Lunedì 13 luglio, 3° giorno di Taormina film fest, sono stati proiettati come di consueto al Palazzo dei congressi di Taormina due film in concorso per la categoria lungometraggi internazionali: "Mater" di jure Pavlovic (croato) e "Uncle" di René Frelle Petersen (danese). Presente in sala Emmanuelle Seigner, presidente di giuria di questa sezione . Filo rosso che li ha unisce: le relazioni e rapporti complessi e articolati tra i membri di un nucleo familiare. Entrambi i film rappresentano 2 mondi che a causa di di dinamiche interne ed esterne precedentemente successi, si fondano e si costruiscono secondo delle regole implicite e particolari della famiglia. Uno dei temi affrontati dai film di questa edizione è infatti il mondo delle relazioni madre-figlia. Le proiezioni sono state introdotte dai due direttori artistici : Leo Gullotta e Francesco Calogero.
Il primo vede un rapporto che rinasce e si ricostruisce, dopo un allontanamento, a causa di una malattia che ricongiunge una madre ed una figlia. Il dolore e la sofferenza, i sentimenti e le sensazioni delle due donne sono i veri protagonisti. In un clima quasi claustrofobico, pesante e " triste" viene vissuta tutta la narrazione del film. Il montaggio e la regia con primi piani e controcampi ravvicinati insistono molto sulle personalità delle attrici, a volte troppo, La backstory dei personaggi e sceneggiatura è zoppicante in molte parti, un mancato approfondimento delle protagoniste e ritmo narrativo lento sono però sorretti da una notevole bravura delle attrici che riescono a renderci bene la parte emotiva e psicologica del dramma. Una malattia è però l'antidoto ad un rapporto svanito, che rinasce proprio in questa circostanza. L'amore tra una madre e una figlia è ciò che sicuramente emerge da una storia fatta di dialoghi e scambi di opinioni. Sulla stessa linea è "Uncle", film che racchiude il suo plot narrativo all'interno di una fattoria danese, in cui è protagonista la relazione tra uno zio bizzarro e particolare ed una nipote completamente devota al parente. Un rapporto stretto che solo loro possono capire e condividere all'interno del loro mondo. Anche qui un microsistema a parte, le loro abitudini e routine quotidiane dettano il tempo che passa, un ciclo che si ripete ogni giorno. La tv che dall'esterno annuncia le notizie sul mondo è l'unico punto di contatto che sembra interferire nella loro realtà. Un sistema bizzarro ma organizzato secondo le loro regole. Due momenti di rottura: la nascita di un vitellino e il corteggiamento di un ragazzo nei confronti della nipote sembrano rompere l'equilibrio dei 2 protagonisti. Una timida evoluzione dei 2 protagonisti, un cambio di vita appare fare breccia nella storia ma in realtà la storia continuerà in un latro modo... Anche qui una scrittura che lascia dei tasselli mancanti e deboli nell'evoluzione dei personaggi, un conflitto poco chiaro con un risvolto poco incisivo. Notevole fotografia e interpretazione degli attori. Un film che tenta in alcuni momenti leggeri slanci umoristici ma che in realtà rappresentano lo strano e simpatico legame tra i due personaggi. Una giornata quindi dedicata ai rapporti tra generazioni diverse e legami forti e difficili da spiegare.
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Dicembre 2024
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