Ieri si è concluso il Lovers film fest di Torino. Tanti artisti, registi, attori e personaggi hanno arricchito i diversi eventi e momenti del Festival. Un'atmosfera di festa, gioia e voglia di "rivoluzione colorata" si è respirata per tutte le sale della rassegna. Un programma variegato in cui le tematiche LGBTQI, lotta dei diritti, amore oltre ogni frontiera hanno fatto da collante tra perfomance teatrali,film, presentazioni di libri e momenti di riflessione. Il ribaltamento della tradizionale forma di vivere l'amore tramite l'occhio critico del cinema è riuscito nel suo intento. Il tema dei sentimenti e le emozioni oltre ogni limite generazionale e di sesso è stato discusso e cuore del festival, tra i film che ho avuto il piacere di vedere, vorrei attenzionare "The Cakemaker" di Ofir Raul Graizer e "A Glòria e a Graca " di Flavio R. Tambellini. Entrambi dalle atmosfere Almodoriane, in cui la vena poetica e nello stesso tempo il mordente e la freddezza della realtà riescono a spiegare tematiche importanti e forti in maniera poetica e naturale. I film vincitori del Festival: Concorso internazionale lungometraggi All the Lovers, TINTA BRUTA di Marcio Reolon e Filipe Matzembacher (Brasile, 2018,118') e una menzione speciale a TIERRA FIRME di Carlos Marques-Marcet (Spagna, 2017, 111').
Concorso internazionale documentari Real Lovers, BEYOND THE OPPOSITE SEX di Bruce Hensel (USA, 2018, 89'). Per la sezione iconoclasta Irregular Lovers, la miglior pellicola è stata FLORES di Jorge Jácome (Portogallo, 2017, 26'). I giovani giurati del concorso cortometraggi Future Lovers coordinati da Massimiliano Quirico hanno scelto come vincitore MALIK di Nathan Carli (France, 2018, 15'). La giuria Young Lovers ha voluto premiare TINTA BRUTA. Si aggiudica invece il Premio Stajano BIXA TRAVESTY (TRANNY FAG) di Claudia Priscilla e Kiko Goifman (Brasile, 2018, 75'). La serata finale e di chiusura è stata presentata da Pino Strabioli con la partecipazione di Valeria Golino alla quale il presentatore ha dedicato un'intervista. Ospite in concerto Nina Zilla. Durante i giorni del festival proprio Torino è stata la città dove per la prima volta in Italia un sindaco ha riconosciuto la possibilità di avere un figlio a una coppia di donne. "Torino - spiega la sindaca Chiara Appendino - è la prima città italiana a consentire alle coppie omogenitoriali di veder riconosciuto il diritto ai loro figli di avere entrambi i genitori". Un grande passo in avanti in un clima di cambiamenti sociali e culturali. Discutibile, criticato, giusto o non giusto ma è successo e questo vuol dire che anche l'italia si sta avvicinando a delle trasformazioni di carattere sociologico.
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Luglio 2024
AutoreNata Libera Categorie:
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