Tra la notte del 25 e del 26 marzo è morto all'età di 60 anni "Il signore della televisione accanto", Fabrizio Frizzi, un uomo dalla grande umanità, simpatia e semplicità prima di essere un riconosciuto professionista della televisione italiana. Molti, per la sua naturale indole, educazione e discrezione nel rivolgersi al pubblico e a chiunque collaborasse con lui, lo hanno definito erede del grande Corrado Mantoni, uno dei più amati e genuini presentatori nella storia della televisione italiana.
Fabrizio Frizzi è deceduto nell'ospedale Sant'Andrea di Roma a causa di una emorragia celebrale in seguito a un primo malessere che lo aveva già colpito nell'ottobre scorso. Dopo un periodo di pausa era tornato a lavorare ma stanotte purtroppo ci ha lasciati. Un uomo considerato una mosca bianca nell'entourage del mondo dello spettacolo in cui più volte si è parlato di scandali, raccomandati e persone poche "pulite". Intorno alla sua figura sia ieri che oggi, il parere e i giudizi di amici e pubblico sono stati sempre positivi, calorosi e pieni di affetto. E' stato uno dei personaggi del piccolo schermo più amato in assoluto. Non si può dire che non avesse fatto la sua lunga gavetta. Ha esordito negli anno '80 a 20 anni in Rai con la tv dei ragazzi nella trasmissione “Il barattolo". Sempre di quel periodo è stata la sua partecipazione a "Tandem". “Scommettiamo che" , “Europa Europa”, “Luna park”, “Telethon”, sono alcuni dei programmi che lo hanno reso uno dei volti piu’ popolari di RaiUno. Ultimamente si era messo in gioco anche come imitatore e cantante, dimostrando ottime capacità canore e bravura artistica partecipando come concorrente di “Tale e quale show” di Carlo Conti; allo stesso modo aveva preso parte come "ballerino" a "Ballando con le stelle". Un uomo quindi, che col passare degli anni ha acquistato sempre più affetto e stima, non risparmiandosi ma dando sempre di più al suo pubblico e amato mestiere. Col suo caro amico Conti aveva fatto la staffetta per “L’eredità”, così come con Amadeus per i "Soliti ignoti". Tra i suoi ultimi lavori quello di doppiatore nel film d’animazione: Toy Story. L'uomo garbato della televisione italiana, lascerà sicuramente un vuoto non solo tra gli amici più cari e famiglia ma a tutto quel pubblico a casa che lo considerava "amico" proprio per quel suo modo tanto gentile e mai volgare, nè pesante nè superbo di sorridere e rivolgersi a chi lo guardasse. Non amo dedicare articoli a personaggi dello spettacolo che ci abbandonano, in quanto ci sono morti dimenticate per il mondo di innocenti, bambini e realtà difficili; ma oggi ho sentito di spendere due parole per una persona che dovrebbe essere d'esempio per chi crede nella serietà di questo lavoro, dove difficilmente viene premiata anche la genuinità, spontaneità e verità, qualità rare e preziose nello show business di oggi. Ciao Fabrizio!.....
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AutoreCarlotta Bonadonna Archivi
Settembre 2024
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