La Fondazione Taormina Arte Sicilia il 2 settembre riporta la danza internazionale nello scenario meraviglioso del Teatro Antico. Sul palco Eleonora Abbagnato l’étoile dell’Opéra de Paris nonché direttrice del Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, apprezzata per la sua vigorosa tecnica e forza interpretativa, incanterà il pubblico in un lavoro che il regista/coreografo Giuliano Peparini non esita a definire “una celebrazione dell’amore in tutte le sue varianti e sfaccettature”.
LOVE si sviluppa in assoli, passi a due o a tre, danze di gruppo con un corpo di ballo che Peparini, forte dell’esperienza in tal senso nella trasmissione televisiva Amici, riuscirà a far danzare ottemperando al distanziamento sociale attualmente richiesto. Danzeranno in palcoscenico anche tutti insieme, quindi, ognuno a un metro e mezzo di distanza dall’altro, come a significare che dobbiamo amare anche a distanza. LOVE è un lavoro in un unico tempo, della durata di un’ora circa. La colonna sonora sarà un collage di vari brani – poiché anche l’amore è vario – e il coreografo non ha timore di mischiare musiche barocche e canzoni di Frank Sinatra. All’interno della colonna sonora ci sarà anche una mini suite delle Quattro Stagioni di Vivaldi rielaborate dalla compositrice francese Catherine Lara per Bô (a firma di Peparini), premiato nel 2018 come miglior spettacolo francese dell’anno. LOVE è un lavoro che racconta i nostri tempi dove un nuovo stile di vita si deve armonizzare con il desiderio di ritrovare appieno le emozioni e con una scoppiettante voglia di vivere. Insieme all’étoile siciliana più famosa al mondo danzeranno Giacomo Castellana, Solista del Teatro dell’Opera di Roma Virna Toppi, prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano e Simone Miriam Agrò, Gabriele Beddoni, Gianlorenzo De Donno, Alessio Gaudino, Javier Rojas Hernandez, Andreas Antonio Müller, Virginia Tomarchio. I costumi di Eleonora Abbagnato portano la firma di DIOR. I costumi dei danzatori sono di Ezio Cristo. Le luci sono dello stesso Giuliano Peparini con la collaborazione di Alessandro Caso. Gli Assistenti alla coreografia sono Germana Bonaparte e Francesco Saracino. La Supervisione artistica è curata da Veronica Peparini. L’Assistente alla regia è Bruno Centola. Biglietti già in pre-vendita sul Circuito Boxoffice e Boxol.
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La grande danza è tornata al Teatro Antico di Taormina con Les Italiens de l’Opéra de Paris sabato 22 agosto. Uno spettacolo di altissimo livello con eccellenze italiane della grande Opèra de Paris: 11 ballerini italiani che sono riusciti ad emergere in una delle compagnie più prestigiose e competitive al mondo, custode della tradizione classica e laboratorio aperto alla modernità. L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione Taormina Arte e dal primo ballerino Alessio Carbone, originario di Venezia, che dirige e porta sui palcoscenici dei più importanti Teatri del mondo i talenti italiani del balletto di Parigi. Il programma, realizzato su misura, ha messo in risalto la bravura di ognuno dei ballerini, alternando il repertorio classico a quello contemporaneo. Sono Valentine Colasante, Letizia Galloni, Sofia Rosolini, Ambre Chiarcosso, Simone Velastro, Antonio Conforti, Francesco Vantaggio, Francesco Mura, Andrea Sarri e Giorgio Fourès, i danzatori che hanno incantato il pubblico in coreografie sublimi, tecnicamente perfette, in cui la grande professionalità e livello si sono amalgamate alla loro capacità di emozionare e ipnotizzare anche i meno appassionati di danza. Les Italiens de l’Opéra de Paris hanno offerto un’antologia di assoli e passi a due estratti dal grande repertorio classico assieme a brani di danza contemporanea. Una serata di Gala che ha offerto l’occasione preziosa di vedere confermata la rilevante cifra artistica dei danzatori italiani attivi all’estero. La serata è stata ulteriormente impreziosita dalla straordinaria presenza dell’étoile argentina Marianela Nuñez, principal dancer del Royal Ballet dove ha interpretato tutti i principali ruoli femminili nel repertorio classico, drammatico e contemporaneo della compagnia. Nel corso della sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti come il Lawrence Olivier Award per l’eccellenza nella danza e candidata al Premio Benois de la Danse. Vanta svariate collaborazioni con i più prestigiosi teatri al mondo, accanto ai più famosi interpreti maschili della danza, come Carlos Acosta e Roberto Bolle. Tutte le performance sono state applaudite, lasciando a bocca aperta il pubblico. Dopo Gabriele Lavia e Al passo coi Tempi, Les Italiens de l’OPéra è un altro grande successo e spettacolo di livello che ha riportato nei margini dell’emergenza Covid tanto pubblico di qualità ed eventi degni ed eleganti per uno scenario come il Teatro Antico di Taormina. Il primo atto è stato aperto da un duetto classico con Andrea Sarri, in cui ha immediatamente dimostrato la sua eccellenza. Il secondo tempo è stato inaugurato dalla straordinarietà della Nunez, seguita da una serie di pezzi ancora più coinvolgenti della prima parte. La chiusura è stata una delle parti più belle e dinamiche dello spettacolo, tutti i ballerini si sono esibiti insieme in una serie di saluti finali, facendo emergere ancora più forte l’energia vitale della danza e la sinergia di un gruppo di danzatori eccezionali. Il programma del gruppo, ha rispecchiato il vasto repertorio della grande compagnia francese, variando dal classico, neo-classico e contemporaneo. I passi a due, assoli e passi a tre presentati, hanno dimostrato tutta la modernità di questa storica scuola parigina che ha festeggiato di recente i suoi 300 anni di tradizione. Durante la serata è stato premiato Andrea Sarri, siciliano, uno dei ballerini del gruppo, per rappresentare e celebrare un’eccellenza siciliana scelta in un grande corpo di ballo come questo. Presenti sul palco per consegnare il premio Bernardo Campo, commissario straordinario di Taormina Arte, ha presentato l’evento Daniela Di Leo. La presenza sulla scena di Marianela Nunēz insieme ai giovani talenti italiani e il riconoscimento ad Andrea Serra testimoniano il valore artistico di questo gruppo scelto da Taormina Arte per fare ripartire dalla Sicilia la danza internazionale. Simone Tosi, Gabriele Lavia , Federica Di MartinoUn fine settimana dedicato al teatro di Gabriele Lavia, il Teatro antico di Taormina ha ospitato l’8 e il 9 agosto Medea e Il sogno di un uomo ridicolo. L’artista in doppia veste di regista ed attore ha regalato al pubblico presente due spettacoli che hanno riscosso notevole successo e applausi.
Il teatro di qualità e di spessore è tornato a Taormina, Lavia con la rappresentazione di Medea ha riempito la cavea, nonostante restrizioni Covid-19 e la pioggia che fino alla fine ha fatto temere l’annullamento dell’evento. I presenti non si sono fatti intimorire così come Medea, per 1 ora e 20 di spettacolo, la bravura dei due interpreti: Simone Toni e Federica Di Martino e la costruzione registica di Lavia hanno raccontato una Medea attualizzata nei costumi, scenografia e drammaturgia. Una scelta stilistica minimalista e diretta. Un linguaggio “moderno” fedele al dramma nel suo messaggio e contenuto ma infedele nella forma. La solennità classica viene tradotta da Lavia in un dialogo tra un marito ed una moglie “moderni”. La fluidità del suo adattamento rende lo spettacolo di semplice e concisa fruizione, giungendo a colpire tutti. E ’il colore rosso il protagonista e complice nei dialoghi e movimenti scenici di Medea. Simbolo della passione ardente della donna, dell’amore per i suoi figli, del sangue generato dalla morte, dell’impeto e forza di una “guerriera” in cui l’amore e l’odio lottano in nome della sua famiglia e dignità di moglie e madre. Gli attori recitano in uno spazio in cui le luci, l’arredamento di una stanza da letto ed un grande mantello, che loro stessi muovono sulla scena facendoli diventare protagonisti, sono rossi. Un colpo d’occhio semplice ma d’impatto. Lavia riduce la sua Medea in un unico ambiente, con due soli interpreti. Così Lavia ha definito la sua tragedia: “Medea è lo spettacolo più importante della mia vita, sembra che non ci sia neppure il regista. Col mio adattamento ho portato la tragedia di Euripide in una stanza, dove si scontrano marito e moglie: Giasone e Medea. E’ un Euripide da camera”. Una storia che di per se è sempre attuale, che ci fa riflettere, soprattutto oggi, sui tanti figlicidi a cui assistiamo. Indagare le motivazioni che portano una madre ad uccidere è un campo fatto di sottili e fragili equilibri. Medea rappresenta da sempre quella follia femminile del mondo classico e grande espressività. Una donna forte padrona della sua vita, tanto da distruggere tutto il suo passato, figli e marito. E’ una barbara, una donna diversa, tradita dal compagno che condannerà alla sofferenza eterna, uccidendo i figli generati dalla loro unione. Con questa Medea Gabriele Lavia è riuscito ad abbracciare tutto il suo pubblico dimostrando ancora una volta la sua grande professionalità ed amore per il teatro. Gabriele LaviaL’8 agosto al Teatro Antico di Taormina in prima nazionale Medea di Euripide con Federica Di Martino e Simone Toni per la regia di Gabriele Lavia produzione Fondazione Taormina Arte Sicilia.
Gabriele Lavia l’8 agosto al Teatro Antico in prima nazionale legge in Medea, capolavoro euripideo, il viaggio verso un personaggio sradicato in un paese straniero. “La tragedia della madre impazzita d’amore e di dolore, si svuota quindi e si fa povera di ogni “memoria classica” per riempirsi tutta e arricchirsi essenzialmente soltanto d’incomprensione, dolore, gelosia, infelicità, pazzia, vendetta…Questi i sentimenti che travolgono moglie e marito, in una lunga, terribile, dolorosa “Scena da un matrimonio”. Il sentimento di perdita, di svuotamento, di spiazzamento da un “ambito-antico” a una condizione “nostra”, nel rigoroso rispetto del “testo” poetico, toglie allo spettatore ogni pre-concetto estetico intorno ad un certo “spettacolo moderno” di un testo antico. Immaginiamo una sinfonia che venga suonata a Jazz soltanto da due strumenti “amorosi e virtuosi” che tenendo ferma nel cuore la “tragedia” di Euripide “per due voci sole” in uno spietato duetto che lasci lo spettatore letteralmente senza fiato”. Medea è uno dei personaggi più celebri del mondo classico, per forza drammatica, complessità ed espressività. Euripide la mette in scena nel 431 a.C. e per la prima volta nel teatro greco protagonista di una tragedia è la passione, violenta e feroce, di una donna. Forte, perché padrona della sua vita, tanto da distruggere tutto quello che la lega al suo passato. Una donna diversa, una barbara in una città che la respinge. Malgrado la disperazione, vista l’indifferenza del marito dopo averla sedotta e abbandonata, Medea medita una tremenda vendetta. Fingendosi rassegnata, manda in dono un mantello alla giovane Glauce, la quale, non sapendo che in realtà è pieno di veleno, lo indossa per poi morirne fra dolori strazianti. Il padre Creonte, corso in aiuto, tocca anch’egli il mantello, e muore. Ma la vendetta di Medea non finisce qui: per assicurarsi che Giasone non abbia discendenza, uccide i figli avuti con lui, condannandolo all’infelicità perpetua. La Medea di Lavia è una Medea borghese, una donna abbandonata dal marito che si trasforma in un’assassina calcolatrice, una figura che è parte della realtà evocata dalle cronache quotidiane; e una Medea fedelissima al testo, alla “parola” di Euripide e, nello stesso tempo, “infedelissima” alla sua drammaturgia. In altri termini, la struttura della tragedia greca: il coro, il messaggio, tutti i personaggi, vengono come “ingoiati” da una nuova struttura contemporanea, in un dialogo serrato, aspro, tra il marito infedele e la moglie tradita. Così il paradigma di un “certo” dramma moderno e spudorato destruttura completamente la drammaturgia della Grecità della stupenda tragedia di Euripide per restituirla “spogliata”. In un dialogo serrato, concitato, crudele e amaro. Un “ora” e “qui” riconoscibili nel nostro “oggi”. Due grandi interpreti per questo adattamento unico e irripetibile nello scenario magico del Teatro Antico: Federica Di Martino e Simone Toni per un atteso e gradito ritorno alla regia quello di Gabriele Lavia, direttore artistico della sezione teatro di Taormina Arte al 1984 al 1994. “Testimonial” di Taormina Arte 2020, presente sul manifesto ufficiale della manifestazione, La Sacerdotessa di Iside, importante reperto archeologico ritrovato a Taormina e testimonianza raffinatissima e particolarmente rara del culto romano (di origine egiziana) di Iside e Giove Serapide in Sicilia e in particolare a Taormina, per una stagione culturale fortemente voluta, simbolo di rinascita, di desiderata armonia, simbolo di vita nova. La programmazione 2020 al Teatro Antico è organizzata dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia, con l’Assessorato Regionale Turismo, Sport e Spettacolo, l’Assessorato Regionale Beni Culturali e Identità Siciliana, il Comune di Taormina e il Parco Archeologico Naxos-Taormina. Info: www.taoarte.it [email protected] tel. 391. 746. 2146 Biglietti in prevendita su http://www.ctbox.it/C24/3751/Content.aspx/Eventi/Teatro/Medea-08_Agosto_2020- Teatro_Antico_-_Taormina_08_08_2020#.XyJ4RCgzbIU Un’unica data per la Fondazione Taormina Arte Sicilia e il cartellone "Taormina Arte" con gli artisti della Casa del Musical e la partecipazione straordinaria dell’illusionista Alexis Arts e del soprano lirico Rossana Potenza
Il Teatro Antico di Taormina come non l’avete mai visto, popolato da divinità ed eroi della mitologia classica. Torna, in un adattamento inedito per la Fondazione Taormina Arte Sicilia all’interno del cartellone Taormina Arte, “Al Passo coi Templi”, lo spettacolo scritto e diretto da Marco Savatteri e prodotto da “Casa del Musical”, che ha già incantato migliaia di spettatori alla Valle dei Templi di Agrigento. Nel nuovo adattamento il testo diventa “Al Passo coi Templi – Il Risveglio degli Dei”. Un’unica rappresentazione in programma il 19 agosto alle 5 del mattino con un cast di 50 interpreti tra cantanti, attori, ballerini e la partecipazione straordinaria di due artisti internazionali: l’illusionista e ballerino Alexis Arts, nei panni di Hermes, e il soprano lirico Rossana Potenza in quelli di Hera, la regina degli Dei. “Un riadattamento studiato appositamente per il Teatro Antico di Taormina che vuole essere anche l’auspicio per tutti di un risveglio dopo il lockdown imposto dalla pandemia”, dice l’autore e regista Savatteri. La performance intreccia insieme le diverse arti dello spettacolo con momenti di danza rituale e divinatoria, musiche originali ispirate alle sonorità del tempo, canti a cappella e momenti lirici, azioni sceniche, duelli epici come quello tra Ettore ed Achille ed effetti speciali come il fuoco rubato da Prometeo, centrale in questa nuova versione scenica. Gli spettatori potranno seguire i giochi di Fauno, Satiri e Ninfe, contemplare gli dei e gli eroi del Mito, scoprire insieme ai protagonisti della scena, l’incanto del panorama che si svela al sorgere del sole. Solo mille i posti disponibili per garantire il distanziamento fisico richiesto dalle disposizioni anti-Covid. Info punti vendita e acquisto online dei biglietti, su Circuito Box Office Sicilia www.ctbox.it/. Drammaturgia, musiche originali e regia: Marco Savatteri Costumi e accessori: Valentina Pollicino Coreografie: Gabriel Glorioso Direzione Corale: Ernesto Marciante Arrangiamenti: Enrico Fallea Scenografia: Barbara Spallitta Effetti speciali: Alexis Arts Combattimento scenico e fuoco: Turi Scandura Aiuto Regia: Dino Mallia, Gabriel Glorioso Assistente costumi e trucco: Sofia Cacciatore Trucco: Maria Castagna, Annarita Maretta, Eliana Mirotta Service audio luci: Prostudios Vassallo Produzione esecutiva: Dino Mallia, Sabrina Spampinato Project manager: Margherita Orlando Ufficio stampa: Gioia Sgarlata Biglietti in gradinata numerata: 15 euro Punti vendita e acquisto online su www.ctbox.it/ |
AutoreNata Libera Archivi
Agosto 2023
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