Via dei Corti - Festival Indipendente di Cinema breve 2022.
Dopo tre giorni di proiezioni, incontri e premi speciali si è giunti all’ultima giornata di Via dei Corti, che si concluderà questa sera con la premiazione finale del concorso di cinema breve, presso l’auditorium Angelo Musco di Gravina di Catania. La tematica di questa edizione è stata “Nuovi Orizzonti”, un modo differente di vedere le cose, andando oltre la mera apparenza. La manifestazione arrivata quasi al termina, si è tenuta dal 26 al 29 maggio presso il Parco Borsellino, il C. C Katanè e il Teatro Angelo Musco di Gravina di Catania. Da menzionare tra i premi speciali che verranno assegnati durante la cerimonia di chiusura, il premio Nataliberaweb, intitolato ad Armando Bonadonna. Il blog culturale, ideato dalla figlia Carlotta Bonadonna, è da anni media partner delle attività realizzate dell’associazione No_ Name, tra cui il Festival di cinema breve, Via dei corti. Armando Bonadonna era un appassionato di fotografia, tra i più bravi fotografi subacquei siciliani, con diverse pubblicazioni e trofei, documentarista, Presidente della 1° tv privata a Taormina, videomaker, tra i primi collaboratori di Radio Taormina e amante dell'arte in tutte le sue forme. E’ stato sempre innamorato di Taormina alla quale ha dedicato un documentario realizzato negli anni 90. Ha sempre partecipato attivamente alle varie iniziative culturali e artistiche del suo paese, stimolando e trasferendo a tanti giovani e amici la passione per il video. Nataliberaweb ha scelto di premiare un cortometraggio della sezione documentari perché rappresenta il lavoro a cui si dedicava Armando Bonadonna. Un riconoscimento speciale per la miglior regia. Ma ancora è presto per svelare il vincitore. Un omaggio quello che fa la famiglia per onorare il suo ricordo e le sue attività, e per appoggiare un evento, che celebra il cinema e i cortometraggi, al quale sicuramente in qualche forma avrebbe partecipato. Taormina è presente a Via dei Corti edizione 2022. Siete tutti invitati alla cerimonia di consegna e serata finale di premiazioni e chiusura questa sera alle ore 21.00 presso il teatro Angelo Musco a Gravina di Catania, Centro civico, Viale dell’Unione Europea
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Domenico Centamore e Ester PantanoOggi pomeriggio inizierà la settima edizione di Via dei Corti, Festival Indipendente di Cinema Breve che si svolgerà a Gravina di Catania dal 26 al 29 maggio.
La tematica della manifestazione, scelta dalla direzione artistica, è stata “Nuovi Orizzonti”, un modo differente di vedere le cose, andando oltre la mera apparenza. “Il compito di una buona amministrazione comunale è anche quello di diffondere la cultura, quando poi parliamo di iniziative come questa allora possiamo dire che l’obiettivo è stato raggiunto. – ha spiegato il sindaco di Gravina di Catania, Massimiliano Giammusso - Questa amministrazione comunale ha sempre creduto nel festival “Via dei Corti”. Una rassegna cinematografica che abbiamo visto crescere ed oggi si è affermata a livello internazionale. Un festival che mantiene forte il legame con la sua terra ma, soprattutto con Gravina di Catania. Un festival – prosegue Massimiliano Giammusso – che con il tempo è diventato identitario dando lustro alle eccellenze locali. Noi abbiamo la fortuna di avere un grande dinamismo dal punto di vista artistico-culturale con tanti talenti autoctoni che ci rendono orgogliosi di essere gravinesi. Una comunità civile, - conclude il sindaco Giammusso - per non perdere la propria anima, per non perdere la propria identità, oltre ai servizi ha bisogno anche di riconoscersi in iniziative e manifestazioni che la caratterizzano come il nostro festival “Via dei Corti”. Ringraziamo l’associazione Gravina Arte per l’ottima organizzazione e il direttore artistico Cirino Cristaldi per il ricco programma”. L’appuntamento si svolgerà nel suggestivo Parco Borsellino, ma non solo. I primi due incontri in programma saranno oggi, alle ore 17.00 presso il C. C. Katanè, main sponsor della manifestazione, con Emma Cecala, Toti e Totino e alle ore 18.00 con i protagonisti della serie Màkari, Ester Pantano e Domenico Centamore. Via dei Corti è realizzato dalle associazioni Gravina Arte e No_Name, con il patrocinio del Comune di Gravina di Catania. “VENTI DI GUSTO”. LA PRIMA EDIZIONE DI UN EVENTO CREATO PER FARE RETE TRA CIBO ED OSPITALITA’5/23/2022 Di Gianmaria TeseiScrivi qualcosa su di te. Non c'è bisogno di essere fantasiosi, basta una panoramica. Si è svolta con grande coinvolgimento dei partecipanti la prima edizione di “Venti di Gusto”, manifestazione tenutasi nella splendida location del ristorante “Grecale”, con il contorno del fulgido paesaggio di Punta Faro (Messina) a riflettere la volontà di Sicilia da Gustare (magazine e tanto altro, con l’indispensabile guida ai ristoranti di Sicilia a cura di Carmelo Pagano) di valorizzare “i sapori e l’accoglienza” della meravigliosa Sicilia.
Ad appassionare i convenuti, addetti ai lavori di grande rilievo e stampa, in questo evento che mira a far interfacciare con maggior forza, creando una rete solida efficace ed efficiente, gli attori dell’eno-gastronomia e dell’accoglienza siciliana, sono state approntate ben 28 postazioni di assaggio, con il contributo attivo di 20 Chef e Maestri Pasticceri ai tavoli di degustazione, 10 Maestri Pizzaioli di Casa Sanremo, 3 Ambasciatori del gusto, 30 cantine da tutta la Sicilia, più di 20 produttori (cioccolato, farine, birra, olio, formaggio, ecc.) , con inoltre i prodotti di un interessante Sushi Corner. Molto apprezzate sono state anche le tre Masterclass Light incentrate sui seguenti temi: degustazione di pregevoli grappe con abbinamento di cioccolato e sigari; mixology, con gli accostamenti tra cocktail e piatti da ristorante; i segreti per riconoscere e abbinare l’oio extravergine d’oliva. Sono emerse, nel corso della giornata (dalle 10,00 alle 17,00), con grande evidenza le piacevolezze e le eccellenze proprie di ogni zona della Sicilia, generando un cammino di degustazioni da cui sono promanate le note eleganti e potenti della cultura del food and beverage di quel grande universo di sapori e piaceri che è la Trinacria. A concludere la manifestazione una cena esclusiva, con la presenza anche di amanti del buon cibo e del buon bere che hanno acquistato i biglietti ( del costo dei sessanta euro), regalandosi una serata unica, con lo chef stellato Accursio Craparo ( di “Accursio “ristorante di Modica )ad essere la guest star della serata contraddistinta dalle pregevolezze enogastronomiche presentate in 10 punti degustazione di alta cucina e pasticceria, nei Pizza Corner con i Maestri Pizzaioli di Casa Sanremo, nel Sushi Corner, nelle postazioni delle 10 cantine da tutta la Sicilia, con inoltre una degustazione di grappa con abbinamento sigari ed una di cioccolato( ancora una volta il supporto di Zanussi Professional ha sostenuto e sostiene la crew di Sicilia da Gustare nelle manifestazioni che crea ed organizza). Sicilia da Gustare vede nel suo brillante editore (a breve sarà edita la nuova guida dei ristoranti con interessanti novità e la seconda edizione di un libro di ricette di ieri e di oggi), Carmelo Pagano, un grande sostenitore della sicilianità del gusto tanto da avere desiderato con grande vigore di organizzare questo evento, affermando come egli abbia voluto mettere in contatto i protagonisti del settore enogastronomico connettendo i produttori con gli utilizzatori, dagli chef ai ristoratori. In questa manifestazione, ha aggiunto Pagano, si è voluto far rilevare uno spaccato di quanto la Sicilia offra non solo come paesaggio ma anche come esperienza a tavola, dai piatti e le bevande più classiche, come la caponata, la pasta con le sarde ed i vini tradizionali siciliani ai prodotti del gusto più innovativi, sempre targati Sicilia. Sicilia che dona, come sostenuto da Pagano, racconti intensi e millenari di arte e cultura che hanno fatto da sostrato alla grande creatività del bere e del mangiare dell’isola, dando vita proprio a nuove realtà culturali. Spesso, ha affermato l’editore, noi siciliani diamo per scontate le bellezze artistiche e paesaggistiche che ci attorniano (lo stesso vale anche per il food and beverage), mentre chi viene da fuori, quando messo nella condizione di approcciarsi a tutto ciò, riesce a percepire e comprendere la profondità dei valori siciliani che affondano le loro radici nelle tradizioni multiculturali dei territori siculi. Il fine di “Venti di Gusto”, nell’intento del suo creatore, è proprio tradurre tutto il portato di valori che la storia della Sicilia ha riversato nell’arte del mangiare e del bere, elevando essa stessa a valore assoluto coglibile da tutti, grazie alla creazione di una rete solida che coinvolga tutti gli attori del settore. E proprio a tal fine, ha asserito Pagano, l’evento è stato realizzato per gli addetti ai lavori e non per il pubblico (esclusa la splendida cena) che in seguito sarà coinvolto, in quanto terminale di una filiera del gusto unica quale quella dell’isola di Pirandello. Sicilia da Gustare da 10 anni si è fatta vessillo e promotrice della cultura enogastronomica siciliana, coinvolgendo anche operatori provenienti dall’estero (presenti alcuni maltesi) per fare approfondire il grado di conoscenza delle tradizioni, anche all’insegna del confronto con chi viene da altre realtà, orchestrando eventi che, come questo, abbiano siti che trasmettano la beltà della sicilianità del bere e del mangiare. Come proprio nel caso del ristorante “Grecale “, sorto nel 2014, di Francesco Rella e Fabrizio Natoli, con quest’ultimo che ha ribadito l’importanza di un evento come Venti di Gusto, sposando appieno l’idea di Pagano di creare una sinergica collaborazione tra produttori e ristoratori, in modo da riuscire a dare il meglio, ognuno con le proprie competenze e qualità che per i ristoratori, ad esempio, sono anche quelle, come sostenuto dallo stesso Natoli, di offrire un bel posto, un buon prodotto ed un buon servizio, premesse importanti per un bel successo in questo ambito. Foto: Riccardo Marino Di Gianmaria TeseiSi è tenuta il 14 maggio, presso la cantina Terra Costantino, la prima edizione etnea de “ Il Sabato del Vignaiolo”, evento FIVI ( Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti) contraddistinto dalla presenza di un nutrito insieme di giornalisti, buyers, e winelovers che hanno goduto appieno dell’assaporare il nettare d’uva proposto nei banchi d’assaggio dalle quattrodici cantine presenti che si sono descritte anche in una zona di interazione con i partecipanti, mentre musiche gradevoli accompagnavano anche le degustazioni dei presidi Slow Food, tra cui anche panini gourmet e tanto altro.
Andrea Annino delegato FIVI della Sicilia orientale ha illustrato come si tenessero in contemporanea, in tutta Italia, diciotto eventi con un format abbastanza simile ed un margine operativo di particolarizzazione di ogni manifestazione atto a valorizzare il rapporto con il territorio e le sue peculiarità. Il concetto di fondo della giornata, ha aggiunto Annino, è dato dall’ambientazione in vigna ribadendo la centralità del ciclo produttivo svolto dal vignaiolo. E ciò promana anche dal logo dell’associazione, con al centro un vignaiolo, denominato Ampelio (dal greco “ampelos”, ossia vite), che tiene sulla testa un cesto di uva proveniente dalla “sua” vite, perché egli si fida della e confida nella qualità del suo prodotto che segue dal principio alla fine della filiera, tanto da avere come sua ombra una bottiglia che rappresenta la destinazione del suo sforzo produttivo. E proprio il termine “indipendenti”, ha sostenuto Annino, vuol significare che il vignaiolo si occupa di tutti i passaggi: dalla vite all’etichettatura, con la dicitura dell’integralmente prodotto ed imbottigliato dal vignaiolo stesso. Annino ha raccontato come questo evento non si possa assimilare alle grandi manifestazioni come il Vinitaly o similia, ma come esso sia legato ad una nicchia di consumatori, in grande espansione, e di produttori ( sono circa 1400, e sempre in crescita anch’essi, in tutta Italia, con una prevalenza al Centro ed al Nord della nostra penisola) che condividono ( come asseverato dallo stesso ospite Fabio Costantino, che parla non di competitori ma di colleghi che cooperano) dei valori come quelli su rappresentati, tra cui la grande attenzione alla qualità ed al territorio, valori che FIVI promuove , costituendo per i vignaioli aderenti una sorta di sindacato o di Coldiretti del piccolo imprenditore vinicolo. FIVI si propone, come enucleato da Annino, proprio di supportare il piccolo vignaiolo che magari, ad esempio, non dispone di un ufficio proprio per il disbrigo di mansioni burocratiche, spesso molto impegnative, sapendo che coloro che producono secondo i precetti suddetti non hanno lo stesso peso decisionale nel mondo vitivinicolo dei grandi produttori (dove i provvedimenti e le disposizioni vengono fatte tenendo ben in conto le quantità prodotte). Ritornando sugli elementi fondanti dell’organizzazione, lo stesso delegato FIVI della Sicilia orientale ha affermato come la presenza di Slow food, pur non essendo dovuta ad un legame diretto con questa importante associazione internazionale, sia testimone di un’affinità di valori legati al rispetto ed all’esaltazione dei contesti locali e della custodia del paesaggio. Concetto ribadito anche da Anastasia De Luca, fiduciario di Slow Food che ha evidenziato la comune filosofia del rispetto della filiera e del consumatore finale, espressa in questa manifestazione anche nello spazio food con i presidi dell’associazione, con la cicerchia dell’azienda Valle del Dirillo , la cipolla di Giarratana dell’Azienda La Collina degli Iblei, le antiche mele dell'Etna della Cooperativa Agricola Zaufanah, il piacentino ennese dell’Azienda Agricola Tenuta Bubudello ed un dolce unico al mondo , ossia la Cuddrireddra di Delia dell'Azienda La Cuddrireddra Alaimo ( unico produttore al mondo), ossia una coroncina, una sorta di anello che veniva dato come pegno d’amore ed anche matrimoniale alle castellane ( fu creato durante i Vespri Siciliani del 1282-1302 )che vivevano nella fortezza medievale di Delia ( in provincia di Caltanissetta)e, con il tempo, venne omaggiata a tutte le donzelle come manifestazione di legame di cuore con loro. La sua scala gustativa, procede, nel suo essere fritto nell’olio extravergine d’oliva, dalla cannella all’arancia ed ai chiodi di garofano, regalando una tipicità siciliana unica. Anche Carlo Scollo, vice delegato FIVI, si è pronunciato sull’importanza di questi aspetti asserendo come in Sicilia si miri a realizzare una manifestazione come quella di Piacenza, affermando come la filosofia della qualità, poggiata sulla totale aderenza alla custodia delle particolarità territoriali e dei terreni, trovi un non lieve ostacolo nei colossi del vino che, per raggiungere un sempre maggiore volume di clienti, tendono ad abbassare i prezzi, non sempre assicurando la dovuta qualità del vino, cosa che invece rappresenta un obiettivo fondamentale di FIVI. |
AutoreCarlotta Bonadonna Archivi
Marzo 2023
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