Dismessi per l’occasione i panni di storica conduttrice del Salotto Letterario di “Spazio al Sud” per rivestire quelli personalmente più coinvolgenti di autrice, Milena Privitera, docente di Lingue, giornalista e scrittrice, sarà protagonista sabato 18 febbraio alle ore 18:00, presso la panoramica Sala Belvedere dell’elegante Hotel Diodoro, del debutto della sua ultima fatica letteraria, “Straniere a Taormina”, naturale ed attesa prosecuzione de “La Sicilia nel cuore” (2019), quel piccolo grande libro che, sin dalla sua prima uscita, ha suscitato interesse e successo tra i tantissimi lettori. Continuando nella sua appassionata ed attenta ricerca su quella sorta di Gran Tour declinato al femminile che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento si è spinto sino al profondo Sud d’Italia tra scomodità, arretratezze ed obiettive difficoltà di viaggio, Milena Privitera ci offre i racconti, le impressioni, le descrizioni di vita vissuta a contatto con la popolazione locale di una ventina di viaggiatrici, colte, emancipate, che, per breve o lungo tempo, hanno vissuto una Taormina sommersa sì dalla Bellezza dei luoghi, ma anche dalla povertà dei tanti, percorsa da tradizioni e contraddizioni vetuste e da forti differenze sociali ed economiche. Un universo femminile fatto di rituali the pomeridiani, di piccole concerti serali tra amici, di solitarie passeggiate lungo i sentieri che si dipanano dal borgo giù verso il mare di smeraldo o su, verso quel Monte Veneretta che domina la cittadina siciliana, di confidenziali racconti di vecchie popolane di antiche leggende e persistenti riti pagani, ma anche di scuole di ricamo per rendere economicamente indipendenti le giovani taorminesi. Un variegato universo femminile che per molti anni contribuì a rendere la comunità anglo-americana protagonista della Taormina d’antan. La presentazione del libro, che sfoggia in copertina una foto della stazione ferroviaria in stile Liberty di Taormina - oltre che, al suo interno, una trentina di fotografie – del talentuoso Rogika verrà condotta dalla giornalista MariaTeresa Papale, presidente dell’associazione “Arte&Cultura a Taormina” organizzatrice degli appuntamenti di SPAZIO al SUD, sponsorizzati dall’Associazione Albergatori di Taormina, dal Comune di Taormina, da Club Unesco Taormina, Valli d’Alcantara e d’Agrò, che vede la prestigiosa partnership del “Gais Hotels Group”e dell’Hotel Diodoro, messo generosamente a disposizione da Isabella Bambara De Luca, ed il sostegno amicale dell’associazione culturale calabrese “Piazza Dalì”. Redazione
0 Comments
Da pochi giorni presso la Fondazione La Verde La Malfa - Parco dell’Arte di San Giovanni La Punta, si è conclusa “NEEEV. Non è esotico, è vitale”, personale di Begoña Zubero, curata da Giorgio Agnisola ed ideata da Alfredo La Malfa e Dario Cunsolo. La mostra ha messo in risalto diciotto fotografie di grande formato che, realizzate nel dicembre 2018, ritraggono la città di Mosul, in Iraq, nel momento della ricostruzione, pochi mesi dopo il terribile attacco che ha portato alla resa dello Stato Islamico. L’evento ha costituito, pertanto, l’ultima occasione per osservare da vicino le opere dell’artista basca, opere che ne attestano non soltanto il grande talento, gratificato negli anni da una lunga serie di pregevolissimi eventi espositivi, ma costituiscono l'ultima tappa di un percorso artistico che, fin dagli esordi, l'ha vista definire ed approfondire una fotografia a tesi, contraddistinta da una tecnica, formale ed estetica, ineccepibile in cui la documentazione e la ricerca hanno consentito di dare vita a rappresentazioni di grande intensità intellettuale. L’esposizione ha consentito di far vedere ad un ampio pubblico gli scatti della Zubero e di dimostrare, in questo angosciante momento storico, quale importante contributo possa portare l’arte per costruire una cultura profonda a favore della pace. «Quando arrivi in una zona di conflitto per la prima volta, con un progetto aperto, oltre a una grande incertezza, sei accompagnato da notizie e immagini di quella realtà costantemente generate dai media. Ti accompagna anche il dubbio su quali potranno essere la tua reazione e la tua risposta nei confronti di un contesto che fino a quel momento hai percepito in maniera piuttosto distante e distorto», ha spiegato Begoña Zubero. «NEEEV non è un progetto prettamente documentaristico, benché in parte si basi saldamente su questo registro; non si tratta nemmeno di fotogiornalismo, sebbene non avessi mai lavorato con un materiale così vicino a zone di conflitto. Questo lavoro vuole essere un’interpretazione plastica di una realtà della quale ci arrivano, costantemente, infinite informazioni, ma che di fatto è avvolta in una continua distorsione. Un caleidoscopio, dal grandangolo al teleobiettivo, per avvicinare lo spettatore alla sensazione di incertezza e di dualismo di un presente avviluppato in una perversa ripetizione storica». L’appuntamento che si è celebrato presso la Fondazione La Verde La Malfa è stato anche il secondo di un nuovo ciclo di conferenze organizzato dalla Fondazione Casa della Divina Bellezza di Forza d’Agrò con il titolo: “Essere sui crocevia. Scegliere la possibilità, in un itinerario di vita, arte e fede”. Quella di inserire l’evento conclusivo della personale di Begoña Zubero all’interno del percorso portato avanti dalla Casa della Divina Bellezza è stata una scelta non casuale, dettata dalla consapevolezza che le fotografie esposte alla Fondazione La Verde La Malfa palesano quel desiderio di empatia e quella voglia di (ri)socializzare dopo la guerra che sono parte integrante della tematica proposta quest’anno. L’incontro è stato introdotto da una riflessione teologica di Don Carmelo Raspa e ha visto Giorgio Agnisola proporre le sue consuete considerazioni finali su “NEEEV. Non è esotico, è vitale”. C.S
Sabato 10 settembre 2022, alle ore 18:00, nella Sala Saffo del prestigioso Palazzo Duchi di Santo Stefano, la scrittrice palermitana Letizia Tomasino, presenterà al pubblico il volume Era Taormina edito per Youcanprint con la prefazione di Alfio Barca, cultore di storia patria e fotografo amatoriale. L’evento ha ricevuto il patrocinio del Comune di Taormina. A salutare la scrittrice e gli ospiti intervenuti sarà il Sindaco, prof. Mario Bolognari insieme alla prof.ssa Francesca Gullotta, Assessore alla Cultura. Modera l’incontro Lisa Bachis, che dialogherà con l’autrice e con Alfio Barca, il quale proietterà e commenterà alcune delle foto contenute nel testo. Letizia Tomasino nasce a Palermo nel 1961. Dopo il diploma di ragioneria inizia a lavorare nel campo ristorativo. Donna eclettica, dalle mille sfaccettature e amante dell’arte in tutte le sue forme. Cantante, fotografa e scrittrice. L’arte della scrittura la scopre dopo essersi ritirata a vita privata in campagna. Inizia a scrivere poesie e racconti nati da momenti del suo quotidiano, da incontri ed episodi fortuiti; trae ispirazione anche dalla sua grande fantasia. Alfio Barca, da parte sua, nella bella prefazione evidenzia gli inattesi risultati, scaturiti dalla collaborazione con la scrittrice: «Un grandissimo grazie va a quei viaggiatori immaginari per aver fissato questi luoghi per l’eternità, una memoria del territorio che sarebbe andata persa. Letizia Tomasino mi ha invitato a nozze, ma il regalo più bello me l’ha fatto lei! A un appassionato amante delle foto antiche della sua città arrivavano decine e decine di immagini da analizzare, catalogare e commentare». Il volume Era Taormina si annuncia come un lavoro di grande rigore storico e documentale. Una importante aggiunta alla storia della Città di Taormina, come si evince anche dalla sinossi del testo: «Taormina, un angolo di paradiso, una perla rara incastonata tra mare e monti, uno spicchio di mondo, di storia, di bellezza, che ha incantato milioni di visitatori. È una delle mete turistiche più amate del pianeta. Taormina ha ispirato poeti, scrittori, viaggiatori, fotografi e celebrità di fama internazionale. Questo libro parla attraverso immagini iconografiche inedite. Paesaggi, scene di vita contadina, strade, processioni, pescatori e persone di un tempo ormai lontano. Le foto sono databili più o meno ai primi trent'anni del XX secolo: Taormina e i territori limitrofi, Castelmola, Sant'Alessio Siculo, Giardini Naxos, Calatabiano e forse anche qualche altro paese non identificato. Immagini che documentano e raccontano un territorio oggi decisamente diverso, la cui morfologia urbana è stata chiaramente modernizzata, passo dopo passo con lo sviluppo e l'evoluzione della società». Ficarra e Picone, Nello Musumeci, Toni Servillo, Roberto Andò Massimiliano Ossini , Antonella FerraraLa serata di Gala di Taobuk 2022 di sabato scorso come ogni anno si è svolta con la consegna dei Taobuk Award nella spettacolare cornice del Teatro Antico di Taormina. Il programma è stato condotto dall’ideatrice di Taobuk Antonella Ferrara accompagnata da Massimiliano Ossini. Andrà in onda su Rai Uno il 25 giugno. Lo spettacolo si è aperto con una incantevole esibizione di Malika Ayane; tra gli ospiti che hanno arricchito la premiazione, anche Jacopo Tissi, primo ballerino del teatro Bolshoi di Mosca e al momento artista ospite del teatro alla Scala. Si è mostrato molto emozionato e felice di essere sul palco del Teatro Antico, regalando al pubblico un bellisssimo assolo. Altro momento musicale molto elegante è stata l’esibizione del violista Alessandro Quarta accompaganto dall’orchestra sinfonica del Teatro massimo Bellini di Catania, Co- produttore del programma, diretta da Gianna Fratta. Momento dedicato all’arte con il Tao Awards al maestro Emilio Isgrò che ha creato per l’occasione un’istallazione “La farfalla” dei Malavoglia in mostra nella piazza principale di Taormina, l’artista si è inoltre occupato della grafica del manifesto di Taobuk 2022, giocando con un sua particolare tecnica: la cancellazione come forma di nuova arte . Il riconoscimento gli è stato consegnato dal sindaco Mario Bolognari. I momenti più suggestivi sono state le interviste di Antonella Ferrara a Paul Auster e Michel Houellebecq, scrittori di fama mondiale che hanno ricevuto l’Award per l’eccellenza letteraria. Ospiti speciali di questa edizione. Durante la serata è stato molto discusso dalla stampa l’intervento del duo comico siciliano Ficarra e Picone, premiati insieme a Toni Servillo, già vincitore di quattro David di Donatello e quattro Nastri d’argento e al regista Roberto Andò. Quest’ultimo con i tre attori hanno ricevuto il premio Taobuk dal Presidente della regione Sicilia Nello Musumeci. Un siparietto tra il “tragicomico” e satira pungente è stato il protagonista assoluto per circa 10 minuti. Un vero e proprio duello tra il duo comico e il presidente Musumeci. Un incalzare di battute contro la risaputa mancanza di manutenzione delle autostrade siciliane e la cattiva gestione del ponte sullo stretto hanno quasi bloccato i discorsi del Presidente. Ficarra e Picone trovando il consenso di parte del pubblico che con fischi ha mostrato la disapprovazione a qualsiasi parola del politico e ricevendo invece a loro favore gli applausi degli spattatori, hanno completamente spostato l’attenzione su di loro. Imbarazzo per il Presidente che a fatica ha portato avanti il suo intervento, e per lo stesso presentatore, che ha cercato di rimettere ordine alle polemiche, parlando dei problemi presenti anche al nord d’Italia. I comici all’interno di un festival che ha come tematica la verità sembrano aver detto molte più verità scomode attraverso il sorriso, la comicità e l’umorismo di qualsiasi altro presente sul palco: “Abbiamo così tanti turisti in Sicilia che siamo costretti a mandarli in Calabria...” ...E sul tema della verità ha colpito una frase molto emblematica di Servillo che riassume così il ruolo dell’attore.“Noi attori abbiamo il compito attraverso la finzione di dire tante verità, anche le più complicate e di apparire veri, facendo sembrare autentico ciò che non lo è”. La seconda parte ha visto il Tao Award al nobel per la fisica Giorgio Parisi e all’astronauta luca Parmitano. Emilio Isgrò/ Malika AyaneMichel HouellebecqLa prima giornata si è aperta con una domanda intrinsecamente legata al presente che stiamo vivendo: come si riconosce ciò che è vero nell’era della comunicazione digitale? Si è provato a rispondere a questa domanda con due lectio magistralis. A sviscerare il problema ha iniziato il giornalista e scrittore Matteo Collura, che ha aperto il festival alle ore 10 presso il Palazzo Duchi di Santo Stefano, durante l’incontro Sugli angeli siamo d’accordo. Ma qual è il sesso di Dio?
Tanto pubblico e successo per Matteo Collura che da anni fa parte del comitato scientifico del Festival letterrario. Ci presenta così il suo concetto di Verità a Taobuk: "La verità è una delle cose più diffcili da raggiungere. Noi cittadini abbiamo il dovere di ricercare la verità nonostantente tutto, nonostante le definizioni sbagliate e non giuste che spesso la società ci impone. Noi come individui per il bene comune abbiamo il dovere di ricercarla sempre." Leggere per imparare, leggere per crescere, leggere per diventare ciò che il cuore desidera. Sarà questa la tematica dell’edizione 2022 del Festival Internazionale del libro e della cultura di Catania che torna per il quarto anno consecutivo. La manifestazione, nata nel 2019, è stata ideata da Cirino Cristaldi, presidente di Etnabook, in co-organizzazione con il Comune di Catania, fortemente voluto dal sindaco Salvo Pogliese e dall’assessore alla Cultura Barbara Mirabella. L’evento si svolgerà dal 27 settembre al 1° ottobre proprio nel luogo cardine della città, il Palazzo della Cultura e in altri punti nevralgici dell’hinterland, come il centro commerciale Kantané.
Diventare, dal latino deventum denota maggiore intensità della parola divenire, ed è per questo che la direzione artistica del festival ha voluto fortemente adottare questo termine per rappresentare al meglio la quarta edizione di Etnabook. I libri accompagnano bambini e adulti nel loro percorso di formazione interiore. Solo stimolati dalla lettura di altre realtà oltre la propria, è possibile esprimere ciò che si vuole diventare, costruendo il presente in base al futuro. Oggi, nella prestigiosa Sala Sant’Agata del Palazzo della Cultura di Catania, è stata presentata alla stampa e al pubblico di appassionati l’edizione 2022 di Etnabook, Festival Internazionale del libro e della cultura. Per l’occasione, sono stati presenti l’assessora alla Cultura Barbara Mirabella, il direttore della direzione Cultura e Rete Museale del Comune di Catania Paolo Di Caro, il consulente artistico di Etnabook, Alessandro Cecchi Paone, giornalista e divulgatore scientifico, Cirino Cristaldi, presidente dell’intera manifestazione e Salvatore Massimo Fazio, presidente comitato scientifico Etnabook. Etnabook è anche il Premio Letterario “Cultura sotto il vulcano”. Anche per l’edizione 2022 il Premio sarà articolato in tre sezioni: a) Poesia; b) Narrativa/Saggio; c) Un libro in una pagina. Una giuria tecnica, composta da personaggi del mondo dell’editoria, del giornalismo e della cultura, avrà il compito di valutare le opere dei partecipanti e di scegliere le migliori a cui spetterà una targa e un premio in denaro. Non mancherà, inoltre, il concorso dedicato ai booktrailer, rivolto alle trasposizioni cinematografiche di opere letterarie. Per tutte le informazioni relative al bando di concorso, è possibile consultare lo spazio dedicato sul sito http://etnabook.it/bandi-premio-letterario/. Gli ingressi a tutti gli incontri del Festival sono e saranno sempre gratuiti, previa prenotazione. L’evento Etnabook Festival è organizzato dall’associazione culturale NO_NAME presieduta da Cirino Cristaldi con la co-organizzazione del Comune di Catania. Letizia Battaglia, maestra della fotografia "dossier" e figura femminile politicamente impegnata nella lotta contro la mafia, si è spenta ieri all'età di 87 anni a Palermo. I suoi scatti sono immagini immortali che rimarranno per sempre nella storia di questa emozionante arte. Una donna rivoluzionaria che ha sempre seguito un mestiere "troppo da uomo", circondata da colleghi maschi, è diventata a partire dagli anni '70 una pioniera del fotogiornalismo italiano al femminile. Ha iniziato la sua carriera nel 1969 collaborando con il giornale palermitano L'Ora. Nel 1970 si è trasferita a Milano dove ha incominciato a fotografare collaborando con varie testate. Letizia Battaglia è stata la prima donna europea a ricevere nel 1985, il Premio Eugene Smith, a New York, riconoscimento internazionale istituito per ricordare il fotografo di Life. Siciliana di Palermo è un simbolo importante di emancipazione e di rottura rispetto alla cultura in cui si è formata e cresciuta. Ci ha mostrato con il suo obiettivo ed i suoi scatti che la mafia esiste ed è una realtà più che presente. Ha immortalato giudici, poliziotti e uomini delle istituzioni in prima linea nella battaglia contro la "Cupola". Inoltre è andata oltre fotografando criminali e pregiudicati come Leoluca Bagarella, che la travolse buttandola a terra, realizzando proprio in questo frangente una delle sue più significative fotografie. Una donna in trincea, che ha visto la morte in faccia. Per ricordare la sua personalità e la sua lotta per i diritti delle donne vorrei citare alcuni frammenti di una bellissima intervista rilasciata a "Io donna" del Corriere della sera. "Facevo ciò che potevo per scuotere le coscienze mostrando non solo i morti ammazzati, ma anche la miseria causata dalla mafia e il potere politico che ha sostenuto il crimine, questo non dobbiamo mai dimenticarlo. Però non voglio più essere definita “la fotografa della mafia”: i miei soggetti preferiti restano le donne”. “Amo fotografare le donne perché sono solidale: devono ancora superare tanti ostacoli verso la felicità, in questa società maschilista che le vuole eternamente giovani, belle, con una concezione dell’amore che spesso, in realtà, è solo possesso. E cerco gli occhi profondi e sognanti delle bambine: mi ricordano me stessa a dieci anni, quando mi resi conto, di colpo, che il mondo non era poi così bello. Era la fine della guerra, tornammo a Palermo da Trieste, dove avevamo vissuto. Io scorrazzavo in bicicletta, come avevo sempre fatto: un giorno un uomo mi fermò e aprì il suo impermeabile. Lo riferii a casa e la mia vita cambiò: mio padre mi tolse la libertà, e io sognavo solo di fuggire dalla sua gelosia. Ecco perché le bimbe che ritraggo non ridono mai: le voglio serie nei confronti del mondo, come lo sono stata io”. foto con BagarellaNorma Cerletti e "NOD": la piattaforma di apprendimento inglese dell’insegnante più famosa d’Italia.10/22/2021 è
Norma Cerletti annuncia il lancio del nuovo progetto che rivoluzionerà lo studio della lingua inglese alla quale lei e il suo team hanno lavorato negli ultimi 7 mesi. Dopo il successo di Pronunci-YAY-tion, il corso di pronuncia che ha appassionato oltre 20 mila studenti e il secondo posto nella classifica italiana del libro NormaL English, che ha raggiunto le 64 mila copie vendute – nasce NOD: Norma on Demand. La nuova piattaforma ideata dall’azienda Norma’s Teaching srl è disponibile dal 14 ottobre. E' il nuovo servizio streaming in abbonamento che offre la possibilità di approcciarsi allo studio della lingua inglese attraverso esercizi, audio e quiz interattivi. NOD si pone l’obiettivo di diventare il Netflix per l'apprendimento della lingua inglese. Il servizio di lezioni streaming è in abbonamento sia mensile che annuale (in questo caso, gli studenti hanno 7 giorni di tempo per decidere di iscriversi e ricevere il rimborso totale) ma soprattutto è una piattaforma interattiva dove oltre a visualizzare le lezioni video, gli utenti dovranno cimentarsi nella risoluzione di esercizi per testare l'apprendimento. Un pubblico estremamente eterogeneo popola la schiera degli studenti di Norma. Da ragazze e ragazzi che iniziano ad aprirsi a nuove culture, passando per gli insegnanti che cercano nuovi metodi per migliorare l'apprendimento dei loro studenti, arrivando a manager d’azienda e italiani all’estero. Una fotografia di persone spesso accomunate da brutte esperienze con l’inglese, ma conquistate dall’opportunità di imparare divertendosi e perché no, acquisendo quella fiducia che Norma è in grado di coltivare nei suoi studenti. Ogni mese verranno aggiunte nuove lezioni, così da offrire agli studenti un catalogo di contenuti sempre aggiornato e in grado di andare a toccare tantissimi argomenti. Business, travel, slang e food sono solo alcuni dei topics disponibili nell’offerta di NOD. Le lezioni di Norma vengono inoltre arricchite dalla presenza nella piattaforma di Teacher Nelly (Ornella Barberio) insegnante madrelingua inglese di origine British. Insieme si alternano in videolezioni registrate e dirette con gli studenti. Lo svolgimento delle lezioni prevede l’accumulo di un punteggio, in grado di sbloccare l’accesso ad ulteriori contenuti: una vera e propria esperienza di gioco. L’approccio Fast, Fun and Fantastic ideato da Norma resta il fondamento del metodo Norma’s Teaching che ha ispirato lo sviluppo di una piattaforma ad hoc che potesse rispondere alla forte esigenza di tantissime persone: avere la possibilità di studiare e praticare inglese con assiduità e a un prezzo assolutamente competitivo. Il fatturato dell’azienda, in meno di un anno è arrivato a toccare 1,9 milioni di euro portando Norma Cerletti e i suoi soci Alice Bush e Michael Carbone ad aprire uffici a Milano e Reggio Emilia, aumentando velocemente il numero dei dipendenti e dei collaboratori. “Quando ho iniziato a insegnare inglese sui social ero sola davanti al mio telefono con l’obiettivo di trasmettere a chi mi guardava che ciò che gli sembrava impossibile, si poteva fare. Oggi questa possibilità è sempre più concreta e l’obiettivo di trasformare il modo di imparare l’inglese in Italia mi sembra un po’ più vicino... “ Foto: Michele Cutuli Presentato ieri con un evento/conferenza stampa presso la nuova terrazza Pit Building del “Misano World Circuit Marco Simoncelli”, il nuovo progetto di comunicazione Marlù, il marchio del gioiello creato dalle sorelle Morena, Monica e Marta Fabbri.
Un progetto, nato in collaborazione con l’Agenzia NICCO23, destinato a promuovere e raccontare il femminile all’interno del MotoMondiale e del mondo del Motorsport. L’iniziativa si svilupperà in sintonia con il quinto obiettivo dell’Agenda ONU 2030, che indica le linee guida di sostenibilità sociale per ogni impresa del futuro. La presentazione realizzata con il patrocinio della Segreteria di Stato allo Sport di San Marino è stata inserita nel programma ufficiale di The Rider’s Land Experience, gli eventi che accompagnano il “Gran Premio OCTO di San Marino e della Riviera di Rimini”. Il progetto, “KEEPDREAMING con MARLÙ mette in pista la passione” vede la collaborazione del “Misano World Circuit” e della scrittrice storyteller Mapi Danna. Quest’ultima ha iniziato proprio a Misano a girare dodici interviste ad altrettante protagoniste del MotoMondiale. Ognuna di loro ha dato voce al percorso di vita che le sta portando a realizzare il proprio sogno. Cinque di queste clips andranno in onda, a novembre, in occasione del debutto del nuovo format Tv “Scatenate” in programma su Real Time (Canale 31) Gruppo Discovery, di cui Mapi Danna è autrice. Le altre sette, prodotte da Fandango, saranno invece on line sui canali Social Marlù. Obiettivo: raccontare storie vere di donne vere, libere da pregiudizi, e l’irrinunciabile presenza femminile nel mondo del MotorSport. Un mondo erroneamente considerato solo maschile, che si fa invece portavoce di un pensiero di vera innovazione, raccontando un femminile che non perde la sua identità, ma la rende un tesoro da condividere e portare in pista. Mentre, il giovane pilota di Moto3 Niccolò Antonelli, pilota della VR46 Rider Academy che corre nel Team AVINTIA ESPONSORAMA, in occasione della tappa di Misano del Motomondiale, è diventato la nuova freccia del progetto #MarluRicaricAmore. Niccolò dona alla giovane centaura Eva Galeazzi (Team Bruno Racing) una tuta cucita a mano dalle sarte della ditta REWIN, personalizzata con il claim “MARLÙ KEEPDREAMING”: un dono di Amore per realizzare un sogno. Niccolò Antonelli affronterà la prova di Moto3 con un casco speciale, serigrafato con logo e claim “Keep Dreaming con Marlù, e porterà in pista nelle ultime due gare del Mondiale di Moto3 il messaggio caro a Marlù con cui invita tutti ad inseguire i propri sogni. Alla presentazione sono intervenuti con Marta Fabbri, responsabile comunicazione Marlù, il Segretario di Stato allo Sport di San Marino Teodoro Lonfernini, il sindaco di Misano Fabrizio Piccioni, Andrea Albani Managing Director Misano World Circuit Marco Simoncelli e la scrittrice e storyteller Mapi Danna. Ospiti speciali: i due piloti Eva Galeazzi e Niccolò Antonelli. Oggi è la giornata mondiale del libro e del diritto d'autore. Celebriamo la cultura cartacea ed è un evento organizzato dall'Unesco per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright. Per questa occasione ho scelto di presentarvi e raccontarvi, attraverso una piacevole e ricca intervista, Debora Scalzo: una giovane e brillante scrittrice di origini siciliane e di adozione milanese, sceneggiatrice e direttrice artistica di festival ed eventi culturali. Impegnata inoltre in campagne pubblicitarie relative al mondo della moda. Nelle mie interviste amo far venir fuori il cuore e l'anima di chi decide di raccontarsi, perchè dietro ad ogni successo c'è un motore personale che smuove tutto, permettendo così di arrivare alla realizzazione dei propri obiettivi, con Debora Scalzo questa passione è presente sin dai suoi primi progetti letterari e si chiama: "coraggio". La forza e il rischio di lasciare il certo e il sicuro per dare vita ai propri sogni artistici. Tra i suoi ultimi lavori: E' candidata agli International Police Awards 2021, nella sezione letteratura con il primissimo romanzo uscito sei anni fa: “Io Resto Così” (Kimerik Edizioni), dedicato alle Vittime in Servizio della Polizia di Stato. Insieme ad Alicia Gimenez Bartlett, Rita Dalla Chiesa, Mariolina Venezia e LucaBizzarri, in tale contesto, è stata scelta per rappresentare la scrittura poliziesca italiana nel mondo. Lo scorso 8 marzo è uscito il suo nuovo quarto romanzo “Cuore Marchiato” (New Book Edizioni). Un testo forte, che racconta il legame intenso e travolgente, ma allo stesso tempo tossico e malato tra Sofy (scrittrice milanese) e Marco (poliziotto catanese). I temi trattati sono quelli della violenza psicologica e del possesso vissuti all'interno di una storia extraconiugale. Una narrazione ambientata tra Milano (città dove lei vive) e Catania (sua terra d'origine). Proprio a Catania dal 23 al 25 settembre partirà la prima edizione di "EtnaStar": rassegna di scrittura cinematografica, teatrale e musicale, di cui è direttrice artistica, inserita all'interno dell'importante Festival Internazionale del Libro e della Cultura EtnaBook. Ma ora è il momento di conoscere più da vicino la poliedrica Debora Scalzo. Come sei arrivata ai tuoi successi? Raccontaci il tuo percorso artistico. Come è iniziato tutto? "Devo tutto al mio primo romanzo “Io Resto Così”, sono passati circa 7 anni dall'inizio del mio percorso artistico e ogni cosa che ho realizzato mi porta sempre a Stella, Vincenzo e Fuoco Freddo (i protagonisti del libro). Ma soprattutto, devo ringraziare il mio coraggio, il coraggio di aver rischiato lasciando un lavoro in Banca e Assicurazioni a tempo indeterminato e ad una persona che se non fosse apparsa magicamente nella mia vita e non mi avesse dato quell'input forse non sarei qui". Descriviti con 3 parole. "Passionale da buona siciliana. Genuina e determinata. Devo dire che grazie alla mia determinazione, al mio essere genuina e passionale, sono riuscita a realizzare i miei sogni. Quei sogni che avevo sin da bambina, quando nella mia cameretta scrivevo storie e canzoni, cantavo e suonavo il pianoforte davanti a mia sorella. La mia spettatrice speciale". Il libro a cui sei più affezionata. "Sono affezionata a tutti i miei libri (li definisco i miei gioiellini preziosi), ma ti stupirò, forse sono leggermente più legata all'ultimo “Cuore Marchiato”. Perchè questo legame con Cuore Marchiato? Che rapporto hai costruito con quest'ultimo libro? "E' un rapporto speciale. Un libro che ho iniziato a scrivere prima della pandemia e terminato durante questo terribile momento. Tratto una tematica forte, quale la violenza psicologica e il possesso vissuta all'interno di una storia extraconiugale tra due amanti Sofy e Marco. Il libro inizia con una citazione sugli amanti, del grande Pablo Neruda. Prosegue con le mie emozioni, tutto ciò che ho provato nel scriverlo in un periodo doloroso come quello attuale. Durante il lockdown infatti moltissime donne hanno vissuto insieme al loro carnefice, subendo violenza fisica e psicologica. Lo definisco un libro coraggioso, pieno di emozioni e stati d'animo di tanti cuori marchiati dalla vita, d'altronde tutte noi abbiamo avuto il “cuore marchiato” da qualcuno. Per Sofy, il suo, ha due occhi, un nome e un profumo che sa di Sicilia. Tanti capitoli profondi, dove moltissime donne potranno identificarsi e poi un dono, una lettera speciale di un uomo speciale, un vero cuore marchiato. Un libro che farà riflettere e alle donne farà capire quanto è importante dire basta a storie tossiche e ricominciare ripartendo con l'amare se stesse. “Cuore Marchiato” tratta appunto la tematica della violenza psicologica e del possesso che la protagonista Sofy, subirà dal suo amante in divisa Marco". Perchè hai voluto raccontare una tematica così forte, vissuta all'interno di una storia extraconiugale? "Ho voluto trattare questa tematica vissuta all'interno di una storia extraconiugale perchè purtroppo le donne che vivono una storia del genere hanno paura di denunciare, perchè hanno paura di essere giudicate. E poi ci tengo a ribadire una cosa molto importante, nel mio romanzo si parla di Sofy e Marco, Marco in questo caso è un amante in divisa, ma le donne che sono vittime di violenza psicologica, fisica ed economica la subiscono anche da varie tipologie di uomini, uomini che possono essere medici, operai, muratori, tutti uomini da denunciare indipendentemente dal lavoro che svolgono. Ci tengo a dire questo, perchè con il mio romanzo non voglio assolutamente generalizzare, ma bensì denunciare anche la minima parte marcia che il mondo delle divise può avere, come qualsiasi altra tipologia di lavoro. Io da sempre mi batto per le forze dell'ordine, mi batto per i loro ideali e per il grande lavoro/vocazione che svolgono. In ogni mio romanzo amo scrivere e raccontare di loro, amo scrivere le cose belle ma anche meno belle ma reali, amo tutto ciò che è lealtà e giustizia. E io sarò sempre dalla parte di chi questa divisa la onora e indossa con rispetto, dedizione e impegno". Quanto c'è di biografico? "Non è un libro biografico, ma come sempre in ogni mio romanzo c'è un po' di me. C'è la mia anima, la mia energia, il mio cuore, perchè anche il mio è un cuore marchiato dalla vita. Una vita che mi ha tolto tanto, ma mi ha dato tantissimo. La scrittura ha messo ordine nella mia vita, ha messo ordine dove ragnava il caos. Poter scrivere, raccontare storie e condividerle con il mondo fa bene al cuore. E sono sicura che i miei lettori quando mi leggono questo lo percepiscono". Quanto c'è di Debora nei tuoi testi? "Diciamo che in alcuni miei testi musicali, in alcune canzoni scritte per altri artisti c'è molto di me, mentre nei miei romanzi c'è molto della vita vissuta in generale". Cosa mi racconti del progetto film di “Io Resto Così”? "Posso dirti che insieme al regista Marco Pollini e alla Ahora Film stiamo lavorando ogni giorno per la sua realizzazione, non è semplice, perchè putroppo in Italia è più facile realizzare e portare al cinema il cinepanettone, piuttosto che un film che racconta il grande lavoro delle forze dell'ordine e il loro sacrificio. Ci sono stati momenti dove mi sono sentita demoralizzata, ma sono una cazzuta, vado avanti e so che prima o poi arriveremo al cinema, d'altronde sono per la meritocrazia. E i meritocratici realizzano con il tempo i loro obiettivi. Sono per i sacrifici non per i compromessi". Cosa significa per te questo film? "Significa portare al cinema un film drammatico, autoriale e sociale. Un film che racconta la vita di un poliziotto a trecentosessanta gradi, un film dedicato a un reparto per me speciale “la Squadra Volante”, un film che ricorda le vittime in servizio e le loro famiglie. Un film importante non solo per il cinema italiano, ma soprattutto per il messaggio che lancia ai giovani, giovani che sono il nostro futuro. E poi è un film dedicato ad un pezzo del mio cuore, che merita non solo la corretta giustizia ma il meritato ricordo: Giuseppe Iacovone". Il tuo amore per la Sicilia.
"Te lo descrivo con tre canzoni: “Un amore così grande” di Claudio Villa. “Fortissimo” di Rita Pavone e “Cu ti lu dissi” della mia musa ispiratrice, la grande cantautrice poetessa siciliana Rosa Balistreri, a cui sarà dedicata anche la prima edizione della mia Rassegna EtnaStar. Sono nata ad Asti in Piemonte una città bellissima, ma da genitori siciliani, nonni e bisnonni tutti siciliani, le mie origini sono siciliane e il mio cuore è totalmente “Made in Sicily”. A casa con la mia nonna Maria indimenticabile, si parlava in dialetto siciliano, si cantava in siciliano e si parlava quotidianamente della nostra terra bedda, tanti ricordi che porto dentro me. Oltretutto, all'interno del mio “Cuore Marchiato” c'è una dedica bellissima alla mia Nonna Maria e a mio Nonno Lorenzo (poliziotto nelle scorte), una coppia stupenda, nonna ironica e nonno bellissimo, i nonni che tutti i nipoti avrebbero dovuto avere, sono stata fortunata". A Settembre partirà la prima edizione di EtnaStar, la tua Rassegna di Scrittura Cinematografica, Teatrale e Musicale, all'interno di EtnaBook Festival Internazionale delLibro e della Cultura di Catania. Come e quando nasce? "La rassegna nasce molto tempo fa, era lì nel mio cassetto da circa due anni, ma a settembre scorso durante la mia ospitata a EtnaBook come Presidente di Giuria nella Sezione Booktrailer, grazie al Presidente e Direttore Artistico di EtnaBook Cirino Cristaldi, ha preso vita. Un grande professionista, persona cara che ha creduto in me e gliene sarò grata sempre. Una rassegna che nasce per dare un grande valore aggiunto alla scrittura non solo editoriale, ma anche cinematografica, teatrale e musicale. Racconteremo come nasce la scrittura di una sceneggiatura, di un testo teatrale, di una canzone, con tre artisti importanti, che saliranno con me sul palco per raccontarsi con un “a tu per tu” con il pubblico. La rassegna ha come cuore pulsante il mondo del cinema, del teatro e della musica, io che amo e vivo di scrittura voglio poter creare un contatto diretto tra pubblico e artisti, trasmettendo e approfondendo il legame con l'arte della penna. Per questa prima edizione ho voluto fortemente come musa ispiratrice la figura di Rosa Balistreri, donna forte, combattente e di grandi ideali, emblema della sicilianità e cui è dedicato il tema della rassegna: “L'amuri miu si tu”. E poi “l'amuri miu si tu” è una dedica piena d'amore da parte mia alla mia terra d'origine. |
AutoreCarlotta Bonadonna Archivi
Febbraio 2023
Categorie:
|