Sulle tracce di Lady Florence Trevelyan. Un percorso intriso di storia, di amore e passione, di donne di altri tempi, di luoghi che sono stati in passato punti d'incontro, di cultura o semplicemente di contemplazione di quel magnifico panorama che ci offre la natura dalla cima di monte Venere. A due passi da Taormina e Castelmola si innalza l'incantata, selvaggia e romantica monte Venere. Arrivare in cima è un bellissmo viaggio nel passato. Un magnifico sentiero, alterna zone verdi, floride e ricche di vegetazione con punti più brulli e aridi. Dalle rocce bianche ai costoni ricoperti di fico d'india, dalle calendule all'erica, i visitatori possono trovare vari tipi di piante e alberi. Ma ciò che realmente colpisce è un maestoso panoroma. Sembra di essere sospesi, in alcuni punti è possibile la "signora" Etna, incorniciata tra i mandorli. Man mano che ci si allontana dalle zone abitate di campagna, il viaggio ci porta alle tenute, alla villa, alle passeggiate e a tutti quegli aneddoti sull'affascinante vita di Lady Trevelyan. Una donna nobile della corona reale inglese, esiliata dalla corte per un discusso flirt con il cugino, futuro re e figlio della regina, (pensate quindi allo scandolo....) dall'animo forte e sensibile, fu per Taormina una grande benefattrice. Ma chie era Lady Trevelyan? In Sicilia sposò il dott. Cacciola, sindaco del paese e si dedicò alla creazione di una grane giardino all' inglese, oggi l'attuale villa comunale; all'interno si possono ammirare le Victorian follies, costruzioni che fece realizzare per trascorrere il suo tempo libero, leggere e scivere. Palazzine che ricordano la sua passione per gli ambienti esotici, un parco in cui fece piantare fiori e piante rare; qui diede ricovero ad animali, costruì voliere per i suoi adorati ucceli; un vero paradiso, con punti strategici da dove poteva ammirare l'Etna, le sue campagne, il mare ed un paesaggio infinito. Un luogo in cui la sua filosofia di vita, il suo amore per la cultura e la natura si uniscono e trovano compimento a monte Venere. Proprio in questa montagna acquistò un terreno e costruì una residenza di campagna. Con Lady Trevelyan questa zona di paradiso naturale diventa un via vai di storie di incontri tra intelletuali del tempo, nobili, viaggiatori ed artisti. Con lei durante la Belle Epoque ed il famoso Grand Tour, Taormina ed i suoi spazi divengono famosi nel mondo: Goethe, Von Gloeden, Lawrence, D'Annunzio, Geleng, sono soltanto alcuni delle grandi personalità dell'epoca che con le loro poesie, foto, scritti resero omaggio e diffusero la bellezza dei luoghi. Ritornando al cammino, le prime tracce di Lady Trevelyan lungo il percorso, sono le Scalazze, una mulattiera che progettò come scorciatoia per il Monte Venere. Caratteristiche e non facili da percorrere ma molto suggestive. "Chissa quante storie d'amore tra i mulattieri, carrettieri, gente semplice del posto e quelle eleganti signore del nord Europa? Tanti sono gli aneddoti che rendono ancora più affascinante e intrigante la storia di questi posti. Luoghi una volta frequentati, come già detto, dai nobili ed artisti che da tutto il mondo arrivavano a Taormina. Simbolo di questa realtà sono i ruderi di quello che fu il Cafè Monte Venere, emblema aristocratico della Belle Epoque. I resti di questo cafè letterario si possono visitare durante la passeggiata. Qui si incontravano, viaggiatori e intellettuali che passavano da questo ristoro durante la visita alle campagne dell’entroterra taorminese. Oggi del Cafè Monte Venere rimane molto poco, da qui è possibile vedere un panorama mozzafiato. Poco distante dal sentiero che porta alla vetta di monte Venere si trova la casa di Lady Trevelyan così come la sua tomba, aveva infatti deciso di essere sepellita in quello che per lei era un paradiso, dove aveva passato parte della sua vita. Dalla Villa Comunale, all'hotel Timeo in cui aveva vissuto insieme al marito fino alle proprietà di monte Venere, la signora sembra compiere un viaggio, un cammino verso quel mondo poetico, intellettuale, artistico, naturalistico e puro che appare concludersi proprio a monte Venere, dove si trova la sua tomba. In questa zona fatta di eucalipti, querce e piante di vario genere, probabilmente volute da Lady Trevelyian ci si inerpica su un percorso che porta alla vetta, qui il paesaggio è davvero unico. In un solo sguardo: Etna, Taormina, Castelmola, Mazzarò, Letojanni, la costa fino al Castello di Sant' Alessio e di fronte la Calabria. Uno spazio infinito, contemplativo, meditativo, dove rilassarsi, perdersi nei pensieri e lasciarsi ispirare dalla bellezza della natura. Monte Venere deve probabilmente il suo nome al culto della dea dell’Amore. vivo da queste parti, 2500 anni fa. L'amore per la natura, per gli animali, per la gente del posto che Lady Trevelyan aiutò moltissomo, le attenzioni per i suoi ospiti e viaggiatori del tempo resero questo posto un paradiso mitico e fonte d'ispirazione per tutti coloro che ebbero la fortuna di conoscerla. Cosè Lady Trevelyan parlava dei suoi luoghi:"“La salita per Taormina dona un susseguirsi di piacevoli emozioni per paesaggi di grandiosa, enorme bellezza, con tutta una serie di vedute molto pittoresche dell’Etna, il mare azzurro, le baie, i promontori, le montagne e i villaggi costruiti sulle sommità rocciose. Il tutto diventa indescrivibile, tanto grande e rara è la sua bellezza!”. Ringrazioe il gruppo escursionistico Siculì e le sue guide Carmelo Siscaro ed Ennio Zappalà che ci hanno accompagnato in questo stupendo viaggio, fornendoci importanti e dettagliate informazioni sulle bellezze del luogo. Rudere Cafè Monte VenereScalazze
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AutoreCarlotta Bonadonna Archivi
Settembre 2024
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