Questo mio monologo nasce dal progetto di scrivere un pezzo su un personaggio rivoluzionario che interpreti e rappresenti una svolta radicale importante. Prende vita da un primo monologo "Rivoluzione sanguigna" in cui davo voce a una giovane madre che si ribelle a una realtà ingiusta e sbagliata. Dal concetto di rivoluzione di "Rivoluzione sanguigna" prendo spunto per sviluppare con grande umiltà quello che potrebbe essere un monologo di Tiziano Terzani rivolto a tutti noi, in cui parla della sua "Rivoluzione interiore"; un concetto in cui crede e tratta in diversi suoi libri. Mi sono ispirata e faccio riferimento ad alcune sue interviste rilasciate nella sua vita, ad articoli letti nel web e a citazioni tratte da alcuni sui libri. Ho cercato di immaginarlo, come ritratto in molte fotografie, in una delle sue sedie di vimini, sotto il cielo stellato di Orsigna come nel libro "La mia fine è il mio inizio".Ho scelto le citazioni in cui più si evince la sua idea di rivoluzione interiore. Nessuno potrà superare la bravura e la sensibilità di Terzani nel descrivere i suoi viaggi e la sua anima. La mia è una umile e semplice interpretazione di una sua possibile riflessione intorno a cio che è una Rivoluzione. Il taglio scelto è quello di far apparire e considerare Terzani come uno dei più grandi rivoluzioni della nostra modernità. Andando oltre l'immagine dei consueti e conosciuti rivoluzionari della storia di ieri e di oggi. Spero che la traduzione e l' interpretazione dei pensieri di Terzani che ho sviluppato corrispondano al suo reale pensiero. “Ri-vo-lu-zio-ne!!!!!!” Questa è la parola che nel silenzio della mia solitudine apparente, vorrei gridare a tutto il mondo … si urlare, urlare così tanto da rimanere senza fiato. Ma ora è notte, c’è silenzio intorno a me, è buio, rifletto e non riesco a placare la mia emozione. Sento un movimento, un fiume in piena scorrere nelle mie vene. Il sangue ribolle … ma devo tranquillizzarmi. Sono seduto nella mia solita poltrona di vimini, sono in giardino, intorno a me solo il silenzio dell’infinita bellezza della natura. E’ notte fonda, ho voglia di stare solo, perché durante il lungo viaggio della mia esistenza ho imparato quanto sia appagante rimanere in contatto con il proprio “io” più intimo e sconosciuto. Il mio percorso è stato segnato dalla parola rivoluzione sin dai primi anni di vita. Ho sempre avvertito di essere nato per qualcosa di diverso rispetto a tutto ciò che capitava nella mia piccola ma amata realtà famigliare. « Frequentavo l'oratorio di don Bensi, un bel personaggio cattolico; ho conosciuto La Pira e tanta altra gente con cui avrei potuto fare strada. Ma sentivo che quello non ero io. » (Tiziano Terzani, La fine è il mio inizio) Le montagne degli Appennini toscani sono stati il mio rifugio e lo sono ancora. E’ qui che tutte le case che ho avuto nel mondo rivivono e si ritrovano. Perché un viaggiatore deve fare i conti con un concetto di focolare domestico “provvisoriamente intenso” come se in quel preciso momento che lo “abiti” non ci siano altre realtà possibili. Ho avuto il bisogno di sentirmi a casa tante volte e ho cercato in tutti i miei viaggi in giro per il mondo il mio spazio di solitudine dove poter lavorare e scrivere. Ho amato tutti i miei luoghi ma Orsigna è quello che posso definire la mia dimora di partenza e di arrivo, il mio rifugio. Questa notte sono nella mia valle, il mio salotto è il prato circostante, bagnato di rugiada che rinfresca i miei piedi stanchi ma carichi di racconti. La volta celeste è il mio soffitto, lo fisso. Le stelle questa notte sono talmente tante che sostituiscono le mie candele Thailandesi. Bevo una tazza di tè che ho amato nei miei viaggi in Cina. Il Paese che ha segnato la mia vita e che ha cambiato i miei cammini. Guardando le colline, medito intorno a questo termine, una voce forte, impattante, pungente e carica di sensazioni e sentimenti bipolari. Fisso il cielo come ogni notte. Passano alcune ore prima di riuscire ad abbandonarmi totalmente. Ultimamente amo addormentarmi all’aria aperta come facevo in India. Se la luna sopra la mia testa potesse esprimersi … ahahaha, ho quasi timore a dirvi cosa potrebbe raccontarvi ….sa tutti i miei segreti e sogni. Paure e speranze. Stasera sul tetto della notte c’è scritto “Rivoluzione”. Quando penso a una rivolta mi colpiscono due mondi separati e antitetici. Da un lato vedo sangue, corpi avviliti dalla violenza di altri, avverto la paura e lo sgomento. Percepisco il lato oscuro e inquietante, un cambio tragico … Penso alla guerra in Vietnam. Alla ferocia degli americani e alla follia dei vietcong. Poi però ….. quasi in maniera spontanea avverto un altro tipo di spinta, visualizzo popoli in festa, gente felice, sento un rinnovamento gioioso. Penso ai colori dei popoli indonesiani. Agli sguardi dei bambini e delle donne che durante le cerimonie popolari ridevano ed erano sereni. Se la mia bocca, no, no, no, che dico scusate, la mia anima è capace di pronunciare: cambio tragico e rinnovamento gioioso, così uno dopo l’altro, e passare dalle lacrime al sorriso, vuol dire che esistono 2 fasi contrapposte che portano entrambe il carico di una trasformazione. Perdonatemi, mi rendo conto di essere proprio senza freni, ma questa notte non ho voglia di azzittirmi. Penso ai miei giorni da dimenticare, alla mia salute e credo, se guardo l’umanità che mi circonda, che dai momenti di crisi, dalle ore più pesanti, dalle sofferenze, dalle restrizioni, dai vari “ho toccato il fondo”… insomma dalle rivoluzioni di sangue fisico e soprattutto mentale sono scaturiti mutamenti e rinnovamenti di grande gaiezza, di valenza universale positivi e benefici. Sono le 2 del mattino. E’ una notte insonne; penso, mi rigiro sulla mia poltrona come un tonno intrappolato tra le reti. Sono irrequieto perché sento che sta per giungere il mio ultimo viaggio… Sono arrivato a compiere …….. ! non ricordo più la mia età. Questo mi fa pensare che ho percorso forse troppe strade, che ho visto e vissuto tanti mondi; ma per noi viaggiatori, per noi che respiriamo di nuovi incontri, di nuove facce, di emozioni sempre vive e stravolgenti, credo che il termine “troppi viaggi” non sia il più appropriato. Non esiste la parola fine, quando siamo arrivati al termine di un cammino siamo già pronti al prossimo. L’astinenza di una rivoluzione interiore ci logora l’anima, ci rende vuoti. Si, perché ogni strada che decidiamo di percorrere, ogni volta che ci imbattiamo in un nuovo mondo è lì che ha inizio il cambio; è proprio in quel preciso attivo in cui mettiamo lo zaino in spalla che ha inizio la rivoluzione. I miei viaggi mi hanno fatto scoprire la mia anima; decidiamo di partire per cambiare, per ritrovarci e riscoprirci. Niente sarà più come prima e quel nuovo IO che ritorna carico di nuove certezze sarà pronto per un’altra scoperta. Io mi sento un rivoluzionario dell’anima, un ribelle intimistico. Ho sempre voluto conoscere le varie facce della Terra. Ho deciso di fare il giornalista per raccontare la verità attraverso i luoghi, le culture, i visi, le foto e il vissuto di un Paese. Non mi interessa la vacua, fredda e solita cronaca dall’estero. L’America mi ha iniziato alla mia dottrina di reporter anarchico. « Sono andato a fare uno stage al “New York Times”! [...] Ho passato una settimana bellissima perché mi hanno messo a lavorare, a girellare fra i banconi della cronaca e poi della redazione esteri. [...] Leggendo il giornalismo americano, per il quale ho avuto un enorme rispetto, sono nati i miei eroi. Perché questo è uno dei lati più belli, più generosi, più intelligenti, più forti della società americana: questa libertà di espressione, questa mancanza di rispetto per il potere, che poi si identificava con la mia visione anarchica delle cose. » Col passare degli anni ho incominciato a capire che i fatti non sono mai tutta la verità e che, al di là dei fatti, c’è ancora qualcosa, come un’altro livello di realtà, che sentivo di non afferrare e che comunque sapevo non interessare il giornalismo, specie per come viene oramai praticato. Avessi continuato in quel mestiere al massimo avrei potuto tentare di essere come ero già stato. (Tiziano Terzani in “La fine è il mio inizio”) Da giovane ho anche rifiutato di lavorare in banca, la mia indole di cambiamento e scoperta mi portava ad altro. « Ero terrorizzato, per me era la morte civile. Però avevo tutta la famiglia contro. » (Tiziano Terzani in “La fine è il mio inizio”) Ho visto guerre, fame e sofferenza. Ho sviscerato l’Asia, sono entrato dentro il cuore della Cina, ho abitato la Thailandia. Ho voluto combattere le guerre di potere non con le armi, non con la razionalità ma con una rivoluzione interiore. “La soluzione ai problemi umani non può venire dalla ragione, perché proprio dalla ragione è all'origine di gran parte di quei problemi. La ragione è dietro all'efficienza che sta progressivamente disumanizzando le nostre vite e distruggendo la terra da cui dipendiamo. La ragione è dietro alla violenza con cui crediamo di metter fine alla violenza. La ragione è dietro alle armi che costruiamo e vendiamo in sempre maggiore quantità per poi chiederci come mai ci sono così tante guerre e tanti bambini che vengono uccisi. La ragione è dietro alla cinica crudeltà dell'economia che fa credere ai poveri che un giorno potranno essere ricchi mentre il mondo in verità si sta sempre più spaccando fra chi ha sempre di più e chi ha sempre di meno. (Tiziano Terzani in "Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo") Viviamo in un mondo in cui l’egoismo, l’egocentrismo e la mancanza di rispetto, di nobili e ideali valori spadroneggiano, senza credere nella giustizia, nei meritevoli, ai premi nobel e a chi lotta ogni giorno in prima linea guerre, malattie, razzismo, omofobia, violenza di genere “Abbiamo sferrato uno spaventoso attacco contro ogni forma di vita sulla terra e questo massacro minaccia ora noi stessi. È venuto il momento di riconoscerlo e di correre ai ripari”. (Tiziano Terzani in "Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo") Io…lo volete sapere come mi sento questa notte??? Lo volete proprio sentire???? Io mi sento libero!!! Mi sento rinato, perché molti anni fa decisi, nonostante tutte le bruttezze, di essere me stesso e di lottare contro chi non ha capito che la vita è meravigliosa; e questa notte dal profondo del mio cuore mi sento di rinnovare la mia fede alla rivoluzione interiore. La mia ribellione spirituale contro chi ci vuole fare credere che non c’è più nulla da fare è stata una costante delle mie esplorazioni. Vi invito ad aprire gli occhi, a svegliarvi a non cadere nella trappola dell’ignoranza. Ci stanno rendendo deboli per schiacciarci e manovrarci meglio. La politica, i grandi governatori, le grandi multinazionali, il potere dei grandi sta danneggiando il mondo. Accendiamo la mente! I veri potenti siamo noi che nonostante le difficoltà crediamo e combattiamo per il giusto e per la bellezza. I vincitori sono coloro che sono liberi, coloro che hanno capito “che la vera comprensione è quella che va al di là della ragione e che si fonda sull’istinto, sul cuore. Guarda un filo d’erba al vento e sentiti come lui. Ti passerà anche la rabbia”. (Tiziano Terzani,”Lettere contro la guerra”) Non lasciamoci calpestare e impaurire da guerre e dal potere del più forte “… In tutta la mia vita ho visto rivoluzioni fallite: Unione Sovietica, i massacri di quel regime in nome di un sogno, un grande sogno, orribile, un incubo…la Cina, ci sono andato, ho studiato il cinese pensavo che la Cina era un’interessante esperimento,un incubo, massacri …e tutte : la rivoluzione vietnamita, la rivoluzione cambogiana, sempre queste rivoluzioni fatte fuori con grandi massacri, risultato? Una grande povertà sia materiale che spirituale,allora forse è il momento di pensare che la sola rivoluzione che è possibile fare è quella dentro di noi,… cominciare da noi….“ (Intervista a Tiziano Terzani: https://www.youtube.com/watch?v=-n1ehDye_og) Abbiate la forza di compiere ognuno di voi il proprio risveglio spirituale. Lasciate che la vostra anima rinasca, buttandosi alle spalle delusioni, scelte sbagliate, negativismo e paure. Per credere in un domani, o meglio, presente diverso dobbiamo essere capaci di innescare una bomba interna inesplosa, una bomba di trasformazione intima che si propaghi verso il mondo esterno. “Un tempo il potere da cui uno si sentiva oppresso aveva sedi, simboli, e la rivolta si dirigeva contro quelli. Ma oggi? Dov’è il centro del potere che immiserisce le nostre vite? Bisogna forse accettare una volta per tutte che quel centro è dentro di noi e che solo una grande rivoluzione interiore può cambiare le cose, visto che tutte le rivoluzioni fatte fuori non han cambiato granché”. (Tiziano Terzani , "Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo".) Nessuno potrà convincerci di quale sia la cosa più giusta per uscire dalle crisi. Solo la nostra forza sarà l’ingrediente vincente contro l’arroganza dei “forti” della Terra. La mia rivoluzione è contro l’ignoranza e la piccolezza di pensiero, contro i pregiudizi, contro chi non accetta i cambiamenti generazionali. Contro un Paese vecchio, che però ha la presunzione di sentirsi giovane. Un Paese bigotto, dove la parola cambio fa paura- Ragazzi!! Non lasciatevi annichilire dal Niente! “Ci vuol coraggio, ci vuole determinazione, ci vuole fantasia, ma le possibilità ci sono. Non è che tutte le porte sono chiuse, che il mondo è già tutto sprangato e i posti sono già presi dagli altri. Ma per nulla! Io trovo che la cosa più bella che un giovane possa fare è di inventarsi un lavoro che corrisponde ai suoi talenti, alle sue aspirazioni, alla sua gioia, e senza quella arrendevolezza che sembra così necessaria per sopravvivere. “Ah ma io non posso perché..” Tutti possono. Ma capisci quello che dico? Bisogna inventarselo! Ed è possibile, possibile, possibile”. (Tiziano Terzani, “La mia fine è il tuo inizio”) L’Asia mi ha cambiato la vita, mi sono avvicinato alla meditazione, alla spiritualità. Mi sono avvicinato al mio IO, ho trovato il mio maestro dentro di me “Perché l’unico vero maestro non è in nessuna foresta, in nessuna capanna, in nessuna caverna di ghiaccio dell’Himalaya… È dentro di noi”. (Tiziano Terzani “Un indovino mi disse”) Ma la mia rivoluzione interiore è potente. “Viaggiare è stato per me un modo di vivere, ora ho preso la malattia come un altro viaggio: un viaggio involontario, non previsto, per il quale non ho carte geografiche, per il quale non mi sono in alcun modo preparato, ma che di tutti i viaggi fatti fino ad allora è il più impegnativo, il più intenso”. (Tiziano Terzani , "Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo") Ho visto talmente tanti luoghi che posso felicemente dichiarare che : “Ormai mi incuriosisce di più morire. Mi dispiace solo che non potrò scriverne”. (Tiziano Terzani, Anam il senzanome. L'ultima intervista a Tiziano Terzani).Vorrei concludere dicendo che sono fiero della mia rivoluzione, mi sento felice di regalare un messaggio di speranza non solo ai miei figli ma a tutti i liberi di spirito che come me preferiscono la dignità alla maschera dell’ignoranza e della vuotezza. Fine Intervista video L'unica rivoluzione possibile è quella interiore Vorrei dedicare questo mio monologo a tutte le persone che amano viaggiare, alle anime libere, a tutti coloro che credono nei loro ideali, che non si arrendono di fronte alle ingiustizie e a tutti i giornalisti che indagano la realtà attraverso "il vissuto" e puntando l'attenzione alle anime dei loro racconti.
Il mondo ha bisogno di emozionarsi e di trovare delle risposte alla propria esistenza. Tiziano Terzani c'è riuscito. Nel suo cammino ha rivoluzionato la sua vita, regalandoci le mappe e coordinate per poterci arrivare attraverso le sue parole e i suoi racconti. Grazie!
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AutoreNata Libera Archivi
Giugno 2020
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