La poesia tra i generi letterari è quella che mi è sempre piaciuta di meno, non credevo di saperle scrivere, o meglio, ultimamente più di una persona mi ha chiamata “poetessa”; onestamente non penso di fare poesia, non riesco ad identificare bene che cosa sia questa parola. È troppo ampia e difficile da rinchiudere in una definizione. La metafora, gli ossimori e le similitudini nascono dalla nostra vita e dalle nostre emozioni. Ispirata dalle chiacchiere di un uomo e scritta di getto in 1 minuto. Gli uomini ago e le donne filo. Solo l’incastro perfetto crea una giusta (trama)tura Voi uomini siete come aghi: retti, lineari, monodirezionali. Un cervello con percorsi più semplici, senza nodi e deviazioni. Noi donne siamo fili: sinuosi, leggeri, aggrovigliati. Un cervello con cammini più tortuosi, con matasse e digressioni. Aghi, perché nel bene o male pungete, pizzicate, bruciate… Rimanete conficcati anche quando non ci siete più, lasciate un segno, un foro, di dolore o di piacere. Di aghi ce ne sono di diversi tipi e misure, che si incastrano giustamente o negativamente per mezzo del filo che trovano. Se filo e ago si attraversano alla perfezione il ricamo nel tessuto della vita sarà una meraviglia. Gli uomini ago e le donne filo. Solo l’incastro perfetto crea una giusta (trama)tura. « Quando la spieghi la poesia diventa banale, meglio di ogni spiegazione è l'esperienza diretta delle emozioni che può svelare la poesia ad un animo predisposto a comprenderla. » Pablo Neruda
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AutoreNata Libera Archivi
Giugno 2020
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