Il 25 Maggio 1978 Vasco Rossi debuttava con il suo promo album "Ma cosa vuoi che sia una canzone". Una prima volta che è diventata un'incredibile carriera discografica fatta di successi e canzoni che hanno segnato intere generazioni. Il cantautore di Zocca, rocker italiano per antonomasia ha influenzato e rappresentato a partire dalla fine degli anni'70 quella parte di pubblico che voleva ribellarsi, rivoluzionare se stessi e il mondo circostante, quella fetta di giovani che sentivano di vivere fuori dagli schemi, anticonformisti e provocatori. Il Blasco, in un periodo di grandi cantautori italiani, dove la raffinatezza della parola, i poeti e l'identità cantautorale si distinguevano nel panorama musicale italiano, irrompeva con la sua irriverenza, arte provocatoria e folle sfacciataggine. Proprio il titolo di questo album sembra non essere stato apprezzato dalle case discografiche, ma il mito di Vasco è nato in quel momento ed oggi dopo 40 anni uscirà il 7 dicembre una versione speciale dello storico disco di debutto del cantante e il 18 sarà presentata il videoclip del primo singolo «Jenny è pazza»
Una riedizione dell’album "Ma cosa vuoi che sia una canzone" con tutte le canzoni rimasterizzate e arricchite da contenuti speciali. Dopo un salto di 40 anni riascoltare questi brani metterà in risalto come certe storie siano sempre attuali e vive. Per la prima volta, a dicembre, sarà inoltre online il videoclip del primo singolo dell'album «Jenny è pazza» regia di Arturo Bertusi. Il video è realizzato in motion graphic ed i disegni sono di Rosanna Mezzanotte. Il progetto nasce dal fatto di non dare un'identità reale, umana a Jenny, di lasciarla come un'idea come la rappresentazione di un malessere esistenziale e dell'emarginazione sociale dovuta alla paura del diverso. Pregiudizi e discriminazione per la prima volta in un brano scritto quarant'anni fa, raccontati attraverso il disagio e la storia di una donna in cui quasi tutti prima o poi nella vita si sono identificati. In ognuno di noi c'è una parte di "Jenny"
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AutoreCarlotta Bonadonna Archivi
Giugno 2022
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