In merito alla situazione coronavirus in Sicilia ed in particolare a Messina, alla luce dei fatti che sono accaduti nelle ultime settimane abbiamo chiesto al giudice Angelo Giorgianni il suo punto di vista e considerazioni. In particolare chiarimenti e dichiarazioni sui casi: esodo verso il sud, compagnia in settimana bianca in Trentino e punto della situazione sui contagi e focolai nella città. Il magistrato Giorgianni in maniera attenta e dettagliata ci ha spiegato quello che sta succedendo nella meticolosa analisi che segue.
Qual è il suo pensiero in merito al comportamento discutibile ed irresponsabile della compagnia dei turisti messinesi ritornati in Sicilia dal Trentino? "A TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA DEI MESSINESI (E NON SOLO) LE AUTORITÀ PREPOSTE POSSONO E DEVONO, SENZA ULTERIORE INDUGIO, PUBBLICARE I NOMINATIVI DELLA COMITIVA DEL TRENTINO, EVENTUALMENTE PREVIA AUTORIZZAZIONE DELL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA. Coperta da una “Omertosa Riservatezza” sui nuovi casi in provincia di Messina l’epidemia sembrerebbe si sia significativamente allargata con nuovi contagi, documentati da notizie giornalistiche e confermati anche dal Sindaco De Luca. Questi nuovi casi ancora non risultano dai comunicati di ieri dell’Asp 5 e della Regione, con i rischio di indurre i Messinesi a sottovalutare questa grave emergenza che addirittura potrebbe mettere in crisi qualche struttura ospedaliera cittadina, interessata dal contagio del personale sanitario e/o di qualche paziente. Intanto, dai primi accertamenti effettuati dall’ASP di Messina sul sito da loro gestito (ma esiste il sito Costruire Salute assegnato alla protezione civile), tra i 115 dei 140 partecipanti alla settimana bianca in Trentino, 75 persone non risultano registrate e, conseguentemente, le stesse non avrebbero rispettato le previste procedure di denunzia e autoisolamento. Delle persone che in esito alla verifica definitiva anche sul sito Costruire Salute risulteranno non censite (sembra circa 30) non si conoscono se e quali eventuali misure preventive sono state da loro autonomamente adottate, con rischi immaginabili per la Salute pubblica. Così ancora oggi alcuni irresponsabili si sottraggono ad i loro doveri giuridici e morali di autodenunziarsi, avendo accettato il rischio di contagiare altri e di ritardare l’adozione dei provvedimenti dell’Autorità Sanitaria, nonostante gli ipotizzabili profili di responsabilità penale per gravi reati. I Messinesi, in generale, sono preoccupati per tali ritardi nell’adozione dei provvedimenti necessari, ed alcuni in particolare, per la mancata conoscenza dei nomi delle persone predette, degli infetti tra loro, con la conseguente impossibilità di adottare misure preventive in caso di contatti con gli stessi. E così in assenza dall’ufficialità i nomi corrono nelle chat e nei messaggi privati, coinvolgendo anche persone estranee alla vicenda e creando pericolosa confusione e infondato panico di persone venute in contatto con questi ultimi soggetti. In questo contesto di grave emergenza, potrebbe essere un errore imperdonabile, perdere ulteriore tempo nell’identificazione di tutte le persone che sono venute in contatto con potenziali contagiati, per consentire all’autorità sanitaria di adottare i provvedimenti adeguati per isolare e mettere in quarantena le persone contagiate al fine di proteggere l’intera comunità. Sarebbe, pertanto, opportuno rendere pubblici tutti i nominativi dei partecipanti a questa gita, consentendo a chi è venuto in contatto con costoro di assumere adeguate precauzioni e condotte volte a proteggere sé e gli altri. La pubblicazione di questi dati non puó essere inibita per una letterale interpretazione della normativa della privacy, dovendosi effettuare un bilanciamento dell’interesse del singoli e di quello pubblico, che impone di di dare prevalenza alle esigenze di sanità in danno dei diritti individuali, come sancito da ultimo dall’art.14 comma 2 del DL 14/2020, in deroga alla disciplina ordinaria per la gestione dell'emergenza sanitaria in atto. In generale, peraltro, vorrei ricordare che l’indiscutibile stato di necessità in cui versiamo, sicuramente “giustificherebbe” l’adozione di provvedimenti di interesse pubblico che potrebbero sacrificare interessi individuali, quantomeno di quelle persone che hanno violato la legge, e potrebbero avere commesso anche gravi reati, che dobbiamo evitare siano portati a disastrose conseguenze ulteriori". Cosa pensa degli esodi di tanti italiani dal nord al sud, una fuga che ancora sta continuando? "Le ordinanze restrittive della circolazione prima al settentrione e poi in tutta Italia, adottate da Conte e nelle ultime ore dai ministri della salute e degli interni, hanno di fatto alleggerito il carico del sistema sanitario del Nord, (al rischio di collasso per la imponente diffusione del coronavirus,) inducendo tanti meridionali residenti al Nord di rientrare “spontaneamente” al Sud, con i loro miseri bagagli, con le loro delusioni per i sogni infranti, con le loro ansie e, purtroppo, in qualche caso esportando pericolosamente il virus ed esponendo altre persone, a partire dai loro affetti con cui si sono ricongiunti, al rischio di contagio. La fuga di notizie sul contenuto del decreto Conte con cui è stata istituita la "zona rossa" in tutta la Lombardia, sembra ispirata dalla strategia di consentire il primo esodo di massa, che, irresponsabilmente, ha determinato una prima impennata dei casi di contagio al Sud, nelle zone interessate da detto esodo, vanificando i sacrifici di quelle tante persone rispettose delle misure di salvaguardia previste. A riprova di ciò da un comunicato del 17 marzo 2020 del CNR risulta che “Per le regioni del Sud, escluse Basilicata e Molise, dove i numeri sono ancora ridotti, si osserva un aumento del tasso di crescita avvenuto dopo una precedente diminuzione. Tale aumento è purtroppo avvenuto 3-4 giorni dopo l'esodo dal Nord al Sud dell'8 marzo, giorno dell'approvazione del decreto che istituiva la zona rossa in Lombardia. Probabilmente, gli effetti dell'esodo hanno influito negativamente sul contagio.” Quindi secondo gli scienziati del C.N.R. questa fuga incontrollata potrebbe essere la causa dell’incremento del tasso di crescita dei contagi al Sud, ma ciò non ostante si è consentita una nuova fuga incontrollata, obiettivamente “indotta” da recenti provvedimenti governativi, tra i quali quelli dei ministeri della Salute e dell'Interno, con cui si è introdotto il nuovo divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello in cui si trovano, è quello del Presidente del Consiglio, con cui è stata disposta l’ulteriore chiusura di attività (fabbriche, imprese...) svincolando così migliaia di persone dall’obbligo della prestazione lavorativa, consentendo un altro esodo, di biblica memoria. Ed ancora una volta, “stranamente”, si registra il benefico effetto di rimandare “i terroni” al momento inutili per il sistema produttivo del Nord , nella loro terra, senza gravare sul sistema sanitario ed in particolare sulla rete ospedaliera (in via di saturazione), nonostante, paradossalmente, abbiano contribuito a costruirla con i loro lavoro, con i loro sacrifici e con le loro tasse. La situazione già drammatica in Sicilia, se l’analisi citata del C.N.R. è fondata, subirà un ulteriore aggravamento e rischia di vanificare la corsa contro il tempo, già avviata dalle nostre Istituzioni per adeguare la rete ospedaliera ad un previsto incremento dei contagi, che evidentemente non poteva avere messo in conto una ulteriore spinta alla diffusione dell’epidemia determinata da questo nuovo flusso di persone dal Nord. Il sistema sanitario del Sud (come in genere tutti i servizi), anche per i tagli adottati nell’ultimo decennio, è obiettivamente indietro rispetto a quello del Nord anche per le gravi responsabilità delle sue classi dirigenti locali, che non sempre hanno saputo gestire le risorse o le hanno gestite in maniera clientelare, con enorme sperpero di danaro Pubblico come la cronaca, anche giudiziaria documenta, ma nulla toglie alla costante è colpevole disattenzione della politica nazionale verso la cronica emergenza del Meridione, vittima sacrificale di decenni di disinvestimento pubblico. La gestione di questa epidemia è l’ulteriore prova,ammesso che ce ne fosse bisogno, di quanto già altri prima di me hanno autorevolmente sostenuto, e cioè che la questione meridionale è prima di tutto una questione dei meridionali ed in questa logica deve essere affrontata questa grave emergenza sanitaria. In questa ottica, il Presidente Musumeci, convochi con le cautele necessarie, il Parlamento Siciliano, (ricco di prerogative e poteri da rivalutare) per adottare tutti insieme un piano adeguato per affrontare questa emergenza, nella consapevolezza che l’evolversi a livello nazionale dell’epidemia potrebbe renderci sempre più orfani rispetto agli interventi del governo nazionale e delle sue articolazioni deputate alla gestione di questa crisi". In generale può farci un suo personale prospetto e punto della situazione sulla situazione coronavirus a Messina? "LA SITUAZIONE È CRITICA E RISCHIA DI PRECIPITARE, COME RISULTA DAI DATI AGGIORNATI AD OGGI. Il numero non è definitivo perchè non sono stati ufficializzati: il numero dei positivi tra i degenti della casa di riposo di Messina ed ancora oggi non si conosce il numero effettivo dei contagiati IRCCS-Centro Neurolesi, che costituiscono due pericolosi focolai. Si ipotizzano 7000 contagi in Sicilia, di cui almeno 1000 in provincia di Messina ed è una corsa con il tempo per aumentate i posti letto dedicati a questa epidemia, prevedendo addirittura la requisizione di cliniche private. La situazione già grave, rischia di precipitare e mentre si continuano a rincorrere le voci su collegamenti tra i positivi partecipanti alla vacanza sulla neve in Trentino (transitate dalle zone rosse) e persone estranee a detta vacanza e/o a focolai già riscontrati, le Autorità preposte continuano a mantenere riservati i nominati di questo gruppo, con rischi di ulteriori contagi per le persone che sono venute in contatto con loro. IL SIGNIFICATIVO E VELOCE INCREMENTO DEI CONTAGI NELLE ULTIME 24 ORE IMPONE ALLE AUTORITÀ PREPOSTE LA PUBBLICAZIONE DEI NOMINATIVI DEI PARTECIPANTI ALLA CITATA GITA SULLA NEVE ED A TUTTI IL RIGOROSO RISPETTO DELLE MISURE DI ISOLAMENTO, le uniche attualmente in grado di controllare la diffusione del virus. Infatti, Il distanziamento sociale è l’unica arma a nostra disposizione per contrastare l’epidemia, in quanto riducendo la trasmissione del virus, ritardiamo il picco dell'epidemia, diluiamo nel tempo i casi e agevoliamo sistema sanitario consentendogli una ottimale gestione dei casi sintomatici". Ultimamente Giorgianni ha inviato una lettera di protesta al Presidente della regione Sicilia Nello Musumesi. Speriamo che le parole del magistrato possano servire a smuovere le acque in un sistema che sta incominciado a vacillare e neccesita di rispote forti e significative.
0 Comments
Queste sono le immagini che dall'inizio della nostra quarantena rappresentano e riassumono come questa pandemia stia modificando le nostre vite. La condizione di isolamento ci sta livellando, siamo per la prima volta, forse tutti quanti uguali, con gli stessi problemi, stesse preoccupazioni e le stesse paure. Non c'è più un povero o un ricco, il destino sembra unirci in un destino incerto e vago. La guerra del nemico invisibie sta fecendo stragi senza guardare colore e provenienza. Molti di noi forse in queste due foto vedono la potenza di qualcosa, di cui fino a qualche mese non immaginavano le conseguenze.
Le bare delle vittime del coronavirus trasportate con i camion dei militari nelle zone del bergamesco impressionano e colpiscono. Sembrano scene di guerra lontane, che fanno paura e terrorizzano, purtroppo questa guerra è vera, stiamo vivendo una lotta invisibile, in cui il nemico non si vede ma è potente. Il Papa Francesco oggi ha concesso l'indulgenza plenaria dai peccati durante la benedizione Urbi et Orbi in una piazza San Pietro fantasma. Un'immagine fortissima, quasi surrealista, in cui il Papa, come un'ombra solitaria prega circondato dal nulla. Un momento storico, un messaggio in mondovisione che ha colpito il mondo. Un discorso bellissimo in uno scenario toccante. Tra le sue parole: "Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca ci siamo tutti". "Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell'angoscia dicono: 'Siamo perduti', così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme". Per me due foto emblematiche che ci ricorderemo per sempre. Dante Alighieri, il sommo poeta, colui che rappresenta la nostra grande e immortale letteratura per il mondo, tra le personalità più importanti che meglio danno volto e voce all'Italia, viene finalmente celebrato e ricordato con una giornata nazionale interamente dedicata a lui: il Dantedì. Evento voluto e organizzato dal governo su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini. La giornata scelta è il 25 marzo, secondo alcuni data in cui ebbe inizo il viaggio ultraterreno della Divina Commedia. Prenderanno parte al progetto: scuole, musei, archivi, biblioteche, artisti, Mibact, Miur e Rai con una serie di iniziative dedicate alla sua memoria. Probabilmente sono anni che si parla di indire una giornata in onore di Dante ma la sorte ha voluto che la prima edizione, cadendo in questi terribili giorni di coronavirus, fosse realizzata online ed in maniera virtuale. In questa modalità parteciperanno tutti coloro che vorranno dare il loro contributo a questa giornata. Letture in streaming, documentari e tanto altro in rete ed in tv.
Ad un evento così non poteva non partecipare Naxoslegge, in sinergia con il Parco Archeologico di Giardini Naxos ed i ragazzi del Liceo scientifico e linguistico Caminiti. L'evento è come sempre coordinato dal Direttore artistico di Naxoslegge, la professoressa Fulvia Toscano. Naxoslegge è da anni una realtà, sul territorio siciliano, sempre più importante e di richiamo culturale e letterario. Dove nasce ed in cosa consisterà la partecipazione di Naxoslegge al Dantedì? C'è un legame con le attività già realizzate nel passato intorno a Dante? "L' idea di realizzare in streaming il nostro Dantedi- afferma Fulvia Toscano- nasce dalla necessità di dare seguito ad un progetto già in cantiere, anche in collaborazione col Parco archeologico di Naxos e con il liceo Scientifico e linguistico di Giardini Naxos, partner storico del festival. Tra l' altro, proprio per il 2020, Naxoslegge ha già messo in cantiere Aspettando Dante, un percorso di Lecturae Dantis da realizzare nelle Chiese di Giardini e Taormina, in attesa del grande anniversario del 2021. La nostra idea è di realizzare una vera maratona plurilingue, proprio a conferma della universalità del opera di Dante, avremo persino letture in giapponese, a cura di Tamako Chemi, in arabo con la voce di Mariada Pansera e in russo con la giovanissima Marina Micari. Il Liceo Caminiti di Giardini NAXOS darà il suo importante contributo, sia con le letture a cura di docenti e lettori madrelingua, sia con gli interventi dei ragazzi, anche a tema, come ad esempio la lettura dei tre canti sesti della Commedia, di forte valenza politica e grande attualità". Chi saranno i protagonisti e chi interverrà alla maratona dantesca? "Tanti i graditi ospiti della nostra maratona che hanno subito aderito alla chiamata del festival. Narratori e poeti come Marinella Fiume, Alessandro Zaccuri, Alessandro Rivali, Gianluca Barbera, Pierfranco Bruni, Maria Grazia Insinga, Erica Donzella, Mauro Curcuruto, Clelia Lombardo, Marilina Giaquinta, Paolo Sessa, Lina Maria Ugolini, Govanna Strano, Stella Buonasera e tanti altri; saggisti come Lorenzo Braccesi, Dora Marchese, Antonietta Ferraloro, Dario Stazzone, Ferdinando Raffaele, Danilo Breschi, Giuseppe Ramires, Rocco Schembra etc. Importante anche la presenza di intellettuali legati al mondo del teatro: dagli attori Valeria Contadino, Giovanni Boncoddo, Maria Pia Rizzo, Giovanni Calcagno, Davide Sbrogio’, Matteo Napoli, Giuseppe Carbone, a critici e drammaturghi come Vincenza Di Vita e Auretta Sterrantino. Copiosa anche la presenza di giornalisti da Isabella Di Bartolo a Giusy Sciacca, da Alessia Franco a Fernando Adonia, Carmela Grasso e Giuseppe Lazzaro Danzuso, Daniela Tralongo, Eliana Camaioni, Enrico Scandurra, Carlotta Bonadonna e tanti altri. La parte artistica figurativa è a cura del maestro Alessandro La Motta, da sempre vicino al nostro festival e ci fa piacere ricordare anche la partecipazione dell’ artista Stefania Pennacchio, della musicologa Eliade Grasso, oltreche’ il contributo degli amici di Terremoti di Carta”. Oltre alle letture dantesche che cosa proporrà il Dantedì di Naxoslegge? Anteprime su Naxoslegge 2020? "Questo appuntamento del 25 apre, di fatto, è un percorso, sempre in streaming,di anteprime della X edizione di Naxoslegge, programmata, come di consueto, per settembre 2020. Offriremo dei momenti di riflessione e “provocazione" culturale sul tema scelto per questa X edizione, Vae Victis, un tema forte, in linea con le scelte culturali che, da sempre, il festival fa. Anche in questo caso avremo il contributo di tanti ospiti, amici di Naxoslegge, che apriranno, per così dire, delle finestre tematiche, su cui poi rincontrarci a settembre. Questo il nostro contributo a questo particolare momento che ci spinge a profonde riflessioni e riconsiderazioni sul nostro tempo". Potrete seguire la maratona dantesca su :https://www.facebook.com/Naxoslegge/ durante tutta la giornata del 25 marzo. #Dantedì #DantedìNaxosLegge Aspettando il Dantedì, con la speranza che l'arte e la letteratura possano aiutarci a vivere meglio questi duri e tristi giorni di coronavirus. In questo periodo io ho continuato a parlare di cultura online, di come la rete si sia attrezzata per aiutarci a vivere l' isolamento e di come utilizzare certi media rimanendo a casa, insomma come sopravvivere alla solitudine rinchiusi tra le nostre mura.Si!, perche c'è stato chiesto di rimanere a casa.
C'è stato detto che ci sono multe e pene salate per chi infrange i decreti. Benissimo! Ci stiamo sforzando di rispettare tutto. Siamo controllati a vista, non possiamo uscire dal nostro comune, non possiamo vedere amici e parenti che magari vivono a 2 passi, giustamente, (perché potremmo contagiarli), militari in paesi dove la gente ha paura anche di buttare la spazzatura e poi che succede? Accade che indisturbate e incontrollate ondate di impanicati, impauriti, irresponsabili, ignoranti e mi spingo oltre " delinquenti" riescano a percorrere tutta l' italia ed arrivare in Sicilia, nonostante precisi ordini. Dico delinquenti perché ci sono degli ordini da rispettare. Ma come fanno? Cioè la legge è uguale per tutti, giusto? A me non sembra. Credo che debbano pagare...forse non si rendono conto che siamo in guerra, una guerra in cui il nemico è invisibile, in cui siamo mine vaganti per tutti. Io ho una sorella al nord, sola, come tante persone in questo momento, ed una mamma che in cuor suo la vorrebbe a casa, ma né l' una né l'altra si permettono di dire "Torna! o torno a casa". Allora per bloccare i treni il governo ci ha messo un'eternità, ora l' esercito, invece di tenerlo "a controllare la mia via", piantatelo dove serve veramente. Non ho mai creduto a complottismi su come alleggerire il nord, e non ci voglio credere sarebbe uno schifo disumano, che creerebbe una guerra fra poveri. Forse meritiamo solo delle risposte da un governo che dovrebbe impedire sbarchi e viaggi su e giù per l' italia. Se il nord è al collasso, noi lo saremo. Dovremmo pensare ad essere uniti ma chi ci comanda, permettendo questo, forse perchè mancano i controlli duri dove dobrebbbero esserci, sta creando una forte insofferenza tra noi stessi, cosa che in questo periodo non serve a nulla. Io non sono nessuno per giudicare il prossimo. Ma qualcuno lo dovrà fare. A tutti coloro che vogliono tornare a casa? State commettendo un possibile omicidio ed il dilungarsi di una guerra che qui al sud farà molti più morti. Se volete aiutare chi amate ed il nostro Paese...RIMANETE A CASA. Oggi giornata della memoria delle vittime delle mafie. Durante questo duro periodo di coronavirus in cui le nostre vite sono cambiate, in cui tutto viene fatto tramite i social, online ed usando la rete, anche il ricordo degli eroi della mafie è stato trasformato in un evento "da casa". Le piazze sono diventate virtuali e si sono organizzate diverse attività che da giorni si sono svolte a distanza. Sebbene tutti siamo spaventati e terrorizzati per quello che sta succedendo, non dovremmo dimenticare una lotta che deve continuare ad esistere. In questi giorni intorno a questo virus si sentono tante teorie e scuole, c'è chi parla di complottismo, manovre economiche, nuova geopolitica e forza del più potente, per questo non dovremmo abbandonare la battaglia contro le mafie che da sempre governano al di sopra della politica e di ogni economia. Questi sono i progetti che dal 9 marzo ad oggi, Libera a Avviso pubblico hanno realizzato in alternative alla piazze. Libera ha invitato a scegliere il nome di una delle circa mille vittime innocenti delle mafie nel nostro Paese (l’elenco è su vivi.libera.it), scegliere un fiore (o realizzarlo in casa, date le restrizioni alle uscite) e postare una foto sui social, dalle 9 del 21 marzo, con hashtag #iorestoacasa #memoriaeimpegno #21marzo2020. Avviso pubblico ha invece chiesto a un centinaio di persone – tra amministratori locali, magistrati, giornalisti, docenti, studenti, attori, rappresentanti del mondo delle associazioni e delle istituzioni – di riprendersi mentre leggono ciascuno dieci nomi di vittime. Ne verrà fuori un video che la rete antimafia diffonderà il 21 marzo. Wikimafia, la prima enciclopedia online sulle mafie, lancia invece la campagna social #EranoSemi: chi vuole partecipare deve prendere un semplice foglio A4, o stampare il modello disponibile online, scriverci sopra il nome della vittima che si vuole ricordare, con l’hashtag #EranoSemi. Poi non resta che pubblicare sui propri social la propria foto col cartello, raccontando in poche righe chi era la persona ricordata, taggando se possibile i profili di Wikimafia. #iorestoacasa #memoriaeimpegno #21marzo2020. Radio Garden è nata nel 2015 in Olanda. E’ un sito che ci permette di sintonizzarci con le frequenze radio di tutto il mondo. E’ un sistema semplice e veloce, a differenza di altre app del genere, con un solo click nei vari puntini verdi che vedrete nell’immagine della terra, sarete collegati virtualmente con le radio di diversi Paesi. Oggi in Italia sembra essersi diffuso l’uso di radio Garden, probabilmente dovuto all’epidemia del coronavirus, che ci costringe ad un isolamento forzato a casa. Con l’obbligo di rimanere tra le mura domestiche l’utilizzo del mondo virtuale e digitale sta conquistando la nostra quotidianità. Radio Garden ci aiuta a sentirci liberi di viaggiare per il mondo e ascoltare e conoscere notizie e musica internazionale. Forse per curiosità, noia o semplicemente per voglia di fare qualcosa, Radio Garden sta esplodendo e si sta facendo conoscere, probabilmente in un momento sbagliato, ma che ci ricorderemo. Aspettando di ritornare alla normalità, chi vuole può cavalcare le onde di Radio Garden e viaggiare a ritmo di musica. http://radio.garden/visit/termini-imerese/k5bLAsza Musei da visitare rimanendo a casa sul divano.In giorni di quarantena e "restoacasa" questa è un'ottima e divertente idea di passare il tempo e distrarsi. Ma soprattutto conoscere qualcosa di nuovo e di bello.
Un viaggio virtuale da Roma a Parigi, da New York ad Atene. In giro per il mondo senza muoversi. La cultura non si ferma. A causa del coronavirus molti musei chiudono le porte, lo stabilisce il decreto governativo sulle misure di contenimento dell'epidemia. Grazie alle nuove tecnologie è possibile però visitare virtualmente gallerie ed esposizoni rimanendo tranquillamente a casa. Ecco l'elenco dei tour virtuali.
Questa sera alle 18.00 non dimenticate il flashmob sonoro. Uniti nella musica contro il coronavirus.3/13/2020 In un periodo dove siamo bombardati da tutti i lati e da tutti i media da notizie continue sulla diffusione del coronavirus, dove i social stanno diventando per alcuni versi un contenitore di informazioni, in cui è difficile distinguere la fake news da fatto accertato, questa è una delle prime (speriamo non l'ultima) notizie di speranza che unirà l'italia in una melodia e canto di gioia e lotta contro questo male maledetto e inaspettato. La rete delle nostre vite, in cui le persone sono fagocitate e martellate da terrorismo e paura, in cui i numeri dei contagi aumentano così come aumentano i numeri di medici che con tutte le loro forze e coraggio stanno aiutando in prima linea chi ha bisogno, alle 18.00 di questa sera diventerà una rete mediatica in cui la musica, gli artisti e tutti i cittadini italiani sono chiamati a diffondere una melodia di speranza e buon umore. Un flashmob sonoro nazionale, che sicuramente ci ricorderemo per tutta la nostra vita. Dai balconi di casa, dove è necessario rimanere per debellare il virus, i musicisti d’Italia suoneranno per rallegrare i cuori di tutti.
“Il nostro paese diventerà così per quei pochi minuti un gigantesco concerto gratuito” si legge nell’invito che sta facendo il giro dei social. La musica è una delle armi migliori che in qualsiasi momento triste delle nostre vite ci ha sempre aiutato a superare nostalgie e malinconie ed a riportare alla mente momenti felici e spensierati, quindi questa sera non solo i musicisti ma tutti noi dobbiamo unirci con un qualsiasi apparecchio musicale, pc, radio, ecc, affacciarci alla finestra e far sentire la nostra musica preferita, il pezzo per noi più significatico ....un brano che ci porteremo sicuramente nel cuore come ricordo di un momento corale, emozionante e di lotta per la vita. |
AutoreCarlotta Bonadonna Categorie:
|