La regista palermitana Emma Dante emoziona il pubblico con la sua versione di Eracle di Euripides. La 54° edizione del Festival del Teatro greco di Siracusa quest'anno porta in scena 3 drammi che hanno come elemento comune la figura del tiranno costretto alla solitudine e al crimine, trasformandosi quindi in vittima di se stesso.
Le rappresentazioni classiche di questa stagione sono oltre la prima citata Eracle, "Edipo a Colono" di Sophocles diretta da Yannis Kokkos e la commedia "I Cavalieri" di Aristofhanes guidata da Giampiero Solari. L'adattamento di Emma Dante è sorprendente da tutti i punti di vista registici. Un adattamento che punta all'attualizzazione delle tematiche classiche. Citazioni al mondo siciliano sono presenti con rifrimenti al monte Etna e con una scelta attoriale in cui Teseo interpretato da Carlotta Viscovo ed Eracle da Mariagiulia Colace sembrano sfidarsi e confrontarsi come 2 tradizionali "pupi-paladini siciliani". Le loro movenze e mimica, il modo di muovere la testa ricordano le gesta del "teatro dei pupi". I grandi movimenti scenici e le coreografie di gruppo sono curate alla perfezione, i momenti corali sono di grande impatto. Il coro rappresenta un elemento fondamentale per tutta la messa in scena, bravissimi nella recitazione e danza. I costumi e gli allestimenti scenografici sono di grande originalità, alcuni dettagli di tendenza moderna e decontestualizzati dalla classicità di Euripide "divertono" e spostano il centro d'attenzione su una tragedia rinnovata: Eracle che torna dagli inferi con bagagli e valigie dei nostri tempi, portando in dono alla moglie Megara una rosa. Spicca tra tutti la recitazione e dizione di Anfitrione, padre di Eracle interpretato da Serena Barone. La dizione scelta è quella della flessione e intonazione siciliana, lasciando spazio a volte a battute che allegeriscono il clima della tragedia. Scelta stilistica che non stona nell'insieme della rappresentazione. Il cuore della tragedia non appara a mio avviso contaminato da elementi che si allontatano dal pesante e classico pathos drammatico. La musica è altro particolare in cui la modernità si unisce bene al passato, pezzi di carattere elettronico più di una volta spiazzano il pubblico. Cosa da non dimenticare che quasi tutti i personaggi in scena sono interpretati soltanto da donne. Alla rappresentazione di giorno 22 Maggio il teatro era gremito, un lungo appaluso di quasi 5 munti, accompagnatato da standing ovation ha celebrato il successo di "una" Eracle di grande impatto scenico e regia che porta i segni inconfondibili di una originale e spiazzante Emma Dante. Probabilmente alcuni "classicisti" e puristi potrebbero evedenziare una direzione "troppo moderna", fuorviante rispetto alla classica e tradizionale tragedia greca. Le rappresentazioni vi aspettano a Siracusa dal 10 maggio al 8 luglio 2018. Quando il sole sceglie di indietreggiare i miti e le gesta dell'antica Grecia incominciano a rivivere in questo bellissimo teatro.
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AutoreNata Libera Archivi
Agosto 2023
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