30 anni ha fatto da portavoce per l’amFAR, fondata da Elizabeth Taylor per sostenere la ricerca contro l'AIDS. Per i suoi progetti di charity in tutto il mondo, è stata onorata di un Nobel peace Summit Award, un Harvard Humanitarian Award, uno Human Rights Campaign Humanitarian Award e uno Einstein Spirit of Achievement Award among many other accolades.
Nel 2005 l’attrice è stata inoltre insignita del titolo di Ufficiale dell'Ordine delle arti e delle lettere in Francia, nel 2018 ha ricevuto la Medaglia d'oro al merito della Croce Rossa Italiana e nel 2021 è stata nominata Commendatore dell'Ordine delle arti e delle lettere ancora in Francia.
 
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Taormina Film Fest edizione 70 tra divismo e Mediterraneo. Ospiti internazionali: Nicolas Cage e Sharon Stone

6/28/2024

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Oggi si è tenuta la conferenza stampa dell'edizione numero 70 del Taormina Film Fest.
Ebbene si, il secondo festival più anziano d'Italia compie 70 anni. Un compleanno iconico e significativo. Ma nonostante l'età la kermesse cinematografica non sembra arrendersi al tempo che passa e ai vari momenti d'impasse  vissuti nella sua longevità.
La parola infatti più volte ribadita durante l'incontro è stata "Qualità" del prodotto e reinvenzione del festival come evento di punta e trainante di una ripresa artistica e turistica della Sicilia.
Presenti al momento dedicato alla stampa: Sergio Bonomo, Commissario Straordinario Fondazione Taormina Arte Sicilia, Elvira Amata Assessore Regionale Turismo Sport e Spettacolo, Jonathan Sferra assessore al turismo e spettacoli di Taormina, Gianna Fratta Direttrice Artistica Fondazione Taormina Arte Sicilia e Marco Müller Direttore Artistico Taormina Film Festival.
Dai toni e dichiarazioni rilasciate da tutti i partecipanti sembra essersi creata una grande sinergia intorno alla volontà di ripartenza del festival.

Elvira Amata ha così definito la progettualità del film fest: " E' un evento che posso definire motore di una macchina già partita, l'obiettivo è quello di riprendere forza e dare valore all'intera produzione della Sicilia. Il Festival è un elemento fondamentale per ampliare e moltiplicare non solo il turismo ma anche mezzo per uno sviluppo culturale e turistico di grande qualità. Il cineturismo è un veicolo che porta sia viaggiatori sia nuova occupazione e lavoro sull'isola. L'industria cinematografica e corsi di alta formazione professionali sono ambiti su cui puntiamo".

Anche Sergio Bonomo ha così sottolineato l'interesse della Fondazione Taormina Arte nella reinvenzione dell'evento: " Bisogna dare valore a un Festival storico, antico e per questo abbiamo voluto Marco Müller e Gianna Fratta come Direttori artistici. In più abbiamo pensato a laboratori cinematografici e attività collaterali per i più giovani. L'evento dovrà coinvolgere tutti. Ripartirà inoltre il concorso rivolto ai commercianti "Una vetrina per il cinema", in cui sarà premiato l'allestimento più accattivante sul tema cinema".

Altissime quindi le aspettative per questa nuova edizione che si svolgerà dal 12 al  19 luglio in diverse location della città. Ovviamente punto nevralgico della manifestazione sarà sempre il Teatro Antico dove si svolgeranno i momenti centrali e di premiazione del festival. Il Palazzo dei congressi, la Villa Comunale e altri luoghi della città saranno palcoscenici di eventi legati al cinema.

Marco Müller Direttore artistico di questa 70esima edizione  così rivela e racconta  il programma della kermesse: " Sono molto felice di essere stato chiamato per ricoprire questo ruolo, per un quarto sono siciliano e lavorare in Sicilia è una nuova esperienza che ho accettato ben volentieri. Il rilancio e la reinvenzione ovvero la volontà di fare  per il nuovo festival sono le parole che contano per me. E pensando a ciò credo che una cosa fondamentale da fare era quella di riportare a Taormina i Nastri d'argento, e grazie a Laura Delle Colli ci siamo riusciti. Quest'ultima in diretta streaming alla conferenza ha rivelato alcuni nastri d'argento speciali che saranno consegnati al Teatro Antico. Tra questi i nastri alla Carriera a Carlo Verdone e Cristian De Sica, scelti per celebrare  il genere commedia, ed ancora un nastro per celebrare la commedia sentimentale, 2 premi tutti al femminile, il Premio Manfredi e molti altri.

Ritornando al programma del Festival   Müller ha  così descritto cio' che vedremo. " Ho scelto di intrecciare diversi generi per concepire un programma che sia capace di soddisfare tutti i tipi di pubblico, dagli appassionati di blockbuster pop al cinema italiano, dall’avventura action al thriller psicologico, dall’horror alla romantic-comedy e ho inoltre voluto dare spazio alle molteplici facce di un cinema siciliano che avanza a 360 gradi. 

Il direttore artistico ha inoltre rivelato la presenza di alcuni ospiti internazionali tra cui 
Sharon Stone, Nicolas Cage, Bella Thorne e Rebecca De Mornay, solo per citare alcuni nomi.
Il cuore del Taormina Film Festival sarà il Gala che ospiterà 7 titoli tutte le sere al Teatro Antico, fra cui ben 4 prime mondiali e un’attenzione particolare al giovane cinema con opere prime e seconde.

I film attesi
Il film d'apertura, il 13 luglio sarà l’horror statunitense Saint Clare di Mitzi Peirone con Bella Thorne, Rebecca De Mornay e Ryan Philippe, per proseguire con il travolgente action movie Twisters di Lee Isaac Chung interpretato da Daisy Jessica Edgar-Jones.

Per  il genere thriller-psicologico: The Surfer di Lorcan Finnegan con Nicolas Cage e Il giudice e il boss, che il regista Pasquale Scimeca, dedica alla memoria di un eroe dell’antimafia come Cesare Terranova.

Tra i film italiani: L’invenzione di noi due di Corrado Ceron con Lino Guanciale, Silvia D’Amico e Paolo Rossi e Finché notte non ci separi di Riccardo Antonaroli interpretato da Pilar Fogliati, Filippo Scicchitano, Valeria Bilello, che chiuderà la rassegna.

Centrale nella programmazione del Palazzo dei Congressi sarà il FOCUS MEDITERRANEO, che permetterà al festival di aprirsi al mondo e inserirsi nelle sue contraddizioni più scottanti, a partire dalla prima internazionale di From Ground Zero, il film collettivo coordinato da Rashid Masharawi che presenta il “racconto di storie non raccontate” firmate da 22 giovani cineasti palestinesi che hanno filmato la vita quotidiana a Gaza.
Tra i film di questa sezione anche due grandi presenze autoriali francesi verranno ospitate dal Focus Mediterraneo: la prima internazionale della versione integrale di Va savoir di Jacques Rivette, il film pirandelliano interpretato da Sergio Castellitto, che introdurrà la proiezione; e la prima mondiale di Filmlovers! di Arnaud Desplechin, versione in lingua inglese di Spectateurs, il film in cui il regista francese ha celebrato la magia del cinema visto in sala.

Sempre al Palazzo dei Congressi uno spazio speciale sarà dedicato a OFFICINA SICILIA, in cui coesisteranno anime diverse fra loro: lo spettacolo della serialità più recente made in Sicily  tra cui L’arte della gioia di Valeria Golino con Tecla Insolia, Jasmine Trinca, Valeria Bruni Tedeschi; Vanina – Un vicequestore a Catania di Davide Marengo con Giusy Buscemi e la Sicilia apocalittica di Anna di Niccolò Ammaniti.
 

Accanto a questo panorama, un formidabile quintetto di prime mondiali (quattro opere prime e un’opera seconda) ci ricorda che la Sicilia è laboratorio di sempre rinnovate esperienze che spingono il suo cinema in avanti ma a 360 gradi: Quir di Nicola Bellucci, La bocca dell’anima di Giuseppe Carleo, Tre regole infallibili di Marco Gianfreda, Pietra madre di Daniele Greco e Mauro Maugeri e Il ladro di stelle cadenti di Francisco Saia. 

OFFICINA SICILIA sarà arricchita da una sottosezione di cinema siciliano ritrovato, intitolata IERI OGGI DOMANI, che vuole recuperare le opere più audaci del passato che annunciavano il cinema di oggi e quello che verrà, spaziando da un omaggio alla leggendaria Panaria Film, di cui verranno presentate alcune delle produzioni più importanti: tra cui le due versioni differenti di Vulcano e Volcano (1952) di William Dieterle.
Particolarmente prezioso sarà l’ultimo dei non-fiction in programma, Diario di Guttuso, un itinerario-mosaico che ricostruisce la vita di Guttuso attraverso luoghi, amici e quadri, un lavoro televisivo del 1982 che già annuncia la cifra personalissima del Premio Oscar Giuseppe Tornatore.

Il festival  renderà inoltre omaggio a uno dei coraggiosi protagonisti del cinema fatto da chi vuole “restare a Sud”, il produttore Gaetano Di Vaio, scomparso di recente:  Saranno proiettati Largo Baracche, documentario che lo stesso Di Vaio girò giusto dieci anni fa sui ragazzi della “Napoli di Gomorra” e Tre regole infallibili.

A impreziosire l’offerta del Taormina Film Festival 70, la storia del festival ci porta due regali: lo strepitoso imperdibile monologo interpretato da Toni Servillo dall’opera seconda di Mario Martone, il mediometraggio Rasoi, e il restauro in 4K di Picnic at Hanging Rock, il capolavoro che impose ormai quasi 50 anni fa proprio a Taormina il regista australiano Peter Weir.

Per questa edizione, infine l’otto volte direttore della Mostra di Venezia, ha articolato un programma ad ampio spettro culturale e geografico, non di solo cinema. Grazie infatti all’impegno della direttrice artistica della Fondazione Taormina Arte Sicilia, Gianna Fratta, artista di fama internazionale, accanto alla rassegna cinematografica curata da Muller si svolgerà un’iniziativa parallela: PROIEZIONI - Suoni e parole prima del film. Format di natura performativa tra musica, teatro ed eventi multimediali che offrirà, prima delle proiezioni al Teatro Antico, spettacoli legati al mondo del cinema.
Gianna Fratta così ha parlato della sua rassegna: " Sono felice di fare parte della direzione artistica della fondazione Taormina Arte. Da anni già collaboro in Sicilia con avarie iniziative. In questo festival ho cercato di unire la musica con il cinema.
Il cinema è l'arte che lega insieme fotografia, teatro , musica e l'arte e per questo abbiamo creato eventi che esaltassero questa unione".
Tra gli spettacoli della rassegna "Suoni e parole " la proiezione del documentario La Montagne Infidèle di Jean Epstein con il commento musicale dal vivo della pianista Omar Sosa; il concerto per il centenario della morte di Giacomo Puccini Tosca - Il ricatto sessuale, in cui arie, duetti e pezzi d’assieme del capolavoro pucciniano si alternano al racconto dell’opera fatto dalla stessa Gianna Fratta; 
Veniamo a quel paese, l’esecuzione delle colonne sonore che Carlo Crivelli ha composto per i film di Ficarra e Picone, che parteciperanno all’evento;
 Note di celluloide, omaggio che l’Ensemble “Suoni del Sud” tributa al meglio della musica per il cinema, eseguendo capolavori di Nino Rota, Ennio Morricone, Nicola Piovani, Piero Piccioni.

Infine gli spettacoli teatrali: L’amore segreto di Ofelia di Steven Berkoff con Chiara Francini e Andrea Argentieri e l' omaggio a Maria Callas, Vissi d’arte. Vissi per Maria, che si svolgeranno tra la Villa Comunale di Taormina e il Teatro Antico.


Il 2024 sembra essere quindi un anno di svolta per il festival. La Fondazione Taormina Arte Sicilia, che da anni produce e organizza l’evento, intende infatti attivare nuove strategie di promozione della manifestazione nel medio e lungo periodo. L'implementazione del cineturismo, pone le basi nel 2024 per un nuovo corso del Festival che, nei prossimi anni, intenderà attuare un’azione di apertura al territorio, con particolare attenzione alle zone costiere. Il futuro della manifestazione mirerà quindi a proporre un modello di festival moderno e altamente multidisciplinare, con azioni formative per i giovani, incontri, performance in cui le arti dialoghino sotto l’egida del cinema non come compartimenti stagni, ma in grado di creare nuove forme spettacolari, che possano prevedere anche attività coordinate con altri Paesi del Mediterraneo, in un’ottica di internazionalizzazione e apertura.
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Inaugurata l'ottava edizione del Divine Queer Film Festival a Torino. Tanto pubblico  e successo per la serata d'apertura

5/18/2024

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Torino, la città della cultura, della storia, dalle incredibili contraddizioni e da sempre fulcro dei movimenti queer italiani, torna a ospitare il Divine Queer Film Festival, il festival indipendente di cinema queer dal respiro internazionale, intriso di attivismo per i diritti e contro ogni discriminazione, pronto anche quest’anno a raccontare le storie di coraggio, determinazione e lotta. Giunto all’ottava edizione, il festival da anni ha scelto di svolgersi nel quartiere Barriera di Milano, negli spazi del community hub di Via Baltea 3, per esplorare anche nei luoghi meno mainstream i temi fluttuanti delle identità di genere, disabilità e migrazioni usando il linguaggio cinematografico per infrangere le discriminazioni a esse legate. Il cinema diventa così un’opportunità di informazione, comunicazione e formazione su temi che ancora oggi (e soprattutto oggi) diventano oggetto di pregiudizi e marginalizzazione.

Ieri sera è stata inaugurata l'ottava edizione, che ha coinciso non a caso con la giornata internazionale contro l'omo-lesbo-bi-transfobia; la partenza sembra essere stata già un successo. Sold out infatti per la sala di Via Baltea, dove è avvenuta la presentazione ufficiale d'apertura lavori, tenuta dagli  organizzati  della manifestazione, tra cui il giornalista Murat Cinar. Dopo i ringraziamenti istituzionali  è stato presentato il film  Red shoes-il figlio del boss, che ha visto in sala la presenza di Daniela Lourdes Falanga protagonista del documentario in cui in prima persona parla della propria vita. Una storia vera, incredibile, di forza e lotta in cui racconta la sua esperienza da donna trans e figlia unica di un boss della camorra, che attraversando diversi ostacoli e tante umiliazioni riesce a diventare la persona che ha sempre desiderato di essere. Daniela insieme alla regista isabella Weiss  a fine proiezione si sono intrattenute in un dibattito con il pubblico.
Progetto molto coraggioso, forte e commovente.

La serata di questa sera è dedicata così come tutto il festival a Pippa Bacca, un’artista che l’8 marzo del 2008, era partita da Milano per realizzare, insieme ad un’altra artista, Silvia Moro, la performance itinerante “Spose in Viaggio” con cui si proponeva di attraversare, in autostop, 11 paesi teatro di conflitti armati, vestendo un abito da sposa. Pippa non arrivò mai alla meta, Gerusalemme, perché vittima di un femminicidio in Turchia.

Nel pomeriggio di oggi si sono svolte varie proiezioni e una interessante tavola rotonda dal tema "Violenza di genere, guerre e società attuale
- Contrasto e linguaggi” che ha visto la partecipazione di Manuela Manera – linguista, di Federica Tourn – giornalista, Non una di Meno Torino, e moderata da Federica Rosin dell’Osservatorio Nazionale Femminicidi Trans-cidi e lesbicidi di Non una di Meno, la serata proseguirà con la proiezione del film “Sono innamorato di Pippa Bacca” (fuori concorso) di Simone Manetti con l’intervento dei familiari di Pippa Bacca.
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Domenica 19 maggio previsto un pomeriggio di proiezioni in serata invece si terrà in conclusione la cerimonia di premiazione a cui farà seguito – come chiusura del festival – la proiezione del film (fuori concorso) “Nicola – Cozze, Kebab e Coca Cola” con la presenza del regista Antonio Palumbo.
Tutte le proiezioni sono gratuite, tutti i film sottotitolati in italiano, con particolare attenzione al pubblico sordo, e il Laboratorio di Via Baltea, in cui si tiene il festival, è privo di barriere architettoniche. Il programma è consultabile al sito.
L’ingresso alle proiezioni è libero e gratuito, senza barriere architettoniche e i film sono sottotitolati in italiano e per il pubblico sordo.
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Daniela  Lourdes Falanga, Isabella Weiss e gli organizzatori del festival

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Il più antico festival sui temi LGBTQI+ d’Europa e terzo nel mondodiretto da Vladimir Luxuria giunge alla sua 39° edizione

4/15/2024

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​Presso il Cinema Massimo, la multisala del Museo Nazionale del Cinema - va in scena la 39° edizione del Lovers Film Festival, il più antico festival italiano sui temi LGBTQI+ (lesbici, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali) diretto da Vladimir Luxuria e fondato da Giovanni Minerba e Ottavio Mai che prosegue il percorso triennale che lo porterà a festeggiare, l’anno prossimo, il suo quarantesimo anniversario.
“Siamo lieti che sia Vladimir Luxuria a condurre il Lovers Film Festival in questa sua ultima edizione prima del quarantennale – sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema – È lei che con il suo entusiasmo e la sua sensibilità sta portando il festival verso un traguardo che lo conferma evento fondamentale per una rappresentazione autentica, paritaria e sensibile alle istanze della comunità LGBTQI+. Anche quest'anno la selezione si configura internazionale, abbracciando appieno la storica vocazione del festival a dare voce a prodotti cinematografici provenienti da tutto il mondo. Due le produzioni nazionali in selezione e confidiamo che col tempo questo numero aumenti per rispecchiare la pluralità di sguardi e prospettive artistiche che declinano il tema nel cinema italiano e farne veicolo di diritti inalienabili”.

Vladimir Luxuria Per il quinto anno, e sino al compimento del quarantesimo compleanno del festival, Lovers sarà diretto da Vladimir Luxuria, attivista, scrittrice, personaggio televisivo, attrice, cantante e drammaturga, celebre anche per la sua attività politica. La direttrice sarà affiancata da Angelo Acerbi, assistente alla direzione e responsabile della selezione e dai selezionatori Elisa Cuter e Alessandro Uccelli. Il Premio Stella della Mole Rupert Everett, attore tra i più amati della sua generazione, sarà ospite della 39° edizione di Lovers per una serie di appuntamenti (cfr. focus dedicato) e verrà insignito della Stella della Mole, il premio che il Museo Nazionale del Cinema attribuisce a personalità che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo del cinema e non solo. “Sono molto onorata di essere la direttrice artistica di un’edizione durante la quale viene conferito il premio Stella della Mole a Rupert Everett che io ho potuto conoscere artisticamente grazie a molte pellicole fra cui un film che è stato pietra miliare della cinematografia LGBTQI+, Another Country, che ora è anche in versione restaurata. Lo ho anche conosciuto personalmente durante alcune serate di Muccassasina a Roma, quindi sarà un piacevole rincontro” commenta Vladimir Luxuria.

La dedica Il 39° Lovers Film festival dedica il festival alla memoria di Sandra Milo, madrina molto amata della rassegna nel 2021. “Non potevamo che dedicare il festival di quest’anno a lei che ci guarderà da una nuvoletta attorniata da angeli pensando ‘non fate così, non soffrite, io sto bene’ – dichiara Vladimir Luxuria – Sandra Milo è stata una delle persone più buone che io abbia conosciuto nel mondo dello spettacolo. Sempre a disposizione. Sempre energica. Non è solo la perdita di una grande attrice ma di un punto di riferimento per il mondo del cinema mondiale”.

Gli Ospiti
La manifestazione, come ogni anno, può contare su un ricco parterre di ospiti (cfr. focus Ospiti e Programma). A inaugurare il festival, martedì sera, alle 18,30 in Mole Antonelliana, la madrina 2024 Maria Grazia Cucinotta, protagonista di un talk con Vladimir Luxuria. Entrambe, sempre nel giorno di debutto del Festival ma al Cinema Massimo, saranno protagoniste della serata prima del film di apertura. Ospite al Cinema Massimo anche la presidente di Arcigay nazionale Natascia Maesi. Mercoledì 17, dopo il conferimento del Premio Stella della Mole a Rupert Everett (alle 15 in Mole Antonelliana), alle 17 al Cinema Massimo, in sala Rondolino, Angelo Perrone - che gestisce uno dei più noti uffici stampa e management e che ha lavorato con Raffaella Carrà, Stefano Accorsi, Monica Bellucci, Kim Rossi Stuart e molti altri – dialogherà con Vladimir Luxuria. Alle 19.30 (in sala Cabiria) intratterrà il pubblico lo scrittore, attore, speaker radiofonico, conduttore e attivista Guglielmo Scilla, primo Digital Creator italiano, divenuto portavoce della generazione Millennial. Il 18 tornerà in sala come nella giornata precedente Rupert Everett, questa volta a introdurre Another Country (sala Rondolino alle 17). Saranno ospiti della giornata anche il direttore del TFF Giulio Base che introdurrà la proiezione di Reflections In A Golden Eye (sala Soldati alle 17.15) e l’attrice comica Annagaia Marchioro – nota anche per le sue partecipazioni televisive alla Tv delle ragazze e a Propaganda live – protagonista di uno sketch in sala Cabiria alle 19.30. Il giorno successivo, alle 17.15 in sala Soldati con ingresso libero, l’appuntamento Lovers goes Europride con l’attivista greca Fenia Kirkmali (Europride Salonicco 2024) e con Mario Colamarino, presidente Circolo Cultura Omosessuale Mario Mieli e portavoce del Roma Pride, sarà l’occasione per fare il punto sulla candidatura di Torino a ospitare l’Europride 2027. L’ospite della serata (in sala Cabiria alle 19.30) sarà Paolo Camilli, attore, comedian e content creator che ha affrontato temi quali la polemica sul gender, l'intolleranza, la discriminazione sessuale, il razzismo e l'hate speech. Il 20 sarà la giornata dell’ospite musicale che quest’anno sarà la rapper BigMama, tra le novità più talentuose del panorama musicale italiano reduce dal recente successo al Festival di Sanremo (sala Cabiria alle 20). Nel pomeriggio, invece, il premio Riflessi nel Buio vedrà due graditi ritorni: il direttore della Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia Alberto Barbera e il conduttore e scrittore Fabio Canino (sala Soldati alle 18.30). Infine domenica alle 20.30, in sala Cabiria, accompagneranno la premiazione Carmen Russo & Enzo Paolo Turchi e il modello Michael Nevola. Il festival quest’anno avrà anche una madrina d’eccezione della serata di chiusura: Nancy Brilli. Ospite fissa, tutti i giorni la Drag Queen Tekemaya, cantante e vocalist per Muccassassina, Mammamia, Gorgeus, e molti altri locali, che ha rappresentato l’Italia a Bruxelles, a Cantando per l’Europa, tra il 1999 e il 2001.

Le sezioni competitive
Tre le sezioni competitive principali: All The Lovers, concorso internazionale lungometraggi; Real Lovers, concorso internazionale documentari e Future Lovers, concorso internazionale cortometraggi. Le tre giurie (cfr. focus dedicato) saranno presiedute dalla regista Roberta Torre, dallo scrittore Luca Bianchini e da Alexander Mello, direttore del Rio LGBTQIA+ International Film Festival. Il Lovers Film Festival assegnerà inoltre: il Premio Torino Pride, il Premio Giò Stajano, il Premio Matthew Shepard e il premio Riflessi nel Buio. Torna il premio del pubblico Audience Award. Gli spettatori avranno la possibilità di dare un voto per ogni categoria principale dei concorsi del festival: All the Lovers, Real Lovers e Future Lovers.

I Film
53 film in programma, 4 anteprime mondiali, 6 internazionali, 3 europee e 28 italiane (cfr. programma allegato). Sarà in cartellone sabato 20 alle 18, l’unica proiezione italiana del documentario di Carlos López Estrada e Zac Manuel Lil Nas X: Long Live Montero (Usa, 2023, 95 min.) sulla vita del celebre rapper afroamericano originario di Atlanta. La pellicola racconta il primo tour dell’artista e traccia un ritratto sorprendentemente intimo di un cantante che spazia tra identità, famiglia, aspettative e accettazione e che fa parte, a tutti gli effetti, dell’”Olimpo” degli artisti neri queer. Lil Nas X ha scatenato una vera tempesta globale con le sue sfacciate rappresentazioni della sessualità e il pubblico e la critica, anche per questo, si sono spesso chiesti se sia un genio artistico, un agente di Satana o un subdolo troll dei social media o, forse, tutte e tre le cose. Un tour, quello raccontato, che è stato anche una continua prova di forza ed emotiva: dalle sfide ai “tutto esaurito” sino agli attacchi omofobici. Martedì 16 alle 20.30 in Sala Cabiria, la pellicola di apertura sarà Duino di Juan Pablo Di Pace (Usa/Argentina/Italia, 2024, 108 min.) C’è una sacralità nell’innamorarsi per la prima volta: un evento spesso totalizzante che non possiamo più rivivere una volta terminato. Matias, regista argentino quarantenne, è alle prese con un film incompiuto ispirato al suo primo amore: l’oggetto è Alexander, un amico svedese conosciuto in una scuola internazionale in Istria negli anni Novanta. Quando Alexander viene improvvisamente espulso, Matias deve districarsi tra emozioni non dichiarate al mondo e a sé stesso. Un racconto di formazione metacinematografico, basato su una storia vera. Il film di chiusura sarà Te Estoy Amando Locamente di Alejandro Marìn (Spagna, 2023, 106 min.). Nella Siviglia dei tardi anni Settanta, Reme è orgogliosa che suo figlio Miguel sia il primo membro della famiglia a entrare all’università. Ma ciò che Miguel vuole davvero è diventare un artista e cantare in un popolare concorso televisivo. In un’epoca in cui l’omosessualità era reato, Reme scoprirà chi sono i nuovi amici di Miguel: il movimento LGBTQI+ andaluso, nato paradossalmente con l’aiuto della Chiesa e duramente osteggiato dalle autorità franchiste. Il racconto, doloroso e coinvolgente, della nascita dell’attivismo LGBTQI+ in Spagna, che è stato accolto dalla critica come il Pride iberico.

​Valentina Stecchi per il Lovers Film Festival È Valentina Stecchi, disegnatrice, vignettista per il quotidiano “Alto Adige”, ad aver firmato l’immagine 2024 di Lovers (cfr. focus dedicato). Valentina Stecchi sarà anche protagonista di vari momenti di graphic recording che accompagneranno i principali appuntamenti di venerdì 19, sabato 20 e domenica 21. 
Foto

 Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema  con Vladimir Luxuria​

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