nella foto: Rosalia Mifsud, Monica Diliberto, Rosalia Garofalo, Francesca Fantoni, Laureta Zyberi6 donne uccise in una settimana , 4 in 24 ore, un settimo corpo ritrovato dopo mesi. Emergenza nazionale, il virus degli orchi dilaga più del coronavirus, spostare l’attenzione sul femminicidio è un dovere del Paese. Intorno all’influenza “letale” cinese: panico, allarmismo esagerato, terrore, xenofobia, razzismo, come sempre causati da un’informazione di massa controllata e mirata. Con tutto il rispetto per la pericolosità del virus, per le vittime e per chi è in cura, in Italia sono stati accertati solo 2 casi di coronavirus e molti dei contagiati in Cina sono stati curati e sono fuori pericolo. Creare un clima del genere non aiuta sicuramente a risolvere questa epidemia che non è stata la prima né sarà l’ultima. In questi anni tanti sono stati i virus di cui si è parlato in maniera molto esagerata, il mondo ancora esiste, trasformare la realtà in un film di fantascienza, quasi fosse la fine dell’umanità è uno scenario che si ripete. Il problema non è certamente da sottovalutare ma la situazione sembra ultimamente sfuggire di mano. Mentre quasi tutta la stampa e mass media italiani sembrano concentrati sui 2 cinesi bloccati a Roma, unico caso di corona virus confermato, nel nostro paese in 24 ore sono state uccise 4 donne e in una settimana le vittime di femminicidio sono salite a 6. Ma chi sono le vittime di questi orchi? Solo in Sicilia a Mussomeli, Caltanissetta, le vittime sono state 2. Un uomo ha ucciso, a colpi di pistola, la compagna e la figlia 27enne della donna, poi si è sparato. La donna era più grande di lui di 20 anni, l’uomo forse non si è rassegnato alla fine ella storia. Rosalia Mifsud, 48 anni, e Monica Diliberto, 27, sono le 2 vittime. Sempre in Sicilia a Mazara del vallo un uomo ha massacrato di botte per 3 giorni la moglie fino ad ucciderla. Vincenzo Frasillo, dopo 3 giorni di percosse ha ucciso la compagna Rosalia Garofalo. Spostandoci su un’altra isola in Sardegna ad Alghero, Speranza Ponti, scomparsa mesi fa è stata ritrovata cadavere: il fidanzato è in stato di fermo. Tempo fa su fb il marito aveva dichiarato il suo folle amore per la donna. Al nord in Alto Adige una giovane donna pakistana è stata uccisa forse dal marito che è in stato di fermo. Fatima Zeeshan, aveva 28 anni ed era incinta all’ottavo mese. Ma suo marito Mustafa, 10 anni più grande non ha avuto alcuna pietà e l’ha riempita di pugni e calci. Infine, l’avrebbe soffocata fino alla morte. A Genova una donna, Laureta Zyberi, 42 anni, è stata accoltellata a morte dal marito Eduart Zyberi di 53 anni,“ E’ stata trovata senza vita nel Bresciano Francesca Fantoni, l'uomo che l'ha uccisa ha confessato dopo due giorni. Un elenco disarmante e triste. Dati allarmanti e tragici, se consideriamo l’Italia un Paese civile e rispettoso, molti signori italiani quando si parla di maschilismo si girano dall’altra parte, affermando che qui non esista e che certe cose appartengono solo ai Paesi arabi e asiatici, “Loro trattano male le donne”. In Italia diciamo come in altri stati del mediterraneo il maschilismo è più ipocrita, più nascosto ma c’è. Credo che bisognerebbe puntare l’attenzione a ciò che sta accadendo in questi giorni dal nord al sud della penisola. Il virus di uomini mostri, narcisisti patologici, deboli e feroci sia più letale e purtroppo dilagante di tutte le mascherine anti-cinesi che stanno circolando dovunque. Penso che le morti di queste 6 donne in pochi giorni debba fare veramente riflettere sull’arretratezza e ignoranza di molti uomini della nostra società attuale. Ritengo che le pene e la legge nei confronti di questi assassini debbano essere molto più severe e dirette. Non c’è giustizia reale, se facciamo un salto indietro al caso Melania Rea, uccisa dal marito Salvatore Parolisi, sappiamo che per buona condotta potrebbe avere la riduzione della pena, permessi speciali e forse uscire prima dal carcere. Un uomo che ha tolto la vita in maniera feroce, 35 coltellate, alla compagna. Questa è giustizia? Ma in Italia si sa chi dovrebbe stare in carcere è a passeggio. Come Parolisi, gli assassini di queste 6 donne sono uomini comuni, i così detti bravi ragazzi, i loro compagni, fidanzati e mariti; coloro che sicuramente giorni prima dell’uccisione hanno dichiarato amore eterno alle loro vittime. Purtroppo è così, la casistica fa emergere come da sempre i mostri siano all’interno della famiglia. Le violenze fisiche e psicologiche che si riscontrano ogni giorno sono infinite. Le donne uccise in Italia sono state 131 nel 2017, 135 nel 2018 e 103 nel 2019. Giovanni Salvi Procuratre Generale della Cassazione parla di emergenza nazionale. Speranza Ponti
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AutoreCarlotta Bonadonna Archivi
Settembre 2024
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