La poesia l'ho dedicata a mia sorella, che ha da poco superato un piccolo momento delicato, nel video si sente solo l'ultima parte della dedica. Spiego poi da dove nasce il componimento. Inizialmente ispirato da alcune conversazioni con amiche ed i loro problemi con uomini sbagliati, sulla difficoltà del dialogo e sull'uso improprio delle parole; sono le parole ed il loro peso il cuore della poesia. Decido inseguito di cambiare il soggetto della ribellione, diventa la POESIA L'ANIMA CHE SI RIBELLA AL SUO AUTORE, STANCA DI UN USO NON CORRETTO DELLA PAROLE, SPESSO USIAMO SENZA TROPPA ATTENZIONE UN'ARMA IMPORTANTE A DOPPIO TAGLIO: LA CAPACITA' DI PARLARE. La ribellione di una “poesia” Le parole hanno un valore. Parole storte, leggere, maliziose. Parole che con niente ti trafiggono il cuore, parole che con molto ti scoppiano nell’umore. A volte le butti come se fossero prive di emozione. Ogni sillaba è tensione ed eccitazione. Hai giocato con me, usando lettere di dolore. Io sono forte, le parole che mi hai gettato addosso come se fossi un sacco rotto, come vetro tagliante mi hanno rotto. Ma io sono forte, e vedrai che col tempo ogni gesto stressante sarà un insieme di sassi pesanti, che si insinuano nella notte calante. Parole a senso unico, parole a doppio senso, parole con non senso. Tu non sapevi usarle e nemmeno dosarle Ma soltanto sfruttarle. Ma io sono forte Le parole che mi hai gettato addosso come se fossi un sacco rotto, come vetro tagliante mi hanno rotto. Ogni parola ha un suo colore, un’onda e un’armonia ma tu non sapevi creare nessuna melodia. Le tue parole mi hanno ucciso, ma oggi ti rispondo come, io, poesia preziosa e orgogliosa che non c’è peggior parola che quella silenziosa.
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AutoreNata Libera Archivi
Giugno 2020
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