Con Nata libera: Passione in immagini, arte e cultura mi associo alle iniziative di “Vissi d’arte”-cultura italiae, alla manifestazione “Assenza spettacolare” a “Bauli in piazza”, a tutti i lavoratori di diversi settori in difficoltà e alle persone, soprattutto perbene, che in diverse città d’Italia sono scese e scenderanno in Piazza a fare sentire la propria voce e lottare per i propri diritti. Siamo di fronte ad un decreto senza senso, (uno dei tanti, dove la logica di azione non esiste) a decisioni che continuano a danneggiare l' economia e che sicuramente non ci proteggono dal covid. Chiudere teatri, cinema, bloccare il settore della cultura, del pensiero, della riflessione, di quella spinta che apre il cervello e lo rende pensate è voler spegnere la nostra libertà di essere creatori e fruitori di idee. È più facile manovrare un gregge di pecore che essere dotati di cultura e pensiero. In questo momento sono molto più sicuri cinema e teatri che molti altri luoghi di aggregazione. Su 347.262 spettatori in 2.782 spettacoli monitorati tra diverse tipologie di spettacolo, con una media di 130 presenze per ciascun evento (quindi rispetto del distanziamento e regole anti-covid) nel periodo che va dal 15 giugno ad inizio ottobre, si registra un solo caso di contagio da Covid 19 sulla base delle segnalazioni pervenute dalle ASL territoriali. Una percentuale, pari quasi allo zero e assolutamente irrilevante, che indica quanto gli spazi destinati agli spettacoli siano assolutamente sicuri. Questo emerge da un’indagine elaborata dall’AGIS — Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, su un campione di spettatori che copre il territorio nazionale. Il 30 ottobre i lavoratori dello spettacolo manifesteranno a livello nazionale in diverse piazze per ricordare “L’assenza spettacolare”. Questo il nome dell’iniziativa intenta a difendere un settore colpito dai più recenti provvedimenti anticontagio varati dal Governo. L’assenza spettacolare è organizzata da Slc Cgil-Fistel Cisl-Uilcom Uil che chiedono risorse certe per l’emergenza e la ripartenza sino a tutto il 2021, un confronto permanente tra parti sociali e istituzioni politiche, l’individuazione di ammortizzatori e tutele strutturali per tutti i lavoratori atipici e discontinui e la stabilizzazione dei precari. Venerdì 30 OTTOBRE TRENTO > ore 10.00 Via S.Croce TORINO > ore 10.00 P.za Castello (davanti alla Prefettura) MILANO > ore 10.00 P.za della Scala VENEZIA > ore 10.30 Palazzo Ferro Fini TRIESTE > ore 10.30 P.za Unità (di fronte alla Prefettura) BOLOGNA > ore 10.00 P.za Roosevelt FIRENZE > ore 10.00 P.za SS. Annunziata ROMA > ore 10.00 Piazza di Monte Citorio PERUGIA > ore 10.00 Piazza Italia ANCONA > ore 10.30 P.za del Plebiscito (c/o Prefettura) PESCARA > ore 16.00 P.za della Rinascita CAGLIARI > ore 9.30 P.za Palazzo (davanti alla Prefettura) NAPOLI > ore 10.00 P.za del Gesù BARI > ore 10.30 P.za Prefettura COSENZA > ore 10.00 P.za 11 Settembre PALERMO > ore 10.00 P.za Verdi CATANIA > ore 9.30 P.za Università In Liguria, in cui c’è il divieto di manifestare, si sta cercando una forma di protesta alternativa. Continua inoltre la raccolta firme organizzata da https://www.culturaitaliae.it/vissidarte/ Anche questa anti decreto e chiusura di cinema e teatri Cliccando potrete partecipare con la vostra firma https://www.culturaitaliae.it/vissidarte/ Questo l'appello al ministro Franceschini https://www.culturaitaliae.it/wp-content/uploads/2020/10/Vissi-dArte-.pdf Scendere in piazza e manifestare è un diritto. Tanti i settori colpiti: ristorazione, palestre, piscine, spettacolo e cultura. Farsi sentire è libertà di espressione. Tappare la bocca a chi ha ragione e far passare tutto come rivoluzione e guerriglie è frutto della cattiva e venduta manipolazione mediatica. A Roma, Torino, Milano, Catania e in tante altre città scese a protestare non ci sono state solo ore ed ore di bombe carta e fumogeni ma anche tante gente (la maggioranza) che ha avuto il diritto di difendere il proprio lavoro e dignità distaccandosi da qualsiasi gruppo fazioso, estremista ed “ignorante”. Focalizzare l'attenzione su 4 immagini di violenza durate forse 20- 30 minuti su ore ed ore di manifestazione pacifica non risolverà il problema Covid ma aumenterà odio e terrore, a che scopo? A sconfiggere il virus? O a massacrare un paese già al collasso e spingerlo ad una guerra civile? Perché non mostrare e centralizzare l’attenzione su chi ha manifestato senza violenza e atti da guerriglia? E’ stata spaccata una vetrina a Torino dal solito gruppo di estremisti, ma non solo, in città erano in atto ben 2 gruppi di manifestanti “perbene”. Purtroppo è risaputo le manifestazioni, spesso sono strumentalizzate da infiltrati balordi e fanatici che creano disordini e scompiglio: già noti alle autorità in quanto legati alla criminalità organizzata. Le persone perbene, commercianti e lavoratori non hanno nulla a che fare con le mafie. A Catania solo 40 minuti di scene apocalittiche non possono oscurare gli sforzi e le voci di chi in maniera civile ha manifestato il proprio dissenso al decreto. La lotta contro l’assembramento in questi casi credo sia davvero retorica, si permettono raggruppamenti sui mezzi pubblici, uffici e scuole quando i cinema, i teatri e l’ambito della ristorazione sono stati tra i luoghi più controllati e blindati. Sono stati anche gli spazi in cui il governo ha imposti diverse spese e dispositivi per la sicurezza dal contagio. Quindi perché chiudere? a cosa sono serviti tutti gli sforzi e costi affrontati?
Il non senso dilagante ma mettiamo la mascherina, rispettiamo le regole e manifestiamo in piazza. Credete nel buon senso non a ciò che ci impongono di credere. La cultura serve a questo. Aprite il cervello. Non sono una negazionista ma una persona coerente ed equilibrata.
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AutoreCarlotta Bonadonna Archivi
Settembre 2024
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