Sfida a 7 per i Nastri d'argento 2018. Premiazione il 30 giugno al Teatro greco di Taormina5/31/2018 Il 29 maggio a Roma sono state presentate le nominations per i Nastri d’argento 2018 e già consegnati alcuni riconoscimenti speciali. L’ambito premio è assegnato dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani che ogni anno seleziona e sceglie tra i migliori film di nostra produzione usciti dal 1 giugno 2017 al 31 maggio 2018. La premiazione avverrà il 30 giugno nel bellissimo e consueto teatro greco di Taormina e trasmesso dalla Rai. Vediamo in dettaglio le candidature e gli antagonisti con più approvazioni da parte della stampa: Dodici nominations per Loro di Paolo Sorrentino, nove per Ammore e malavita dei Manetti Bros. e Dogman di Matteo Garrone, otto a Napoli velata di Ferzan Ozpetek, e cinque per A casa tutti bene di Gabriele Muccino. Per la categoria miglior film, in gara: Loro, A Ciambra, Chiamami col tuo nome, Dogman, e Lazzaro Felice. Si giocano il titolo di miglior regista: Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Luca Guadagnino, Gabriele Muccino, Ferzan Ozpetek, Paolo Franchi e Susanna Nicchiarelli. Interessante sfida anche per la sezione Miglior Regista esordiente dove gareggiano: Dario Albertini regista di Manuel, Fabio e Damiano D’Innocenzo per la La terra dell’abbastanza, Valerio Attanasio (Il Tuttofare), Annarita Zambrano (Dopo la guerra), e l’ “esordiente” Donato Carrisi per La ragazza nella nebbia. Nella compagine miglior attore troviamo: Giuseppe Battiston (Dopo la guerra – Finché c’è prosecco c’è speranza), Alessio Boni (La ragazza nella nebbia, Respiri), Marcello Fonte ed Edoardo Pesce per Dogman, Valerio Mastandrea (The Place), e Toni Servillo alias Silvio Berlusconi per Loro. Tra le attrici : Valeria Golino/Alba Rohrwacher per Figlia mia; Lucia Mascino (Amori che non sanno stare al mondo), Giovanna Mezzogiorno (Napoli velata), Luisa Ranieri (Veleno), Elena Sofia Ricci (Loro). Alcuni nastri d’argento speciali sono stati già assegnati 2 giorni fa al Maxxi di Roma. Gigi Proietti : Nastro alla Carriera; Nastro Speciale: Paolo Taviani (in omaggio anche al fratello Vittorio, morto lo scorso aprile); Nastro Cinema Internazionale: Paolo Virzì e Vittorio Storaro, direttore della fotografia dell’ultimo film di Woody Allen, La ruota delle meraviglie. Fabrizio Gifuni ha ricevuto un premio speciale per l’interpretazione di Pippo Fava nel film per la tv diretto da Daniele Vicari, Prima che la notte Sono stati inoltre consegnati i premi di alcune categorie tecniche: Importante la statuetta al miglior montaggio che va ex aequo a Walter Fasano per Chiamami con il tuo nome e Marco Spoletini per Dogman; Nastro d’Argento 2018 per la miglior fotografia è andata a Gian Filippo Corticelli per Napoli Velata; per i costumi a Nicoletta Taranta per Agadah e A ciambra. Infine premio speciale Biraghi per i migliori attori esordienti sono andati a Euridice Axen (Loro), Guglielmo Poggi (Il tuttofare) e Andrea Lattanzi (Manuel). In attesa di Taormina e la sua premiazione godiamoci questi bellissimi film. Ricordo ancora il bellissimo periodo all’ Università di Bologna, studiavo al Dams e stavo preparando Storia del cinema 2. Seduti in una osteria di Via Zamboni, insieme ai colleghi si parlava di un interessante incontro e dialogo con il regista, autore, scrittore e documentarista Ermanno Olmi, al quale non ero stata presente perché da poco era scomparso quello che per me è stato, in maniera affettiva, il mio più grande documentarista: mio padre. Ieri è morto all’età di 86 anni, il grande maestro bergamasco, e la prima cosa a cui ho pensato è stata quella giornata, perché è in quel pomeriggio che attraverso le chiacchiere con gli amici, ho conosciuto il grande maestro e regista, che dagli anni ’60 ad oggi ci ha regalato grandi capolavori e spaccati di vita unici. Sentendo la triste notizia ho riprovato il dispiacere di non aver potuto assistere a quella lezione e chi se lo scorda……. Per tutti gli studiosi, amanti e cultori del cinema, Olmi è stato un grande verista e realista. Dopo il Neorealismo degli anni’ 40, negli anni sessanta, racconta nei suoi film l’Italia rurale, contadina e semplicemente complessa del periodo. L’autore del popolo, che dà voce al quotidiano. Olmi non si ferma solo ad un cinema sociale in cui emergono i problemi e il vero di tutti i giorni; la sua carriera lo vede autore di film di genere differente: la favola, l’allegoria e il romanzo storico Tra i suoi racconti più importanti, il primo lungometraggio: “ Il tempo si è fermato”, presentato a Venezia. Da non dimenticare “Il posto”, “I fidanzati” e “ E venne un uomo”: biografia del Papa Giovanni XXlll, in cui si svela il pensiero religioso del direttore. Dalle atmosfere più documentarie “popolari” passiamo alla “favola contadina” con quello che è stato definito il suo capolavoro: “L'albero degli zoccoli”, vincitore a Cannes; una favola rurale, che per alcune scelte registiche: recitazione in dialetto bergamasco, attori non professionisti, gestualità accentuata, ricordano il grande e unico Neorealismo italiano. Come i grandi autori Olmi ha vissuto un periodo di depressione, allontanandosi dal set per un lungo periodo e chiudendosi nel silenzio, un tacere che dopo anni si trasforma in 2 film di grande valore e fama, vincitori a Venezia: “Lunga vita alla signora!” e “La leggenda del Santo bevitore”. Tra gli ultimi film vorrei ricordare il bellissimo “Il mestiere delle armi” da cui parte la mia riflessione, essendo del 2001, periodo dei miei studi e della mia grande perdita. Una storia vincitrice di diversi premi nazionali e internazionali. Film in costume, storico e drammatico che racconta la vita di Giovanni dalle Bande Bere.
Ultimo suo film “Torneranno i prati” del 2014, ambientato ad Asiago durante la prima guerra mondiale. Ed è proprio in questa città che ieri il grande regista bergamasco, autore di film bellissimi e amatissimi, è morto all'età di 86 anni, dopo un periodo di malattia. Lo voglio definire e ricordare come lo sceneggiatore e scrittore della nostra storia, del popolo, documentarista per eccellenza, capace di dare voce ad una compagine di vite nascoste. Ci ha lasciati portando con se una parte importante della cinematografia italiana, era uno degli ultimi del grande cinema italiano, quel tipo di cineasta che oggi non esiste più. Se n’è andato avendo accanto la moglie e i figli e tutti coloro che lo amavano. I "Queen" stanno per tornare...! Appassionati del leggendario e storico gruppo rock della storia della musica internazionale preparatevi, il 29 novembre 2018 uscirà in italia “Bohemian Rhapsody” , l’atteso film sulla carriera e la vita della band, dalla sua nascita all’indimenticabile partecipazione al concerto Live Aid del 1985, in cui il mitico Freddie Mercury, frontman del gruppo, diede vita ad una performance unica e indimenticabile consacrandolo uno dei più grandi cantanti rock della storia, nonostante la sua malattia, che nel ’91 lo spense. Il film cercherà di far rivivere la fama, il successo e l’incredibile bravura e forza di un gruppo intramontabile. Grazie alla pellicola diretta da Dexter Fletcher e Brian Singer, l’amato Freddy Mercury ritornerà a vivere; il difficile compito di interpretare il cantante è aspettato a Rami Malek, divenuto celebre con la serie Mr Robot. L’ attore colpirà il pubblico per la sua impressionante somiglianza con Mercury. La scelta dell’interprete iniziata nel 2010, anno in cui nasce l’idea del film, non fu per nulla facile, inizialmente infatti era stato scelto il poliedrico attore britannico Sacha Baron Cohen. Per quanto riguarda il resto del cast : Ben Hardy sarà il batterista Roger Taylor, Gwilym Lee interpreterà il chitarrista Brian May e Joseph Mazzello rivestirà i panni del bassista John Deacon. I Queen Non solo la scelta del protagonista è stata complicata a quanto pare anche la regia è stata sofferta. Quasi l’intero film è stato curato dal regista Bryan Singer, poi sostituito da Dexter Fletcher. Diversi sono i motivi che hanno portato Singer ad allontanarsi dal set ma secondo quanto riportato da NME, il regista ha dichiarato queste motivazioni: «Non volevo nient'altro che essere in grado di finire questo progetto e contribuire a onorare l'eredità di Freddie Mercury e dei Queen, ma Fox non mi ha permesso di farlo perché avevo bisogno di mettere temporaneamente la mia salute e la salute dei miei cari in primo luogo. Il progetto di "Bohemian Rhapsody" è la mia passione. Con meno di tre settimane di riprese rimanenti, ho chiesto a Fox un po’ di tempo libero per poter tornare negli Stati Uniti per far fronte a pressanti problemi di salute riguardanti uno dei miei genitori». Ha anche aggiunto: «Questa è stata un’esperienza molto faticosa, che alla fine ha serie conseguenze sulla mia salute. Sfortunatamente, lo studio è stato riluttante ad accogliere la mia richiesta e ha interrotto i miei servizi. Questa non era la mia decisione ed era al di fuori del mio controllo». Il regista Singer e l'attore Rami Malek Superando queste incertezze tecniche vorrei sottolineare quanto sia grande l’attesa per l’uscita del biopic sui Queen. Tutti i fans attualmente dovranno accontentarsi e pregustare quello che sarà il film dando un’occhiata al trailer diffuso dalla 20th Centyry Fox, dove sulle note di Another One Bites The Dust, Bohemian Rhapsody e We Will Rock You scorrono le immagini della pellicola dedicata ai primi 15 anni di carriera della band. I Queen sembrano avere apprezzato “Bohemian Rhapsody”, speriamo che piaccia a tutte le generazioni che dagli anni ’70 ad oggi continuano ad amare e cantare le canzoni di questa storica band. |
AutoreCarlotta Bonadonna Archivi
Giugno 2024
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