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Nuovi artisti e
personalità

Rubrica dedicata ai nuovi artisti e professionisti dello spettacolo.Nasce con l'idea di far conoscere nuovi talenti e addetti ai lavori che meritano di essere letti.
Chi fosse interessato alla pubblicazione di un mio articolo sulla vostra storia e far parte di questo spazio può contattarmi: carlottabonadonnac@gmail.com

Chiara Cosentino: regista teatrale, presente a Here 2018 a Torino con la performance "Risveglio del femminile sacro" . Interpretazione e testo di di Elena Bedino, opere di Tullia Udovicich.

5/30/2018

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L'attrice Elena Bedino e la regista Chiara Cosentino


Le artiste che voglio presentarvi oggi sono 2 donne dalla grande personalità con cui ho avuto il piacere di parlare durante  Here 2018: manifestazione organizzata all'interno della Cavallerizza di Torino, spazio autogestito fucina e laboratorio permanente di  teatro, arte e attività culturali.
Camminando per i corridoi dello stabile sono stata incuriosita dalle tre sale  adibite per lo spettacolo teatrale ed esposizione dedicata alla forza generatrice della donna. Arti che si mescolano e fondono insieme per dare vita ad un unica rappresentazione, in cui la recitazione presenta l'arte pittorica e scultorea e quest'ultime  diventano oggetto d'ispirazione per il soggetto teatrale.
Il titolo della performance è "Risveglio del femminile sacro" presentato all'interno dello "Spazio Vitale":  laboratorio permanente in Cavallerizza che ha come tematica principale il concetto di  "madri sacre".  Ma chi sono queste tre donne che hanno dato vita all'evento?
Il testo è stato diretto dalla regista Chiara Cosentino, la recitazione e interpretazione di Elena Bedino e le opere e dipinti di Tullia Udovicich.
Scambiando due chiacchiere con la regista, Chiara afferma che l'idea nasce con la decisione di dar vita a un percorso in cui desidera unire il testo di Elena Bedino, le opere di Tullia Udovicich, la musica e lo spettatore alla riscoperta di quella forza universale materna che conduce ad un  armonioso contatto con la natura. Elemento che mi ha colpita è la presenza in tutte le sale di fili rossi, elementi scenici che rappresentano la forza e il coraggio delle donne, l'installazione finale con i fili color porpora vuole evidenziare  quella connessione costante che esiste con l'amore universale.   La performance è molto interessante, Chiara Cosentino apre le porte al pubblico. Come una voce narrante e guida degli eventi presenta agli spettatori ciò che vedranno  nelle tre sale e quello che l'attrice, Elena Bedino rappresenterà.
Lo spettacolo inizia con un rito purificatore in cui viene coinvolto anche il pubblico, segue un secondo  momento molto suggestivo in una sala dove il colore rosso è ciò che colpisce, l'ultimo momento è quello più suggestivo.
La bravura dell'attrice è quella di dare vita, in breve tempo, in tre piccoli spazi, con tre cambi d'abito, a tre figure diverse con tre energie forti e impattanti.
La regista ha saputo ricreare tre momenti emozionanti unendo al testo opere molto particolari e originali. Un connubio reso perfettamente. Ciò che rende originale e coinvolgente la scelta registica è l'interazione con il pubblico, più volte infatti viene sollecitato a partecipare alla messa in scena.
Una rappresentazione tutta al femminile, un'energia di donna, vitale e purificatrice capace di ridare vigore all'universo.
Vorrei spostare la mia attenzione su  Chiara Cosentino.
La regista nasce 34 anni fa a Piacenza, all' età di 14 anni inizia un percorso teatrale con la compagnia Manicomics teatro e muove i primi passi nel teatro di ricerca e sociale. Finiti gli studi liceali inizia il percorso universitario al DAMS di Bologna dove entra in contatto con i registi Scabia, Picchi, Manicardi, Czertock. Nel 2008 si diploma presso la scuola di teatro sociale Isole Comprese Teatro a Firenze, di Elena Turchi e Alessandro Fantechi, all' interno della scuola sviluppa l' idea di rituale, di percorso teatrale e di guida.  Nel 2012 in Sicilia è impegnata con i rifugiati del centro di primo soccorso a Pozzallo (RG). Sull' isola crea e dirige all' interno di spazi naturalistici due percorsi performativi che uniscono diversi linguaggi artistici: pittura, scultura, fotografia, poesia, teatro, musica e rituale. Il primo Albero Sommerso nella villa comunale di Pozzallo , il secondo Racconti di luna piena presso la Cava di Modica.  Nel 2014 è a Lisbona dove tiene un corso di teatro sociale per sensibilizzare alla violenza sulle donne, inizia la fase di attivismo teatrale. Questa esperienza la porta a intensificare il suo impegno per la didattica, dal 2015 conduce laboratori per ONG e Associazioni in Italia e all'estero. Nel 2016 fonda un associazione di promozione sociale Padus con cui sviluppa progetti di teatro educativo nelle scuole elementari e medie che ancora oggi porta avanti. Insegna teatro per l'associazione il Mutamento zona Castalia, con studenti dalle scuole elementari agli istituti superiori. A giugno dell'anno scorso conosce Elena Bedino, fondatrice di Teatro Organico , con cui inizia una fruttuosa collaborazione: a novembre è regista dello spettacolo Mater basato sul testo scritto da Elena Bedino.
Complimenti ragazze!!!
per modificare.
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    Carlotta Bonadonna

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    Categorie: nuovi artisti e personalità

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