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Teatro

Prime anticipazioni e foto de "Le belle addormentate" - Il 23 maggio al Palazzo Moncada-Teatro Rosso di San Secondo a Caltanissetta

4/16/2019

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Liberamente tratto da "La bella addormentata" di Pier Maria Rosso di San Secondo
1919 – 2019 / Centenario de “La bella addormentata” di Pier Maria Rosso di San Secondo

aiuto alla drammaturgia Aurelia Armatore, Lucia Maria Collerone
organizzazione Rosalba Collodoro
assistente laboratorio Fabrizia Salibra
interventi didattici Doriana La Fauci, Simona Miraglia

con Lea Alloro, Carlotta Bonadonna, Stefania Calì, Francesco Cutrera, Arianna di Romano, Noemi Ficarra, Clara Garzia, Federica Giarratana, Monica Granatelli, Gaetano La Rocca, Martina Mangano, Daniele Mancuso, Cettina Messana, Alfonso Milazzo, Gregorio Nuara, Catia Puleo, Chiara Pirrone, Michele Rizzo, Loredana Vitellaro

con la partecipazione straordinaria
degli allievi della scuola MAST 79 / Caltanissetta con il coordinamento di Mariangela Rizzo
e gli studenti del liceo musicale "Manzoni - Juvara" di Caltanissetta / dirigente prof.ssa Agata Rita Galfano

"Io che nato, fra l’ardore dello zolfo e il sole africano,
sperai di quietare la nera piaga nativa tra le brume dei nordici giardini, per ritornare con rinsaldata coscienza al nudo dovere del mio tormento"
(Pier Maria Rosso di San Secondo a Maria Melato, eroina de La Bella Addomentata, 1919)

Un evento che conclude un altro anno di studio sull'autore nisseno.
Più di 40 allievi attori, giovani musicisti, cantanti, perforare.
Un laboratorio che è donna.
La forza straordinaria del femminile di Rosso: donne che custodiscono in sé il germe della corruzione per aver seguito la voce del sentimento sensuale, poi, in realtà, grazie alla sensualità, alla manifestazione del dionisiaco che è in loro, continuano a detenere il principio creatore della vita.

Per queste donne e per le donne non ci sarà mai dannazione. Attraverso loro, le donne, che vivono all’insegna della Passione ma custodiscono i tratti della Bellezza, della Generosità, della Poesia ci riconnettiamo alla suprema Armonia del Cosmo.

Pier Maria Rosso di San Secondo nasce a Caltanissetta il 30 Novembre 1887. Nel 1934 sposa Ingle Redlich, una giovane studentessa universitaria di origine polacca. Autore teatrale rappresentato in tutto il mondo, su proposta di Pirandello ottiene il Premio dell'Accademia d'Italia, che gli permette di costruirsi una villetta, a Lido di Camaiore.
La sua nuova casa diventa meta di artisti e di estimatori che vengono accolti con sincera amicizia, ma la sua malattia è inesorabile e il 22 novembre 1956 muore nella sua casa di Lido di Camaiore. Viene provvisoriamente sepolto a Capezzano Pianore; dopo qualche anno le sue spoglie troveranno definitiva dimora in Caltanissetta.

Info e costi:
Biglietti disponibili direttamente al botteghino del teatro.

Euro 15,00 Posto Unico
Euro 25,00 Coppia
euro 10,00 Gruppi minimo 10 persone
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Successo per "La scortecata" di Emma Dante al Piccolo Teatro della Città di Catania. Suggestiva e dai toni agrodolci

4/5/2019

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Al Piccolo Teatro della Città di Catania  è andata in scena il 26 e 31 marzo "La scortecata" di Emma Dante. Prodotto dal Teatro Biondo di Palermo/Festival di Spoleto 60, in collaborazione con Atto Unico/ Compagnia Sud Costa Occidentale.

La performance è stata perfetta, lo stile di Emma Dante inconfondibile, la sua originalità, estro, sarcasmo, umor nero, surrealismo e voglia di stupire non sono mancati. Una costruzione mai banale e pungente ha retto l'intero testo. Una sceneggiatura ricca di significati, due attori bravissimi e un allestimento scenografico semplice ma di impatto hanno reso uno spettacolo piacevole, riscuotendo durante la prima un lungo applauso finale di  ben 5 minuti.

Il pubblico è rimasto inchiodato alla poltrona, uno spettacolo che ha divertito, incuriosito, fatto meditare ed in alcuni momenti angosciato per le forti suggestioni in scena.  Una favola moderna dalle tinte agrodolci, i protagonisti invitano a riflettere sulla vanità dell'essere umano, sulla voglia di apparire più che essere in una società che quasi lo impone. I due attori: Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola,  ci catapultano in una dimensione quasi surreale, il linguaggio è quello di un napoletano antico, mimica e gestualità  sono enfatizzate e molto potenti, ricordando in alcuni momenti la commedia dell'arte. Due uomini che interpretano due anziane donne alle prese con la loro vecchiaia e la loro carne flaccida e non più soda che vorrebbero scorticare, eliminare per ritrovare la giovinezza perduta.
Il testo è stato tratto  da un racconto  contenuto in "Lo cunto de li cunti" di Gianbattista Basile. 
Lo spettacolo si è aperto con una scenografia costruita su un palcoscenico nero e minimalista, una piccolo castello giocattolo in mezzo, due seggioline pieghevoli di legno, un baule sul sfondo ricoperto da un lenzuolo bianco e i due bravissimi interpreti seduti sulle due postazioni . Entrambi sono intenti con forza e prepotenza a risucchiarsi il mignolo della mano, un gesto spasmodico e ripetitivo, quasi convulsivo che diventa un ritmo sempre più intenso che fa da filo conduttore alla storia. Un dito che deve essere ben scorticato e liscio come quello di una giovane donna.  Le due "donne" ripropongono la storia  di Rusinella e Carolina ed il re.

I due protagonisti drammatizzano la fiaba, interpretando le due vecchie e il re con una regia dinamica, gioco di  oggetti in scena, vestiti e tessuti in movimento e con l'ausilio di musiche originali e rivisitazioni di vecchi pezzi della tradizione napoletana (Reginella, Mambo italiano).  Le due donne "raccontano" la storia ma il finale non è felice e da favola, una delle due chiede all'altra di scorticarla per eliminare la vecchiaia.  La piece da un tono più umoristico e divertente, in cui le due anziane si prendono in giro e punzecchiano  a vicenda, diventa più cupo e tragico sul finale. L'ultima scena forse la più suggestiva e interessante appare quasi come un quadro di Caravaggio. Un'immagine violenta, cruenta, in cui la voglia di apparire belle e giovani a tutti i costi andando contro il tempo e di segni dell'invecchiamento prende la scena; cuore e messaggio della storia, che coinvolge e colpisce l'attenzione del pubblico. Due corpi seminudi sullo sfondo della scena come due personaggi di Caravaggio chiudono il sipario.







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Il mito di Didone secondo Lina Prosa. Al Teatro Garibaldi di Enna: "Didone, Didon now"

3/28/2019

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Giovedì 28 marzo al Teatro Garibaldi di Enna va in scena "Didone, Didon now"  scritto dalla drammaturga Lina Prosa e diretto da Andrea Saitta. L'attrice che interpreta la protagonista "Didone" è Elisa Di Dio. Sfida importante per l'artista che riveste i panni di una figura femminile complessa e dal destino difficile; la prima regina di Cartagine, una donna forte e impavida, che senza timore sfida i pericolo del mare e del deserto.  In scena insieme all'attrice anche il danzatore e acrobata Giorgio Cannata, che attraverso i movimenti del corpo e la fluidità della danza racconta i viaggi di Enea, fra presunte volontà di dei, smarrimenti amorosi e inganni della coscienza.

Stasera al termine dello spettacolo, la drammaturga siciliana Lina Prosa incontrerà gli spettatori per un piacevole confronto e dibattito a cui parteciperà tutta la compagnia. 
Lo spettacolo si inserisce all'interno del Cromosoma Teatro Festival Sicilia, la sezione dedicata alla scena contemporanea della stagione, organizzata e firmata dal direttore artistico Mario Incudine.

La Didone di Lina Prosa rappresenta sicuramente quel tipo di donna attuale, forte e coraggiosa,  che combatte per la propria terra, per la giustizia e per l'integrità.  Una donna che però come spesso accade, sarà vittima e sofferente per una passione impossibile. Didone, una figura femminile giusta per raccontare questo tempo apatico e insieme crudele, dei giorni nostri. 

È una donna "viaggiatrice e regina"  che non teme il suo destino, capace di immaginare una città politicamente corretta, potente, forte. Una donna intelligente, astuta e capace di comandare. Didone è un animale politico,  alla quale non sfuggono i problemi del suo popolo e della sua terra. Fa di tutto per  essere una brava condottiera e  figura di potere ma l'amore, una passione viscerale e potente, la rapisce e travolge, gettandola  in un continuo stato di  perdita del senso del dovere e di integrità.

Didone è una donna completa e forte ma non potrà esimersi  dai sentimenti della sfera personale che da sempre e per sempre contraddistinguono l'immenso e complicato universo femminile, soprattutto delle donne come lei:  impavide, coraggiose, regine  ma anche "folli", pazze, ingenue. 
​
​Le scene e i costumi sono di Luca Manuli, mentre le musiche sono di Michele Di Leonardo.

DIDONE – DIDON NOW
di Lina Prosa
regia Andrea Saitta
con Elisa Di Dio e Giorgio Cannata
scena e costumi Luca Manuli
musiche Michele Di Leonardo
Produzione: Compagnia dell'Arpa


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"A passo di Valzer" in scena questa sera a Enna. Intervista al regista Vittorio Vaccaro. L'amore  e le sue facce.

2/21/2019

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Debutta stasera al Cine Teatro GriVi di Enna e domani al Palagiovanni di Barrafranca a "Passo di Valzer", il nuovo lavoro teatrale della compagnia Amici del Teatro di Enna. La piéce teatrale, adattamento e regia sono di Vittorio Vaccaro, attore e regista xibetano, da anni attivo professionalmente al nord d'Italia.

Il punto di partenza  e fonte d'ispirazione è stato Cechov. Si tratta infatti di un atto unico che mette insieme 3 commedie del famoso drammaturgo russo: tre "Scherzi d'amor comico" (L'Orso, Una natura enigmatica, la corista). Come ben si evince dal titolo si tratta di una danza, di un movimento, di una forza vitale che pervade l'anima dei tre racconti, è questa spinta che dall'inizio alla fine aleggia nello spettacolo è "l'amore". Fil rouge che da un'atmosfera più ludica e divertente della prima commedia ci farà viaggiare attraverso momenti più noir, come quelli del secondo racconto, fino ai sentimenti e cuore più cechoviani e drammatica.

La scenografia è un elemento molto importante e parte integrante della narrazione. Ogni elemento diventa personaggio, con una voce  e qualcosa da comunicare.
La musica rende l'intera atmosfera ancora più compatta e armonica.
Un cast di attori che si uniscono con la voglia di mettere in scena qualcosa che andasse aldilà del loro classico repertorio teatrale fatto di autori siciliani e italiani. Vaccaro punta quindi nel portare la drammaturgia straniera in una compagnia che accetta la sfida del nuovo.

In scena: Carlo Greca, fondatore della compagnia, Elia Nicosia, Floriana Maria Sabato e l'attrice campana Tiziana D'Angelo. Lo spirito, il brio e l'energia dell'anima "napoletana" rende la commedia ancora più esilarante e coinvolgente.
La produzione di "A passo di Valzer" si avvale  delle scenografie di Paolo Previti, dei trucchi di Lely Mazone, dei costumi di Cettina Cantalupo.
Il Direttore di scena è Pietro Valenti, assistente alla regia  Floriana Maria Sabato. La MT di Marco Tumminelli cura luci e audio, Nicola Campisi riprese video. L'organizzazione generale è a cura di Walter Amorelli.

Gli utili dello spettacolo saranno devoluti ai bisognosi e poveri della città. L'aspetto sociale e solidale rende ancora più nobile "l'atto teatrale" della compagnia dando quell'impronta di condivisione e del darsi che sono propri dell'arte teatrale.

Abbiamo chiesto al regista Vittorio Vaccaro alcune curiosità della commedia.

Raccontami dal tuo punto di vista l'opera e il lavoro che hai fatto per arrivare a " A passo di Valzer"
Sono tre atti unici di Cechov, tre quadri diversi, riadattati in unico atto di un' 1 e 10, è un percorso sulla commedia del drammaturgo.

Da dove nasce l'idea?
L'idea è nata dalla compagnia, da un pezzo l'Orso, invece di fare solo questo ho pensato di raccontare altre commedie tratte dall'Amor comico che potessero mostrare un Cechov inusuale, si conosce altro di lui, abbiamo voluto narrare un lato più ironico ma anche profondo.

Mi puoi definire dal tuo punto di vista i tre atti, come li vedi tu?
Il primo è  più barocco, più rumoroso, ritmo elevato, commedia pura, il secondo noir, più malinconico, più vecchio stile, un bianco e nero e il terzo è più asciutto, minimalista, tempi più stretti, più drammatico, più cechoviano.

Qual è lo stile che utilizzi nello spettacolo e che tipo di lavoro hai fatto sul palco?
Ho lavorato  sullo spazio, profondità, pulizia della messa in scena, diagonali e pulizia dell'attore in scena.

Qual è il tuo rapporto con gli attori in generale?
Essendo attore, lavoro molto sull'attore, parliamo la stessa lingua, quindi mi piace avere un rapporto vicino, gli attori devono fare teatro,  mi piace sapere le difficoltà ma anche le potenzialità di un attore,  mi permetto di andare oltre perchè so cosa c'è dietro. Un attore non deve raccontare il teatro, lo deve fare, deve agire e noi come pubblico ci facciamo il nostro teatro, il nostro "film".

Quanto sono importanti le scenografie in questo spettacolo?
Nello spettacolo le scenografie prendono vita, diventano motore di un cambiamento continuo, un continuo trasformarsi, vedrete valigie e specchi che indicano un divenire continuo. Per gli attori sono parte di loro, le muovono con loro, le valigie diventano tutto, parte del racconto. C'è dinamismo pulito, grande confusione ma con molta chiarezza.

In quanto tempo avete lavorato alla messa in scena?
Opera costruita in 21 giorni che debutta il 21  a Enna.

 Quale sarà il futuro dell'opera? la vederemo in scena in altri teatri?
Spero di si, la produzione deciderà sul futuro della commedia. Potrebbe essere un ottimo spettacolo anche per il periodo estivo in spazi all'aperto. vedremo....




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il regista Vittorio Vaccaro e l'organizzatore generale Walter Amorelli

gli attori: Tiziana Carlo Greca, Tiziana D'Angelo, Elia Nicosia, Floriana Maria Sabato

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Al Centro Culturale Zo di Catania "Romeo Q Giulietta" un'attualizzazione e  "sicilianizzazione" da sold out

2/13/2019

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Se William Shakespeare fosse ancora vivo chissà cosa penserebbe nel sentire parlare Romeo e Giulietta in siciliano e vederli innamorarsi tra i quartieri più ruspanti di Catania "vestiti a festa" con lustrini, paillettes e borchie?
Non potremo mai saperlo, forse si divertirebbe, non capirebbe nulla o probabilmente si commuoverebbe di fronte all'amore tormentato dei suoi personaggi catapultati nel ventunesimo secolo.

Una cosa però in questi giorni è successa. Dal 8 al 10 febbraio al Centro Zo di Catania è andato in scena "Romeo Q Giulietta", in cui il pubblico ha potuto rivivere questa famosa storia d'amore ambientata proprio tra le strade catanesi. Un ambizioso e coraggioso progetto teatrale ben realizzato dal Teatro Mobile di Catania. Riadattare, rivedere e rivisitare Skakespeare è sicuramente un 'operazione delicata, complessa e una bella sfida.
C'è riuscita Francesca Ferro attrice e regista della rappresentazione e Alessio Patti che si è occupato della traslazione in lingua siciliana.

Il capolavoro di William Shakespeare, la storia d’amore più famosa al mondo e conosciuta da tutte le classi sociali ha divertito ed emozionato gli spettatori con un sold out che si è ripetuto per tutte le sere. Momenti più leggeri, divertenti e tipicamente "siciliani" si sono alternati a  dialoghi  molto emozionanti e toccanti.
Le scene corali in cui tutta la compagnia è stata presente sono state caratterizzate dai colori dei costumi curati da Giusi Gizzo, che hanno fatto sorridere, un agglomerato di gusti e mode più trash e popolari dei quartieri più caldi catanesi. Un uso del dialetto acceso, modi di dire propri di un linguaggio più popolare e ruvido.

I personaggi di questo adattamento vivono una città senza leggi e regole, i cui la delinquenza e la legge del più forte comandano; in cui i conti fra i due gruppi avversi:  Capuleti e Montecchi "siciliani" sono decisi dal potere criminale  che organizza la vita e la morte di tutti. 

Una chiave di lettura moderna, in cui la storìa d'amore skakespeariana non perde il suo romanticismo e tragicità originale.
Molto d'impatto i dialoghi tra Romeo e Giulietta ben interpretati da i due attori.
 Bravo Giovanni Maugeri, che ha rivestito i panni di un  Romeo un po' goffo, sempliciotto ragazzo di quartiere innamorato della sua Giulietta, interpretata con forza, passione e carattere dalla giovane  Maria Chiara Pappalardo, un'interpretazione apprezzata anche per la sua verve ironica e spregiudicata. Una Giulietta  con le calze a rete e abito succinto dal carattere determinato e diretto.

Il cast è stato composto da eccellenti attori siciliani: Giovanni Arezzo, Francesco Maria Attardi, Verdiana Barbagallo, Dany Break, Fabio Costanzo, Domenico Gennaro, Mansour Gueye, Loredana Marino, Giovanni Maugeri, Mario Opinato, Maria Chiara Pappalardo, Pasquale Platania, Teresa Spina e Renny Zapato, insieme alla straordinaria partecipazione di Guia Jelo.

Particolare attenzione meritano Mario Opinato nei panni di un Mercuzio amico di Romeo, tossico e allucinato, frivolo e leggero in maglietta luccicante e cappotto maculato. Un'interpretazione convincente, coinvolgente e d'impatto, con una grande presenza scenica.
Sempre sorprendente e ricercata l'interpretazione di Guia Jelo che con la sua partecipazione straordinaria ha reso bene l’atteggiamento del capo del quartiere. La regina "mafiosa" del suo territorio. Passando da un registro più ironico e popolare a quello più profondo e toccante, Guia Jelo ha regalato al pubblico sorrisi e momenti di emozione. 


Una note di attenzione va a Fabio Costanzo che ha dato voce e corpo  alla attenta e premurosa  nutrice di Giulietta. Una figura resa in maniera originale, frivola e giocosa ma nello stesso tempo con toni drammatici e prepotenti.

Rimane impresso anche il ruolo di frate Lorenzo, interpretato da Pasquale Platania, che più volte ha preso possesso della scena arrivando alla guida di un motorino elettrico, cercando di mettere pace tra i due innamorati.
Hanno partecipato alla messa in scena anche gli studenti dell'Accademia Cams Sudio..

La musica è un altro elemento importante che ha accompagnato la rappresentazione teatrale creando un clima in cui diverse atmosfere si sono scambiate  e inseguite.  In cui la passione e il fuoco dell'amore impossibile  si sono alternati con momenti di alta commozione, di guerra fra poveri e di forte tensione. La parte musicale è stata curata da Massimiliano Pace.




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Doppio appuntamento il primo febbraio al Regina Margherita di Caltanissetta: il documentario di Tony Servillo "Il teatro al lavoro" e  la commedia "New Magic People Show" di Giuseppe Montesano

1/29/2019

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Continua la stagione teatrale “InAltroMare” al Regina Margherita di Caltanissetta, curata da Aldo Rapè.
Venerdì 1 febbraio gli spettatori potranno divertirsi e riflettere con lo spettacolo di prosa "New Magic People Show".

E’ una commedia  del 2007 tratta dal romanzo di Giuseppe Montesano e curata drammaturgicamente dallo stesso autore. Nell’opera teatrale, lo scrittore ha raccontato il popolo televisivo, il consumatore globale, l’uomo medio, colui che è vittima della pubblicità. Quattro gli attori protagonisti: Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi e Luciano Saltarelli; artisti di notevole bravura, capaci di travolgere il pubblico in una serie di situazione tragicomiche dei nostri giorni.

Dieci anni dopo Montesano propone una nuova versione di quel comico, feroce e colorito avanspettacolo pop. Vedremo ridicoli “uomini” drogati dal sogno del denaro, prigionieri illusi di essere liberi, gaudenti che hanno seppellito la passione e l’amore.  Assisteremo a un nuovo capitolo del tragicomico romanzo teatrale sull’Italia malata di questi ultimi anni. Prepariamoci a tanto divertimento, ma anche ad una profonda riflessione sui cambiamenti all’interno della nostra società.
New Magic People Show è una prosa/commedia prodotta da Teatri Uniti di Napoli, gli elementi scenici sono curati da Underworld e i costumi sono stati creati da Ortensia De Francesco.

Lo spettacolo sarà preceduto da un altro evento, spostato in programma a giorno 1 febbraio: la proiezione del documentario “Il Teatro a lavoro” diretto e interpretato da Tony Servillo.

INFORMAZIONI
Botteghino: tel. 0934.547034, 0934.74703, 0934.74703 lunedì/mercoledì/venerdì 9.30-12.30
Email ufficio.cultura@comune.caltanissetta.it
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Stagione teatrale  “InAltroMare” del Teatro Regina Margherita di Caltanissetta. Intervista al Direttore Artistico Aldo Rapè. La diversità della programmazione e la ricchezza dell’accoglienza. “Le Belle Addormentate” laboratorio teatrale.

1/18/2019

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Al teatro Regina Margherita di Caltanissetta il 10 dicembre 2018 si è alzato il sipario per la stagione teatrale 2018-2019 intitolata “InAltroMare”. Una scelta interessante è che appare contraddittoria in relazione alla posizione della città nissena incastonata tra valli e montagne. In realtà il significato è molto più profondo e legato ad altro, un altro che il Direttore artistico Aldo Rapè ci ha spiegato in una piacevole intervista.

Aldo Rapè oltre ad occuparsi della programmazione e direzione di “InAltroMare” è da anni regista, autore, attore teatrale e cinematografico. Amante ed appassionato del teatro si occupa da tempo, in qualità di docente e organizzatore, di laboratori teatrali dando spazio a giovani promesse e curiosi dell’arte della recitazione. Nisseno di origine vive da anni a Napoli.
La stagione teatrale prevede un ricco calendario fatto di opere e performance diverse.
Grazie alle parole di Aldo Rapè abbiamo potuto capire meglio quello che vedremo sul palco del Teatro  Regina Margherita.
 

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Intervista a Aldo Rapè


Raccontaci la tua programmazione, come è nata e come hai strutturato questa nuova stagione teatrale?

Quest’anno abbiamo lavorato su spettacoli trasversali. Ho un’idea di teatro più internazionale, per questo ho preferito scegliere diversi generi, di diverso respiro… quindi  lavorare sulla prosa, prettamente italiana, ma anche includere spettacoli come la commedia dell’arte, il teatro danza, spettacoli preformativi e di figura.
​
Un programma molto variegato quindi?
Si spettacoli diversi, di diverso genere. Un programma variegato: nuova drammaturgia, il teatro contemporaneo, il teatro canzone. Inoltre quest’anno abbiamo inserito la stagione concertistica e in più ho dato spazio alle realtà del territorio.

Le compagnie scelte da dove provengono?
Sono compagnie nazionali e internazionali: alcune provengono dalla Francia e dalla Svizzera.

Qual è il filo conduttore, il fil rouge che lega la programmazione?
La ricerca e il viaggiare “InAltromare. Titolo della stagione. Il tema è la diversità e l’accoglienza e l’accoglienza della diversità che è solo ricchezza. Infatti il simbolo scelto per la stagione, provocatorio in una città di collina, è una barca; perché viaggiare “Inaltromare” anche trasportati dai venti. Le stagioni hanno i nomi dei venti: libeccio e maestrale, venti che battono sul Mediterraneo. Il messaggio che vogliamo lanciare è proprio quello di una Caltanissetta come città che vuole viaggiare, vuole guardare altrove, senza paura di confrontarsi.
 
 La diversità si può unificare in nome del teatro?
Si. è proprio questo il messaggio, infatti Le 11 proposte sono tutte diverse tra loro, unificandole è sicuramente un rischio, far vedere cose differenti al pubblico è un azzardare ma se si vuole viaggiare in "altro mare" bisogna rischiare.
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E’ un’idea bellissima di teatro e di apertura alla diversità: la barca, I venti, il titolo della stagione e la scelta di opere di diverso genere, ma oltre questo c’è un altro elemento che concluderà la stagione  teatrale di InAltroMare: lo spettacolo  di fine corso del tuo nuovo laboratorio teatrale :”Le belle addormentate”, puoi parlarci di questo evento?

Ogni anno faccio un laboratorio, quest’anno in occasione del centenario dell'opera “La bella addormentata” del 1919  di Pier Maria Rosso parlerò delle “Belle addormentate”, un progetto tratto quindi da questa storia. Uno studio delle donne o meglio studio delle donne e città, perché vorrei che la nostra storia fosse ambientata a Caltanissetta, come città che “dorme”. Non in senso negativo ma nel senso che bisogna risvegliarsi, dare spazio alle nostre idee, tante volte infatti  i sogni che abbiamo dentro non vengono fuori, il teatro aiuta a sognare a dare vita al nostro interiore.

Il corso è riservato solo alle donne?
E’ riservato non solo a donne e inoltre aperto ad autori e auditori oltre che attori. Glia autori avranno la possibilità di scrivere per lo spettacolo e lavorare con gli attori sotto la mia guida e di altri docenti. Possono partecipare tutti dai 16 in su.

Ci sarà un lavoro introspettivo sulla spiritualità delle donne?
E’ un corso di gruppo, di lavoro personale, di introspezione e lavoro sul femminile, sulla parte femminile che ognuno di noi ha.

Il corso è finalizzato ad uno spettacolo finale?
Si certo dove gli autori e attori si esibiranno.

A livello pratico come si strutturerà il corso?
Corsi pratici, con esercitazioni e attività ludiche. Sarà affiancato da docenti esterni titolati di scuole nazionali di teatro. Quest’anno preferirei che fossero tutte donne.
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È la prima volta che fai questo laboratorio?
Si proprio in occasione del centenario ho pensato a questo corso. E vorrei chiudere la stagione con questo evento spettacolo.
 
Una stagione ricca di emozioni e di tanta qualità, sperando che il pubblico si avvicini sempre di più ad una forma d’arte, quella del teatro, tra le più antiche e nobili che da sempre ci porta in affascinanti e lontani scenari.
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Programmazione teatrale 2018-2019 Teatro Regina Margherita Caltanissetta


Lunedì 10 dicembre 2018 ore 21.15
LA LOCANDIERA/ Maestrale
di Carlo Goldoni
adattamento e drammaturgia di Francesco Niccolini
regia Paolo Valerio, Francesco Niccolini

con Amanda Sandrelli

Venerdì 11 gennaio 2019 ore 21.15 (ingresso gratuito)
LA BELLA ADDORMENTATA IN ROSSO / Eventi speciali (Ingresso gratuito)
testo di Pier Maria Rosso di San Secondo
adattamento Laura Tedesco
regia Rosario Tedesco
con Laura Tedesco e Rosario Tedesco

Sabato 12 gennaio 2019 ore 21
TRIO D’ANCE / Stagione concertistica
Orchestra Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Francesco di Rosa oboe, Alessandro Carbonare clarinetto, Francesco Bossone fagotto

Domenica 13 gennaio ore 19
RIDICULOSA COMMEDIA / Maestrale & Libeccio (*)
Commedia dell’arte di I Nuovi Scalzi
Regia Claudio De Maglio / Savino Maria Italiano

Giovedì 17 gennaio 2019 ore 21.15
LA DONNA SCHELETRO CCU I PEDI DI FORA / Approdi- Levante (Isola Centro)
Spettacolo di Teatro Danza

Martedì 22 gennaio 2019 ore 21
GORKA HERMOSA / Stagione concertistica
Concerto del fisarmonicista docente Conservatorio di musica “Jesùs de Monasterio” di Santander

Giovedì 24 gennaio ore 21.15
FRAME / Maestrale & Libeccio
Di Cantieri Koreja Lecce
progetto e ideazione Alessandro Serra

Giovedì 31 gennaio 2019 ore 21.15
IL TEATRO AL LAVORO / Maestrale
Proiezione del documentario di Massimiliano Pacifico
Con Toni Servillo e Petra Valentini
Teatri Uniti, in collaborazione con RAI Cinema e Kio Film

Venerdì 1 febbraio 2019 ore 21.15
NEW MAGIC PEOPLE SHOW / Maestrale
Dall’opera di Giuseppe Montesano
messo in scena da Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi, Luciano Saltarelli

Lunedì 4 febbraio 2019 ore 21
DUO “I SOLISTI DEI BERLINER PHILARMONIKER” / Stagione concertistica
Marie-Pierre Langlamet (Arpa) – Martin Löhr (Violoncello)

Martedì 5 febbraio 2019 ore 21
STEVEN MEAD / Stagione concertistica
Recital del virtuoso dell’eufonio

Giovedì 14 febbraio 2019 ore 21.15
U CHIANTU / Eventi speciali (Ingresso gratuito)
Proiezione in prima nazionale del documentario di Andrea Valentino e Aldo Rapè
Produzione Amira3 in collaborazione con Comune di Caltanissetta, Comune di Riesi, Comune di Delia, Comune di Milena, Comune di Montedoro, in collaborazione con Sicilia Film Commision

Domenica 17 febbraio 2019 ore 19
IL CANTO DI SHAKESPEARE / Maestrale (*)
con Pamela Villoresi
drammaturgia e adattamento Michele Di Martino

Mercoledì 20 febbraio 2019 ore 21
MARCO TORO / Stagione concertistica
Concerto del trombettista, Prima Tromba solista dell’Orchestra del Teatro della Scala di Milano

Sabato 23 febbraio 2019 ore 21.15
IL BERRETTO A SONAGLI / Approdi- Levante (Isola Centro)
di Luigi Pirandello
adattamento e regia Angelo Iacona

Giovedì 28 febbraio 2019 ore 21.15
PROPRIETA’ E ATTO / Maestrale & Libeccio
Esilio permanente. Monologo per un uomo leggermente straniero
di Will Eno con Francesco Mandelli

Domenica 3 marzo 2019 ore 18.30
MINIERE. LA STORIA E L’AMORE / Approdi- Levante (Isola Centro)
Di Gianni Amico, regia Tony Gangitano, Musiche Fabio Gangitano

Sabato 9 marzo 2019 – All’Ex Macello Centro Abbate ore 21.15
FINALMENTE SOLA / Approdi- Grecale (Isola delle Femmine)
di e con Paola Giglio, regia Marcella Favilla

Domenica 10 marzo 2019 ore 21.15
MAFIA PRIDE / Approdi- Grecale (Isola delle Femmine)
di Salvo Giorgio, regia Giampaolo Romania

Venerdì 15 marzo 2019 ore 21.15
LA CENA DEI CRETINI / Approdi- Levante (Isola Centro)
Commedia brillante di Francis Veber
Adattamento e regia Giovanni Gagliano

Sabato 16 marzo 2019 ore 21
ROSSO IMPROVVISO / Stagione concertistica
Recital del chitarrista Arturo Tallini

Lunedì 18 marzo 2019 ore 21.15
QUESTI FANTASMI! / Maestrale
di Eduardo De Filippo, regia Marco Tullio Giordana

Sabato 23 marzo 2019 ore 21
ORCHESTRA DELL’ISTITUTO SUPERIORE / Stagione concertistica
DI STUDI MUSICALI VINCENZO BELLINI CALTANISSETTA
Direttore Angelo Licalsi.

Giovedì 28 marzo 2019 ore 21.15
LA GUERRA DI RUGGINE / Maestrale & Libeccio
Di Antonello Capodici e Aldo Giordano, impianto scenico e regia Antonello Capodici

Domenica 31 marzo 2019 ore 20.30
MIO MARITO ASPETTA UN FIGLIO/ Approdi- Levante (Isola Centro)
Commedia brillante in due atti di Mimmo Venditti, adattamento e regia di Massimo Pacetto
Il Sipario di Caltanissetta

Martedì 2 aprile 2019 ore 21
GIORGIO CAODURO / Stagione concertistica
Recital del baritono

Venerdì 5 aprile 2019– Centro Michele Abbate – Sala Auditorium, ore 21.15
DAVIDE CAMPISI / Approdi-Scirocco (Isola Magica) (*)
Democratica Concerto del cantautore e percussionista ennese

Sabato 6 aprile 2019 – Centro Michele Abbate – Sala Auditorium, ore 21.15
ASSOLO / Approdi-Scirocco (Isola Magica)
Concerto del chitarrista Marco Vinicio Carnicelli

Domenica 7 aprile 2019 – Centro Michele Abbate – Sala Auditorium, ore 18
CLOWN / Approdi-Scirocco (Isola Magica) (*)
Ideazione e coreografia Giovanna Velardi con i danzatori Giuseppe Muscarello e Giovanna Velardi
Luci Danila Blasi, una produzione FC@PIN.D’OC

Venerdì 12 aprile 2019 – Cattedrale ore 21
SILVANO RODI / Stagione concertistica
Concerto dell’organista ufficiale della Chiesa Sainte Dévote (Principato di Monaco)

Martedì 16 aprile ore 21.15
FRATELLI MANCUSO / Maestrale
Per aver in vita troppi pesi portato
Progetto pensato e realizzato all’interno della Settimana dei riti sacri della Santa Pasqua, di e con i Fratelli Mancuso e con Aldo Giordano, Memento-Domini Mussomeli, Confraternita di Marianapoli

Mercoledì 17 aprile 2019 ore 21.15
VALIGIE / Eventi speciali
Miele piano e voce, Cesare Livrizzi chitarra acustica, Zafarà chitarra elettrica, e con Peppe Milia chitarre, Paolo Gioè basso e contrabbasso, Donato Emma batteria

Domenica 28 aprile 2019 ore 21
TRIO DI PARMA / Stagione concertistica
Ivan Rabaglia violino, Enrico Bronzi violoncello, Alberto Miodini pianoforte

Venerdì 3 maggio 2019 ore 21.15
MY NAME IS… 877! / Approdi- Levante (Isola Centro)
Dramma di e con Michele Celeste e con Marcia Sedoc II, Stanley Eagle, Ivana Bellomo e Cheema
Scenografia e video editing Marco Tullio Mangione. Produzione Officinateatro

Sabato 4 maggio 2019 ore 21
SILVIA CAREDDU / Stagione concertistica
Recital della flautista, Primo Flauto solista dell’Orchestra Wiener Philarmoniker
Domenica 5 maggio 2019 ore 19

DUE PASSI SONO / Maestrale & Libeccio (*)
Di, con e regia Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi
scene e costumi Cinzia Muscolino, disegno luci Roberto Bonaventura
Produzione Carullo-Minasi e Il Castello di Sancio Panza
Premio Scenario per Ustica 2011 / Premio In-Box 2012/ Premio Internazionale T. Pomodoro 2013

Lunedì 6 maggio 2019 ore 21
ANDREA LUCCHESINI / Stagione concertistica
Recital del pianista
Lunedì 13 maggio 2019 ore 21

MARCYN DYLLA / Stagione concertistica
Recital del chitarrista

Domenica 19 maggio ore 21.15
BOOK HOSPITAL / Laboratori
spettacolo
Liberamente ispirato a “Curarsi con i Libri – Rimedi letterari per ogni malanno” (Sellerio editore)
di Ella Berthoud e Susan Elderkin, a cura di Fabio Stassi
Scritto e diretto da Diego Marangon
con la supervisione didattica di Michele Albano

Giovedì 20 giugno ore 21
CLUSTER – PROXIMA CENTAURI / Stagione concertistica
Marie-Bernardette Charrier sassofono (Docente al Conservatoire National de Bordeaux)
Christophe Havel ingegnere del suono



INFORMAZIONI
Botteghino: tel. 0934.547034, 0934.74703, 0934.74703 lunedì/mercoledì/venerdì 9.30-12.30
Email ufficio.cultura@comune.caltanissetta.it
Facebook: @teatrocomunalereginamargheritacaltanissetta Instagram: @inaltromare
 
Info “Laboratorio Le belle addormentate”:332975770
 


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Al Teatro Biondo di Palermo in scena "In stato di grazia" lo spettacolo delle detenute-attrici della Compagnia Oltremura di Claudia Calcagnile

12/19/2018

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Arriva al Teatro Biondo il 20 dicembre alle ore 21 (unica data) "In stato di grazia" che porterà per la prima volta fuori dalle mura del carcere lo spettacolo delle detenute-attrici della Compagnia Oltremura, diretta da Claudia Calcagnile.

Liberamente ispirato a "La lunga vita di Marianna Ucrìa" di Dacia Maraini, "In stato di grazia" è il terzo spettacolo della compagnia Oltremura che dal 2015 ha come obiettivo quello di rendere il carcere luogo di cultura e di produzione teatrale. Da oltre tre anni l’associazione Mosaico realizza un laboratorio di teatro permanente con circa ottanta donne di diverse nazionalità ed età, detenute della sezione femminile della Casa Circondariale Antonio Lo Russo Pagliarelli di Palermo.

Il laboratorio teatrale creato da Mosaico ha dato così vita ad una compagnia "Oltre il carcere", dal 2016 realizza spettacoli autoprodotti che vengono rappresentati all’interno dell’Istituto Penitenziario  suddetto e presso il Teatro Stabile Biondo di Palermo.
Il primo spettacolo di Oltremura, del 2016, liberamente ispirato a Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estès, fonde realtà e finzione scenica per raccontare storie di rinascita, di ricerca d’identità e di riscoperta della femminilità. 

​Raccolta fondi
In vista del debutto dello spettacolo in uno dei più importanti teatri della città è partita la raccolta fondi per sostenere i costi di produzione dello spettacolo e a dare continuità al progetto portato avanti da oltre tre anni dall’associazione e dalla compagnia. 
Lo scorso ottobre, Oltremura ha portato in scena in anteprima nel teatro del carcere lo spettacolo In stato di grazia, destando una grande curiosità tra il pubblico oltre che una grande partecipazione. 
La campagna di raccolta fondi, attiva fino al 31 dicembre , servirà a supportare il percorso della compagnia, affidato interamente alla volontaria disponibilità dei componenti del gruppo Mosaico, che spendono tempo ed energie nel progetto a titolo gratuito, visto che, ad oggi, le uniche risorse economiche sulle quali abbiamo potuto contare sono donazioni di privati e piccole campagne di autofinanziamento.
​
​Il teatro e il carcere
Il salto dal teatro di un carcere ad un Teatro aperto alla città ha bisogno di essere sostenuto non solo dal pubblico curioso di conoscere un linguaggio così inedito, ma anche da chi vorrebbe sostenere la nostra convinzione: crediamo fortemente nella possibilità che le donne impegnate nei nostri laboratori possano dare un importante contributo al mondo del teatro. Le detenute della Compagnia non hanno tutte quelle sovrastrutture e tecnicismi degli attori, così portano in scena l’autenticità delle loro vite, complicate e difficili, con una potenza davvero straordinaria. Le protagoniste hanno trovato nel teatro un nuovo modo per esprimere sé stesse e dare un nuovo significato allo spazio che le circonda. La loro capacità di essere completamente sé stesse è l’aspetto più interessante del progetto.

SINOSSI di "In stato di grazia"
Volti, corpi, storie e stralci di poesia si fondono in un'unica voce che in silenzio precipita buia, senza quiete, verso un matrimonio che si deve celebrare.
Marianna, madre che piange la morte del figlio, moglie che cerca la via di fuga dalla costrizione, rincorre il tentativo di andare oltre se stessa, di sentirsi altrove, per poi trovarsi nuovamente immutata, dissimile, replicabile, come carta ricalcabile. Le performer in scena non recitano, ma incarnano le qualità di Marianna fino a rimandare al pubblico l'interrogativo di una soluzione. 
Difficile dire dove finisce la vita di Marianna e comincia l'autobiografia delle attrici di quest’opera che è al tempo stesso momento di verità e riflessione sulla loro condizione.

COMPAGNIA OLTREMURA
regia: Claudia Calcagnile
assistente alla regia: Francesco Paolo Catalano
aiuto regia: Lidia Papotto
scene: Giuseppe Accardo 
realizzazione scenografrica: Giuseppe Accardo e Edizioni Precarie
elaborazione sonora: Gaia Quirini
disegno luci: Gabriele Circo
costumi e trucco: Concetta Chillemi e Patty Owens
collaborazione artistica: Nunzia Lo Presti, Carla Munnia, Gabriella D'Anci
grafica: Sonja Burgi
ufficio stampa e comunicazione: Maghweb
immagine: Francesco Paolo Catalano

Oltremura e il suo teatro

La Compagnia Oltremura vive e realizza il suo lavoro in continua relazione con i limiti, quelli architettonici della struttura di detenzione e quelli individuali di ciascun essere umano. Il continuo scontro con questi limiti è ciò che muove il lavoro di ricerca, che mette al centro della scena la persona e non il personaggio. Il carcere rappresenta per per la compagnia il luogo capace di rinnovare il linguaggio e di restituire al teatro la sua necessità.  Questo costante lavoro porta a riscoprire ogni volta la funzione originaria del teatro, che si nutre di ciò che accade nella vita. 

Associazione Mosaico
Dal 2012 l’Associazione Mosaico promuove e realizza attività di carattere educativo, formativo, culturale e artistico per contrastare il disagio e la marginalità sociale. In ambito formativo, collabora con il Polo Mediterraneo delle Arti Terapie e delle Discipline Olistiche - Artedo. Ha realizzato laboratori e spettacoli teatrali, tra gli altri, con il servizio di psichiatria del Policlinico di Palermo, nei cantieri Culturali della Zisa, con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milazzo e con la Cooperativa Utopia. Dal 2015 inizia la collaborazione con l’Istituto Penitenziario Antonio Lorusso Pagliarelli di Palermo e da allora le sue attività si sono focalizzate esclusivamente sulla creazione e sul consolidamento della Compagnia Oltremura. Il teatro di Oltremura sta riscuotendo interesse sempre maggiore da parte della comunità esterna e vanta del sostegno, tra gli altri, dell’Università degli Studi di Palermo, del Teatro Biondo, del Comune di Palermo e di Dacia Maraini.

Qui il link per acquistare i biglietti on line, ma è possibile prenderli anche al botteghino del Teatro Biondo: www.vivaticket.it/ita/event/in-stato-di-grazia/123656 
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"La" Eracle di Emma Dante incanta il Teatro greco di Siracusa

5/22/2018

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La regista palermitana Emma Dante emoziona il pubblico con la sua versione di Eracle di Euripides. La 54° edizione del  Festival del Teatro greco di Siracusa quest'anno porta in scena 3 drammi che hanno come elemento comune la  figura del tiranno costretto alla solitudine e al crimine, trasformandosi quindi in vittima di se stesso.
Le rappresentazioni classiche di questa stagione sono oltre la prima citata Eracle, "Edipo  a Colono" di Sophocles diretta da Yannis Kokkos e la commedia "I Cavalieri" di Aristofhanes guidata da Giampiero Solari. L'adattamento di Emma Dante è sorprendente da tutti i punti di vista registici. Un adattamento che punta all'attualizzazione delle tematiche classiche. Citazioni al mondo siciliano sono presenti con rifrimenti al monte Etna e con una scelta attoriale in cui Teseo interpretato da Carlotta Viscovo ed Eracle da Mariagiulia Colace sembrano sfidarsi e confrontarsi come 2  tradizionali "pupi-paladini siciliani". Le loro movenze e mimica, il modo di muovere la testa ricordano le gesta del "teatro dei pupi". I grandi movimenti scenici e le coreografie di gruppo sono curate alla perfezione, i momenti corali sono di grande impatto. Il coro rappresenta un elemento fondamentale per tutta la messa in scena, bravissimi nella recitazione e danza. I costumi  e gli allestimenti scenografici sono di grande originalità, alcuni dettagli di tendenza moderna e decontestualizzati dalla classicità di Euripide "divertono" e spostano il centro d'attenzione su una tragedia rinnovata: Eracle che torna dagli inferi con bagagli e valigie dei nostri tempi, portando in dono alla moglie Megara una rosa.
Spicca tra tutti la recitazione e dizione di Anfitrione, padre di Eracle interpretato da Serena Barone. La dizione scelta è quella della flessione e intonazione siciliana, lasciando spazio a volte a battute che allegeriscono il clima della tragedia. Scelta stilistica che non stona nell'insieme della rappresentazione. Il cuore della tragedia non appara a mio avviso contaminato da elementi che si allontatano dal pesante  e classico pathos drammatico.  La musica è altro particolare in cui la modernità si unisce bene al passato, pezzi di carattere elettronico più di una volta spiazzano il pubblico.
Cosa da non dimenticare che quasi tutti i personaggi in scena sono interpretati soltanto da donne. Alla rappresentazione di giorno 22 Maggio il teatro era gremito, un lungo appaluso di quasi 5 munti, accompagnatato da standing ovation ha celebrato il successo di "una" Eracle di grande impatto scenico e regia che porta i segni inconfondibili di una originale e spiazzante Emma Dante. Probabilmente alcuni "classicisti"  e puristi potrebbero evedenziare una direzione "troppo moderna", fuorviante rispetto alla classica e tradizionale tragedia greca.
Le rappresentazioni vi aspettano a Siracusa dal 10 maggio al 8 luglio 2018.
Quando il sole sceglie di indietreggiare i miti e le gesta dell'antica Grecia incominciano a rivivere in questo bellissimo teatro.
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