L' Off Fringe Festival a Catania: sezione L'Off- dell'Off e un ricco programma di appuntamenti10/6/2024 Dal 1 ottobre all’11 ottobre 2024, l’ Off dell’Off è la prima delle 4 sezioni che compongono il Catania Off Fringe Festival. Le periferie e i giovani sono al centro del progetto “OFF dell’OFF”, in rete con le scuole e le associazioni territoriali, per un’originale “rialfabetizzazione” artistica ed emozionale delle nuove generazioni. Laboratori, spettacoli, incontri, dibattiti e progetti speciali per il coinvolgimento diretto di oltre 200 studenti agli spettacoli del Fringe con il format Lo Studente in Giuria a cura di Francesca Vitale. Attori e performer catanesi sono protagonisti del programma, che si articolerà in diverse discipline artistiche performative: monologhi teatrali, clownerie, circo, giocoleria, commedie, reading, laboratori-spettacolo di danza, canto. Un ringraziamento speciale va a presidi, coordinatori e al corpo dei docenti delle scuole e delle associazioni di rete che collaborano in maniera entusiastica alla riuscita del progetto: l’I.C. “P.S. Di Guardo-Quasimodo”; I.C. “Italo Calvino”; I.O.S. “Angelo Musco”; Liceo Classico “Mario Cutelli”; Liceo Artistico Statale "Emilio Greco"; Punto Luce Catania-Save The Children Onlus, Wonderlad Lad ETS. Questi gli spettacoli che compongono il programma Off dell’Off con introduzioni e dibattiti o laboratori: CI SONO DONNE CHE … di e con Egle Doria Ci sono donne che … E’ un recital che indaga l’universo femminile. Quello narrato e quello vissuto. Si racconterà il coraggio delle donne che ...da ieri ad oggi. VERSO OZ di e con Egle Doria Uno spettacolo per capire se siamo spaventapasseri, Uomo di latta o Leone; e come i protagonisti della fiaba scoprire, grazie al nostro Oz, di possedere cervello, cuore e coraggio. DISCORSO SU NOI ITALIANI di Giacomo Leopardi con Sabrina Tellico ci sono uomici che provano paura, non posseggono le parole per descrivere la propria infelicità e poi ci sono donne che vorrebbero essere utili. IL CLOWN NELLA VALIGIA di e con Adriano Aiello Un clown entra in scena con una valigia per eseguire alcuni numeri ma è troppo impacciato per eseguirli correttemente. APORIA con Giorgioliere uno spettacolo che condurrà il pubblico in un viaggio attraverso la giocoleria sperimentale e la clownerie, rompendo ogni schema, arricchendo ogni momento con risate contagiose. LABORATORIO DI TEATRO VIAGGIO EMOTIVO a cura di Egle Doria Il laboratorio condurrà i partecipanti in un percorso di educazione sentimentale attraverso il teatro e il linguaggio verbale e non verbale della sperimentazione pedagogica. VOCI D’IN-CANTO a cura di Salvo Disca Lo stage ha l’obiettivo di indagare la voce da un punto di vista canoro e far fare ai partecipanti l’esperienza di cantare in coro. DANZA CREATIVA a cura di Valeria Geremia Tramite tecniche e giochi si lasceranno i rgazzini enrtare in un percorso dove oltre a scopreire le qualità e le tedenze dei loro corpi, ne assaporeranno il piacere di un muoversi fluido. Lo Studente in Giuria è una full immersion per formare dei giovani critici avvicinandoli in modo creativo, stimolante e approfondito al mondo del teatro. I momenti didattici mireranno alla formazione di un’apposita giuria di giovani che avrà la responsabilità di visionare un numero minimo di 6 spettacoli, a loro scelta tra i 59 in programma della sezione Fringe, in modo da stabilire l’assegnazione del premio F.I.L. (Felicità Interna Lorda) allo spettacolo che essi riterranno più meritevole sulla base di criteri e dei parametri appresi nel corso degli incontri preparatori. Il Fringe Catania Off, in collaborazione con la Città Metropolitane di Catania, in una visione di espansione territoriale del festival, da quest’anno allarga i suoi confini coinvolgendo anche il Comune di Mascalucia con spettacoli e focus a Villa Chiara e al Teatro Stabile Mario Re ma anche ad Aci Castello con due sale performative al Four Point By Sheraton. L’Off dell’Off, come detto anticipa le altre 3 sezione del Catania Off Fringe Festival ideato e diretto da Francesca Vitale e da quest’anno fondatori del Fringe Italia Off, un network che unisce i Festival di Milano e Catania quali referenti Italiani del circuito internazionale del World Fringe. CATANIA VILLAGE OFF dal 15 al 27 OTTOBRE - LE CIMINIERE | CENTRO FIERISTICO Biglietteria / InfoPoint / Eventi Il VILLAGE OFF è il centro e cuore del festival. Punto di incontro tra compagnie, operatori, pubblico. Luogo di mostre, incontri e focus, presentazioni di libri, eventi e cooncerti, punto ristoro del Fringe e tanto altro. Il Village è anche ticket e info point. CATANIA IN Una serata al Teatro Sangiorgi per inaugurare e raccontare il Festival. Durante la serata percorreremo le tappe del “Viaggio” e i nostri testimonial dialogheranno con il pubblico e saranno anfitrioni prestigiosi per gli artisti e le compagnie che costellano il programma del CATANIA OFF. FRINGE CATANIA OFF - dal 17 al 27 OTTOBRE 59 SPETTACOLI PER 236 REPLICHE Spettacoli del panorama contemporaneo indipendente Fringe e OFF provenienti da tutta Italia e dall'estero, selezionati dai direttori artistici degli spazi partner. Performance di diversi generi e in diverse lingue, da giovedì a domenica delle 2 settimane, avranno luogo ogni 2 ore in ogni location, regalando nuova linfa teatrale alla città. Non vi resta che preparare il vostro itinerario di viaggio nel mare delle emozioni del Fringe. Pronti a partire? It’s Fringe Time! Programma completo su www.catanioff.com
0 Comments
Cosa penserebbe il Maestro Giuseppe Verdi nel sapere che la sua Traviata per la prima volta dal vivo a Siracusa è stata tradotta e interpretata anche nella lingua LIS (Lingua dei Segni)? Genio, innovatore, compositore immenso quale era, sarebbe ben felice che un pubblico al quale solitamente è negata questa fortuna possa, finalmente, godere di questa arte meravigliosa. Il 5 Agosto, al Teatro Greco di Siracusa è caduto un ingombrante muro che separa le persone con disabilità uditiva e la musica, si tratta di una vera e propria rivoluzione nel campo dell'opera lirica, ma, soprattutto, un rinnovamento culturale e sociale, che consentirà alle persone sorde di poter godere dello spettacolo per eccellenza, la summa di tutte le arti, l'opera. "Il progetto mira a creare un ponte tra le persone - dichiara Alberto Munafò Siragusa, presidente del Coro Lirico Siciliano - per ribadire che la musica è di tutti, che il teatro non ha confini". Per la prima volta dal vivo, infatti, anche le persone sorde hanno potuto gratuitamente ascoltare un caposaldo del melodramma italiano attraverso un rivoluzionario progetto che nasce dalla collaborazione tra il Coro Lirico Siciliano, ideatore e produttore del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, e l'Associazione "Sicilia, turismo per Tutti" di Siracusa, nella persona di Bernadette Lo Bianco. Il progetto coinvolge l'Ente Nazionale per la Protezione e l'Assistenza dei Sordi, sezione provinciale di Siracusa, che fornirà gli operatori che interpreteranno nella lingua dei segni le struggenti passioni e le immortali melodie dell'opera lirica più rappresentata al mondo, La Traviata, di Giuseppe Verdi. Dopo il debutto a Siracusa, La Traviata, sarà replicata in agosto il 12 al Teatro Greco di Tindari, il 13 al Castello di Monasterace e il 24 al Teatro Antico di Taormina. "Siamo molto felici di essere stati coinvolti in questo magnifico progetto di Cultura inclusiva - riferisce Bernadette Lo Bianco, Presidente dell'Associazione “Sicilia Turismo per Tutti” -. "L’opera lirica anche in LIS" è un progetto per mezzo del quale anche le persone sorde hanno la possibilità, per la prima volta in assoluto, grazie all’ausilio di interpreti LIS, di assistere alla prima opera lirica tradotta in lingua dei segni Italiana in presenza". Il Festival prosegue la sua corsa ancora a Taormina, dove presenterà anche una straordinaria serata dedicata alle musiche di Ennio Morricone, il 23 Agosto, e riproporrà il fortunato format delle contaminazioni tra pop d'autore e classica con il Pink Floyd Tribute, il 22 Agosto. Tindari, invece, a proposito di contaminazioni presenterà il Lucio Dalla Tribute, il 18 Agosto con la straordinaria partecipazione di Pierdavide Carone. Ennio Morricone è stato protagonista di alcuni eventi concertistici, in un particolare format per quintetto d'archi e quintetto di voci ideato dal giovane e talentuoso pianista siciliano Corrado Neri in esclusiva per il Festival, che si sono svolti al Teatro Andromeda di Santo Stefano Quisquina (27 Luglio), Kamarina (6 Agosto), alla Villa Romana di Terme Vigliatore (7 Agosto), al Teatro Greco di Monte Jato (8 Agosto), al Teatro della Nike di Giardini Naxos (9 agosto) e si attendono ancora le date del 16 Agosto) sempre a Naxos, a Centuripe (28 Agosto) e a Scicli presso Villa Penna (6 Settembre). L'edizione 2023 si apre sempre più al Mediterraneo con l'esibizione in prima assoluta in Italia del Balletto Spagnolo di Murcia guidato da Matilde Rubio che il oggi 10 Agosto nella monumentale cornice del Castello Ursino di Catania trascinerà il pubblico con i ritmi travolgenti e la forza evocativa della danza andalusa. Il festival farà tappa anche a Licata, il 17 Agosto, e nella città di Adrano, dove dal 29 Luglio all'11 Agosto ha proposto e propone 6 eventi che vanno dal tributo a Ennio Morricone ai concerti con la partecipazione di Silvia Mezzanotte e Mario Venuti sullo sfondo del magnifico Castello Normanno, e a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, dove nello splendido scenario del Teatro Motta produrrà 8 spettacoli: dal cabaret all'opera, dalla musica sinfonica al pop d'autore, per una ricca stagione che si è aperta il 22 Luglio con Cavalleria Rusticana e chiuderà il 7 Settembre con "Nessun Dorma, tenori in concerto". Infine, il Coro Lirico Siciliano inaugurerà il teatro dell'Area Archeologica di Santa Venera al Pozzo ad Aci Catena con due eventi straordinari: Franco Battiato Tribute (3 Settembre) e Cavalleria Rusticana (9 Settembre). Ancora una volta, un festival della durata di 2 mesi che produce oltre 40 serate di spettacolo nei principali parchi archeologici, nei più blasonati teatri antichi e greci ma anche nelle zone meno note, che posseggono gioielli di inestimabile pregio che attendono di essere conosciuti e valorizzati, nell'ottica della instancabile opera di decentramento culturale che contraddistingue l'attività dell'ente siciliano sin dalla sua costituzione. Festival Lirico dei Teatri di Pietra: potete girare il mondo, o venire a visitarlo, in Sicilia Il prestigioso Teatro Greco di Taormina si è trasformato in un palcoscenico magico e incantevole per accogliere l'atteso spettacolo di danza "Roberto Bolle and Friends". Questo evento, che ha visto la partecipazione di alcuni tra i migliori ballerini a livello mondiale, ha offerto al numeroso pubblico presente un'esperienza unica e indimenticabile di danza classica e contemporanea.
Con un teatro stracolmo di oltre 2800 spettatori, lo spettacolo ha conquistato i cuori di tutti fin dai primi passi. Il famoso ballerino italiano Roberto Bolle, affiancato da talentuosi amici e colleghi provenienti dai principali teatri internazionali, ha regalato una performance eccezionale che ha spaziato tra differenti stili, assoli e passi a due. La serata è iniziata con un’esecuzione contemporanea, un tango sensuale e travolgente su musica di Astor Piazzola di Alma portena interpretato da un passionale Bolle insieme alla danzatrice Nicoletta Manni, il tutto arricchito dall’esibizione live del maestro e violista Alessandro Quarta. Una performance dove i ballerini hanno dimostrato una padronanza tecnica e una grazia impareggiabile. Ogni passo e ogni movimento, sono stati eseguiti con altissima perfezione e passione. La sezione contemporanea dello spettacolo ha ancora affascinato il pubblico con coreografie avvincenti e suggestive, che hanno toccato temi e sentimenti universali. Le emozioni trasmesse dai ballerini sono state tangibili, e l'audience sembrava essere rapita dall'intensità espressiva di ogni singolo interprete. Tra i pezzi piu’ superbi: Infra di Wayne McGregor interpretato da Bolle e Melissa Hamilton. Un commento a parte merita il passo a due tutto maschile de Les Indomptes che l’etoile scaligera interpreta con il giovanissimo Toon Lobach, ballerino dalle linee liquide che ritroviamo insieme alla statunitense Casia Vengoechea. Quest’ultima coppia ha poi trasformato il palco in un turbine di energia con la danza moderna- contemporanea, con un pezzo in cui la creatività e l'innovazione hanno conquistato la scena. Lo spettacolo si e’ chiuso con un nuovo assolo di Roberto Bolle che ha gia’ fatto il giro del mondo. Si tratta di Sphere coreografato da Mauro Bigonzetti su musica originale di Alessandro Quarta. In scena un’ imponente sfera-Terra con cui il ballerino duetta evocando un amore sublime. “Sphere è una dichiarazione di amore per il nostro pianeta- ha dichiarato lo stesso Bolle- e, insieme un invito perentorio a prendercene cura, a prendere definitivamente consapevolezza di quei problemi che sono sempre piu’ urgenti, di quella sua malattia di cui siamo colpevoli e agire”. Il programma della serata concepito come sempre da Bolle ha visto una magnifica rappresentanza di repertorio classico con pezzi amatissimi e noti : Alma portena con Bolle e Nicoletta Manni, accompagnati dal violinista Alessandro Quarta; Coppelia con Yasmine Naghdi e William Bracewell, Infra con Melissa Hamilton e Bolle; Don Chisciotte con Madoka Sugai e Bakhtiyar Adamzhan; Les Indomptes con Bolle e Toon Lobach; Il corsaro con Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko; Carmen con Melissa Hamilton e Bolle; una performance senza titolo ma rappresentato da un simbolo presente sul palco durante l’esecuzione interpretato da Casi Vengoechea e Toon Lobach; infine Sphere, lo straordinario assolo di Roberto Bolle. Gli applausi fragorosi e prolungati hanno accompagnato ogni esibizione, bel 5 minuti di acclamazione e standing ovation sui saluti finali, hanno testimoniato il successo straordinario dello spettacolo. Ogni ballerino ha dimostrato di essere piu’ che all'altezza delle aspettative, offrendo al pubblico un'esperienza di rara bellezza. Il lavoro di squadra e la perfetta sintonia tra i danzatori hanno contribuito a rendere lo spettacolo di "Roberto Bolle and Friends" un'opera d'arte completa e coinvolgente. Il mix di tradizione e innovazione ha catturato l'attenzione di tutte le fasce d'età, portando la danza ad un livello superiore. In sintesi, lo spettacolo di danza "Roberto Bolle and Friends" al Teatro Greco di Taormina è stato un evento di assoluto successo, un viaggio emozionale attraverso il fascino e la passione della danza. Gli straordinari artisti hanno dimostrato senza dubbio il proprio talento, regalando al pubblico una serata di puro incanto e suggestione. Non resta che augurarsi che eventi simili possano tornare presto ad arricchire il panorama artistico culturale della splendida cornice del Teatro Antico della cittadina siciliana. L'evento è stato organizzato dalle associazioni Taormina Opera Stars e Aldebaran con il patrocinio della regione Sicilia, il comune di Taormina e il Parco archeologico Naxos-Taormina. Produzione Artedanza. Diva G, Avner Eisenberg, Dandy DannoSi è conclusa con grande successo la prima edizione del Finc Comedy Festival che si è svolta dal 5 all'11 dicembre a Taormina. Per una settimana la città è stata teatro e palcoscenico della comicità internazionale. Tra i tanti artisti che si sono esibiti riempendo le sale e ricevendo tantissimi applausi e consensi da parte del pubblico: Avner Eisenberg, Barto, Nicola Virdis, Monsieur David. Gerardo Mele e Mr Zed. L'evento ha celebrato la leggerezza e l'importanza del far ridere creando una manifestazione unica del sud Italia. L'iniziativa del Theatre DeGart presieduto da Daniele Segalin, Direttore artistico dell'evento, e da Graziana Parisi, Direttore organizzativo, sembra aver fatto centro e colpito l'interesse e la sensibilità dei suoi spettatori. Un pubblico variegato: adulti, bambini, professionisti del settore e semplici curiosi hanno mostrato interesse non solo nel campo artistico ma anche in quello sociale, partendo dalla visione di vita del clown che può influenzare i comportamenti e cambiare perfino gli atteggiamenti negativi invertendo la tendenza, purtroppo sempre più accentuata, al cattivo gusto. Il festival è voluto essere una grande lente d' ingrandimento sul mondo della risata, della comicità ma anche dell'autoderisione, del bullismo e dell'inclusione, presentando la "Filosofia dell'arte del fallimento" come uno dei fattori identificativi di questo genere comico. Tante scuole hanno preso parte all'evento credendo fortemente nel progetto. Gli artisti che hanno partecipato al Festival oltre ad un importante curriculum artistico avevano una fondamentale caratteristica: lo spessore umano, qualità necessaria per potere traghettare gli spettatori, con un viaggio onirico, in un mondo di immaginazione senza tempo. Oltre allo spettacolo "The Eccentric Gala", andato in scena giorno 9, con Avner the Eccentric, al secolo Avner Eisenberg, uno dei più grandi clown del mondo che non si esibiva da diversi anni, le ultime due serate, il 10 e l’11, sono probabilmente stati i momenti clou del Festival. Sanding ovation per i direttori artistici del Finc. Durante il loro spettacolo: “Un’improbabile storia d’amore”, Dandy Danno, il dannifico, e Diva G., la star, hanno registrato il sold out. Dandy, magnifico nelle sue catastrofi su palco ma dolcissimo nel ruolo da imbranato e Diva, la prima donna, danno vita ad un divertente, timido e insolito corteggiamento. Un grandissimo successo quindi per Daniele Segalin e Graziana Parisi che hanno travolto il pubblico rendendolo parte attiva del loro spettacolo. La serata finale ha visto la partecipazione da remoto di Slava Polunin, altro grande clown di fama internazionale, che ha presentato in anteprima mondiale il suo nuovo docu-film: “Slava's Journey: Secrets of Snow” il lungo viaggio in treno che intraprende insieme alla sua dispettosa compagnia di clown e che ha ispirato la sua creatività e la sua arte della stranezza e della meraviglia. Un documentario di 65 minuti che fonde il mondo onirico dello spettacolo con la vita reale creando uno speciale sul palco in tournée "nell'inverno più freddo degli ultimi 1000 anni". Il Finc è stato sicuramente una ventata di allegria e benessere per tutti coloro che hanno partecipato. E' riuscito a mettere in risalto l' importanza del far ridere e il talento e le capacità necessarie per essere dei bravi comici. Molto più difficile strappare quattro risate dal chi osserva che far piangere. Il Festival, che ha riscontrato un grande successo di pubblico, ha voluto proporre il modello dell’antieroe sempre positivo. Un vero e proprio ribaltamento dei valori, spesso negativi, dell'attuale cultura dominante che deve avvenire nella vita quotidiana anche grazie all'esempio e al messaggio del clown: la ricerca dell'ingenuità, dell'autoironia, accettando di essere deriso o perdente, ma felice. Un concetto assolutamente rivoluzionario ma che può essere la chiave per un futuro migliore. Slava PoluninManca poco al tanto atteso FINC Comedy Festival, il primo Festival internazionale Nouveau Clown, organizzato dal Theatre DeGart, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Taormina. Quest’ultima diventera' per ben una settimana la capitale mondiale dell’arte del far ridere e della comicita’. L'evento si svolgera' dal 5 all'11 dicembre. Un progetto unico e nuovo per il sud d’Italia, riconosciuto dal Ministero della cultura per il triennio 2022/24. Una vera e propria ventata di novita’ anche all’interno del programma di eventi taorminesi per la stagione invernale. Il Festival rappresenta infatti un appuntamento che potrebbe favorire la destagionalizzazione dell’offerta turistica, una questione a cui l’amministrazione lavora da anni. Gli ideatori del Finc che sembrano aver messo d’accordo stampa, pubblico e amministrazione hanno puntato ad un progetto che vedesse coinvolta tutta la citta' in una “sana follia”. Perche’ si sa ridere fa bene ed e’ terapeutico; in un periodo difficile e di ripresa come questo, la leggerezza, il brio e la gioia di questo evento sono forse quello che mancava. Ma chi sono i creatori di questa ondata di divertimento? Chi sono Daniele Segalin il direttore artistico, in arte Dandy Danno e Graziana Parisi, conosciuta come Diva G direttrice organizzativa del Finc? Quattro chiacchiere con i due artisti: “Siamo due “folli” di professione, abbiamo in comune la nostra follia. Nel 2015 siamo stati inseriti tra i 100 comici più divertenti del mondo. Viviamo di visioni e di speranze per un mondo nuovo, leggero e differente. Abbiamo lavorato in Teatro in 48 paesi del mondo. Abbiamo preso parte anche al mitico Circo Florilegio e di Lidia Togni. Felicissimi inoltre di aver partecipato al nuovo film di Nanni Moretti in uscita nel 2023. Il progetto a cui teniamo di piu’e che ha vinto ben 30 premi e’ “Un’improbabile storia d’amore” un meta spettacolo in cui a modo nostro raccontiamo la nostra storia d’amore, coppia non solo d’arte ma anche nella vita”. Cos’e’ per voi il teatro? Il vostro Teatro? “Il nostro teatro è azione, corpo ,emozioni e movimento con poche parole. È sperimentazione e libertà di espressione, cerchiamo di creare curiosità e interesse tra le giovani generazioni verso il teatro usando un linguaggio universale. È un teatro inclusivo, diretto anche ai più giovani. Crediamo che i ragazzi per apprezzarne davvero il fascino dovrebbero farlo, sperimentarsi in questa arte, provare in prima persona”. L' importanza del far ridere. Il teatro come terapia per stare meglio. “Mai come in questo momento abbiamo bisogno di leggerezza. Il potere della risata è liberatorio, ne beneficia sia la mente che il corpo. Noi ne abbiamo fatto una missione, cerchiamo di portare ovunque il nostro messaggio carico di buon umore, che di fronte al cattivo gusto dilagante è in controcorrente”. I bambini e i vostri progetti. Quanto sono importanti i giovani nelle vostre iniziative. “I bambini per noi rappresentano una speranza, abbiamo deciso di lavorare con loro e concentrarci con tutte le nostre forze per offrirgli il massimo. La loro libertà di espressione e di confronto va curata e coltivata con metodi efficaci come solo il teatro sa fare. Abbiamo deciso di portare nuovi stimoli sul nostro territorio e porteremo avanti i nostri progetti con tutta l'energia che abbiamo. Un anno esatto fa è nata la nostra scuola di teatro dove approcciamo i giovani al teatro, dove possono sperimentare ad essere chi desiderano, dove si possono confrontare con gli altri: Il Theatre Degart la nostra base operativa, che produce oltre il Festival anche tutti i nostri spettacoli…. e tra non molto realizzeremo il 1°Festival Internazionale Nouveau Clown…” Una grande novita’ il Finc, dove nasce l’idea? Che dobbiamo aspettarci? Alcuni ospiti internazionali? “La prima edizione del FINC festival nasce da una reale esigenza del territorio in cui viviamo e da uno sguardo attento al momento storico che stiamo attraversando. L’ideazione è frutto dei nostri anni di lavoro nel mondo dell’arte comica. Con il FINC vogliono dare vita e regalare al pubblico un’esperienza immersiva nella bellezza della risata senza barriere, muta e internazionale. All’inizio era solo un’idea, solo un sogno, poi il sogno è diventato un progetto e il progetto è diventato realizzabile da quando ha ottenuto il riconoscimento dal Ministero della Cultura e il Partenariato con il Comune di Taormina. Abbiamo cercato di creare interesse e curiosità allo scopo di riportare il giovane pubblico a godere della gioia di andare a vedere uno spettacolo dal vivo. A Dicembre di quest’anno e per i prossimi 2 anni, il FINC Festival animerà il territorio con spettacoli, laboratori e attività di circo contemporaneo e di teatro comico, invitando tutti a prendere parte ad una grande festa. Quest’anno il tema portante del festival è l’auto-ironia che è alla base della tecnica comica che più si avvicina a quella del Clown. Da qui il suo nome “Festival Internazionale Nouveau Clown”. Nuoveau perché il Nuovo Clown è sensibile, non si cela dietro un trucco, non usa necessariamente il naso rosso o una parrucca, fa rivivere il suo clown con consapevolezza. Trasmette un messaggio importante: vivere la vita con leggerezza. Tutti gli ospiti del FINC Festival sono scelti tra il meglio del meglio che il panorama internazionale della comicità può offrirci. Alcuni nomi sono: Slava Polunin, il piu’ grande clown del mondo, Avner Eisenberg gioiello del Nilo e il robot Mr Zed padrino della manifestazione, Nicola Virdis e tante nuove proposte under 35. Ci saranno inoltre una serie di spettacoli anche gratuiti, laboratori, workshop, corsi, incontri con gli artisti. Saranno toccati temi importanti sociali come l’autoderisione, il bullismo e l’inclusione. Uno degli obiettivi e’ il coinvolgimento delle scuole del territorio con le quali saranno affrontati questi argomenti”. Gli ideatori, Daniele e Graziana si augurano che questa sia la prima di una serie di edizioni, che quest’idea continui a scatenare intorno al FINC energie nuove, che diventi un appuntamento che il territorio attende con grande entusiasmo, che il FINC possa esprime e dare spazio a tante altra forme di creatività. Un pò di sane risate ce le meritiamo tutti! “LA LIBERTÀ COMINCIA DALL’IRONIA” cit.(Victor Hugo) Conferenza stampa a Taormina: Graziana Parisi, Daniel Segalin, il sindaco Mario Bolognari, il Presidente del consiglio comunale Lucia Gaberscek e l'assessore Andrea Carpita Il teatro si sdoppia con la doppia interpretazione di Alice Sgroi e Francesco Bernava, nello spettacolo “Decadenze” adattamento dal testo originale di Berkoff curato dal regista Giovanni Arezzo.
Quattro ruoli: una coppia e i loro amanti resi in maniera chiara, distinta, cinica e quasi spietata dai 2 attori. Una realtà resa ormai decadente da una società subdola, da coppie di persone in cui lo svuotamento di valori e un accanimento verso una vita eccessiva influiscono su tutta la loro esistenza. Vittime e carnefici di una routine meccanica e fredda, in cui ogni gesto e parola sono portati all’estremo creando una messa in scena serrata, ridondante, provocatoria e irriverente. Una scenografia semplice fatta di pochi oggetti in scena, una scelta di luci forti e colorate, abiti dalle tinte forti, il tutto accompagnato da una serie di musiche di sottofondo capaci di evocare un’atmosfera esagerata, grottesca e per alcuni versi claustrofobica. Sembra infatti che i personaggi siano quasi incapaci di uscire da una vita decadente, pesante fatta di alcol, droghe e sesso. Il ritmo della recitazione è serrato e veloce, ogni gesto anticipatore di un altro ancora più incisivo. Tutto gira in maniera spasmodica intorno ai 4 ruoli Un’ottima regia fatta di originali pose e quadri scenici in cui è emersa ancor di più la bravura dei due interpreti. Entrambi hanno dimostrato grandi capacità recitative sia nell’uso della voce che nella gestualità. In scena senza sosta per tutta la durata del dramma, alternandosi tra i 4 personaggi. Un unico atto (pochi cambi d’abito in scena, quasi una corsa verso la fine) sorretto da una sceneggiatura fatta di parole a volte troppo eccessive, spinte, in cui il sesso è stato spesso il protagonista del testo. Una scrittura che ha spaccato sicuramente il pubblico in due punti di vista ben distinti. Per qualcuno troppo crudo e spietato per altri in perfetta sintonia con il mondo di Berkoff. Quello di Arezzo è un lavoro minuzioso, coraggioso e d’impatto. Una lettura che porta alla riflessione, al complimento o alla disapprovazione. Così il regista parla del suo “Decadenze”: "I versi, perché “Decadenze” è scritto in versi separati l’uno dall’altro dallo slash, con la loro identità linguistica, ricercata e mai banale, fine anche nelle volgarità e nelle bassezze, la complessità sintattica, la scansione metrica, riempiono ogni tipo di spazio, in maniera tale che ho voluto che fossero l ‘unico elemento su cui costruire questa storia.Versi così necessari, così incisivi che, se pensati, se vissuti, se scanditi in azioni e reazioni dagli attori, diventano l’unica “scenografia” possibile.Il nostro lavoro, dopo uno studio profondo del testo di Berkoff, è stato quello di creare un immaginario comune a noi tutti, che andasse dal luogo dove si svolge l’azione a tutto ciò che riguarda la biografia dei personaggi, andando a zoommare sulle relazioni che intercorrono tra loro, sulle aspettative, sulle volontà, sulle (non) prospettive, sugli incidenti. A questo abbiamo affiancato uno studio minuzioso sul suono del verso, sulle rime, sulle assonanze, sulle pause, cercando di restituire la musicalità che senz’altro ha il testo in lingua originale, e che può avere anche in italiano grazie alla splendida traduzione di Giuseppe Manfridi e Carlotta Clerici”. Lo spettacolo è stato il vincitore del Premio “CATANIA PREMIA CATANIA promosso dal Taetro Stabile di Catania. Le cattive condizioni climatiche che la settimana scorsa hanno investito Catania e provincia hanno costretto diverse produzioni artistiche a rinviare le date dei loro eventi.
Per la città, dopo le varie chiusure dovute alla pandemia, questo nuova e inaspettata pausa è stata una difficile battuta d'arresto che per fortuna sembra essersi già sbloccata. Il debutto nazionale di “Decadenze” di Steven Berkoff diretto da Giovanni Arezzo e prodotto da MezzARIA Teatro, che si sarebbe dovuto tenere domenica 31 ottobre alle ore 21.00 nella Sala Futura del Teatro Stabile, è stata infatti rimandata al 20 novembre. Lo spettacolo, che vedrà protagonisti gli attori Francesco Bernava e Alice Sgroi, è stato premiato nell’ambito del premio Catania Premia Catania assegnato dallo Stabile, la cui giuria era composta da Laura Sicignano, Raffaele Marcoccio, Filippa Ilardo, Simona Scattina e Stefania Rimini. Questa la motivazione del premio: “Merito del progetto di Giovanni Arezzo è quello di allargare lo sguardo alla drammaturgia contemporanea europea. La particolare qualità drammaturgica - scrive la giuria - allo stesso tempo, violenta ed evocativa, fanno di questo testo un perfetto banco di prova sia per le capacità attoriali che registiche, fornendo tutti i registri, dall’invettiva, ai giochi di parole, al linguaggio denso e ricco, a quello scabro e violento”. “Decadenze parla della direzione che stiamo prendendo, tutti, a velocità folle e senza rendercene conto sfrenata. Parla inoltre, indirettamente, del valore del Teatro, come unico Luogo all’interno del quale possiamo riuscire a guardarci allo specchio”, spiega il regista Giovanni Arezzo. Secondo Arezzo:"I personaggi di “Decadenze” sono personaggi pieni, parossistici, eccessivi, in tutto: amano ln modo eccessivo, odiano in modo eccessivo, e così parlano, mangiano, scopano, fumano, bevono, soffrono, si vestono, si mentono, urlano, ridono, rischiano, dimenticano, rivendicano. Eccessivi nel desiderio, eccessivi nelle azioni, eccessivi nelle conseguenze', eppure, così piccoli e così simili a noi, nostro malgrado". L'autore inoltre intorno alla scelta degli attori e del testo ha voluto precisare:"A interpretare i quattro personaggi di "Decadenze" saranno soltanto due attori. Nel mio caso, sono con me in questo viaggio Francesco Bernava e Alice Sgroi, che in un gioco di deliri visivi e acustici di frenesia e silenzi, spostano gli occhi dello spettatore a spiare ora Steve ed Helen e ora Les e Sybil: i personaggi dell'opera. I versi, perché "Decadenze" è scritto in versi separati l'uno dall'altro dallo slash, con la loro identità linguistica, ricercata e mai banale, fine anche nelle volgarità e nelle bassezze, la complessità sintattica, la scansione metrica, riempiono ogni tipo di spazio, in maniera tale che ho voluto che fossero l ‘unico elemento su cui costruire questa storia. Versi così necessari, così incisivi che, se pensati, se vissuti, se scanditi in azioni e reazioni dagli attori, diventano l'unica "scenografia" possibile. Il nostro lavoro, dopo uno studio profondo del testo di Berkoff, è stato quello di creare un immaginario comune a noi tutti, che andasse dal luogo dove si svolge l'azione a tutto ciò che riguarda la biografia dei personaggi, andando a zoommare sulle relazioni che intercorrono tra loro, sulle aspettative, sulle volontà, sulle (non) prospettive, sugli incidenti. A questo abbiamo affiancato uno studio minuzioso sul suono del verso, sulle rime, sulle assonanze, sulle pause, cercando di restituire la musicalità che senz'altro ha il testo in lingua originale, e che può avere anche in italiano grazie alla splendida traduzione di Giuseppe Manfridi e Carlotta Clerici". Alcuni giorni fa, Gabriele Lavia è tornato in Sicilia con il discusso, affascinante e tormentato Oscar Wilde. Il noto attore e regista di origini siciliane, amatissimo e ormai di casa a Taormina, ha scelto la Sicilia e il magnifico palcoscenico del Teatro Antico di Taormina per raccontare alcune favole dello scrittore irlandese. L’isola è stata l’ultima terra che Wilde ha visitato prima di morire e dove per un lungo periodo ha soggiornato, fortemente attratto dal clima arcadico e dalle suggestioni mitologiche che la stesa Taormina gli suggerì.
Gabriele Lavia ha interpretato e dato voce per la prima volta a due favole di Oscar Wilde. E’ stata una lettura basata sulla spontaneità, toccando in alcuni punti le corde di un’improvvisazione forse “teatrale” ma pur sempre autentica, capace di coinvolgere, in alcuni passaggi, lo stesso pubblico. Gli spettatori più di una volta sono stati protagonisti di riflessioni e chiamati a rispondere ad alcune provocazioni dell’attore. Dopo un excursus di aneddoti, in cui Lavia ha raccontato le proprie esperienze sul palco di Taormina, facendo appello alla memoria degli spettatori, l’attore ha introdotto la vita “dannata” e letteraria del grande Wilde. Un uomo amato, accolto e corteggiato dai più importanti salotti letterari del tempo. Cercato e conteso dalle più famose donne e uomini illustri degli ambienti culturali, ha dovuto fare i conti con i pregiudizi e l’inammisibile omosessualità, scelta che lo portò al carcere e a vivere una vita di isolamento e solitudine. Lavia attraverso “un librone” per bambini contenente le favole dell’autore inglese, da racconti passati è giunto alla morale del presente riportando l’attenzione ai giorni nostri. Elemento essenziale è stata la genialità di Wilde. Lavia ha sapientemente ricercato in questi testi il pretesto per abbandonarci all’ascolto di storie fantastiche, che alludono alle contraddizioni di una moralità che condiziona spesso la nostra vita. Lo scrittore inglese si dedica alla scrittura delle fiabe alcune delle quali sono state create per i figli Cyril e Vyvyan. Sono storie malinconiche, popolate da personaggi memorabili. Principi ingenui, regine in incognito, giganti insicuri, usignoli generosi, fattucchiere piacenti, razzi vanitosi e nani da circo: l’intento era quello di divertire e, soprattutto, educare i figli a una vita giusta e felice. Tra le righe delle fiabe, la difficoltà di mantenere una doppia vita, tra un matrimonio di facciata e l’omosessualità difficilmente occultabile. Lavia ha scelto per questa lettura: Il Principe Felice e Un ragguardevole razzo. Entrambe hanno catapultato il pubblico nel mondo fiabesco e giocoso di Wilde, attraverso la mimica, i toni e gli sguardi di un attore attento a non cadere nel grottesco, sempre misurato e in sintonia con le atmosfere narrate. La statua del Principe Felice e la piccola rondine protagonisti del racconto, non sono che due varianti del carattere di Wilde: mondano e godereccio l’una, malinconica e compassionevole l’altra. Attraverso una critica alla società vittoriana inglese lo scrittore mette alla gogna politici, intellettuali cattedratici, una famiglia borghese. Wilde esalta i bambini che nella loro ingenuità vivono di sogni e se la prende con chi, da intellettuale scettico e razionalista, ridimensiona le loro fantasie. Il razzo eccezionale invece è una novella sarcastica, una divertente satira dell’ipocrisia borghese: protagonista del racconto, infatti, è un razzo egocentrico ed arrogante. Autoproclamatosi protagonista di uno spettacolo pirotecnico organizzato dal re, constaterà a proprie spese quanto sia poco saggio trattare gli altri in maniera irrispettosa e come l’arroganza, alla fine, non paghi. Uno spettacolo elegante e sobrio, in cui ahimè, il poco pubblico presente ha applaudito e apprezzato la raffinatezza indiscussa di Lavia, perchè purtroppo di questi tempi troppo spesso la sobrietà e l’eleganza della cultura, sembrano sopraffatte da un inutile e malsano rumore vuoto di significato e morale. La Fondazione Taormina Arte Sicilia il 2 settembre riporta la danza internazionale nello scenario meraviglioso del Teatro Antico. Sul palco Eleonora Abbagnato l’étoile dell’Opéra de Paris nonché direttrice del Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, apprezzata per la sua vigorosa tecnica e forza interpretativa, incanterà il pubblico in un lavoro che il regista/coreografo Giuliano Peparini non esita a definire “una celebrazione dell’amore in tutte le sue varianti e sfaccettature”.
LOVE si sviluppa in assoli, passi a due o a tre, danze di gruppo con un corpo di ballo che Peparini, forte dell’esperienza in tal senso nella trasmissione televisiva Amici, riuscirà a far danzare ottemperando al distanziamento sociale attualmente richiesto. Danzeranno in palcoscenico anche tutti insieme, quindi, ognuno a un metro e mezzo di distanza dall’altro, come a significare che dobbiamo amare anche a distanza. LOVE è un lavoro in un unico tempo, della durata di un’ora circa. La colonna sonora sarà un collage di vari brani – poiché anche l’amore è vario – e il coreografo non ha timore di mischiare musiche barocche e canzoni di Frank Sinatra. All’interno della colonna sonora ci sarà anche una mini suite delle Quattro Stagioni di Vivaldi rielaborate dalla compositrice francese Catherine Lara per Bô (a firma di Peparini), premiato nel 2018 come miglior spettacolo francese dell’anno. LOVE è un lavoro che racconta i nostri tempi dove un nuovo stile di vita si deve armonizzare con il desiderio di ritrovare appieno le emozioni e con una scoppiettante voglia di vivere. Insieme all’étoile siciliana più famosa al mondo danzeranno Giacomo Castellana, Solista del Teatro dell’Opera di Roma Virna Toppi, prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano e Simone Miriam Agrò, Gabriele Beddoni, Gianlorenzo De Donno, Alessio Gaudino, Javier Rojas Hernandez, Andreas Antonio Müller, Virginia Tomarchio. I costumi di Eleonora Abbagnato portano la firma di DIOR. I costumi dei danzatori sono di Ezio Cristo. Le luci sono dello stesso Giuliano Peparini con la collaborazione di Alessandro Caso. Gli Assistenti alla coreografia sono Germana Bonaparte e Francesco Saracino. La Supervisione artistica è curata da Veronica Peparini. L’Assistente alla regia è Bruno Centola. Biglietti già in pre-vendita sul Circuito Boxoffice e Boxol. |
AutoreNata Libera Archivi
Ottobre 2024
Categorie:
|