Il vero colpevole della morte di Willy Monteiro Duarte: Noi, figli di una società bruciata9/12/2020 Sono giorni che leggo titoli di articoli di un fatto gravissimo e scioccante; specchio di una società sempre più marcia. Non perdo tempo ad approfondire certe notizie, perchè mi bastano poche righe per bloccarmi, ho poco stima per molti giornali online e per la spazzatura che passa sui social. Willy è stato ucciso da noi stessi. Siamo artefici di una società malata, sempre più ignorante, con tanti delinquenti a piede libero. Willy è vittima dell'ignoranza, di tutti coloro che in qualche modo alimentano miti e idoli violenti, di coloro che credono a qualsiasi notizia passi sui social. Chi fa politica su questo dramma mi fa venire i brividi, che questi 4 mostri siano di destra o di sinistra poco mi importa, la violenza non fa differenze, dilaga nella bocca dei cretini, che uno di loro aspettasse un figlio ancora meno non mi interessa, di che lavoro facessero me ne frego, che la madre di qualcuno stia chiedendo scusa non ne parliamo proprio, che la colpa è dello sport: mma, chiedo di documentarvi. Nessuno sport viene praticato per uccidere qualcuno, l'agonismo è sacro, nello sport ci sono regole, che sia più pesante e violento di altri, lo so perfettamente, conosco gente che lo pratica, non saranno avvezzi alla poesia ma non sono dei criminali e non picchiano innocenti. Poco mi importa delle facce e corpi tatuati dei 4 idioti, ormai ce li hanno tutti, mi importa dell'ignoranza e della cattiveria alimentata da una educazione sbagliata e da una società dove ormai fa più notizia: " Due persone si amano veramente e va tutto bene". Lo schifo purtroppo è diventato quasi normalità: bullismo, violenza di genere, razzismo, nessun rispetto per valori fondamentali di una società sana. Siamo tutti preoccupati a fregare il prossimo, a trovare la via più semplice per arrivare all'obiettivo, perchè nel nostro Paese si è scaltri con l'arte dell'inganno. Un sistema radicato da sempre. Oggi il mondo è malato ma non solo di Covid a questo molto presto ci sarà un vaccino, c'è una pandemia peggiore ed è quella dell'ignoranza e della vuotezza. Willy è vittima del vuoto cosmico, di 4 esseri figli di una generazione allo sbando totale di Colleferro. Willy è stato un piccolo eroe, si è difeso fino alla morte ed ha difeso. Willy rappresenta quella parte sana della nostra vita, specchio di coloro che vivono nella giustizia, nell'amore e nei valori del rispetto e dell'onesta. Ancora per fortuna c'è chi preferisce una cena tra amici, una birra in compagnia, una bottiglia di vino, un viaggio, un concerto, lo sport, un museo e tanto altro. Ancora siamo in tanti a pensarla come lui e per lui dovremmo riflettere; chi sta al potere politico, chi governa giornali, chi dispone della facoltà di poter decidere si rendesse conto di dove siamo arrivati. Se ci sono più followers per Angela Chianello che per uno studioso, se le librerie chiudono, se la Ferragni fa politica su questo caso, se le sale si riempiono con le commedie da 4 soldi, se le serie e i videogiochi sono piene di violenza, se chi scrive cazzate ha un milione di like, se tik tok è un valzer di adolescenti ammiccanti più nudi che vestiti, se a scuola bisogna difendersi più da genitori inesistenti che da figli viziati... e se il risultato è la morte di Willy credo che il colpevole si chiami NOI.
Questo noi è un noi relativo e so che per fortuna tanta gente la penserà come me, in caso contrario vi prego di non commentare non rispondo, ognuno la pensa come vuole, se non vi va bene, andate avanti a leggere ciò che più vi rappresenta. Riposa in pace Willy, piccolo ma grande angelo. Che questi 4 mostri possano pagarla carissima!....
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Oggi le relazioni sono sempre più complesse e con meccanismi di contatto legati ai social. Tutto è cambiato e le regole sono dettate da rapporti in cui il narcisismo tesse una trama non chiara e contorta di manipolazioni. Oggi si sente parlare di ghosting, orbiting, no contact ed altre dinamiche relazionali di nuova generazione. In questo approfondimento vorrei chiarire il fenomeno del ghosting attraverso l'occhio clinico di un esperto. Ghosting, dall’inglese, per definire un atteggiamento diffuso dove improvvisamente il partner scompare e non risponde più al telefono, non legge i messaggi, cestina le email. Rifiuta ogni contatto delegando al “silenzio totale” la notizia del suo definitivo distacco. Anche se è un fenomeno molto discusso, non ne sappiamo molto. Ne parliamo con la Dottoressa Marino, psicologa clinica e comportamentale Quando parlare di ghosting? " Vorrei sfatare un mito: il fenomeno in questione non riguarda solo le relazioni sentimentali ma più in generale può verificarsi anche nell’amicizia, anche un amico può scomparire dall’oggi al domani, senza lasciare traccia di se’. Noi professionisti della salute mentale consideriamo il ghosting, una forma di distacco passiva-aggressiva, un “abuso emotivo grave”, al pari del “trattamento del silenzio”, tipico del comportamento del narcisista patologico e che lascia tracce indelebili nelle ferite dell’anima della vittima, spesso donna. Chi subisce il ghosting può vivere un evento particolarmente traumatico e vivere sentimenti di rifiuto. Le persone più vulnerabili sono quelle dalla “fragile autostima”. Qual è dottoressa, dunque, il rapporto fra trauma e psicopatologia in questo fenomeno? "Non e’difficile capire che molti sono i fattori che influiscono. Intanto, di fatto, chi compie ghosting, può avere certamente uno stile di attaccamento disorganizzato o evitante, tende a vivere le emozioni ed i sentimenti in modo contrastante, non riesce ad affrontare il lutto di una relazione, non sa elaborare la rottura; questo potrebbe renderlo più propenso a scomparire dalla relazione senza lasciare più traccia di se’; inoltre alcuni disturbi della personalità potrebbero essere correlati al fenomeno, prevalentemente parlo del disturbo narcisistico di personalità. Ma approfondiamo le esperienze traumatiche della vittima che riguardano un complesso di vissuti emotivi particolarmente dolorosi, a causa della mancata simbolizzazione e del vuoto. L’esperienza negativa produce una disorganizzazione ed una disregolazione del sistema psicobiologico della persona. Interessante il ruolo svolto dalla compromissione e dalle alterazioni rilevabili a livello delle strutture cerebrali ( nell’ippocampo, nell’amigdala che svolge un ruolo cardine nella valutazione del significato emotivo degli stili afferenti, nella regione corticale prefrontale, che ha connessione diretta con l’amigdala nei circuiti di attivazione dello stress e della paura)". Nello specifico cos' altro possiamo aggiungere? "Nello specifico qualche riflessione. Una coppia rappresenta l’incontro di due mondi, di due storie, una “diade” che dà vita ad una realtà condivisa, ad un nucleo affettivo semantico, di esperienze e ricordi, che rappresenta “linfa vitale”. Insieme, attraverso una co-costruzione di significati, si determina la sfera mentale della coppia, dove ognuno trova sostegno, forza e passione, pur conservando la propria individualità’. L’altro e ‘il luogo dove poter contenere l’ansia o comunque il luogo dove poter riparare le originarie ferite, in una relazione fatta di intimità e reciprocità. In un legame sentimentale entrano in gioco le parti più profonde, più oscure di ciascuno e se uno dei due non ha raggiunto una struttura di personalità stabile matura, se è connotato da una immaturità affettiva interna, tale da mettere in atto meccanismi difensivi primitivi, non è in grado di tollerare l’intimità che ogni relazione sana comporta. Quando poi si arriva al capolinea, l’essere sopraffatti da emozioni angoscianti ed intollerabili, può provocare il distacco definitivo. Nel ghosting o l’abuso nascosto, specificamente, “la relazione svanisce di colpo”, non vi sarà mai: un saluto, un abbraccio e neppure una liberatoria lite, ma solo il silenzio. Cio’ impedirà alla vittima di chiudere il cerchio e la lascerà in preda all’assordante rumore delle parole mancate,la lascerà nell’ansia e nella speranza di un futuro contatto, nel “silenzio” che e’ l’annullamento psichico dell’altro. Nella propria mente esausta, desiderare di sentire l’eco della perduta voce rappresenterà un pensiero costante. Ovviamente, talvolta, il narcisista perverso e lo psicopatico possono cambiare ancora atteggiamento e tornare all’improvviso". Indagare fenomeni di questo tipo è un modo per trovare risposte a tante nostre domande, forse le risposte razionalmente già si conoscono ma ci vuole la forza si ascoltarle e lasciare andare ciò che non serve. Si rinnova l' appuntamento con Naxoslegge, giunto alla X edizione. “Nel totale rispetto di tutte le norme anti Covid- come dice Fulvia Toscano- offriremo anche quest’anno il nostro contributo culturale, tenendo vivo l' impegno assunto con il nostro pubblico. Dopo l’anteprima di fine agosto, al Museo di Lipari, con una conversazione su F.Nietzsche, ideata e coordinata da Ciccio Rizzo, per un mese, quello di settembre, su diversi territori, Naxoslegge ospiterà scrittori, giornalisti, artisti, creativi, in un dialogo serrato con un pubblico molto stratificato, tra cui ha un ruolo importantissimo il mondo dei giovani, a partire dagli studenti del Liceo Caminiti di Giardini Naxos, partner storico della rassegna. Il tema scelto per la X edizione, importante anche perché vede Naxoslegge inserito nel calendario dei grandi eventi della Regione siciliana, realizzato dall’Assessorato al Turismo, è Vae Victis, guai ai vinti, tema declinato secondo diverse angolazioni con una riflessione sul 1943, anno cruciale nella storia del nostro Paese, raccontato anche dalla parte dei vinti, in un dibattito che vede la presenza,tra gli altri, di Elena Aga Rossi e Giuseppe Parlato, Rosario Battaglia, Andrea Cerra e Daniele Tranchida, con la proiezione del “La pelle”di Liliana Cavani, dal romanzo di Malaparte, nello splendido scenario del Museo regionale di Messina che ospita l’evento. Non mancherà l’attenzione anche al tema della ricostruzione del patrimonio architettonico in Sicilia dopo i disastri bellici tra il 1943 e il 1945, grazie alla presenza di Maria Rosaria Vitale esperta di Armando Dillon. Spazio anche al ricordo di importanti episodi come le rivolte di Avola e Reggio Calabria, che raccontano un’Italia inquieta del dopo guerra, ben descritta nel nuovo libro di Alessandro Amorese, ospite della Rassegna ad Avola. Si parlerà di geopolitica col noto reporter Fausto Biloslavo; di letteratura con il nuovo romanzo storico di Mario Falcone, La licenza. Tra i testi il bell’Atlante ideologico sentimentale di Stenio Solinas, il nuovo saggio-racconto di Dora Marchese, dedicato allo sguardo dei letterati italiani sull’Egitto, il bellissimo lavoro postumo di Sergio Claudio Perroni, l’Infinito di amare” e la nuova silloge poetica di Davide Brullo, “Gries”. Si indagherà sui temi sempre urgenti della legalità, attraverso le pagine del nuovo libro del magistrato Sebastiano Ardita, passando per la rilettura di determinati personaggi, tra cui i futuristi catanesi di cui ci parlerà Andrea Parasiliti a Linguaglossa. Si riscopriranno altri personaggi con le loro storie, a volte, mai raccontate. È questo il caso degli eventi narrati da Marinella Fiume, in un lavoro dedicato alle “marocchinate”di Capizzi, paese della provincia di Messina, con cui la studiosa da’ voce ad un sommerso, mai obliato, episodio tragico della nostra storia recente, raccontato ampiamente da Moravia e De Sica per la Ciociaria, ma mai, ad oggi, per la Sicilia. E alle donne e alla loro storia è dedicata la sezione “Le donne non perdono il filo”con il premio ai Saperi delle donne, che quest’anno sarà dedicato alle cantanti di Sicilia tra tradizione e innovazione: Rosalba Bentivoglio, Eleonora Bordonaro, Rita Botto e Miriam Palma, con una targa all’impegno culturale e sociale a Gianna Di Martino. A Naxoslegge, anche quest’anno, si premiano i promotori della lettura e della cultura, con una particolare attenzione al contemporaneo e alla comunicazione dei contenuti culturali: Davide Brullo per Pangea, Favara Cultural Farm di Andrea Bartoli e Florinda Saieva, il giovanissimo Simone Mestroni, autore di graffiti dedicati alla poesia, e il noto gallerista Francesco Rovella. Per “Comunicare l’antico” la sezione realizzata in sinergia col Parco archeologico di Naxos, diretto da Gabriella Tigano, gli ospiti che saranno insigniti del prestigioso omonimo riconoscimento saranno: Massimo Osanna, neo direttore generale dei Musei del Mibact; Carmelo Malacrino direttore del Museo archeologico di Reggio Calabria; Ugo Picarelli Direttore Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum; Il festival del cinema archeologico di Licodia Eubea diretto da Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele; il Tindari festival col suo direttore Anna Ricciardi; l' artista riminese Alessandro La Motta, di cui si potrà ammirare una antologica presso la Torre Vignazza; Lorenzo Reina e il suo teatro Andromeda e Raffaele Schiavo, musicista e grande interprete di canto medievale e barocco. Un parterre di grande prestigio che premia eccellenze che testimoniano la vitalità della cultura classica, il corpo a corpo entusiasmante tra antico e moderno. Nell’occasione del premio sarà, inoltre, realizzato un incontro operativo tra i direttori dei 14 parchi archeologici di Sicilia, alla presenza dell’assessore ai BBCC e Identita’ siciliana, Alberto Samona'. Sarà anche avviato un percorso di sinergia con la Comunità ellenica dello Stretto, con l’Assessorato alla cultura della Regione Calabria, guidato da Nino Spirli, e con la Grecia, presente all’evento con il deputato Andreas Nikolakopoulos, per la valorizzazione dei percorsi legati alla facies greco-italica, che vedrà protagonista la splendida Basilica dei SS Pietro e Paolo d’Agro’. Naxoslegge si conferma anche come una festa di luoghi, cioè un viaggio nel viaggio che vede tantissime città coinvolte, in modo reale e operoso: Giardini Naxos, prima colonia greca di Sicilia, quartier generale del Festival, Messina, con altre città della sua provincia, come Letojanni con Villa Garbo, Taormina a Palazzo Ciampoli e il centro Babilonia; Casalvecchio Siculo con la Basilica dei Ss Pietro e Paolo d’Agro’, Roccalumera col Parco letterario Quasimodo; Catania con Linguaglossa e Paternò dove, con Michela Bottino, è programmata una Lectura Dantis condivisa, con Avola, Floridia e Augusta dove Mariada Pansera ha programmato l’ importante incontro per il centenario della costruzione dell’Hangar; Ragusa con il suo Castello di Donnafugata e le isole Eolie col Parco archeologico e il Museo di Lipari. Questa decima edizione sarà occasione di prese anche del progetto editoriale “Naxoslegge under 40”, realizzato con la casa editrice AeB, con cui si intende promuovere la scrittura “giovane”, cominciando con la poesia. Sarà infatti presentato il primo volume della collana, che è una silloge poetica di Mauro Curcuruto e alla poesia ancora e sempre Naxoslegge guarda con grande attenzione, ospitando due delle voci più significative della lirica in vernacolo, calabrese e siciliano, Massimo Barilla, drammaturgo e regista, direttore artistico del Parco Horcynus Orca, e Biagio Guerrera, musicista e poeta, anima della Associazione musicale Etnea. La sezione Sguardi a Oriente, coordinata da Tamako Chemi, diventerà un festival a se’ stante, tra ottobre e novembre, con un omaggio anche a Mishima, nei 50 anni dalla morte. Tanti ospiti, come sempre e tanta voglia di far circolare il sapere, nello spirito di sinergia virtuosa che connota il festival, affiancato da tantissime realtà associative che danno, con gli sponsor, un contributo decisivo che rende possibile questo evento, auto prodotto che, per un intero mese anima la scena culturale dell’isola. Fulvia Toscano |
AutoreCarlotta Bonadonna Categorie:
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