Leo GullottaRitorna il Film Fest di Taormina, edizione 66. Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa in streaming, senza pubblico in sala presso l'hotel Metropole. Presenti i direttori artistici Leo Gullotta e Francesco Calogero, il sindaco di Taormina Mario Bolognari, l'amministratore unico Video Bank Maria Guardia Pappalardo e Bernardo Campo commissario Fondazione Taormina Arte. Anche quest'anno la forza e la volontà di tutto lo staff e addetti ai lavori all'evento fa da collante ad un appuntamento, che sebbene ridotto e ristretto per ovvie motivazioni, sarà ricco di ospiti, anteprime internazionali ed eventi speciali. Leo Gullotta, così come il sindaco Bolognari e soprattutto M. Pappalardo hanno manifestato grande emozione e soddisfazione per essere riusciti a realizzare ,nonostante tutte le difficoltà covid, un'edizione che vuole essere un simbolo di speranza e di gioia per una ripresa della città e della regione. Leo Gullota ha così espresso il suo messaggio: " Ci dovevamo essere, il film festival doveva essere presente, per il pubblico e per chi ci segue per dare un segno di speranza e gioia". Tanti gli appuntamenti sacrificati tra cui: "Il cinema che verrà-l'appuntamento con il grande pubblico, la retrospettiva dedicata a Visconti, le master class, i red carpet e lo sguardo al cinema degli anni '60 alla casa del cinema. "Il cartellone ufficiale- afferma Gullotta- è comunque un omaggio a Visconti ed al Gattopardo. Il rosso che fa da sfondo ai due protagonisti di G. Tomasi di Lampedusa abbracciano con il loro "abbraccio" tutto il pubblico". Ma se tanto è stato messo da parte, tanto cinema di prestigio sarà presente: Quattordici opere prime o seconde del Concorso principale, 12 documentari, 11 produzioni indipendenti europee e 4 eventi speciali. Riparte così, con una Selezione Ufficiale di oltre 40 anteprime, il 66° Taormina FilmFest dall’11 al 19 luglio. Presente in sala (Palazzo dei congressi) e debutterà in streaming, su MYmovies.it, prodotto e organizzato da Videobank S.p.A. su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia, sotto il patrocinio dell’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo. Rispettosa dei protocolli e del distanziamento sociale, la Sala A del Palazzo dei Congressi di Taormina ospiterà giornalmente la duplice proiezione alle 19 e alle 21.30 del Concorso internazionale, dedicato agli esordi; il palinsesto online offrirà un’ancora più ricca programmazione, disponibile per 24 ore, corredata da una striscia quotidiana di approfondimento, con documenti video, immagini di archivio, suggestive riprese emozionali e interventi di ospiti, a parziale narrazione di un festival interamente virtuale. Rispettando a pieno nelle tre sezioni competitive la parità di genere tra i registi delle opere scelte – il 50% esatto degli autori è costituito da donne – la selezione della principale categoria competitiva si dipana intorno a “Our Own” di Jeanne Leblanc (CAN, 2020), “Critical Thinking” di John Leguizamo (USA, 2020), “The Lunchroom” di Ezequiel Radusky (ARG, 2019), “The Cloud In Her Room” di Xinyuan Zheng Lu (CHN/HKG, 2020), “The Alien” di Nader Saeivar (IRN, 2020), “Heart And Bones” di Ben Lawrence (AUS, 2019), “Oskar & Lilli - Where No One Knows Us” di Arash T. Riahi (AUT, 2020), “Jiyan” di Süheyla Schwenk (GER, 2019), “Mother” di Jure Pavlović (CRO/SER/ FRA/BIH, 2019), “Charter” di Amanda Kernell (SVE, 2020), “Uncle” di Frelle Petersen (DAN, 2019), “A Thief’s Daughter” di Belen Funés (SPA, 2019), “Perfumes” di Grégory Magne (FRA, 2020) e “Il Re Muore” di Laura Angiulli (ITA, 2019). Calogero ha sottolineato: " Abbiamo film provenienti da tutto il mondo: 8 prime mondiali, 8 internazionali, il 50% sono stati diretti da donne. Film USA, danesi, francesi, australiani, spagnoli, croati. Le tematiche sono varie tra cui emigrazione, guerre e rapporti madri-figlie, in cui non c'è stato nulla di pilotato o percorso predefinito ma tutto casuale". Tra le opere fuori Concorso, nello spazio degli eventi speciali, denominato “Filmmaker in Sicilia”, le proiezioni speciali di “Io lo so chi siete” di Alessandro Colizzi, docufilm dedicato alla memoria e alla ricerca della verità per la vittima di mafia Antonino Agostino; “La storia vergognosa” di Nella Condorelli, realizzato con materiali inediti, reperiti presso archivi audiovisivi e fotografici, e imperniato sulla grande emigrazione italiana nelle Americhe del primo Novecento; e infine il film di chiusura del festival “La regola d’oro”, opera seconda di Alessandro Lunardelli, in buona parte girata a Taormina, con Simone Liberati, Edoardo Pesce, Barbora Bobulova, Hadas Yaron. Film quest'ultimo molto atteso dalla cittadinanza, in quanto in molti hanno partecipato come comparse ad alcune scene del lungometraggio. Protagonista di 2 momenti super attesi è ancora lo scenario del Teatro Antico. Due immancabili appuntamenti riaccenderanno le luci del grande cinema internazionale nel Teatro di Taormina, per l’occasione nuovamente fruibile e adibito a eventi di spettacolo, seppur in una inedita veste scenografica. Domenico Dolce e Stefano Gabbana saranno ospiti della Regione Siciliana e del Taormina FilmFest in occasione dell’anteprima mondiale del film “Devotion”, diretto da Giuseppe Tornatore, con le musiche inedite di Ennio Morricone e prodotto da Dolce&Gabbana. La serata si svolgerà al Teatro Antico di Taormina il 18 luglio 2020. Omaggio a Morricone La cerimonia di chiusura dell’edizione – con la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e della band The Magic Door – avrà quindi luogo il 19 luglio e vedrà protagonisti i vincitori delle tre sezioni competitive, con la consegna dei tradizionali premi Cariddi e Maschere di Polifemo, alla presenza della giuria internazionale. Ed eccezionalmente sarà proprio Leo Gullotta ad accompagnare l’affezionato pubblico dell’evento in occasione della serata, che accoglierà un nutrito parterre di ospiti: tra gli altri spiccano i nomi di Emmanuelle Seigner, tra i componenti della giuria internazionale; del tre volte Premio Oscar Vittorio Storaro – che ritirerà il Cariddi d’Oro alla Carriera – così come quelli di Willem Dafoe e Nikolaj Coster-Waldau, che riceveranno il tradizionale Taormina Arte Award. Dal 18 luglio al 18 ottobre, presso la Casa del Cinema di Taormina, sarà inoltre allestita la mostra fotografica “Le donne nel cinema” – realizzata in collaborazione con Fondazione CSC - Centro Sperimentale di Cinematografia e Fondazione Taormina Arte Sicilia – che presenta numerose immagini femminili tratte da alcune dei film più famosi e amati della storia del cinema italiano, tutte provenienti dall’Archivio Fotografico della Cineteca Nazionale. Radio Monte Carlo è radio ufficiale della manifestazione. Tra i media partner dell’evento anche Eurovision, Società Editrice Sud (Giornale di Sicilia/Gazzetta del Sud), La Sicilia Multimedia e MYmovies.it. Hotel Metropole Taormina è l’Hotel ufficiale della manifestazione. Per maggiori informazioni e acquisto biglietti www.taorminafilmfest.it
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Si svolgerà in diretta streaming il 9 luglio prossimo, alle ore 11, la conferenza stampa di presentazione del 66° Taormina FilmFest e sarà quindi possibile acquistare – al costo di €9,90 – l’abbonamento per i film della Selezione Ufficiale, integralmente fruibile sulla piattaforma MYmovies.it.
Questi i link per seguire a conferenza stampa :https://www.facebook.com/taofilmfest/videos/327639004920605/?vh=e&d=n https://youtu.be/a81e--ZF3TA Per fare domande si prega di inviare messaggio whatsapp al numero 3472101502 Solo i titoli del Concorso internazionale e alcuni eventi speciali verranno proiettati anche in sala, al Palazzo dei Congressi di Taormina, a ingresso libero e su prenotazione alla chat whatsapp 3358431804. Sono invece da oggi disponibili, su OOOH.Events e sul sito www.taorminafilmfest.it al costo di €29, i biglietti per la cerimonia di chiusura che il 19 luglio al Teatro Antico – alla presenza della giuria e di tutti gli ospiti internazionali, con la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana – vedrà incoronare i vincitori dell’edizione. A causa della ridotta capienza del suggestivo scenario e dell’esigua disponibilità di posti, gli accrediti stampa saranno proporzionalmente rilasciati in seguito ad attenta valutazione delle richieste pervenute alla mail press@taorminafilmfest.it. Il festival è patrocinato dall’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo. Sono partner Sicilia Film Commission, Centro Sperimentale di Cinematografia, Università degli Studi di Catania, Università degli Studi di Messina, Università degli Studi Internazionali di Roma (Master di I livello in Traduzione e adattamento delle opere audiovisive e multimediali per il doppiaggio e il sottotitolaggio). Radio Monte Carlo è radio ufficiale della manifestazione. Tra i media partner dell’evento anche Eurovision, Società Editrice Sud (Giornale di Sicilia/Gazzetta del Sud) e MYmovies.it. È trascorso quasi un ventennio dal 2001, quando una suggestiva eruzione dell’Etna ha accompagnato la proiezione al Teatro Antico dell’anteprima di Apocalypse Now Redux, presentata al pubblico festivaliero dal suo straordinario Autore della Fotografia. E dopo il debutto italiano di A Rose in Winter di Joshua Sinclair alla 65ª edizione, il festival diretto da Leo Gullotta con la Selezione diretta da Francesco Calogero – prodotto e organizzato da Videobank S.p.A. su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia – è lieto di festeggiare gli ottant’anni di Vittorio Storaro e i primi cinquant’anni di attività del Maestro che per venticinque ha fregiato, con l’impareggiabile e sapiente potenza delle sue immagini, anche i film di Bernardo Bertolucci e quelli di Francis Ford Coppola, Warren Beatty, Carlos Saura e Woody Allen (Cafè Society, La Ruota delle Meraviglie e Un giorno di pioggia a New York).
La stella di Vittorio Storaro è, ormai da mezzo secolo, una delle più luminose della cinematografia internazionale e ha scritto con la luce grandi successi italiani e planetari, conquistando ben tre Academy Awards per Apocalypse Now (1980), Reds (1982) e L’ultimo imperatore (1988). Con la sua arte ha palesato le verità dell’erotismo di un appartamento vuoto e di ultimo tango a Passy, ha restituito con raffinata eleganza figurativa il ballo in maschera del fascismo ne “Il conformista”, ha narrato l’epopea italica della lotta di classe in “Novecento”, ha descritto la parabola discendente dell’imperatore Pu Yi dal buio della nevrosi alla luce della quotidianità, ha illuminato il cranio rasato di Marlon Brando nell’apocalisse dell’imperialismo americano a Saigon, ha trasformato il deserto in cui si perdono John Malkovich e Debra Winger in un luogo dell’anima così come la ruota di Coney Island in un caleidoscopio per Woody Allen. Storaro che proprio ieri sera è stato insignito del Nastro d’oro ha vinto, tra gli altri riconoscimenti, anche un BAFTA, un Grand prix tecnico a Cannes, un Premio Goya, un David di Donatello, sette Nastri d’argento e un Globo d’oro. Il 66° Taormina FilmFest lo vedrà protagonista della cerimonia di chiusura al Teatro Antico il 19 luglio prossimo, in occasione della quale riceverà il Cariddi d’Oro alla Carriera per aver illustrato l’arte cinematografica con l’insieme della sua opera e per aver saputo incarnare al meglio le esigenze espressive dei prestigiosi autori con i quali ha frequentemente collaborato, apportando un personale contributo tecnico ed estetico-figurativo alla creazione luministica dell’immagine sul grande schermo. La locandina del 66° Taormina Film Fest, realizzata da Ginevra Chiechio, è più che una genuina e spontanea citazione iconografica de Il Gattopardo, fortunato caso letterario nato dalla penna di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e colossal di Luchino Visconti, padre del neorealismo, che nel 1963 si aggiudicò la Palma d’oro al Festival di Cannes. È un omaggio a una perfetta disposizione di corpi sublimata da un abbraccio tra Tancredi e Angelica – rappresentanti di due antitetiche e camaleontiche classi sociali attratte e sintetizzate dal trasformismo che ispira gli equilibri sociali risorgimentali – e ai loro straordinari interpreti. Passione, complicità, tenerezza e seduzione: la scelta simbolica del rosso enfatizza la componente emotiva di cui la Sicilia è intrisa. La sensuale posa dei due fascinosi amanti, eternati da Alain Delon e Claudia Cardinale in un istante di intimità che si staglia contro la frenesia del ballo, è quindi omaggio a un manifesto di gattopardesca sicilianità, a un orgoglio ingenerato da una naturale capacità di adattamento. Così il festival, fiero del prestigio del suo blasone, sul tema delle tradizionali soluzioni cromatiche e di un’ideale rielaborazione del logo con la ripartenza del suo toro, eccezionalmente si trasforma e si rinnova nella speranza che, secondo il celebre motto, tutto cambi affinché resti com’è.
Si accendono le luci sul Taormina FilmFest. E nonostante le difficoltà che l’emergenza sanitaria comporta sul piano della mobilità, la Città del Centauro si prepara ad accogliere come di consueto i grandi volti della cinematografia internazionale. Il festival diretto da Leo Gullotta e Francesco Calogero – prodotto e organizzato da Videobank S.p.A. su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia – è ormai prossimo al debutto dell’11 luglio prossimo, in sala e su MYmovies.it, con cerimonia di chiusura nel suggestivo scenario del Teatro Antico il 19 luglio. Ed è Nikolaj Coster-Waldau il primo degli ospiti internazionali che, in occasione della serata finale, ritireranno il tradizionale Taormina Arte Award per l’eccellenza cinematografica. L’attore danese, il più giovane ad accedere alla Danish National School of Theatre and Contemporary Dance, ha debuttato in teatro con ruoli intensi e universali di tragedie come Amleto e al cinema con l’apprezzato thriller Nightwatch (1994) di Ole Bornedal. Ed è stato solo l’inizio di una carriera in continua ascesa tanto in Europa quanto nelle produzioni d’oltreoceano, tra il grande schermo – con Enigma (2001) di Michael Apted prodotto da Mick Jagger e tratto dall’omonimo romanzo di Robert Harris, Black Hawk Down (2001) e Le Crociate (2005) di Ridley Scott, Wimbledon (2004) e Firewall (2006) di Richard Loncraine – e il fortunato universo della serialità televisiva – da New Amsterdam (FOX) all’indiscusso successo delle amatissime otto stagioni di Game of Thrones (HBO), ideate da David Benioff e D. B. Weiss dal celebre ciclo di romanzi di George R. Martin. E proprio nel pluripremiato fantastico mondo di Westeros, il carisma e la caratterizzazione del personaggio di Jamie Lannister nello show del network americano lo consacra come una star planetaria e gli vale ben due nomination consecutive ai Primetime Emmy Awards come Outstanding Supporting Actor in a Drama Series al pari di numerose altre agli Screen Actors Guild Awards, ai Critics’ Choice Television Awards, ai Saturn Awards and ai People’s Choice Awards. Già protagonista di La madre (2013) di Andrés Muschietti, Oblivion (2013) di Joseph Kosinski, Mille volte Buona notte (2013) di Erik Poppe, Second Chance (2015) di Susanne Bier e di Gods of Egypt (2016) di Alex Proyas –ormai pronto a smettere i panni dello “Sterminatore di Re” di GOT – il suo talento ha continuato a bucare lo schermo in La fratellanza (2017) di Ric Roman Waugh e in Domino (2019) di Brian De Palma. Ambasciatore di buona volontà a favore del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, Nikolaj Coster-Waldau si batte per istanze sociali come l’uguaglianza di genere e i cambiamenti climatici e sarà uno degli acclamati protagonisti della cerimonia di chiusura del 66° TaorminaFilmFest. Prodotto e organizzato da Videobank S.p.A., su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia – debutterà il prossimo 11 luglio e, per otto giorni, sbarcherà prevalentemente online su MYmovies mentre i 12 dodici titoli della principale categoria competitiva, destinata alle opere prime e seconde, saranno i protagonisti delle proiezioni in sala presso il Palazzo dei Congressi di Taormina, a ingresso libero e su prenotazione. Il festival, diretto da Leo Gullotta e con la selezione a cura di Francesco Calogero, si è prontamente reinventato anche di fronte all’emergenza sanitaria e, pur nel rispetto dei protocolli e delle misure precauzionali, il 19 luglio riaccenderà nuovamente le luci del grande cinema in quella suggestiva cornice naturale millenaria che è il Teatro Antico, per l’occasione nuovamente fruibile e adibito a eventi di spettacolo seppur in una inedita veste scenografica.
La cerimonia di chiusura dell’edizione, con la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, vedrà protagonisti i vincitori del Concorso, con la consegna dei tradizionali premi Cariddi e Maschere di Polifemo oltre ai Taormina Arte Awards alla carriera. Ed eccezionalmente sarà proprio il Direttore artistico Leo Gullotta ad accompagnare l’affezionato pubblico dell’evento sia in occasione della serata sia nel percorso di un format quotidiano, destinato al web e allo streaming, che condurrà lo spettatore a casa in un viaggio ideale tra documenti video, inedite immagini di repertorio e interventi di ospiti, che racconteranno il festival di ieri e quello innovativo e parzialmente virtuale di oggi. Sarà quindi l’anteprima italiana di “Il était un petit navire” (There Was A Little Ship) il titolo d’apertura della sessantaseiesima edizione: il film-testamento di Marion Hänsel è l’omaggio che Taormina e il suo festival cinematografico internazionale vogliono rendere alla filmografia di quattro decadi della produttrice, regista e attrice belga dopo la recentissima dipartita. E a farlo è proprio un diario di ricordi di vita e di cinema – tra Marsiglia, Anversa, Parigi, New York e le Fiandre – molto vicino ai film autoriflessivi di Agnès Varda e Chantal Akerman. Un saggio filmico-biografico, sincero e poetico. Il 66° Taormina FilmFest non si arrende. Nuova data, ritorna in sala e in versione streaming6/12/2020 Il Taormina FilmFest si rinnova. Nella veste, nella forma e nella destinazione. In un contesto globale eccezionale e imprevedibile, così incerto e delicato, l’evento – prodotto e organizzato da Videobank S.p.A. su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia, sotto il patrocinio dell’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo – ha deciso di non arrendersi e di rimanere al fianco del pubblico in un’estate quanto mai difficile per l’esperienza della sala e la filiera festivaliera. Con la ferma volontà di osservare le precauzioni previste dai protocolli, anteponendo l’incolumità di pubblico e ospiti, il festival debutterà in un’inedita edizione online, in streaming su MYmovies, dall’11 al 19 luglio prossimo.
Alla luce delle restrizioni imposte e dei recenti sviluppi internazionali, con senso di responsabilità e solidarietà nei confronti delle distribuzioni, l’iniziativa presenterà una selezione di oltre 40 anteprime, tra opere prime e seconde, produzioni indipendenti e documentari. Infatti, se la principale categoria competitiva sarà fruibile unicamente in sala presso il Palazzo dei Congressi di Taormina, la piattaforma offrirà un palinsesto alternativo realizzato in post-produzione, ricco di documenti video, immagini di archivio, suggestive riprese emozionali e interventi di ospiti, a parziale narrazione di un festival interamente virtuale. Le magnifiche immagini presentate nelle cartoline video della Sicilia e di Taormina, con il suo prestigioso festival cinematografico, saranno indiscusse protagoniste di un’innovativa operazione di promozione turistica e culturale che trasforma, adatta e ripensa – almeno in parte – l’audiovisivo e l’esperienza festivaliera alla grammatica e alle dinamiche della fruizione in streaming della sessantaseiesima edizione dell’evento. Per la prima volta in una veste del tutto nuova, nonostante le attuali circostanze, la maggior parte delle tradizionali Sezioni e tanti altri imperdibili contenuti si sposteranno quindi online, continuando ad offrire nelle sale virtuali la possibilità di approfondimento e di incontro al numeroso pubblico, che valuterà attivamente i titoli selezionati – presentati dagli autori e dagli interpreti – e attribuirà alcuni speciali premi del pubblico. Tutti i dettagli del nuovo palinsesto del TaorminaFilmFest e le relative modalità di partecipazione saranno prossimamente svelate. Fatti eccezionali e allarmanti quale l’attuale emergenza epidemiologica COVID-19, che condiziona la nostra quotidianità e rende incerto ogni ambito di attività, impongono spirito di sacrificio e senso di responsabilità. Alla luce degli sviluppi della pandemia e dei delicati equilibri sanitari su scala globale, il 66° Taormina FilmFest – prodotto e organizzato da Videobank S.p.A. su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia, sotto il patrocinio dell’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo – non può esimersi dall’anteporre l’incolumità dell’affezionato pubblico e dei suoi attesissimi ospiti al regolare svolgimento dell’edizione prevista, come di consueto nel periodo estivo, nelle ormai prossime date calendarizzate (28 giugno - 4 luglio).
«Il 66° Taormina FilmFest è già pronto ed è stato confezionato con gli standard qualitativi che sono propri a un festival internazionale da annoverare tra i più longevi eventi cinematografici europei e nazionali – dichiara il general manager Lino Chiechio – In ottemperanza allo stato di emergenza già proclamato dal Consiglio dei Ministri, non intendiamo incentivare assembramenti di pubblico e presenze internazionali». In una così drammatica contingenza storica, in conformità ai recenti provvedimenti assunti dal Governo e in adesione alle misure restrittive già impartite, deve essere priorità di ogni evento di spettacolo salvaguardare l’incolumità del pubblico. «Appare poco prudente e opportuno da parte dell’ente pubblico - ribadisce l’Assessore Regionale per il Turismo, lo Sport e lo Spettacolo, Manlio Messina - favorire la concentrazione di pubblico e presenze in spazi come il Teatro Antico, senza aver a tutt’oggi chiare le misure sanitarie di protezione da porre in essere». Mossi da senso di responsabilità, in pieno accordo con quanto dichiarato nei giorni scorsi dal sindaco di Taormina Mario Bolognari, l’azienda leader nel broadcasting video – guidata da Lino Chiechio e Maria Guardia Pappalardo – e la Produzione diretta da Marco Fallanca, con la Direzione Artistica di Leo Gullotta, Francesco Calogero e Francesco Alò, ritengono opportuno rinviare a data da destinarsi la kermesse, finalmente riportata ai fasti e alla competitività che le sono propri al termine dello scorso florido biennio. Il festival, che prevede sette eventi serali al Teatro Antico, una Selezione ufficiale di circa 90 titoli, numerosi ospiti e un’ampia platea di addetti ai lavori, è stato presente nei principali mercati europei ed è da lunghi mesi impegnato nella programmazione, in un minuzioso lavoro di ricerca e visione di opere di lungometraggio. Con costante e vigile attenzione, la Produzione rimane al lavoro per assicurare una coerente continuità dell’evento e non può che esprimere la massima solidarietà a quanti stanno ancora lottando e a quanti fronteggiano giornalmente le numerose difficoltà che l’emergenza ha comportato. Confidando in uno sviluppo favorevole alla pronta e prudente ripresa di tutti i settori di attività del Paese, il Taormina FilmFest apprezza la comprensione dei propri partner e del proprio pubblico e si adopererà per rinnovare l’appuntamento – proiettato in un futuro prossimo – a quando si potrà guardare con più serenità al domani. Per continuare a scrivere la storia di un evento da 66 anni al centro della programmazione cinematografica e della filiera festivaliera. Taormina Film Fest e Videobank S.p.A. nuovamente insieme per il prossimo triennio, sotto l’egida della Fondazione Taormina Arte Sicilia e dell’Assessorato Regionale del Turismo dello Sport e dello Spettacolo guidato dal Dott. Manlio Messina, per continuare a scrivere la storia di uno dei festival cinematografici internazionali più longevi e prestigiosi d’Europa. Il fortunato sodalizio rinnova la passione, l’impegno e naturalmente le ambizioni al termine di un florido biennio che – per la prima volta in una travagliata decade – ha attestato i risultati di merito di una lungimirante gestione, rispettosa della storia dell’evento. Varcata la soglia delle sessantacinque primavere del festival, l’azienda leader nelle telecomunicazioni e nel broadcasting video riparte, infatti, con un’edizione che si ispira alla tradizione del passato ma che si proietta fermamente al futuro, con una guida sicura verso il conseguimento di ulteriori e duraturi successi.
La 66ª edizione, che avrà luogo dal 28 giugno al 4 luglio 2020, vedrà l’operato di un Comitato Artistico – già al lavoro nella programmazione – inquadrarsi nel solco della valorizzazione degli unici storici appuntamenti taorminesi e dell’istanza “filologica” già intrapresa dalla produzione presieduta dal general manager Lino Chiechio e dall’amministratore unico Maria Guardia Pappalardo. A dirigere il festival con il consueto entusiasmo Leo Gullotta, vincitore di 3 David di Donatello e 4 Nastri d’Argento, icona siciliana nel mondo appena reduce dal doppiaggio di Joe Pesci in “The Irishman” di Martin Scorsese e dal travolgente successo di acclamate tournée teatrali. È invece un ritorno alle origini per il regista Francesco Calogero – storico collaboratore del festival, già organizzatore delle retrospettive e curatore del catalogo sotto la direzione artistica di Guglielmo Biraghi e Sandro Anastasi, poi anche conduttore degli incontri con gli autori nelle successive edizioni dirette da Enrico Ghezzi – al quale sono affidate le categorie competitive della Selezione Ufficiale. Sarà quindi Francesco Alò, dal 2002 firma per Il Messaggero, incontrastato e autorevole protagonista delle video-recensioni sul web per BadTaste.it, a farsi carico dei titoli che ineriscono al “nuovo corso” dell’audiovisivo, dalle amatissime serie tv delle più celebri piattaforme e i loro protagonisti ai blockbuster che ogni sera popoleranno il Teatro Antico, al pari degli oltre 3.000 spettatori che il 5 luglio scorso hanno assistito al debutto di “Spider-Man: Far From Home” di Jon Watts. E, sempre nell’ottica di una “opération vérité”, è una precisa scelta editoriale quella di voler tornare a riservare la principale delle categorie competitive internazionali alle opere prime e seconde come quando, nel segno di una fortunata e memorabile epoca festivaliera, proprio a Taormina, nel ’73, veniva premiato il debutto cinematografico di Steven Spielberg con “Duel” (senza dimenticare quelli di Robert Rodriguez con “El mariachi”, di Luca Guadagnino con “Qui” e le innumerevoli novità proposte nella Settimana del Filmnuovo). Si rinsalda così il legame tra la nobile tradizione dell’evento e il rinnovato appuntamento che – ritrovata l’opportuna competitività e continuità – non si alimenta esclusivamente di ricordi ma, valorizzando il territorio e con ampia visione strategica, prosegue la sua inarrestabile crescita su un piano eminente, sempre al centro della programmazione cinematografica e della filiera festivaliera. Redazione
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Novembre 2023
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