Presso il Cinema Massimo, la multisala del Museo Nazionale del Cinema - va in scena la 39° edizione del Lovers Film Festival, il più antico festival italiano sui temi LGBTQI+ (lesbici, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali) diretto da Vladimir Luxuria e fondato da Giovanni Minerba e Ottavio Mai che prosegue il percorso triennale che lo porterà a festeggiare, l’anno prossimo, il suo quarantesimo anniversario. “Siamo lieti che sia Vladimir Luxuria a condurre il Lovers Film Festival in questa sua ultima edizione prima del quarantennale – sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema – È lei che con il suo entusiasmo e la sua sensibilità sta portando il festival verso un traguardo che lo conferma evento fondamentale per una rappresentazione autentica, paritaria e sensibile alle istanze della comunità LGBTQI+. Anche quest'anno la selezione si configura internazionale, abbracciando appieno la storica vocazione del festival a dare voce a prodotti cinematografici provenienti da tutto il mondo. Due le produzioni nazionali in selezione e confidiamo che col tempo questo numero aumenti per rispecchiare la pluralità di sguardi e prospettive artistiche che declinano il tema nel cinema italiano e farne veicolo di diritti inalienabili”. Vladimir Luxuria Per il quinto anno, e sino al compimento del quarantesimo compleanno del festival, Lovers sarà diretto da Vladimir Luxuria, attivista, scrittrice, personaggio televisivo, attrice, cantante e drammaturga, celebre anche per la sua attività politica. La direttrice sarà affiancata da Angelo Acerbi, assistente alla direzione e responsabile della selezione e dai selezionatori Elisa Cuter e Alessandro Uccelli. Il Premio Stella della Mole Rupert Everett, attore tra i più amati della sua generazione, sarà ospite della 39° edizione di Lovers per una serie di appuntamenti (cfr. focus dedicato) e verrà insignito della Stella della Mole, il premio che il Museo Nazionale del Cinema attribuisce a personalità che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo del cinema e non solo. “Sono molto onorata di essere la direttrice artistica di un’edizione durante la quale viene conferito il premio Stella della Mole a Rupert Everett che io ho potuto conoscere artisticamente grazie a molte pellicole fra cui un film che è stato pietra miliare della cinematografia LGBTQI+, Another Country, che ora è anche in versione restaurata. Lo ho anche conosciuto personalmente durante alcune serate di Muccassasina a Roma, quindi sarà un piacevole rincontro” commenta Vladimir Luxuria. La dedica Il 39° Lovers Film festival dedica il festival alla memoria di Sandra Milo, madrina molto amata della rassegna nel 2021. “Non potevamo che dedicare il festival di quest’anno a lei che ci guarderà da una nuvoletta attorniata da angeli pensando ‘non fate così, non soffrite, io sto bene’ – dichiara Vladimir Luxuria – Sandra Milo è stata una delle persone più buone che io abbia conosciuto nel mondo dello spettacolo. Sempre a disposizione. Sempre energica. Non è solo la perdita di una grande attrice ma di un punto di riferimento per il mondo del cinema mondiale”. Gli Ospiti La manifestazione, come ogni anno, può contare su un ricco parterre di ospiti (cfr. focus Ospiti e Programma). A inaugurare il festival, martedì sera, alle 18,30 in Mole Antonelliana, la madrina 2024 Maria Grazia Cucinotta, protagonista di un talk con Vladimir Luxuria. Entrambe, sempre nel giorno di debutto del Festival ma al Cinema Massimo, saranno protagoniste della serata prima del film di apertura. Ospite al Cinema Massimo anche la presidente di Arcigay nazionale Natascia Maesi. Mercoledì 17, dopo il conferimento del Premio Stella della Mole a Rupert Everett (alle 15 in Mole Antonelliana), alle 17 al Cinema Massimo, in sala Rondolino, Angelo Perrone - che gestisce uno dei più noti uffici stampa e management e che ha lavorato con Raffaella Carrà, Stefano Accorsi, Monica Bellucci, Kim Rossi Stuart e molti altri – dialogherà con Vladimir Luxuria. Alle 19.30 (in sala Cabiria) intratterrà il pubblico lo scrittore, attore, speaker radiofonico, conduttore e attivista Guglielmo Scilla, primo Digital Creator italiano, divenuto portavoce della generazione Millennial. Il 18 tornerà in sala come nella giornata precedente Rupert Everett, questa volta a introdurre Another Country (sala Rondolino alle 17). Saranno ospiti della giornata anche il direttore del TFF Giulio Base che introdurrà la proiezione di Reflections In A Golden Eye (sala Soldati alle 17.15) e l’attrice comica Annagaia Marchioro – nota anche per le sue partecipazioni televisive alla Tv delle ragazze e a Propaganda live – protagonista di uno sketch in sala Cabiria alle 19.30. Il giorno successivo, alle 17.15 in sala Soldati con ingresso libero, l’appuntamento Lovers goes Europride con l’attivista greca Fenia Kirkmali (Europride Salonicco 2024) e con Mario Colamarino, presidente Circolo Cultura Omosessuale Mario Mieli e portavoce del Roma Pride, sarà l’occasione per fare il punto sulla candidatura di Torino a ospitare l’Europride 2027. L’ospite della serata (in sala Cabiria alle 19.30) sarà Paolo Camilli, attore, comedian e content creator che ha affrontato temi quali la polemica sul gender, l'intolleranza, la discriminazione sessuale, il razzismo e l'hate speech. Il 20 sarà la giornata dell’ospite musicale che quest’anno sarà la rapper BigMama, tra le novità più talentuose del panorama musicale italiano reduce dal recente successo al Festival di Sanremo (sala Cabiria alle 20). Nel pomeriggio, invece, il premio Riflessi nel Buio vedrà due graditi ritorni: il direttore della Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia Alberto Barbera e il conduttore e scrittore Fabio Canino (sala Soldati alle 18.30). Infine domenica alle 20.30, in sala Cabiria, accompagneranno la premiazione Carmen Russo & Enzo Paolo Turchi e il modello Michael Nevola. Il festival quest’anno avrà anche una madrina d’eccezione della serata di chiusura: Nancy Brilli. Ospite fissa, tutti i giorni la Drag Queen Tekemaya, cantante e vocalist per Muccassassina, Mammamia, Gorgeus, e molti altri locali, che ha rappresentato l’Italia a Bruxelles, a Cantando per l’Europa, tra il 1999 e il 2001. Le sezioni competitive Tre le sezioni competitive principali: All The Lovers, concorso internazionale lungometraggi; Real Lovers, concorso internazionale documentari e Future Lovers, concorso internazionale cortometraggi. Le tre giurie (cfr. focus dedicato) saranno presiedute dalla regista Roberta Torre, dallo scrittore Luca Bianchini e da Alexander Mello, direttore del Rio LGBTQIA+ International Film Festival. Il Lovers Film Festival assegnerà inoltre: il Premio Torino Pride, il Premio Giò Stajano, il Premio Matthew Shepard e il premio Riflessi nel Buio. Torna il premio del pubblico Audience Award. Gli spettatori avranno la possibilità di dare un voto per ogni categoria principale dei concorsi del festival: All the Lovers, Real Lovers e Future Lovers. I Film 53 film in programma, 4 anteprime mondiali, 6 internazionali, 3 europee e 28 italiane (cfr. programma allegato). Sarà in cartellone sabato 20 alle 18, l’unica proiezione italiana del documentario di Carlos López Estrada e Zac Manuel Lil Nas X: Long Live Montero (Usa, 2023, 95 min.) sulla vita del celebre rapper afroamericano originario di Atlanta. La pellicola racconta il primo tour dell’artista e traccia un ritratto sorprendentemente intimo di un cantante che spazia tra identità, famiglia, aspettative e accettazione e che fa parte, a tutti gli effetti, dell’”Olimpo” degli artisti neri queer. Lil Nas X ha scatenato una vera tempesta globale con le sue sfacciate rappresentazioni della sessualità e il pubblico e la critica, anche per questo, si sono spesso chiesti se sia un genio artistico, un agente di Satana o un subdolo troll dei social media o, forse, tutte e tre le cose. Un tour, quello raccontato, che è stato anche una continua prova di forza ed emotiva: dalle sfide ai “tutto esaurito” sino agli attacchi omofobici. Martedì 16 alle 20.30 in Sala Cabiria, la pellicola di apertura sarà Duino di Juan Pablo Di Pace (Usa/Argentina/Italia, 2024, 108 min.) C’è una sacralità nell’innamorarsi per la prima volta: un evento spesso totalizzante che non possiamo più rivivere una volta terminato. Matias, regista argentino quarantenne, è alle prese con un film incompiuto ispirato al suo primo amore: l’oggetto è Alexander, un amico svedese conosciuto in una scuola internazionale in Istria negli anni Novanta. Quando Alexander viene improvvisamente espulso, Matias deve districarsi tra emozioni non dichiarate al mondo e a sé stesso. Un racconto di formazione metacinematografico, basato su una storia vera. Il film di chiusura sarà Te Estoy Amando Locamente di Alejandro Marìn (Spagna, 2023, 106 min.). Nella Siviglia dei tardi anni Settanta, Reme è orgogliosa che suo figlio Miguel sia il primo membro della famiglia a entrare all’università. Ma ciò che Miguel vuole davvero è diventare un artista e cantare in un popolare concorso televisivo. In un’epoca in cui l’omosessualità era reato, Reme scoprirà chi sono i nuovi amici di Miguel: il movimento LGBTQI+ andaluso, nato paradossalmente con l’aiuto della Chiesa e duramente osteggiato dalle autorità franchiste. Il racconto, doloroso e coinvolgente, della nascita dell’attivismo LGBTQI+ in Spagna, che è stato accolto dalla critica come il Pride iberico. Valentina Stecchi per il Lovers Film Festival È Valentina Stecchi, disegnatrice, vignettista per il quotidiano “Alto Adige”, ad aver firmato l’immagine 2024 di Lovers (cfr. focus dedicato). Valentina Stecchi sarà anche protagonista di vari momenti di graphic recording che accompagneranno i principali appuntamenti di venerdì 19, sabato 20 e domenica 21. Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema con Vladimir Luxuria
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Marco Müller è il nuovo Direttore Artistico della 70° edizione del Taormina Film Fest, che si svolgerà quest’anno dal 12 al 19 luglio a Taormina. Lo annuncia il commissario straordinario della Fondazione Taormina Arte Sicilia, Sergio Bonomo che con entusiasmo dichiara: “l’apporto professionale del maestro Müller sarà volano di successi per il prestigioso evento cinematografico”. Promosso e organizzato dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia con il sostegno dell’Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, della Sicilia Film Commission, del Comune di Taormina e del MiC, Ministero della Cultura – Direzione Generale cinema e audiovisivo, il Taormina Film Fest si articolerà fra anteprime nazionali e internazionali, masterclass, retrospettive e incontri con ospiti di prestigio dal 12 al 19 luglio 2024.
“Esprimo soddisfazione e plauso per la nomina di Marco Müller a Direttore Artistico del Festival del Cinema di Taormina”- commenta Elvira Amata, Assessore Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo – “Sono certa che il suo alto profilo internazionale contribuirà a rafforzare significativamente le aspettative e la qualità delle scelte da destinare ai contenuti del Festival che resta, da sempre, un appuntamento fortemente atteso. Auguro buon lavoro a Marco Müller e alla Fondazione Taormina Arte Sicilia con il forte auspicio di un’ottima riuscita del Festival.” E il Sindaco di Taormina Cateno De Luca sottolinea: “Il Taormina Film Fest rappresenta un appuntamento di grande rilievo che conferisce lustro alla nostra splendida città e ne valorizza il prestigio culturale. Una tradizione che va avanti da 70 anni e che ha regalato a Taormina pagine di storia del cinema indimenticabili. Auspico che il Taormina Film Fest possa essere sempre all'altezza della sua storia e del brand Taormina. Al maestro Müller, per la cui nomina non posso che compiacermi, auguro un'eccellente gestione del Festival, certo che saprà regalarci una prestigiosa settantesima edizione”. Produttore, studioso, docente di cinema e da più di 40 anni fabbricante di festival, Marco Müller ha guidato fra gli altri la Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, i festival di Locarno e Rotterdam, la Mostra di Venezia, il Festival del Cinema di Roma. È attualmente direttore del Centro di Ricerche sull’Arte Cinematografica all’Università di Shanghai e Professore emerito presso l’Accademia del Cinema di Shanghai; in Cina ha creato e diretto i festival di Pingyao e Macao. Ha scritto e curato più di una ventina di volumi monografici sul cinema internazionale. I film che ha prodotto hanno vinto premi alla Mostra di Venezia, ai Festival di Cannes, Berlino e Sundance, oltre a un Oscar per il miglior film straniero. Nel suo impegno al Taormina Film Fest, Müller sta lavorando con il contributo di un prestigioso comitato di selezione, composto da Sandra Hebron, Enrico Magrelli, Carmelo Marabello, Édouard Waintrop, a cui si aggiungerà Joumane Chahine come consulente per le relazioni internazionali. “Felice di lavorare in Sicilia per ritrovare le mie radici - sono nato e cresciuto a Roma, ma il mio unico quarto di sangue italiano è palermitano” sottolinea Marco Müller. “Ringrazio tutte le persone, nelle istituzioni e fra gli amici del cinema, che hanno costruito per me questa opportunità di sperimentare a Taormina il pensiero in movimento di come si può ancora fabbricare un festival popolare utile. Approfittando dello straordinario Teatro Antico - che è sempre stato per me fonte di gelosia quando programmavo la Piazza Grande di Locarno - e del circuito di sale che stiamo ridefinendo. Purché ci sia la volontà di capire cosa vuol dire voler davvero “restare al Sud”, ci sono tentativi di rinnovamento che hanno un senso preciso.” IL COMITATO DI SELEZIONE Sandra Hebron ha ricoperto ruoli chiave in vari settori del cinema, tra cui il finanziamento, lo sviluppo, la formazione e l'esposizione, specializzandosi nei festival dal 1997. È stata Direttore Artistico del BFI London Film Festival dal 2003 al 2011 e successivamente ha lavorato come consulente per diversi festival internazionali. Attualmente è responsabile delle Screen Arts presso la National Film and Television School del Regno Unito, dove gestisce anche un master in studi cinematografici, programmazione e curatela. Enrico Magrelli, giornalista, scrittore e critico cinematografico, autore di programmi radiofonici e televisivi, storico conduttore di “Hollywood Party” su Radio Rai3. Per oltre 20 anni ha collaborato con la Mostra del Cinema di Venezia, in veste di direttore della Settimana della Critica e di membro del Comitato di selezione. È stato conservatore della Cineteca Nazionale e consulente della direzione del Bif&st di Bari. Ha scritto o curato pubblicazioni dedicate alle maggiori personalità del cinema italiano e internazionale. Carmelo Marabello è professore ordinario di Film and Media Studies all'Università Iuav di Venezia e preside della Venice International University. Negli anni Ottanta ha curato le retrospettive e gli eventi speciali del Taormina Film Fest, negli anni Novanta è stato programming director dello stesso festival con Enrico Ghezzi. Curatore e autore di Fuori Orario per Rai3 sino ai primi anni 2000, dopo aver contribuito alla nascita di Rai Cinema si è dedicato alla ricerca e all'insegnamento universitario in Italia, Svizzera e Stati Uniti. Édouard Waintrop, scrittore, critico cinematografico (per 26 anni sulle pagine cinema di Libération). È stato Direttore Artistico del Festival Internazionale del cinema di Friburgo dal 2007 al 2010, direttore della Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes dal 2011 al 2018 e nel 2021 primo direttore del Red Sea International Film Festival a Gedda, in Arabia Saudita. Fra le molte altre sue esperienze professionali, va ricordata la direzione delle due sale di cinema della Fondazione Grütli a Ginevra. La 41esima edizione del Torino Film Festival si svolgerà dal 24 novembre al 2 dicembre sotto l’egida del Museo Nazionale del Cinema - presieduto da Enzo Ghigo e diretto da Domenico De Gaetano - con la direzione artistica di Steve Della Casa. L’immagine guida è stata affidata nuovamente all’artista di fama internazionale Ugo Nespolo che declina uno dei più celebri fotogrammi di Sentieri selvaggi di John Ford in cui John Wayne tiene tra le braccia Natalie Wood, celebrando l’omaggio che quest’anno il TFF dedicherà al popolare attore, vera e propria icona del cinema americano classico. L’inaugurazione della 41esima edizione si svolgerà quest’anno alla Reggia di Venaria è diventata uno dei siti culturali più visitati d’Italia. Ospite d’eccezione della serata – in diretta su Hollywood Party, Rai Radio3 - il maestro Pupi Avati. Madrina della cerimonia d’apertura Catrinel Marlon. Si moltiplicano le occasioni di incontro e dialogo dei protagonisti del cinema con il pubblico, scelta fortemente voluta dal direttore Steve Della Casa e tratto identificativo di un festival che coniuga cultura e spettacolo. Numerosi gli ospiti, da Oliver Stone (che riceverà dal Museo Nazionale del Cinema il Premio Stella della Mole) a Fabrizio Gifuni, da Christian Petzold a Caterina Caselli e Paolo Conte, da Kyle Eastwood a Drusilla Foer, da Mario Martone a Barbara Ronchi, da Baloji a Thomas Cailley, da Roberto Faenza a Laura Morante… Idee e testimonianze diverse tutte accomunate dal grande amore per la settima arte. Il festival presenta quest’anno una selezione estremamente ricca e articolata che riflette sullo stato delle cose della produzione cinematografica contemporanea senza gerarchie di sorta, tra cinema di ricerca e scritture di genere, maestri internazionali e giovani promesse. Uno spirito che si dispiega nelle diverse sezioni del festival, da quelle competitive (Concorso Lungometraggi, Documentario internazionale e italiano, Spazio Italia, Crazies) a quelle fuori concorso (Nuovimondi, Ritratti e paesaggi, TFLab, Il gioco della finzione. Nuovi sguardi argentini). Uno dei tratti distintivi della selezione è il grande ritorno della commedia, popolare e d’autore, in tutte le sue possibili formulazioni: politica, minimalista, malinconica, metatestuale. L’Italia si ritaglia uno spazio importante, con la presenza di ospiti prestigiosi impegnati anche in masterclass, il concorso documentari italiani ampliato a 10 titoli per festeggiare un'annata particolarmente ricca. La 41esima edizione del Torino Film Festival presenta la prima retrospettiva integrale dedicata a Sergio Citti, che a buon diritto si inserisce nella tradizione delle grandi retrospettive del TFF. Per l’occasione sarà pubblicato il volume SERGIO CITTI – La poesia scellerata del cinema a cura di Matteo Pollone e Caterina Taricano (coedizione: Centro Sperimentale di Cinematografia – Edizioni Sabinae). In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) e della Giornata Mondiale contro l’AIDS (1 dicembre), il Torino Film Festival – in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunità della Città di Torino – dedicherà due momenti di riflessione a questi temi attraverso gli interventi di Monica Guerritore, protagonista de I girasoli, film d’esordio alla regia di Catrinel Marlon, Madrina del 41TFF, e di Laura Morante, attrice ospite del Festival con il film Folle d’amore - Alda Merini di Roberto Faenza. Il Torino Film Festival ribadisce inoltre il suo impegno rispetto alla sostenibilità ambientale facendo proprie le buone pratiche indicate nella Guida Festival Green realizzata dall’AFIC (Associazione Festival Italiani Cinema). Dieci aree tematiche di intervento - dalla mobilità ai consumi energetici, passando per la sostenibilità alimentare e la produzione di un merchandising ecologico e riciclabile - per rendere un evento cinematografico più sostenibile. 181 film saranno presentati in Selezione Ufficiale – di cui 128 lungometraggi, 13 mediometraggi, 40 cortometraggi, 59 anteprime mondiali, 10 anteprime internazionali, 3 anteprime europee e 68 anteprime italiane – dopo una selezione effettuata su più di 4000 opere visionate: Le MASTERCLASS in calendario: PUPI AVATI FABRIZIO GIFUNI CHRISTIAN PETZOLD CATERINA CASELLI DRUSILLA FOER KYLE EASTWOOD OLIVER STONE IL PROGRAMMA COMPLETO DI TORINO 41 CONCORSO LUNGOMETRAGGI ARTURO A LOS 30 / ABOUT THIRTY di Martín Shanly BIRTH di Jiyoung Yoo CAMPING DU LAC di Eléonore Saintagnan GRACE di Ilya Povolotsky KALAK di Isabella Eklöf LINDA VEUT DU POULET! / CHICKEN FOR LINDA! di Chiara Malta MANDOOB / NIGHT COURIER di Ali Kalthami NON RIATTACCARE di Manfredi Lucibello LA PALISIADA di Philip Sotnychenko LE RAVISSEMENT / THE RAPTURE di Iris Kaltenbäck SOLEILS ATIKAMEKW / ATIKAMEKW SUNS di Chloé Leriche WHITE PLASTIC SKY di Tibor Bánóczki CONCORSO DOCUMENTARI INTERNAZIONALI CIELO ABIERTO di Felipe Esparza Pérez CLORINDO TESTA di Mariano Llinás DIAMOND MARINE WORLD di Hsiu Yi Huang NOTRE CORPS / OUR BODY di Claire Simon PELIKAN BLUE di László Csáki RETRATOS FANTASMAS / PICTURES OF GHOSTS di Kleber Mendonça Filho SILENCE OF REASON di Kumjana Novakova SMILING GEORGIA di Luka Beradze CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI ANULLOJE LIGLIN di Fabrizio Bellomo LE BELLE ESTATI di Mauro Santini GETTING OLDER IS WONDERFUL di Fabrizio Polpettini GIGANTI ROSSE di Riccardo Giacconi LUX SANTA di Matteo Russo LA MECCANICA DELLE COSE / THE MECHANICS OF THINGS di Alessandra Celesia OLTRE LA VALLE di Virginia Bellizzi A STRANGER QUEST di Andrea Gatopoulos TEMPO DI ATTESA di Claudia Brignone TERRA NOVA di Lorenzo Pallotta SPAZIO ITALIA Concorso Cortometraggi Italiani Programma #1 AMATEUR COUPLE di Luca Mastrogiovanni LE FENNE di Giulia Di Maggio FRARÌA di Alberto Diana L’ULTIMO ASINO di Angelo Urbano TURISTI di Adriano Giotti MISS POLLY HAD A DOLLY di Pietro Lafiandra, Flavio Pizzorno, Andrea Rossini Programma #2 ORCHARD di Federico Barni EVEN TIDE di Francesco Clerici IMPRESSIO IN URBE – SIRACUSA di Giuseppe Spina, Giulia Mazzone BRUM BRUM di Donatello Fumarola, Laura Cingolani UN RESPIRO PARZIALE MA INTERO / ONE BREATH PARTIAL BUT COMPLETE di Lorenzo Spinelli ROSSO di Lorenzo Puntoni IL CORPO DEL MONDO di Simone Massi Programma #3 DUE BATTITI di Marino Guarnieri KORE di Fabiana Russo NIENTE di Eugenia Costantini OSAS E LE DONNE DI BENIN CITY di Gabriele Gravagna SONO APPARSO ALLA MADONNA di Fabio Morgan YOU LAND di Debora Maité Cortometraggi Italiani | Fuori Concorso COUPON – IL FILM DELLA FELICITÀ di Agostino Ferrente DOMINA di Devid D’Amico GATTO NELLA CASA DEI FANTASMI di Elisabetta Sgarbi TUULIKKI di Teemu Nikki L’ERMENEUTICA DEGLI STRACCIONI di Marco Bertolotti FUORI CONCORSO UNE ANNÉE DIFFICILE CS di Olivier Nakache, Éric Toledano CERRAR LOS OJOS di Víctor Erice CHRISTINE / CHRISTINE – LA MACCHINA INFERNALE di John Carpenter DANCE FIRST di James Marsh LOS DELINQUENTES di Rodrigo Moreno I DELITTI DEL BARLUME di Roan Johnson, Milena Cocozza DÉSERTS di Faouzi Bensaïdi DO NOT EXPECT TOO MUCH FROM THE END OF THE WORLD di Radu Jude EARTH MAMA di Savanah Leaf ESSENTIAL TRUTHS OF THE LAKE di Lav Diaz EX-HUSBANDS di Noah Pritzker FOLLE D’AMORE – ALDA MERINI di Roberto Faenza THE HOLDOVERS di Alexander Payne L’ÎLE di Damien Manivel INDAGINE SU UNA STORIA D’AMORE di Gianluca Maria Tavarelli JEUNE CINÉMA di Yves-Marie Mahe KUBI di Takeshi Kitano MARIANNE di Michael Rozek MIMI DE DOAURNENEZ di Sébastien Betbeder UN PINCEMENT AU COEUR di Guillaume Brac OMAGGIO A MIMMO JODICE di Mario Martone PAOLO CONTE ALLA SCALA – IL MAESTRO È NELL’ANIMA di Giorgio Testi LA PRÁCTICA / THE PRACTICE di Martín Rejtman IL PUNTO DI RUGIADA di Marco Risi EL REALISMO SOCIALISTA di Raúl Ruiz, Valeria Sarmiento RICARDO ET LA PEINTURE / RICARDO AND THE PAINTINGS di Barbet Schroeder ROBOT DREAMS di Pablo Berger ROTER HIMMEL / AFIRE di Christian Petzold SEDICI MILLIMETRI ALLA RIVOLUZIONE di Giovanni Piperno SOLO di Sophie Dupuis TRAVOLTI DA UN’INSOLITA CENSURA – TUTTO CIÒ CHE AL CINEMA NON SI PUÒ PIÙ VEDERE di Luca Beatrice, Luigi Mascheroni UOMINI E DEI. LE MERAVIGLIE DEL MUSEO EGIZIO di Michele Mally VANGELO SECONDO MARIA di Paolo Zucca YANNICK di Quentin Dupieux YOU HURT MY FEELINGS di Nicole Holofcener FUORI CONCORSO Carta bianca a Oliver Stone NUCLEAR NOW di Oliver Stone (USA, 2022, DCP, 105′) E se la risposta al cambiamento climatico fosse il ritorno al nucleare? Provocatorio come sempre Oliver Stone prova a immaginare il futuro. FUORI CONCORSO La prima volta AMEN di Andrea Baroni CASTELROTTO di Damiano Giacomelli GIRASOLI di Catrinel Marlon HOLY SHOES di Luigi Di Capua MAMA MERCY di Alessandra Cutolo ROMA BLUES di Gianluca Manzetti FUORI CONCORSO Ritratti e paesaggi I 400 GIORNI – FUNAMBOLI E MAESTRI di Emanuele Napolitano e Emanuele Sana A GUARDIA DI UNA FEDE di Andrea Zambelli ADESSO VINCO IO di Simone Herbert Paragnani, Paolo Geremei BERCHIDDA LIVE di Michele Mellara, Alessandro Rossi, Gianfranco Cabiddu LA DONNA CHE RIAPRIVA I TEATRI di Francesco Ranieri Martinotti ERA SCRITTO SUL MARE di Giuliana Gamba GIANNI VERSACE, L’IMPERATORE DEI SOGNI di Mimmo Calopresti IO SONO UN PO’ MATTO E TU? di Dario D’Ambrosi LUCI DELL’AVANSPETTACOLO di Francesco Frangipane REGINE DI QUADRI di Anna Testa FUORI CONCORSO Torinofilmlab LOS COLONOS / THE SETTLERS di Felipe Gálvez Haberle LUKA di Jessica Woodworth MUMMOLA / FAMILY TIME di Tia Kouvo PUAN di María Alché, Benjamín Naishtat THE QUIET MIGRATION di Malene Choi TIGRU / DAY OF THE TIGER di Andrei Tanase FUORI CONCORSO Il gioco della finzione. Nuovi sguardi argentini CAMBIO CAMBIO di Lautaro García Candela CLARA SE PIERDE EN EL BOSQUE di Camila Fabbri CLEMENTINA di Agustín Mendilaharzu, Constanza Feldman MAMÁ, MAMÁ, MAMÁ di Sol Berruezo Pichon-Riviére QUÉ SERÁ DEL VERANO di Ignacio Ceroi CRAZIES Concorso: AUGURE / OMEN di Baloji BIRTH/REBIRTH di Laura Moss THE COMPLEX FORMS di Fabio D’Orta LA ERMITA / THE CHAPEL di Carlota Pereda LA MORSURE / BITTEN di Romain De Saint-Blanquat THE SIN di Dong-seok Han VINCENT DOIT MOURIR / VINCENT MUST DIE di Stéphan Castang VISITORS – COMPLETE EDITION di Kenichi Ugana Fuori Concorso: MARINALEDA di Louis Seguin MICHEL VAY di Patricia Gélise, Nicolas Deschuyteneer LE RÈGNE ANIMAL / THE ANIMAL KINGDOM di Thomas Cailley NUOVIMONDI AN ASIAN GHOST STORY di Bo Wang RENAISSANCE di Nader Ayache FAILED STATE di Christopher Bell, Mitch Blummer HERE di Bas Devos INDIA di Telmo Churro INSIDE THE YELLOW COCOON SHELL di Thien An Pham NATURA di Matti Harju RETAKE di Nakano Kôta SOFIA FOI di Pedro Geraldo BACK TO LIFE BIRMANIA + AFGHANISTAN L’AMOUR FOU di Jacques Rivette DOPO MEZZANOTTE di Davide Ferrario MASSIMINO di Pierfrancesco Li Donni VORREI CHE VOLO di Ettore Scola NOW I KNOW SNOW di Marco Di Castri, Gianfranco Barberi TWO NUDES BATHING di John Boorman ROMANCE AT LUNG SHAN TEMPLE di Pai Ko SANSHO DAYU / L’INTENDENTE SANSHO di Kenji Mizoguchi UOMINI SI NASCE POLIZIOTTI SI MUORE di Ruggero Deodato ROMA NUDA di Giuseppe Ferrara MEZZOGIORNO DI FUOCO | John Wayne THE BIG TRAIL Tit.it.: IL GRANDE SENTIERO di Raoul Walsh, Louis R. Loeffler RED RIVER Tit.it.: IL FIUME ROSSO di Howard Hawks, Arthur Rosson SHE WORE A YELLOW RIBBON Tit.it.: I CAVALIERI DEL NORD OVEST di John Ford HONDO di John Farrow NORTH TO ALASKA Tit.it.: PUGNI, PUPE E PEPITE di Henry Hathaway DONOVAN’S REEF Tit.it.: I TRE DELLA CROCE DEL SUD di John Ford THE SHOOTIST Tit.it.: IL PISTOLERO di Don Siegel RETROSPETTIVA | Sergio Citti OSTIA (Italia, 1970, DCP, 103′) PIER PAOLO PASOLINI. 14.11.1975 (Italia, 1975, DCP, 24′) STORIE SCELLERATE (Italia, 1973, 35mm, 93′) CASOTTO (Italia, 1977, DCP, 106′) DUE PEZZI DI PANE (Italia / Francia, 1979, 35mm, 110′) IL MINESTRONE (Italia, 1981, file, 170′) MORTACCI (Italia, 1989, 35mm, 108′) I MAGI RANDAGI (Italia / Francia / Germania, 1996, 35mm, 130′) CARTONI ANIMATI di Sergio e Franco Citti (Italia, 1998, DCP, 90′) VIPERA (Italia, 2001, DCP, 90′) FRATELLA E SORELLO (Italia, 2005, DCP, 98′) IL SEMAFORO (Italia, 1987, file, 5′) MATERNITÀ (Italia, 1987, file, 5′) COMUNICAZIONE (Italia, 1987, file, 4′) LA PARTITA (Italia, 1987, file, 38′) ANCHE I CANI CI GUARDANO (Episodio film ESERCIZI DI STILE) (Italia, 1996, DCP, 5′) SOGNI E BISOGNI – EPISODI 1 – 3 (Italia, 1985, file, 115′, 120′, 132′) – I primi tre episodi della serie vedono come protagonisti Giulietta Masina, Franco Citti, Paolo Villaggio, Maurizio Nichetti, Gigi Proietti e Andréa Ferréol. SOGNI E BISOGNI – EPISODI 4 – 7 (Italia, 1985, file, 115′, 120′, 132′) – Gli episodi dal quarto al settimo sono interpretati da Marina Confalone, Enrico Montesano, Ninetto Davoli, Eliana Miglio, Mario Brega, Carlo Verdone e Serena Grandi. SOGNI E BISOGNI – EPISODI 8 – 11 (Italia, 1985, file, 115′, 120′, 132′) – Gli ultimi episodi sono interpretati da Angelo Infanti, Michela Miti, Ida Di Benedetto, Renato Pozzetto, Francesco Nuti, Ugo Tognazzi e Marilù Tolo. SERGIO CITTI – RITRATTI D’AUTORE di Alessandro D’Alatri (Italia, 1996, file, 18′) – Una raccolta dei cortometraggi e dei servizi televisivi realizzati da Citti a metà anni ’80. Chiude la selezione l’episodio cittiano del film collettivo Esercizi di stile. FUORI PROGRAMMA IL GUSTO DE LA RICOTTA. IL CORTO DI PASOLINI E LA CRITICA CATTOLICA, SESSANT’ANNI DOPO A sessant’anni dall’uscita de La ricotta di Pasolini inclusa nel film collettivo Ro.Go.Pa.G, una tavola rotonda che nasce dalla volontà di riabilitare e riscoprire il film dopo l’accusa di vilipendio alla religione, i tagli e le censure che nel 1963 ne decretarono il ritiro dalle sale. Seguirà la proiezione de La ricotta in versione originale restaurata e non censurata. Lunedì 27 novembre 2023, ore 10 – 12, Laboratorio Multimediale “G. Quazza” – Palazzo Nuovo Università degli Studi di Torino, Via Sant’Ottavio 20. MABADILIKO – STORIE DI CAMBIAMENTO E INNOVAZIONE Lunedì 27 novembre alle ore 17.00 al Cinema Romano sala 3 sarà presentato il documentario Mabadiliko. Storie di cambiamento e innovazione che narra le esperienze di tre progetti di cooperazione internazionale nati dalla sinergia tra organizzazioni della società civile, innovatrici e innovatori, e comunità locali, che hanno testato e adottato soluzioni tecnologiche per affrontare sfide concrete. IL TEATRO NEL CINEMA DI MARIO MARTONE Incontro col regista previsto il 28 novembre al Teatro Astra di Torino, durante il quale saranno proposti estratti cinematografici tratti da Qui rido io, Il Sindaco del Rione Sanità, Capri Revolution, Noi credevamo, Il giovane favoloso, per citarne alcuni. Ciascun filmato farà luce su alcuni aspetti chiave che De Rosa e Della Casa utilizzeranno per individuare il teatro nel cinema di Martone. Teatro Astra. In collaborazione con Fondazione TPE. PREMIO VIRNA LISI 2023 La Fondazione Virna Lisi, con l’intento di premiare le migliori espressioni femminili del mondo del cinema, dedica ancora una volta al ricordo della grande Virna – quest’anno eccezionalmente in collaborazione con il Torino Film Festival – il Premio Virna Lisi istituito dalla famiglia dell’attrice sette anni fa, per segnalare una protagonista che si sia particolarmente distinta non solo per la propria professionalità ma per il carisma e la passione in un’interpretazione che abbia particolarmente emozionato i suoi spettatori. #INSIDE: MIMMO JODICE – IL DOCUFILM DI MARIO MARTONE Presso Gallerie d’Italia – Torino, dove è in corso la mostra “Mimmo Jodice – Senza Tempo”, mercoledì 29 novembre alle 18.30 verrà proiettato, per la prima volta nella sua versione integrale, il documentario Omaggio a Mimmo Jodice di Mario Martone. In sala Mario Martone e Roberto Koch ripercorreranno i principali temi ispiratori dell’arte di Mimmo Jodice. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. È possibile effettuare la prenotazione a partire da mercoledì 15 novembre tramite il sito gallerieditalia.com. PIEMONTE FACTORY Realizzati nel corso dell’anno grazie a Piemonte Factory, progetto cinematografico dedicato a registi e registe under 30 ideato e organizzato dall’Associazione Piemonte Movie, gli 8 corti di questa edizione e le province sede di riprese sono: Perché quando uno è re può ridere di tutto di Maria Allegretti (Alessandria) Otto di Anita Contini (Asti) Un giorno di Francesco Bortolan (Biella) Sul Bric Mindino non c’è nessun pino di Lorenzo Bussone (Cuneo) Xin di Lorenzo Radin e Samuele Zucchet (Novara) In su la vetta di Loris Di Giovanni (Torino) Litania di Francesco Pellegrino (Verbania) Koinà di Fabrizio Cassandro (Vercelli). Il Salento si arricchisce di un nuovo evento, Season-International Series Festival, un’opportunità unica di esplorare il vasto universo della serialità televisiva attraverso il dialogo, il confronto e la condivisione. Season, diretto da Simona Gobbi, si terrà dal 5 all'8 ottobre al Borgo Rosso Terra tra i comuni di Alezio e Gallipoli, e ha come obiettivo principale quello di far emergere l'arte e la maestria che si celano dietro la creazione di una serie TV, dalla sua concezione fino alla sua rappresentazione sullo schermo.
Season vuole essere una celebrazione dell'ingegno creativo, della narrazione e della capacità di trasportare il pubblico in mondi immaginari attraverso lo schermo. Durante il festival, gli appassionati di serie TV avranno l'opportunità di incontrare i protagonisti più amati del mondo delle serie TV, ascoltare le loro storie e condividere le esperienze che hanno reso indimenticabili le loro interpretazioni. Sarà un'occasione straordinaria per conoscere da vicino gli artisti che danno vita ai personaggi che amiamo. Al centro di Season i protagonisti delle serie italiane di successo con gli interpreti di ieri, oggi e domani e un focus sulla serialità spagnola, sempre più influente all’interno del panorama televisivo internazionale. Saranno presenti alcuni dei volti più amati delle serie tv spagnole di grande successo, con l'opportunità di scoprire anche nuovi talenti e di approfondire l'importanza della cultura televisiva spagnola. Grande attenzione sarà data anche a personalità che si dedicano a migliorare la vita delle persone e a costruire comunità più forti e solidali con la consegna del "Premio Marlù per il Sociale". Per rendere omaggio a una terra che da sempre è location ideale di tanti film e serie tv, SEASON celebrerà le antiche tradizioni culturali e culinarie con artisti e chef che racconteranno la memoria del territorio, attraverso la loro arte. Il giornalista Marcello Strano del SNGCI, ha sfilato sul Red Carpet della 80. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, durante la premiere del lungometraggio in concorso “Memory” di Michel Franco. Ha preceduto sul tappetto rosso il cast del film formato da Jessica Chastain, Peter Sarsgaard e Michel Franco. Si trovava a Lido di Venezia dall'inizio della Mostra del Cinema, da inviato del quotidiano romano “Paese Roma”. Da anni è membro del Virtual Media Room (Sala Stampa) dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences di Hollywood per seguire da giornalista cinematografico la Notte degli Oscar.
Marcello Strano è nato a Paternò, in provincia di Catania. Giornalista, ex capo redattore del quotidiano veneto “Il Popolo Veneto”, fondato nel 1921 dal partito popolare italiano di don Luigi Sturzo. Iscritto all'Ordine dei giornalisti si occupa di scienze, sport, spettacolo, musica e cinema. Fa parte dell'Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI), Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI), Unione Giornalisti Italiani Scientifici (UGIS), Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari (AGIMP) e del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI). Ha partecipato ai più grandi eventi nazionali e internazionali come Sanremo, Taormina, Roma, Venezia, Berlino e Cannes. Foto: Maurizio D'Avanzo Mai come quest’anno nel segno della solidarietà, nell’emergenza che Lampedusa sta vivendo sul fronte dell’accoglienza e delle migrazioni, si è aperta due giorni fa la 15.ma edizione de Il Vento del Nord, la rassegna organizzata con il coordinamento di Laura Delli Colli, l’organizzazione di Massimo Ciavarro che l’ha ideata nel 2008 e la consulenza di Giovanni Spagnoletti.
Ancora una volta sull’isola, fino a venerdì prossimo, avra' luogo una settimana di film e cortometraggi che si è aperta con Stranizza d’amuri, esordio alla regia di Giuseppe Fiorello, al quale è stato abbinato, non a caso nella serata di apertura, Battima il ‘Corto per Emergency’ vincitore del concorso annuale sui temi dell’accoglienza e dell’inclusione, scelto da una giuria speciale e realizzato grazie a Indigo Film con la regia di Federico Demattè. Quattordici i titoli in programma ai quali si aggiungeranno due titoli a sorpresa nella ‘notte bianca’ che concluderà la rassegna venerdì prossimo 22 Settembre, una maratona di cinema proprio nella giornata che Lampedusa vive ogni anno con la sua festa tradizionale. E sono altrettanti i cortometraggi sui temi della migrazione che accompagneranno le proiezioni: con Battima proposto un anno fa da Emergency ad Alice nella città la selezione del CIR, Consiglio italiano per i Rifugiati, in cui figurano anche titoli di animazione e con Samia, un’emozionante regia di Monica Guerritore. Dedicato agli studenti liceali, oltre le proiezioni in rassegna, anche un nuovo capitolo del Laboratorio sul Cinema a cura del prof. Giovanni Spagnoletti, quest’anno, nel rapporto con la Letteratura intorno al film di Pupi Avati Dante. Molta musica, commedie e un titolo internazionale ma soprattutto grande attenzione all’ultima stagione del cinema italiano nella selezione che prosegue domenica 17 con l’evento speciale più atteso da Lampedusa, dove Claudio Baglioni è di casa e sarà protagonista di Tutti su! Buon compleanno Claudio, il film concerto sintesi delle dodici serate eccezionali con la direzione artistica e la regia teatrale di Giuliano Peparini, la videoregia di Duccio Forzano, ma soprattutto con la voce, le canzoni e il carisma di Claudio Baglioni sul palco di Caracalla, nel programma dell’Opera di Roma. “Con LampedusaCinema, l’associazione nata per produrre ogni anno Il Vento del Nord” - spiega Laura Delli Colli - “rinnoviamo quest’anno più che mai un appuntamento che nasce dalla voglia di rendere ‘contagiosa’ la passione del cinema e condividerla con gli spettatori di un’isola speciale, che non ha una sala, ma anche dalla naturale vocazione di prossimità di un luogo, una vera e propria ‘terra di mezzo’ che, in un clima di accoglienza unico, convive quotidianamente con la realtà complessa e le difficoltà delle migrazioni”. L’emozione del cinema in una selezione tra musica e commedie. Ieri si è infatti svolta una serata di musica con La primavera della mia vita di Zavvo Nicolosi, protagonisti Colapesce e Dimartino e Tutti su! Buon compleanno Claudio. La serata di questa sera è dedicata alle famiglie a cominciare dal tradizionale appuntamento per i bambini: Capitan Sciabola al quale è abbinato, a seguire, Romantiche di e con Pilar Fogliati. Ancora cinema e musica, questa volta soprattutto per i ragazzi, con due titoli per una serata pop: Mixed by Erry di Sydney Sibilia e Margini di Niccolò Falsetti e Francesco Turbanti martedì 19. Mercoledì 20 torna un film di Riccardo Milani, due volte premiato dalla Giuria di Lampedusa, ed è Grazie ragazzi che apre la serata seguito da Astolfo di Gianni Di Gregorio. Due commedie sul tema del matrimonio giovedì 21 con Il grande giorno di Massimo Venier, l’ultimo film con Aldo Giovanni e Giacomo e a seguire What’s love di Shekhar Kapur, premiato dalla giuria presieduta da Carlo Verdone come migliore commedia alla Festa di Roma 2022. Gran finale con una notte bianca di cinema che si aprirà venerdì 22 con La stranezza di Roberto Andò, regista vincitore dell’ultima edizione de Il vento del nord. Una chiusura all’insegna dell’intrattenimento e insieme di una storia ispirata dalla letteratura protagonisti eccezionalmente insieme Salvo Ficarra, Valentino Picone e Toni Servillo. Ai titoli in rassegna si aggiunge nelle giornate della rassegna un nuovo capitolo di LampedusaLab, il laboratorio di formazione dedicato agli studenti liceali, coordinato operativamente da Stefano Amadio e Rocco Giurato e realizzato grazie alla collaborazione della professoressa Paola Dragonetti ma soprattutto con il prezioso supporto di SIAE e quello della fondamentale Fondazione Claudio Nobis. Un percorso di approfondimento sul cinema e sui mestieri del set ma anche sul rapporto cinema letteratura realizzato quest’anno ancora una volta con la guida del prof. Giovanni Spagnoletti. Venerdì prossimo 22 Settembre i ragazzi, che sono anche i componenti della Giuria, annunceranno il film vincitore di quest’edizione. Il Vento del Nord Una rassegna che vuol essere intrattenimento e spettacolo ma anche cultura e solidarietà per un’isola speciale che attende ormai, ogni anno, come una vera e propria festa, il cinema che i lampedusani, senza una sala, per tutto l’anno non hanno possibilità di vedere sul grande schermo. Nella settimana organizzata da LampedusaCinema, com’è ormai tradizione, i principali protagonisti della rassegna saranno soprattutto i film italiani tra i quali quest’anno molte opere prime di successo. Un modo per portare nell’estremo Sud del Sud, con il cinema d’autore grazie alla commedia, un’occasione di leggerezza e anche di riscatto, in un momento mai come quest’anno reso più complesso dall’attualità che la cronaca mette ogni giorno in primo piano. Giovanna TavianiSi è aperta ieri con una preview la diciassettesima edizione del Salina Doc Fest – Donna Oltre Confini, fondato e diretto da Giovanna Taviani. Il festival del documentario narrativo, dedicato alla donna e alle donne, si svolge nella perla delle Isole Eolie con un programma ricco di proiezioni, incontri, spettacoli dal vivo, degustazioni di vini locali. L'evento avra' fine il 17 settembre. Ricco di iniziative e anteprime il programma del Salina Doc Fest, (visibile al link www.salinadocfest.it/programma-2023/) quest'anno si focalizzerà sulla figura femminile nelle sue azioni audaci e coraggiose che hanno segnato la storia e il linguaggio cinematografico: “Continua il nostro discorso sull’Isola come metafora femminile – sottolinea Giovanna Taviani - il cui unico confine è il mare. Nel nuovo concept realizzato da QMI Stardust, dalle acque profonde delle Isole Eolie emerge un’isola che ha i contorni mutevoli e fuggenti di una donna: è l’isola di Salina, detta anche Didyme, che nel greco antico significa gemella, per i due coni di vulcano che la attraversano e che visti dal mare sembrano i seni di una dea supina emersa dall’acqua, con lo sguardo rivolto verso un nuovo orizzonte di libertà. L’urgenza del tema nasce da una riflessione su quanto sta accadendo oggi nel mondo, a cominciare dalla nuova rivoluzione iraniana, il cui slogan Donna Vita Libertà restituisce alle donne un ruolo di protagonismo attivo per un rinnovamento globale della società in senso democratico. Alla cinematografia femminile iraniana e alle sue protagoniste il Salina Doc Fest dedicherà un Focus Donne e Iran, nella speranza, e nella convinzione, che l’unico modo per aiutare il movimento delle donne iraniane è parlare di loro. Non farle sentire sole”. Oggi giorno ufficiale di inizio dell'evento, sara' presentato, il Film di apertura del festival, alla presenza del regista, L’avamposto di Edoardo Morabito, che torna alla regia dopo aver vinto, al Festival di Torino, nel 2013 con I Fantasi di San Berillo. Prodotto da Dugong Film con Rai Cinema, L’avamposto, qui alla sua seconda proiezione dopo l'anteprima alla recente edizione delle Giornate degli Autori a Venezia, narra la storia utopica di un eco-guerriero scozzese che in Amazzonia , tra mille contraddizioni, cerca di rendere migliore la vita degli e di organizzare un concerto dei Pink Floyd, al fine di sensibilizzare e convincere il governo a difendere la riserva. Un’opera di estrema attualità con un messaggio forte e chiaro: in un mondo che corre a velocità folle verso l’apocalisse, essere un po’ folli è l’unico modo per opporre resistenza. Tra i momenti piu' attesi: un Omaggio ad Agnès Varda, regista, sceneggiatrice e fotografa francese, esponente di spicco della Nouvelle Vague con una sorpresa: il dialogo tra la Varda e Cecilia Mangini, in un’intervista inedita realizzata da Paolo Pisanelli. Nell'ambito del Focus Donne e Iran, spicca la presenza della cineasta Firouzeh Khosrovani, che sarà premiata con il Premio Irritec. “Onorata di consegnare a Firouzeh Khosrovani il Premio Irritec - afferma Giulia Giuffré, Board Member & Sustainability Ambassador del Gruppo industriale - che con arte, coraggio e determinazione, attraverso il documentario narrativo ha dato voce ad un'intera generazione. Perché la storia iraniana e le sue complessità sociali, tra cui le condizioni delle donne, sono lo specchio di una più ampia realtà”. Come omaggio alla cineasta iraniana saranno proiettati i film da lei diretti Rough Cut (2007), Profession: Documentarist (2014), Fest of Duty (2014) e Radiografia di una famiglia (2020), introdotti e presentati con la regista da Antonio Pezzuto e Paola Cassano, responsabili, con Giovanna Taviani, della selezione dei film in concorso. Firouzeh Khosrovani sarà anche protagonista di un incontro pubblico, moderato da Anna Maria Pasetti. Firouzeh Khosrovani ha conseguito un diploma di giornalismo a Teheran, dove, il 10 maggio del 2022, è stata arrestata senza una ragione con la collega Mina Keshavarz. Nei suoi documentari ha esplorato l’immagine delle donne tra il vecchio regime (quello dello Shah) e la Repubblica islamica instaurata dopo la rivoluzione. Novità del Salina Doc Fest è anche la proiezione di Rosa. Il canto delle Sirene, il poetico ritratto della più importante cantastorie siciliana, Rosa Balistreri, realizzato da Isabella Ragonese, al debutto assoluto come regista. Prodotto da Quoiat Films per Sky Arte, il documentario racconta, attraverso le parole e la vita di un gruppo di donne siciliane, l’anima profondamente folk della cantastorie nei luoghi della sua Palermo e nei volti delle donne che oggi la abitano. L'essenza di Rosa è espressa dalla stessa voce della Ragonese che ha svolto un'approfondita indagine sul territorio, incontrando alcune donne il cui percorso di vita si incrocia con i temi archetipici e gli eventi raccontati dalla protagonista nella sua appassionata carriera di cantastorie. Nell’ambito dell’incontro verrà presentato il libro Tutta la vita dentro, curato da Anna Maria Pasetti e Federico Pommier (Cosmo Iannone Editore), dedicato alla lunga e variegata carriera dell’interprete. Alla regista e attrice Isabella Ragonese, che sarà presente al festival, andrà il Premio Omi-Fer, assegnato dall’omonima società tunisina sponsor del festival, che ha fatto dell’inclusione e delle chance lavorative un autentico esempio nella strada verso il successo. Il premio, consegnato personalmente dal CEO e fondatore dell’azienda Taha Omri, è assegnato alla Ragonese per aver saputo documentare nel migliore modo, la preziosa testimonianza di vita di una donna in costante lotta a favore della difesa dei diritti umani, combattendo in prima linea contro povertà, violenza, maschilismo e corruzione. Dopo la consegna del Premio avrà luogo un omaggio a Rosa Balistreri a cura di Etta Scollo, cantautrice catanese che rielabora versi e racconti del mondo ridando voce a storie sopite nel tempo, ma risonanti nel presente che ci attraversa, facendosi indagine sul senso in musica. Con lei sul palco anche Gaspare Balsamo, attore e narratore orale che leggerà alcuni brani di autori siciliani dedicati alla Balestrieri. Balsamo è stato anche il protagonista della preview del festival che si è tenuta ieri sera, alla presenza del Sindaco di Leni Giacomo Montecristo, con lo spettacolo cunto Omo a Mari, liberamente tratto dal romanzo Orcynus Orca di Stefano d’Arrigo. La scelta di assegnare il Premio Omi-Fer a Isabella Ragonese per il suo documentario Rosa. Il canto delle Sirene al SalinaDocFest è il risultato di un sincero riconoscimento per il suo straordinario contributo all’industria cinematografica e al mondo dell’arte, nonché per il suo impegno nel dare voce a storie rilevanti e significative. Omi-Fer è entusiasta di celebrare l’ispirazione e l’arte di Isabella, auspicando che il suo lavoro continui a toccare il cuore di molte persone e a diffondere un impatto positivo sulla società. Il suo contributo risuona profondamente con i nostri valori volti a promuovere espressioni culturali significative e a ispirare un cambiamento positivo attraverso il potere del cinema. A Isabella Ragonese andrà anche il Premio dell’Associazione Internazionale per la Difesa dei Diritti Umani e dei Media per la sua interpretazione di Rosa Balistreri nel documentario Rosa. Il canto delle Sirene. L’Associazione sarà rappresentata al SalinaDocFest dal presidente Ridha Karouida e dal presidente onorario Taha Omri (fondatore e CEO di Omi-Fer). Al festival sarà presente l'attrice, regista e sceneggiatrice Valeria Golino, che sarà insignita del Premio SIAE - Sguardi di Cinema, nato nel 2017 per dare un valore istituzionale all’attenzione che il festival del documentario riserva ogni anno al cinema di finzione più vicino alle sue tematiche e che ha già visto premiare in passato Danilo Monte e Laura D’Amore, Alice Rohrwacher, Claudio Giovannesi, Ficarra e Picone, Francesco Bruni, Leonardo Di Costanzo e Valia Santella. Valeria Golino sarà quindi omaggiata con la proiezione - introdotta dal critico Enrico Magrelli - del film Miele, sua opera prima come regista, presentato Festival di Cannes 2013 nella sezione Un Certain Regard. Con lei, Francesca Marciano, che riceverà il Premio Ravesi – Dal Testo allo Schermo, sceneggiatrice (assieme a Valeria Golino, Luca Infascelli, Valia Santella e Stefano Sardo) di L’Arte della Gioia serie Sky Original diretta da Valeria Golino, girata in Sicilia e ispirata all'omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza, la storia di una ragazzina della Sicilia di inizio ‘900 che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore di quella che ha sempre avuto. Golino e Marciano saranno protagoniste di un incontro pubblico, moderato sempre da Enrico Magrelli. Miele è la storia di Irene (interpretata da Jasmine Trinca), soprannominata “Miele”, trentenne che aiuta segretamente i malati terminali con l'eutanasia, offrendo loro sempre la scelta di poter interrompere il processo. Un riconoscimento a Valeria Golino all’impegno e al successo del suo lavoro come regista. Sei titoli in corsa per il Premio Palumbo al Miglior Documentario, il Premio Studenti Dams Roma Tre e il Premio Mediafenix al Miglior Montaggio, selezionati insieme a Antonio Pezzuto e Paola Cassano. Dei sei film, cinque sono realizzati da registe (sole o in coregia), e tutti raccontano storie di donne sole e in lotta, che non smettono cercare la propria identità, professionale e esistenziale. After the bridge di Marzia Toscano e Davide Rizzo, storia di una donna italiana convertita all’Islam la cui vita e responsabilità genitoriale è travolta dall’attentato suicida terroristico del figlio, membro di un commando jihadista; Chutzpah - qualcosa sul pudore di Monica Stambrini, un diario familiare di una donna in crisi che filma ossessivamente con impertinenza ("chutzpah" in ebraico) immagini intime del suo contesto quotidiano; Il debutto di Chiara Scardamaglia, Laura Schimmenti e Andrea Zulini, un film che segue da vicino la registrazione di un disco che ripercorre la parabola esistenziale e politica di una musicista attraverso un'accurata ricerca etno-musicologica, con i brani piuÌ significativi e le tematiche più pregnanti di uno spaccato storico e artistico del popolo siciliano; L'expérience Zola di Gianluca Matarrese, una storia che mescola vita reale e teatro nelle prove per la messa in scena dell'opera di Zola "L'assommoir", durante le quali i due protagonisti vedono sfumare la propria realtà nella finzione, trovandosi a ripercorrere insieme tutte le scene della storia tra Coupeau e Gervaise; The land you belong di Elena Rebeca Carini, il viaggio interiore di una ragazza che a 30 anni scopre di avere un fratello e decide di conoscerlo da vicino attraverso la sua videocamera, confrontandosi con domande e dubbi, alla scoperta di una propria nuova identità; Touché di Martina Moor, la vita e carriera di un'atleta tra l'ossessione per il successo e il fantasma del fallimento, in un viaggio esistenziale intriso di imprevisti e tradimenti che la costringe a cambiare drasticamente mentalità, luoghi e relazioni umane. Tre i premi finali per i documentari in concorso: il Premio Palumbo Editore al Miglior documentario, il Premio Mediafenix al Miglior montaggio e il Premio Signum Studenti Dams Roma Tre al documentario più votato dagli studenti. La Giuria Ufficiale del Concorso è composta da Francesca Marciano, Anastasia Plazzotta e John Vignola; la giuria degli Studenti Dams Roma Tre dalla Prof.ssa Ivelise Perniola. “Il tema di questa edizione – sottolinea la direttrice artistica Giovanna Taviani - è Donna Oltre Confini: confini interiori, confini di genere, confini geografici, per proseguire il discorso sull’Isola come metafora femminile, il cui unico confine è il mare. Salina è isola donna, isola madre, isola verde. Nel 2019 è stata scelta dalla Commissione europea tra le sei isole pilota per la transizione verso l’energia pulita, nell’ambito dell’iniziativa “Clean Energy for EU Islands” di Bruxelles, che intende favorire un percorso verso l’autosufficienza, la sostenibilità e la creazione di nuovi posti di lavoro nelle isole minori. Ma il tema Donna Oltre Confini nasce anche da una riflessione politico-culturale su quanto sta accadendo oggi alle donne, a cominciare dalla nuova rivoluzione iraniana, il cui slogan “Donna, Vita, Libertà” restituisce alla donna un ruolo di protagonismo attivo per un rinnovamento globale della società in senso democratico. Sulle donne è incentrato anche il Concorso ufficiale del Festival. Donne oltre confini furono anche due grandi siciliane, colonne portanti della cultura italiana del secolo scorso, una appartenente al mondo della letteratura, l’altra della musica: Goliarda Sapienza e Rosa Balistreri. Per questo voglio dire grazie al Salina Doc Fest, che in questi diciassette anni, in fondo, ci ha fatto sentire tutti un po' meno soli”. Salina Doc Fest – Donna Oltre Confini, dal 14 al 17 settembre. Tra gli ospiti Valeria Golino7/30/2023 Si tiene dal 14 al 17 settembre 2023 la diciassettesima edizione del Salina Doc Fest – Donna Oltre Confini, fondato e diretto da Giovanna Taviani. Il festival del documentario narrativo che si tiene nella perla delle Isole Eolie, dedicato alla donna e alle donne, si svolge con proiezioni, incontri, spettacoli dal vivo, degustazioni di vini locali.
Il festival avrà una preview a Roma il prossimo 4 agosto, con la conferenza stampa alle ore 11:30 alla Sala Santa Rita da Cascia in Campitelli in cui saranno svelati il programma completo e tutti gli ospiti, alla presenza del documentarista francese Nicolas Philibert (Nel paese dei sordi; Essere e avere). Alle ore 21:00 Philibert presenterà quindi al pubblico il suo ultimo film On the Adamant all'Arena Nuovo Sacher di Largo Ascianghi. Durante la serata l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, consegnerà a Philibert la Medaglia di Roma. Il film, vincitore dell'Orso d'Oro alla Berlinale 2023 racconta il grande lavoro di un centro per malattie mentali per adulti che galleggia sulla Senna a Parigi. Classe 1951, il regista, fotografo, montatore Nicolas Philibert inizia la carriera nel cinema nel 1973 come assistente alla regia e scenografo per Alain Tanner, Claude Goretta e altri. Nel 1978 realizza con Gérard Mortillat il lungo documentario La voix de son maitre. Nel 1989 gira La ville Louvre, mentre Nel paese dei sordi (1992) impone il regista come uno dei più originali del nuovo cinema francese. Successivamente ha diretto Un animal, des animaux (1994), Le moindre des choses (1996), Qui sait? (1998). Nel 2002 ha presentato Essere e avere, fenomeno di incassi in Francia. In seguito dirige i documentari La maison de la radio (2013), In ogni istante (2018), sulla professione infermieristica, e Sur l'Adamant (2023), premiato con l'Orso d'Oro alla Berlinale. Nel programma di settembre, come sempre variegato e quest'anno focalizzato sulle donne, il festival si onora di presentare un Omaggio ad Agnès Varda, regista, sceneggiatrice e fotografa belga, esponente di spicco della Nouvelle Vague. Nell'ambito del Focus Donne e Iran, spicca la presenza della cineasta Firuozeh Khosrovani, che sarà premiata con il Premio Irritec. “Onorata di consegnare a Firouzeh Khosrovani il Premio Irritec - afferma Giulia Giuffré, Board Member & Sustainability Ambassador del Gruppo industriale - che con arte, coraggio e determinazione, attraverso il documentario narrativo ha dato voce ad un'intera generazione. Perché la storia iraniana e le sue complessità sociali, tra cui le condizioni delle donne, sono lo specchio di una più ampia realtà”. Come omaggio alla cineasta iraniana saranno proiettati i film da lei diretti Rough Cut (2007), Profession: Documentarist (2014), Fest of Duty (2014) e Radiografia di una famiglia (2020), introdotti e presentati con la regista da Antonio Pezzuto e Paola Cassano. Firuozeh Khosrovani sarà anche protagonista di un incontro pubblico, moderato da Anna Maria Pasetti. Studi all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, Firuozeh Khosrovani ha conseguito un diploma di giornalismo a Teheran, dove, il 10 maggio del 2022, è stata arrestata senza una ragione con la collega Mina Keshavarz. Nei suoi documentari ha esplorato l’immagine delle donne tra il vecchio regime (quello dello Shah) e la Repubblica islamica instaurata dopo la rivoluzione. Al festival sarà presente l'attrice, regista e sceneggiatrice Valeria Golino, che sarà insignita del Premio SIAE - Sguardi di Cinema, nato nel 2017 per dare un valore istituzionale all’attenzione che il festival del documentario riserva ogni anno al cinema di finzione più vicino alle sue tematiche. Nelle scorse edizioni sono stati premiati Danilo Monte e Laura D’Amore, Alice Rohrwacher, Claudio Giovannesi, Ficarra e Picone, Francesco Bruni, Leonardo Di Costanzo e Valia Santella. A consegnare il premio sarà Roberto Razzini, Consigliere di Gestione SIAE e Managing Director di Sony Music Publishing. Valeria Golino sarà quindi omaggiata con la proiezione - introdotta dal critico Enrico Magrelli - del film Miele, sua opera prima come regista, presentato Festival di Cannes 2013 nella sezione Un Certain Regard. Con lei, Francesca Marciano, che riceverà il Premio Ravesi – Dal Testo allo Schermo, sceneggiatrice di L’Arte della Gioia serie Sky Original diretta da Valeria Golino, girata in Sicilia e ispirata all'omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza, la storia di una ragazzina della Sicilia di inizio ‘900 che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore di quella che ha sempre avuto. Golino e Marciano saranno protagoniste di un incontro pubblico, moderato sempre da Enrico Magrelli. Miele è la storia di Irene (interpretata da Jasmine Trinca), soprannominata Miele, trentenne che aiuta segretamente i malati terminali con l'eutanasia, offrendo loro sempre la scelta di poter interrompere il processo. Un riconoscimento a Valeria Golino all’impegno e al successo del suo lavoro come regista. Il Premio SIAE è nato nel 2017 per dare un valore istituzionale all’attenzione che il festival del documentario riserva ogni anno al cinema di finzione più vicino alle sue tematiche. Nelle scorse edizioni sono stati premiati Danilo Monte e Laura D’Amore, Alice Rohrwacher, Claudio Giovannesi, Ficarra e Picone, Francesco Bruni, Leonardo Di Costanzo e Valia Santella. Tre i premi finali per i documentari in concorso: il Premio Palumbo Editore al Miglior documentario, il Premio Mediafenix al Miglior montaggio e il Premio Signum Studenti Dams Roma Tre e Isa Conti Lipari al documentario più votato dagli studenti. “Continua il nostro discorso sull’Isola come metafora femminile – sottolinea la direttrice artistica Giovanna Taviani - il cui unico confine è il mare. Nel nuovo concept realizzato da QMI Stardust, dalle acque profonde delle Isole Eolie emerge un’isola che ha i contorni mutevoli e fuggenti di una donna: è l’isola di Salina, detta anche Didyme, che nel greco antico significa gemella, per i due coni di vulcano che la attraversano e che visti dal mare sembrano i seni di una dea supina emersa dall’acqua, con lo sguardo rivolto verso un nuovo orizzonte di libertà. L’urgenza del tema nasce da nasce da una riflessione su quanto sta accadendo oggi nel mondo, a cominciare dalla nuova rivoluzione iraniana, il cui slogan Donna Vita Libertà restituisce alle donne un ruolo di protagonismo attivo per un rinnovamento globale della società in senso democratico. Alla cinematografia femminile iraniana e alle sue protagoniste il Salina Doc Fest dedicherà un Focus Donne e Iran, nella speranza, e nella convinzione, che l’unico modo per aiutare il movimento delle donne iraniane è parlare di loro. Non farle sentire sole”. Marco BellocchioUn parterre di ospiti costituito da personalità di rilievo del cinema e della tv per la 7a edizione del BCT, il Festival Nazionale del Cinema e della Televisione Città di Benevento che si terrà quest’anno dal 21 al 25 giugno 2023.
Il maestro Marco Bellocchio è il primo importantissimo artista annunciato come ospite del prossimo BCT. Reduce dal successo di Rapito, il suo ultimo film presentato al Festival di Cannes, Marco Bellocchio arriverà nel capoluogo sannita e sarà ospite nella centralissima Piazza Roma giovedì 22 giugno 2023. Regista, sceneggiatore e maestro di cinema, nella sua straordinaria carriera è stato insignito della Palma d’Oro onoraria al Festival di Cannes nel 2021, del Leone d’oro alla Carriera alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e dell’Orso d’argento al Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Vincitore, quest’anno, del David di Donatello come Miglior Regista per il film “Esterno Notte”, aveva già vinto 6 David di Donatello, tra cui “Miglior film”, “Miglior Regia” e “David alla carriera”, 9 Nastri d’Argento e 7 Globi D’Oro. Il Maestro Bellocchio sarà protagonista di un incontro pubblico, nel corso del quale riceverà il premio alla carriera del Festival Nazionale del Cinema e della Televisione. La conferenza stampa di presentazione della prossima edizione del Festival si terrà giovedì 8 giugno, alle ore 15:00, presso l’Università degli Studi del Sannio, Palazzo San Domenico, a Benevento. Il BCT Festival - di cui è direttore onorario il produttore Nicola Giuliano - è realizzato grazie al sostegno e al supporto della Regione Campania, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Cinema, dell’Istituto Luce, del Comune di Benevento, dell’Università degli Studi del Sannio oltre naturalmente agli sponsor privati che sin dalla prima edizione hanno contribuito al successo del festival. Fondamentale il contributo dei partner IIF, società controllata da Lucisano Media Group, Vision Distribution, Warner Bros. Discovery, Indigo Film e The HotCorn . Ieri sera, RTVE (Radio Televisione spagnola) ha presentato la 67esima edizione del RNE Sant Jordi Cinematography Awards, in una serata di gala tenutasi al Teatre Lliure di Barcellona, diretta da Gemma Nierga e Sílvia Abril. Luis Zahera e Anna Castillo sono stati premiati come migliori attori per il film “Alcarras” diretto da Carla Simon, quest’ultima ha ricevuto il popolare riconoscimento del pubblico “La rosa di Sant Jordi”. Gerardo Herrero è stato onorato con l'Industry Award. Tra gli ospiti internazionali piu’ attesi la famosa attrice americana Susan Sarandon che nella stessa giornata di ieri e' stata la protagonista di appuntamenti speciali con la stampa organizzati da Rtve e in occasione del Barcelona Film Fest e' stata ospite di un incontro con il pubblico al cinema Verdi. L’artista ha ricevuto l'Award of Honor dalla regista e amica catalana Isabel Coixet; il pubblico le ha inoltre dedicato un lungo e caloroso applauso. La Sarandon e’ apparsa molto emozionata al momento della consegna del premio, lacrime di commozione nel pronunciare il nome dell’amico musicista Harry Belafonte, scomparso pochi giorni fa : “ Era un uomo coraggioso, divertente e affettuoso, una vera boccata d’aria fresca. Noi artisti siamo la bussola della coscienza e dell’ umanita’, lui credeva in un mondo migliore, anche io lo penso, per questo lo stimo molto”. Omar Sy altro ospite internazionale, che in questi giorni e’ stato tra i protagonisti del Barcelona Film Fest, ha ricevuto l'Award of Honor per una breve, ma intensa carriera: “Sono molto onorato, è molto emozionante vedere le mie immagini, i miei film sullo schermo e ricevere tanto calore sebbene la mia carriera sia ancora così breve. In Spagna mi avete accolto sempre molto bene e conto su tutti voi per ricevere i prossimi premi di Sant Jordi”. Durante la serata, diretta da María Eizaguirre e condotta da Gemma Abril e Sílvia Abril, si sono esibiti Luz Casal e Blanca Paloma, che hanno eseguito “Eaea” la canzone che rappresenterà TVE all'Eurovision Song Contest di Liverpool il 16 maggio. Il gala di premiazione si e’ invece concluso con un’esibizione esplosiva e coinvolgente di Vicco. La cantante ha coinvolto l’intero pubblico sulle note del popolare pezzo pop “ Nochentera”. Altri premi: Premio Miglior interpretazione e' andato a Luis Zahera per il film “As bestas” . I RNE Sant Jordi Cinematography Awards sono stati consegnati a : “Cinco lobitos” come miglior opera prima. Sandra Tapia, produttrice esecutiva di “As bestas” ha ricevuto il premio per il miglior film spagnolo. L'Industry Award è andato a Gerardo Herrero. Il regista José Luis Garci ha ricevuto il premio alla carriera. Il premio speciale La rosa di Sant Jordi per il miglior film spagnolo a “Alcarràs” . Adolfo Blanco, distributore in Spagna di “Argentina, 1985” ha ricevuto la Rosa di Sant Jordi per il miglior film internazionale. Top gun: Maverick di Joseph Kosinski, vince per la categoria film stranieri. Tilda Swinton e Austin si aggiudicano il premio come migliori attori stranieri Il programma e’ stato realizzato e sara' trasmesso da RTVE. Omar SyVicco |
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Novembre 2023
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