Il giornalista Marcello Strano del SNGCI, ha sfilato sul Red Carpet della 80. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, durante la premiere del lungometraggio in concorso “Memory” di Michel Franco. Ha preceduto sul tappetto rosso il cast del film formato da Jessica Chastain, Peter Sarsgaard e Michel Franco. Si trovava a Lido di Venezia dall'inizio della Mostra del Cinema, da inviato del quotidiano romano “Paese Roma”. Da anni è membro del Virtual Media Room (Sala Stampa) dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences di Hollywood per seguire da giornalista cinematografico la Notte degli Oscar.
Marcello Strano è nato a Paternò, in provincia di Catania. Giornalista, ex capo redattore del quotidiano veneto “Il Popolo Veneto”, fondato nel 1921 dal partito popolare italiano di don Luigi Sturzo. Iscritto all'Ordine dei giornalisti si occupa di scienze, sport, spettacolo, musica e cinema. Fa parte dell'Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI), Unione Giornalisti Italiani Scientifici (UGIS), Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari (AGIMP) e del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI). Ha partecipato ai più grandi eventi nazionali e internazionali come Sanremo, Taormina, Roma, Venezia, Berlino e Cannes. Foto: Maurizio D'Avanzo
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Mai come quest’anno nel segno della solidarietà, nell’emergenza che Lampedusa sta vivendo sul fronte dell’accoglienza e delle migrazioni, si è aperta due giorni fa la 15.ma edizione de Il Vento del Nord, la rassegna organizzata con il coordinamento di Laura Delli Colli, l’organizzazione di Massimo Ciavarro che l’ha ideata nel 2008 e la consulenza di Giovanni Spagnoletti.
Ancora una volta sull’isola, fino a venerdì prossimo, avra' luogo una settimana di film e cortometraggi che si è aperta con Stranizza d’amuri, esordio alla regia di Giuseppe Fiorello, al quale è stato abbinato, non a caso nella serata di apertura, Battima il ‘Corto per Emergency’ vincitore del concorso annuale sui temi dell’accoglienza e dell’inclusione, scelto da una giuria speciale e realizzato grazie a Indigo Film con la regia di Federico Demattè. Quattordici i titoli in programma ai quali si aggiungeranno due titoli a sorpresa nella ‘notte bianca’ che concluderà la rassegna venerdì prossimo 22 Settembre, una maratona di cinema proprio nella giornata che Lampedusa vive ogni anno con la sua festa tradizionale. E sono altrettanti i cortometraggi sui temi della migrazione che accompagneranno le proiezioni: con Battima proposto un anno fa da Emergency ad Alice nella città la selezione del CIR, Consiglio italiano per i Rifugiati, in cui figurano anche titoli di animazione e con Samia, un’emozionante regia di Monica Guerritore. Dedicato agli studenti liceali, oltre le proiezioni in rassegna, anche un nuovo capitolo del Laboratorio sul Cinema a cura del prof. Giovanni Spagnoletti, quest’anno, nel rapporto con la Letteratura intorno al film di Pupi Avati Dante. Molta musica, commedie e un titolo internazionale ma soprattutto grande attenzione all’ultima stagione del cinema italiano nella selezione che prosegue domenica 17 con l’evento speciale più atteso da Lampedusa, dove Claudio Baglioni è di casa e sarà protagonista di Tutti su! Buon compleanno Claudio, il film concerto sintesi delle dodici serate eccezionali con la direzione artistica e la regia teatrale di Giuliano Peparini, la videoregia di Duccio Forzano, ma soprattutto con la voce, le canzoni e il carisma di Claudio Baglioni sul palco di Caracalla, nel programma dell’Opera di Roma. “Con LampedusaCinema, l’associazione nata per produrre ogni anno Il Vento del Nord” - spiega Laura Delli Colli - “rinnoviamo quest’anno più che mai un appuntamento che nasce dalla voglia di rendere ‘contagiosa’ la passione del cinema e condividerla con gli spettatori di un’isola speciale, che non ha una sala, ma anche dalla naturale vocazione di prossimità di un luogo, una vera e propria ‘terra di mezzo’ che, in un clima di accoglienza unico, convive quotidianamente con la realtà complessa e le difficoltà delle migrazioni”. L’emozione del cinema in una selezione tra musica e commedie. Ieri si è infatti svolta una serata di musica con La primavera della mia vita di Zavvo Nicolosi, protagonisti Colapesce e Dimartino e Tutti su! Buon compleanno Claudio. La serata di questa sera è dedicata alle famiglie a cominciare dal tradizionale appuntamento per i bambini: Capitan Sciabola al quale è abbinato, a seguire, Romantiche di e con Pilar Fogliati. Ancora cinema e musica, questa volta soprattutto per i ragazzi, con due titoli per una serata pop: Mixed by Erry di Sydney Sibilia e Margini di Niccolò Falsetti e Francesco Turbanti martedì 19. Mercoledì 20 torna un film di Riccardo Milani, due volte premiato dalla Giuria di Lampedusa, ed è Grazie ragazzi che apre la serata seguito da Astolfo di Gianni Di Gregorio. Due commedie sul tema del matrimonio giovedì 21 con Il grande giorno di Massimo Venier, l’ultimo film con Aldo Giovanni e Giacomo e a seguire What’s love di Shekhar Kapur, premiato dalla giuria presieduta da Carlo Verdone come migliore commedia alla Festa di Roma 2022. Gran finale con una notte bianca di cinema che si aprirà venerdì 22 con La stranezza di Roberto Andò, regista vincitore dell’ultima edizione de Il vento del nord. Una chiusura all’insegna dell’intrattenimento e insieme di una storia ispirata dalla letteratura protagonisti eccezionalmente insieme Salvo Ficarra, Valentino Picone e Toni Servillo. Ai titoli in rassegna si aggiunge nelle giornate della rassegna un nuovo capitolo di LampedusaLab, il laboratorio di formazione dedicato agli studenti liceali, coordinato operativamente da Stefano Amadio e Rocco Giurato e realizzato grazie alla collaborazione della professoressa Paola Dragonetti ma soprattutto con il prezioso supporto di SIAE e quello della fondamentale Fondazione Claudio Nobis. Un percorso di approfondimento sul cinema e sui mestieri del set ma anche sul rapporto cinema letteratura realizzato quest’anno ancora una volta con la guida del prof. Giovanni Spagnoletti. Venerdì prossimo 22 Settembre i ragazzi, che sono anche i componenti della Giuria, annunceranno il film vincitore di quest’edizione. Il Vento del Nord Una rassegna che vuol essere intrattenimento e spettacolo ma anche cultura e solidarietà per un’isola speciale che attende ormai, ogni anno, come una vera e propria festa, il cinema che i lampedusani, senza una sala, per tutto l’anno non hanno possibilità di vedere sul grande schermo. Nella settimana organizzata da LampedusaCinema, com’è ormai tradizione, i principali protagonisti della rassegna saranno soprattutto i film italiani tra i quali quest’anno molte opere prime di successo. Un modo per portare nell’estremo Sud del Sud, con il cinema d’autore grazie alla commedia, un’occasione di leggerezza e anche di riscatto, in un momento mai come quest’anno reso più complesso dall’attualità che la cronaca mette ogni giorno in primo piano. Giovanna TavianiSi è aperta ieri con una preview la diciassettesima edizione del Salina Doc Fest – Donna Oltre Confini, fondato e diretto da Giovanna Taviani. Il festival del documentario narrativo, dedicato alla donna e alle donne, si svolge nella perla delle Isole Eolie con un programma ricco di proiezioni, incontri, spettacoli dal vivo, degustazioni di vini locali. L'evento avra' fine il 17 settembre. Ricco di iniziative e anteprime il programma del Salina Doc Fest, (visibile al link www.salinadocfest.it/programma-2023/) quest'anno si focalizzerà sulla figura femminile nelle sue azioni audaci e coraggiose che hanno segnato la storia e il linguaggio cinematografico: “Continua il nostro discorso sull’Isola come metafora femminile – sottolinea Giovanna Taviani - il cui unico confine è il mare. Nel nuovo concept realizzato da QMI Stardust, dalle acque profonde delle Isole Eolie emerge un’isola che ha i contorni mutevoli e fuggenti di una donna: è l’isola di Salina, detta anche Didyme, che nel greco antico significa gemella, per i due coni di vulcano che la attraversano e che visti dal mare sembrano i seni di una dea supina emersa dall’acqua, con lo sguardo rivolto verso un nuovo orizzonte di libertà. L’urgenza del tema nasce da una riflessione su quanto sta accadendo oggi nel mondo, a cominciare dalla nuova rivoluzione iraniana, il cui slogan Donna Vita Libertà restituisce alle donne un ruolo di protagonismo attivo per un rinnovamento globale della società in senso democratico. Alla cinematografia femminile iraniana e alle sue protagoniste il Salina Doc Fest dedicherà un Focus Donne e Iran, nella speranza, e nella convinzione, che l’unico modo per aiutare il movimento delle donne iraniane è parlare di loro. Non farle sentire sole”. Oggi giorno ufficiale di inizio dell'evento, sara' presentato, il Film di apertura del festival, alla presenza del regista, L’avamposto di Edoardo Morabito, che torna alla regia dopo aver vinto, al Festival di Torino, nel 2013 con I Fantasi di San Berillo. Prodotto da Dugong Film con Rai Cinema, L’avamposto, qui alla sua seconda proiezione dopo l'anteprima alla recente edizione delle Giornate degli Autori a Venezia, narra la storia utopica di un eco-guerriero scozzese che in Amazzonia , tra mille contraddizioni, cerca di rendere migliore la vita degli e di organizzare un concerto dei Pink Floyd, al fine di sensibilizzare e convincere il governo a difendere la riserva. Un’opera di estrema attualità con un messaggio forte e chiaro: in un mondo che corre a velocità folle verso l’apocalisse, essere un po’ folli è l’unico modo per opporre resistenza. Tra i momenti piu' attesi: un Omaggio ad Agnès Varda, regista, sceneggiatrice e fotografa francese, esponente di spicco della Nouvelle Vague con una sorpresa: il dialogo tra la Varda e Cecilia Mangini, in un’intervista inedita realizzata da Paolo Pisanelli. Nell'ambito del Focus Donne e Iran, spicca la presenza della cineasta Firouzeh Khosrovani, che sarà premiata con il Premio Irritec. “Onorata di consegnare a Firouzeh Khosrovani il Premio Irritec - afferma Giulia Giuffré, Board Member & Sustainability Ambassador del Gruppo industriale - che con arte, coraggio e determinazione, attraverso il documentario narrativo ha dato voce ad un'intera generazione. Perché la storia iraniana e le sue complessità sociali, tra cui le condizioni delle donne, sono lo specchio di una più ampia realtà”. Come omaggio alla cineasta iraniana saranno proiettati i film da lei diretti Rough Cut (2007), Profession: Documentarist (2014), Fest of Duty (2014) e Radiografia di una famiglia (2020), introdotti e presentati con la regista da Antonio Pezzuto e Paola Cassano, responsabili, con Giovanna Taviani, della selezione dei film in concorso. Firouzeh Khosrovani sarà anche protagonista di un incontro pubblico, moderato da Anna Maria Pasetti. Firouzeh Khosrovani ha conseguito un diploma di giornalismo a Teheran, dove, il 10 maggio del 2022, è stata arrestata senza una ragione con la collega Mina Keshavarz. Nei suoi documentari ha esplorato l’immagine delle donne tra il vecchio regime (quello dello Shah) e la Repubblica islamica instaurata dopo la rivoluzione. Novità del Salina Doc Fest è anche la proiezione di Rosa. Il canto delle Sirene, il poetico ritratto della più importante cantastorie siciliana, Rosa Balistreri, realizzato da Isabella Ragonese, al debutto assoluto come regista. Prodotto da Quoiat Films per Sky Arte, il documentario racconta, attraverso le parole e la vita di un gruppo di donne siciliane, l’anima profondamente folk della cantastorie nei luoghi della sua Palermo e nei volti delle donne che oggi la abitano. L'essenza di Rosa è espressa dalla stessa voce della Ragonese che ha svolto un'approfondita indagine sul territorio, incontrando alcune donne il cui percorso di vita si incrocia con i temi archetipici e gli eventi raccontati dalla protagonista nella sua appassionata carriera di cantastorie. Nell’ambito dell’incontro verrà presentato il libro Tutta la vita dentro, curato da Anna Maria Pasetti e Federico Pommier (Cosmo Iannone Editore), dedicato alla lunga e variegata carriera dell’interprete. Alla regista e attrice Isabella Ragonese, che sarà presente al festival, andrà il Premio Omi-Fer, assegnato dall’omonima società tunisina sponsor del festival, che ha fatto dell’inclusione e delle chance lavorative un autentico esempio nella strada verso il successo. Il premio, consegnato personalmente dal CEO e fondatore dell’azienda Taha Omri, è assegnato alla Ragonese per aver saputo documentare nel migliore modo, la preziosa testimonianza di vita di una donna in costante lotta a favore della difesa dei diritti umani, combattendo in prima linea contro povertà, violenza, maschilismo e corruzione. Dopo la consegna del Premio avrà luogo un omaggio a Rosa Balistreri a cura di Etta Scollo, cantautrice catanese che rielabora versi e racconti del mondo ridando voce a storie sopite nel tempo, ma risonanti nel presente che ci attraversa, facendosi indagine sul senso in musica. Con lei sul palco anche Gaspare Balsamo, attore e narratore orale che leggerà alcuni brani di autori siciliani dedicati alla Balestrieri. Balsamo è stato anche il protagonista della preview del festival che si è tenuta ieri sera, alla presenza del Sindaco di Leni Giacomo Montecristo, con lo spettacolo cunto Omo a Mari, liberamente tratto dal romanzo Orcynus Orca di Stefano d’Arrigo. La scelta di assegnare il Premio Omi-Fer a Isabella Ragonese per il suo documentario Rosa. Il canto delle Sirene al SalinaDocFest è il risultato di un sincero riconoscimento per il suo straordinario contributo all’industria cinematografica e al mondo dell’arte, nonché per il suo impegno nel dare voce a storie rilevanti e significative. Omi-Fer è entusiasta di celebrare l’ispirazione e l’arte di Isabella, auspicando che il suo lavoro continui a toccare il cuore di molte persone e a diffondere un impatto positivo sulla società. Il suo contributo risuona profondamente con i nostri valori volti a promuovere espressioni culturali significative e a ispirare un cambiamento positivo attraverso il potere del cinema. A Isabella Ragonese andrà anche il Premio dell’Associazione Internazionale per la Difesa dei Diritti Umani e dei Media per la sua interpretazione di Rosa Balistreri nel documentario Rosa. Il canto delle Sirene. L’Associazione sarà rappresentata al SalinaDocFest dal presidente Ridha Karouida e dal presidente onorario Taha Omri (fondatore e CEO di Omi-Fer). Al festival sarà presente l'attrice, regista e sceneggiatrice Valeria Golino, che sarà insignita del Premio SIAE - Sguardi di Cinema, nato nel 2017 per dare un valore istituzionale all’attenzione che il festival del documentario riserva ogni anno al cinema di finzione più vicino alle sue tematiche e che ha già visto premiare in passato Danilo Monte e Laura D’Amore, Alice Rohrwacher, Claudio Giovannesi, Ficarra e Picone, Francesco Bruni, Leonardo Di Costanzo e Valia Santella. Valeria Golino sarà quindi omaggiata con la proiezione - introdotta dal critico Enrico Magrelli - del film Miele, sua opera prima come regista, presentato Festival di Cannes 2013 nella sezione Un Certain Regard. Con lei, Francesca Marciano, che riceverà il Premio Ravesi – Dal Testo allo Schermo, sceneggiatrice (assieme a Valeria Golino, Luca Infascelli, Valia Santella e Stefano Sardo) di L’Arte della Gioia serie Sky Original diretta da Valeria Golino, girata in Sicilia e ispirata all'omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza, la storia di una ragazzina della Sicilia di inizio ‘900 che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore di quella che ha sempre avuto. Golino e Marciano saranno protagoniste di un incontro pubblico, moderato sempre da Enrico Magrelli. Miele è la storia di Irene (interpretata da Jasmine Trinca), soprannominata “Miele”, trentenne che aiuta segretamente i malati terminali con l'eutanasia, offrendo loro sempre la scelta di poter interrompere il processo. Un riconoscimento a Valeria Golino all’impegno e al successo del suo lavoro come regista. Sei titoli in corsa per il Premio Palumbo al Miglior Documentario, il Premio Studenti Dams Roma Tre e il Premio Mediafenix al Miglior Montaggio, selezionati insieme a Antonio Pezzuto e Paola Cassano. Dei sei film, cinque sono realizzati da registe (sole o in coregia), e tutti raccontano storie di donne sole e in lotta, che non smettono cercare la propria identità, professionale e esistenziale. After the bridge di Marzia Toscano e Davide Rizzo, storia di una donna italiana convertita all’Islam la cui vita e responsabilità genitoriale è travolta dall’attentato suicida terroristico del figlio, membro di un commando jihadista; Chutzpah - qualcosa sul pudore di Monica Stambrini, un diario familiare di una donna in crisi che filma ossessivamente con impertinenza ("chutzpah" in ebraico) immagini intime del suo contesto quotidiano; Il debutto di Chiara Scardamaglia, Laura Schimmenti e Andrea Zulini, un film che segue da vicino la registrazione di un disco che ripercorre la parabola esistenziale e politica di una musicista attraverso un'accurata ricerca etno-musicologica, con i brani piuÌ significativi e le tematiche più pregnanti di uno spaccato storico e artistico del popolo siciliano; L'expérience Zola di Gianluca Matarrese, una storia che mescola vita reale e teatro nelle prove per la messa in scena dell'opera di Zola "L'assommoir", durante le quali i due protagonisti vedono sfumare la propria realtà nella finzione, trovandosi a ripercorrere insieme tutte le scene della storia tra Coupeau e Gervaise; The land you belong di Elena Rebeca Carini, il viaggio interiore di una ragazza che a 30 anni scopre di avere un fratello e decide di conoscerlo da vicino attraverso la sua videocamera, confrontandosi con domande e dubbi, alla scoperta di una propria nuova identità; Touché di Martina Moor, la vita e carriera di un'atleta tra l'ossessione per il successo e il fantasma del fallimento, in un viaggio esistenziale intriso di imprevisti e tradimenti che la costringe a cambiare drasticamente mentalità, luoghi e relazioni umane. Tre i premi finali per i documentari in concorso: il Premio Palumbo Editore al Miglior documentario, il Premio Mediafenix al Miglior montaggio e il Premio Signum Studenti Dams Roma Tre al documentario più votato dagli studenti. La Giuria Ufficiale del Concorso è composta da Francesca Marciano, Anastasia Plazzotta e John Vignola; la giuria degli Studenti Dams Roma Tre dalla Prof.ssa Ivelise Perniola. “Il tema di questa edizione – sottolinea la direttrice artistica Giovanna Taviani - è Donna Oltre Confini: confini interiori, confini di genere, confini geografici, per proseguire il discorso sull’Isola come metafora femminile, il cui unico confine è il mare. Salina è isola donna, isola madre, isola verde. Nel 2019 è stata scelta dalla Commissione europea tra le sei isole pilota per la transizione verso l’energia pulita, nell’ambito dell’iniziativa “Clean Energy for EU Islands” di Bruxelles, che intende favorire un percorso verso l’autosufficienza, la sostenibilità e la creazione di nuovi posti di lavoro nelle isole minori. Ma il tema Donna Oltre Confini nasce anche da una riflessione politico-culturale su quanto sta accadendo oggi alle donne, a cominciare dalla nuova rivoluzione iraniana, il cui slogan “Donna, Vita, Libertà” restituisce alla donna un ruolo di protagonismo attivo per un rinnovamento globale della società in senso democratico. Sulle donne è incentrato anche il Concorso ufficiale del Festival. Donne oltre confini furono anche due grandi siciliane, colonne portanti della cultura italiana del secolo scorso, una appartenente al mondo della letteratura, l’altra della musica: Goliarda Sapienza e Rosa Balistreri. Per questo voglio dire grazie al Salina Doc Fest, che in questi diciassette anni, in fondo, ci ha fatto sentire tutti un po' meno soli”. Salina Doc Fest – Donna Oltre Confini, dal 14 al 17 settembre. Tra gli ospiti Valeria Golino7/30/2023 Si tiene dal 14 al 17 settembre 2023 la diciassettesima edizione del Salina Doc Fest – Donna Oltre Confini, fondato e diretto da Giovanna Taviani. Il festival del documentario narrativo che si tiene nella perla delle Isole Eolie, dedicato alla donna e alle donne, si svolge con proiezioni, incontri, spettacoli dal vivo, degustazioni di vini locali.
Il festival avrà una preview a Roma il prossimo 4 agosto, con la conferenza stampa alle ore 11:30 alla Sala Santa Rita da Cascia in Campitelli in cui saranno svelati il programma completo e tutti gli ospiti, alla presenza del documentarista francese Nicolas Philibert (Nel paese dei sordi; Essere e avere). Alle ore 21:00 Philibert presenterà quindi al pubblico il suo ultimo film On the Adamant all'Arena Nuovo Sacher di Largo Ascianghi. Durante la serata l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, consegnerà a Philibert la Medaglia di Roma. Il film, vincitore dell'Orso d'Oro alla Berlinale 2023 racconta il grande lavoro di un centro per malattie mentali per adulti che galleggia sulla Senna a Parigi. Classe 1951, il regista, fotografo, montatore Nicolas Philibert inizia la carriera nel cinema nel 1973 come assistente alla regia e scenografo per Alain Tanner, Claude Goretta e altri. Nel 1978 realizza con Gérard Mortillat il lungo documentario La voix de son maitre. Nel 1989 gira La ville Louvre, mentre Nel paese dei sordi (1992) impone il regista come uno dei più originali del nuovo cinema francese. Successivamente ha diretto Un animal, des animaux (1994), Le moindre des choses (1996), Qui sait? (1998). Nel 2002 ha presentato Essere e avere, fenomeno di incassi in Francia. In seguito dirige i documentari La maison de la radio (2013), In ogni istante (2018), sulla professione infermieristica, e Sur l'Adamant (2023), premiato con l'Orso d'Oro alla Berlinale. Nel programma di settembre, come sempre variegato e quest'anno focalizzato sulle donne, il festival si onora di presentare un Omaggio ad Agnès Varda, regista, sceneggiatrice e fotografa belga, esponente di spicco della Nouvelle Vague. Nell'ambito del Focus Donne e Iran, spicca la presenza della cineasta Firuozeh Khosrovani, che sarà premiata con il Premio Irritec. “Onorata di consegnare a Firouzeh Khosrovani il Premio Irritec - afferma Giulia Giuffré, Board Member & Sustainability Ambassador del Gruppo industriale - che con arte, coraggio e determinazione, attraverso il documentario narrativo ha dato voce ad un'intera generazione. Perché la storia iraniana e le sue complessità sociali, tra cui le condizioni delle donne, sono lo specchio di una più ampia realtà”. Come omaggio alla cineasta iraniana saranno proiettati i film da lei diretti Rough Cut (2007), Profession: Documentarist (2014), Fest of Duty (2014) e Radiografia di una famiglia (2020), introdotti e presentati con la regista da Antonio Pezzuto e Paola Cassano. Firuozeh Khosrovani sarà anche protagonista di un incontro pubblico, moderato da Anna Maria Pasetti. Studi all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, Firuozeh Khosrovani ha conseguito un diploma di giornalismo a Teheran, dove, il 10 maggio del 2022, è stata arrestata senza una ragione con la collega Mina Keshavarz. Nei suoi documentari ha esplorato l’immagine delle donne tra il vecchio regime (quello dello Shah) e la Repubblica islamica instaurata dopo la rivoluzione. Al festival sarà presente l'attrice, regista e sceneggiatrice Valeria Golino, che sarà insignita del Premio SIAE - Sguardi di Cinema, nato nel 2017 per dare un valore istituzionale all’attenzione che il festival del documentario riserva ogni anno al cinema di finzione più vicino alle sue tematiche. Nelle scorse edizioni sono stati premiati Danilo Monte e Laura D’Amore, Alice Rohrwacher, Claudio Giovannesi, Ficarra e Picone, Francesco Bruni, Leonardo Di Costanzo e Valia Santella. A consegnare il premio sarà Roberto Razzini, Consigliere di Gestione SIAE e Managing Director di Sony Music Publishing. Valeria Golino sarà quindi omaggiata con la proiezione - introdotta dal critico Enrico Magrelli - del film Miele, sua opera prima come regista, presentato Festival di Cannes 2013 nella sezione Un Certain Regard. Con lei, Francesca Marciano, che riceverà il Premio Ravesi – Dal Testo allo Schermo, sceneggiatrice di L’Arte della Gioia serie Sky Original diretta da Valeria Golino, girata in Sicilia e ispirata all'omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza, la storia di una ragazzina della Sicilia di inizio ‘900 che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore di quella che ha sempre avuto. Golino e Marciano saranno protagoniste di un incontro pubblico, moderato sempre da Enrico Magrelli. Miele è la storia di Irene (interpretata da Jasmine Trinca), soprannominata Miele, trentenne che aiuta segretamente i malati terminali con l'eutanasia, offrendo loro sempre la scelta di poter interrompere il processo. Un riconoscimento a Valeria Golino all’impegno e al successo del suo lavoro come regista. Il Premio SIAE è nato nel 2017 per dare un valore istituzionale all’attenzione che il festival del documentario riserva ogni anno al cinema di finzione più vicino alle sue tematiche. Nelle scorse edizioni sono stati premiati Danilo Monte e Laura D’Amore, Alice Rohrwacher, Claudio Giovannesi, Ficarra e Picone, Francesco Bruni, Leonardo Di Costanzo e Valia Santella. Tre i premi finali per i documentari in concorso: il Premio Palumbo Editore al Miglior documentario, il Premio Mediafenix al Miglior montaggio e il Premio Signum Studenti Dams Roma Tre e Isa Conti Lipari al documentario più votato dagli studenti. “Continua il nostro discorso sull’Isola come metafora femminile – sottolinea la direttrice artistica Giovanna Taviani - il cui unico confine è il mare. Nel nuovo concept realizzato da QMI Stardust, dalle acque profonde delle Isole Eolie emerge un’isola che ha i contorni mutevoli e fuggenti di una donna: è l’isola di Salina, detta anche Didyme, che nel greco antico significa gemella, per i due coni di vulcano che la attraversano e che visti dal mare sembrano i seni di una dea supina emersa dall’acqua, con lo sguardo rivolto verso un nuovo orizzonte di libertà. L’urgenza del tema nasce da nasce da una riflessione su quanto sta accadendo oggi nel mondo, a cominciare dalla nuova rivoluzione iraniana, il cui slogan Donna Vita Libertà restituisce alle donne un ruolo di protagonismo attivo per un rinnovamento globale della società in senso democratico. Alla cinematografia femminile iraniana e alle sue protagoniste il Salina Doc Fest dedicherà un Focus Donne e Iran, nella speranza, e nella convinzione, che l’unico modo per aiutare il movimento delle donne iraniane è parlare di loro. Non farle sentire sole”. Marco BellocchioUn parterre di ospiti costituito da personalità di rilievo del cinema e della tv per la 7a edizione del BCT, il Festival Nazionale del Cinema e della Televisione Città di Benevento che si terrà quest’anno dal 21 al 25 giugno 2023.
Il maestro Marco Bellocchio è il primo importantissimo artista annunciato come ospite del prossimo BCT. Reduce dal successo di Rapito, il suo ultimo film presentato al Festival di Cannes, Marco Bellocchio arriverà nel capoluogo sannita e sarà ospite nella centralissima Piazza Roma giovedì 22 giugno 2023. Regista, sceneggiatore e maestro di cinema, nella sua straordinaria carriera è stato insignito della Palma d’Oro onoraria al Festival di Cannes nel 2021, del Leone d’oro alla Carriera alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e dell’Orso d’argento al Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Vincitore, quest’anno, del David di Donatello come Miglior Regista per il film “Esterno Notte”, aveva già vinto 6 David di Donatello, tra cui “Miglior film”, “Miglior Regia” e “David alla carriera”, 9 Nastri d’Argento e 7 Globi D’Oro. Il Maestro Bellocchio sarà protagonista di un incontro pubblico, nel corso del quale riceverà il premio alla carriera del Festival Nazionale del Cinema e della Televisione. La conferenza stampa di presentazione della prossima edizione del Festival si terrà giovedì 8 giugno, alle ore 15:00, presso l’Università degli Studi del Sannio, Palazzo San Domenico, a Benevento. Il BCT Festival - di cui è direttore onorario il produttore Nicola Giuliano - è realizzato grazie al sostegno e al supporto della Regione Campania, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Cinema, dell’Istituto Luce, del Comune di Benevento, dell’Università degli Studi del Sannio oltre naturalmente agli sponsor privati che sin dalla prima edizione hanno contribuito al successo del festival. Fondamentale il contributo dei partner IIF, società controllata da Lucisano Media Group, Vision Distribution, Warner Bros. Discovery, Indigo Film e The HotCorn . Ieri sera, RTVE (Radio Televisione spagnola) ha presentato la 67esima edizione del RNE Sant Jordi Cinematography Awards, in una serata di gala tenutasi al Teatre Lliure di Barcellona, diretta da Gemma Nierga e Sílvia Abril. Luis Zahera e Anna Castillo sono stati premiati come migliori attori per il film “Alcarras” diretto da Carla Simon, quest’ultima ha ricevuto il popolare riconoscimento del pubblico “La rosa di Sant Jordi”. Gerardo Herrero è stato onorato con l'Industry Award. Tra gli ospiti internazionali piu’ attesi la famosa attrice americana Susan Sarandon che nella stessa giornata di ieri e' stata la protagonista di appuntamenti speciali con la stampa organizzati da Rtve e in occasione del Barcelona Film Fest e' stata ospite di un incontro con il pubblico al cinema Verdi. L’artista ha ricevuto l'Award of Honor dalla regista e amica catalana Isabel Coixet; il pubblico le ha inoltre dedicato un lungo e caloroso applauso. La Sarandon e’ apparsa molto emozionata al momento della consegna del premio, lacrime di commozione nel pronunciare il nome dell’amico musicista Harry Belafonte, scomparso pochi giorni fa : “ Era un uomo coraggioso, divertente e affettuoso, una vera boccata d’aria fresca. Noi artisti siamo la bussola della coscienza e dell’ umanita’, lui credeva in un mondo migliore, anche io lo penso, per questo lo stimo molto”. Omar Sy altro ospite internazionale, che in questi giorni e’ stato tra i protagonisti del Barcelona Film Fest, ha ricevuto l'Award of Honor per una breve, ma intensa carriera: “Sono molto onorato, è molto emozionante vedere le mie immagini, i miei film sullo schermo e ricevere tanto calore sebbene la mia carriera sia ancora così breve. In Spagna mi avete accolto sempre molto bene e conto su tutti voi per ricevere i prossimi premi di Sant Jordi”. Durante la serata, diretta da María Eizaguirre e condotta da Gemma Abril e Sílvia Abril, si sono esibiti Luz Casal e Blanca Paloma, che hanno eseguito “Eaea” la canzone che rappresenterà TVE all'Eurovision Song Contest di Liverpool il 16 maggio. Il gala di premiazione si e’ invece concluso con un’esibizione esplosiva e coinvolgente di Vicco. La cantante ha coinvolto l’intero pubblico sulle note del popolare pezzo pop “ Nochentera”. Altri premi: Premio Miglior interpretazione e' andato a Luis Zahera per il film “As bestas” . I RNE Sant Jordi Cinematography Awards sono stati consegnati a : “Cinco lobitos” come miglior opera prima. Sandra Tapia, produttrice esecutiva di “As bestas” ha ricevuto il premio per il miglior film spagnolo. L'Industry Award è andato a Gerardo Herrero. Il regista José Luis Garci ha ricevuto il premio alla carriera. Il premio speciale La rosa di Sant Jordi per il miglior film spagnolo a “Alcarràs” . Adolfo Blanco, distributore in Spagna di “Argentina, 1985” ha ricevuto la Rosa di Sant Jordi per il miglior film internazionale. Top gun: Maverick di Joseph Kosinski, vince per la categoria film stranieri. Tilda Swinton e Austin si aggiudicano il premio come migliori attori stranieri Il programma e’ stato realizzato e sara' trasmesso da RTVE. Omar SyViccoPremio speciale Nataliberaweb intitolato al taorminese Armando Bonadonna assegnato ad Alice Sagrati12/18/2022 L’ ottava edizione del Festival Indipendente di Cinema Breve Via dei Corti, si è conclusa dopo 2 giorni impegnativi, ma ricchi di contenuti e di ospiti che hanno coinvolto il pubblico e appassionati giunti per l’occasione. La manifestazione si è tenuta il 16 e 17 dicembre presso il Teatro Angelo Musco di Gravina di Catania, in cui sono stati proiettati e premiati diversi registi con le loro relative opere. Il Festival come sempre è stato diretto da Cirino Cristaldi e presieduto da Marcella Messina. Da menzionare tra i riconoscimenti speciali assegnati, il premio Nataliberaweb , intitolato ad Armando Bonadonna per la miglior regia della sezione documentari. Il blog culturale della figlia, Carlotta Bonadonna, è da anni media partner di diverse attività realizzate dall’associazione No_ Name, tra cui il Festival di cinema breve, Via dei corti. Quest’anno il premio, giunto alla sua quarta edizione, è stato consegnato alla regista romana Alice Sagrati e al suo cortometraggio “Sbagliando s’inventa”. Armando Bonadonna era un appassionato di fotografia, tra i più bravi fotografi subacquei siciliani, con diverse pubblicazioni e trofei, documentarista, Presidente della 1° tv privata a Taormina, videomaker, tra i primi collaboratori di Radio Taormina e amante dell’arte in tutte le sue forme. E’ stato sempre innamorato di Taormina alla quale ha dedicato un documentario realizzato negli anni 90. Ha sempre partecipato attivamente alle varie iniziative culturali e artistiche del suo paese, stimolando e trasferendo a tanti giovani e amici la passione per il video. Nataliberaweb ha scelto di premiare un cortometraggio della sezione documentari perché rappresenta il lavoro a cui si dedicava Armando Bonadonna. Il premio è un omaggio che fa la famiglia per onorare il suo ricordo, le sue passioni e per appoggiare un evento, che celebra il cinema e i cortometraggi. Taormina è stata presente a Via dei Corti edizione numero 8. Quest’anno per motivi di lavoro la figlia non è stata presente al Teatro Musco per omaggiare la memoria del padre e consegnare il premio ma ha voluto ricordarlo e annunciare il vincitore del riconoscimento attraverso un video messaggio proiettato durante la serata. La motivazione di Carlotta Bonadonna per la scelta di “Sbagliando s’inventa”: “Un cortometraggio che in maniera intelligente e brillante omaggia la figura del grande Gianni Rodari. Un percorso emozionante e curioso nel mondo delle favole, della poesia e della magia dello scrittore. Sensibile e delicato è stato capace di colpire attraverso una narrazione fatta di immagini di repertorio storiche mescolate ad una grafica moderna. La grammatica della fantasia e la forza della creatività di Rodari così come altre citazioni della sua letteratura ci ricordano l’importanza di rimanere in qualche modo bambini, continuare a sognare e di usare la fantasia... perchè sbagliando s’inventa”. Premiazione foto: Michele CutuliGiuseppe Tornatore, Fiorello, Bernando Campo ll Taormina Film Fest ha celebrato con il Taormina Award due Premi Oscar e miti del cinema internazionale. Nella serata di apertura è stato consegnato al maestro Francis Ford Coppola. La celebrazione di chiusura avvenuta sempre nello splendido scenario del Teatro Antico ha omaggiato Ennio di Giuseppe Tornatore che ha ricevuto il premio da un ospite a sorpresa: Rosario Fiorello. La consegna è stato un momento molto emozionante e commovente; standing ovation all'ingresso di Tornatore da parte di tutto il pubblico. Sul palco per celebrare Ennio anche il violinista e compositore candidato al Golden Globe Carlo Siliotto che ha regalato al pubblico il suo ricordo del grande Morricone. La premiazione di Ennio pluripremiato e osannato dalla critica, è stata preceduta preceduta dalla suggestiva ed emozionante esibizione musicale dell’Orchestra a Plettro Città di Taormina che ha eseguito alcuni celebri brani del Maestro Morricone. Standing ovation anche per il loro talento e bravura indiscussa. Per omaggiare Tornatore, sul palco anche il commissario straordinario di Taormina Arte Bernando Campo. La consegna come già detto è stata affidata alla simpatia e umorismo di Fiorello. Ester Bonafede consegna il Premio a Boiling Point. Sul palco: Cristina Comencini. Presidente di giuria con Noemi e gli altri giuratiÈ Boiling Point di Philip Barantini il miglior film della 68ma edizione del Taormina Film Fest che vince anche la miglior regia conquistando gli ambiti Cariddi d’Oro e d’Argento. Un film cucinato con ottimi ingredienti: Stephen Graham interpreta Andy, un capo chef in un ristorante di lusso che lo vede combattere con problemi sia personali che economici e avere una notte piuttosto burrascosa dove sarà costretto ad affrontare la sua squadra e gestire la pressione del giorno più impegnativo dell’anno, l’apertura del suo nuovo locale. Il film, girato in un unico piano sequenza, ha ottenuto quattro candidature ai BAFTA, undici candidature e quattro premi ai British Independent. Boiling Point è una produzione britannica di Ascendant Films e Burton Fox Films, in coproduzione con Three Little Birds, Matriarch Productions, Alpine Films, White Hot Productions, Insight Media Fund, Urban Way e Bromantics. Il film arriverà in Italia a settembre come primo film di Arthouse, il nuovo progetto editoriale dedicato al cinema d'essai di I Wonder Pictures e Valmyn. Ancora un premio: la Maschera di Polifemo per Stephen Graham - diventato uno dei migliori attori britannici - protagonista ddl film ed eccellente attore capace di restituire al pubblico l’angoscia, lo stress, la fretta e l’ansia delle moderne dinamiche lavorative. Ha consegnato il premio la sovrintendente della Fondazione Taormina arte Ester Bonafede. Boiling Point riceve inoltre il ‘Premio della Critica Italiana - SNCCI’ del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Ha consegnato il riconoscimento la giuria composta dai critici cinematografici Pedro Armocida, Alessandro Cuk e Michela Greco. È Boiling Point di Philip Barantini il miglior film della 68ma edizione del Taormina Film Fest che vince anche la miglior regia conquistando gli ambiti Cariddi d’Oro e d’Argento. Un film cucinato con ottimi ingredienti: Stephen Graham interpreta Andy, un capo chef in un ristorante di lusso che lo vede combattere con problemi sia personali che economici e avere una notte piuttosto burrascosa dove sarà costretto ad affrontare la sua squadra e gestire la pressione del giorno più impegnativo dell’anno, l’apertura del suo nuovo locale. Il film, girato in un unico piano sequenza, ha ottenuto quattro candidature ai BAFTA, undici candidature e quattro premi ai British Independent. Boiling Point è una produzione britannica di Ascendant Films e Burton Fox Films, in coproduzione con Three Little Birds, Matriarch Productions, Alpine Films, White Hot Productions, Insight Media Fund, Urban Way e Bromantics. Il film arriverà in Italia a settembre come primo film di Arthouse, il nuovo progetto editoriale dedicato al cinema d'essai di I Wonder Pictures e Valmyn. Maschera di Polifemo alla migliore attrice Danica Curcic, intensa protagonista di Baby Pyramid di Cecilie McNair. Una straordinaria interpretazione in un film che tratta un tema spinoso come quello della procreazione assistita. L’attrice continua a rivelare una straordinaria capacità di restituire tutta la complessità emotiva e l’autenticità del suo personaggio. Maschera di Polifemo anche per Stephen Graham - diventato uno dei migliori attori britannici - protagonista di Boiling Point ed eccellente attore capace di restituire al pubblico l’angoscia, lo stress, la fretta e l’ansia delle moderne dinamiche lavorative. Con la sua straordinaria voce, Noemi apre la cerimonia di premiazione con una performance da brividi piano e voce: la cantante romana interpreterà Glicine presentata all’ultimo Festival di Sanremo e la cover di (You Make Me Feel Like) A Natural Woman di Aretha Franklin. Oltre ai premi legati al concorso, il Festival celebra Premi Oscar e miti del cinema internazionale con il Taormina Award già consegnato nella serata di apertura a Francis Ford Coppola e che questa sera riceverà sul palco del Teatro Antico anche Giuseppe Tornatore: il suo Ennio pluripremiato e osannato dalla critica, sarà preceduto dall’esibizione musicale dell’Orchestra a Plettro Città di Taormina che eseguirà alcuni celebri brani del Maestro Morricone. Sul palco del Teatro Antico il violinista e compositore candidato al Golden Globe Carlo Siliotto che regalerà al pubblico il suo ricordo del grande Ennio Morricone. Carismatiche e affascinanti, le splendide protagoniste del cinema che si alterneranno sul palco saranno la modella Mădălina Ghenea, l’attrice Elena Lietti e l’attrice e regista siciliana Stefania Spampinato vincitrice del ‘Premio Wella’ di questa edizione. La giuria composta dai critici cinematografici Pedro Armocida, Alessandro Cuk, Michela Greco, consegnerà il ‘Premio della Critica Italiana - SNCCI’ del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani a Boiling point. E ancora ‘Premio della Giuria Popolare’ a Io e Spotty di Cosimo Gomez - una produzione Mompracem con Rai Cinema, prodotto da Carlo Macchitella, Manetti Bros., Pier Giorgio Bellocchio, nelle sale dal 7 luglio e distribuito da Adler Entertainment - con menzione speciale per la protagonista femminile del film Michela De Rossi. ‘Taormina Arte Award’ a Ninni Panzera per la professionalità, l’impegno e la passione nei trentacinque anni di lavoro alla Fondazione Taormina Arte, ‘Premio Videobank’ alle maestranze dello spettacolo e ‘Premio Etna Comics’ a Davide Vigore per il cortometraggio Dream. Questa sera viene inoltre consegnato il premio ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo al film Piccolo Corpo di Laura Samani: ritira il premio lo sceneggiatore del film Marco Borromei. Questo film testimonia un cinema capace di celebrare il territorio e la bellezza del nord est del nostro Paese. “Premi Oscar, identità femminile, scoperta di nuovi talenti, musica, documentari e animazione: Taormina Film Fest celebra tutto il cinema per tutti, riportando al Teatro Antico il grande pubblico. Una sfida vinta nella condivisione e in sinergia con il territorio: una città affacciata sul mondo, un festival aperto al futuro” - dichiarano i Direttori Artistici del Festival Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia. Rai Movie trasmetterà lo speciale dedicato a quest’edizione mercoledì 6 luglio alle 22.35. I premi sono sttai realizzati dal Maestro orafo Michele Affidato. I Cariddi d’Oro, d’Argento e le Maschere di Polifemo sono stati assegnati dalla giuria presieduta dalla regista candidata all’Oscar Cristina Comencini e composta da Noemi, Marco Borromei, Massimiliano Gallo e Aleem Khan. TUTTI I PREMI CARIDDI D’ORO - MIGLIOR FILM BOILING POINT di PHILIP BARANTINI CARIDDI D’ARGENTO - MIGLIORE REGIA PHILIP BARANTINI per BOILING POINT MASCHERA DI POLIFEMO - MIGLIORE ATTRICE DANICA CURCIC per BABY PYRAMID MASCHERA DI POLIFEMO - MIGLIOR ATTORE STEPHEN GRAHAM per BOILING POINT TAORMINA AWARDS FRANCIS FORD COPPOLA GIUSEPPE TORNATORE TAORMINA EXCELLENCE AWARDS CAST, CREW e PRODUZIONE di TELL IT LIKE A WOMAN Fiorello premia Giuseppe Tornatore con Berbardo CampoEster Bonafede premia l'attore e cast pluripremiato di Boiling pointMario Bolognari premia Ninni Panzera |
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