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Nuovi artisti e
personalità

Rubrica dedicata ai nuovi artisti e professionisti dello spettacolo.Nasce con l'idea di far conoscere nuovi talenti e addetti ai lavori che meritano di essere letti.
Chi fosse interessato alla pubblicazione di un mio articolo sulla vostra storia e far parte di questo spazio può contattarmi: carlottabonadonnac@gmail.com

Intervista a Federica Belli, la giovane vincitrice del primo Talent Show internazionale sul mondo della fotografia: Master of Photography firmato Sky Arts production Hub

7/29/2018

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​Oggi si discute tanto sulla mancanza di giovani talentuosi, con un bagaglio di valori importanti, equipaggiati di interessi e passioni. Non facciamo che leggere notizie di bullismo, violenze e di una generazione sempre più social, avente come modelli referenti sbagliati e di irrisorio contenuto.
In questo panorama a dir poco irridente esistono però delle eccezioni, e per fortuna non sono poche, che spiccano per tutt’altre caratteristiche e qualità.

Ciò che dovrebbe essere consuetudine diventa notizia e l’insolito al contrario normalità, con queste premesse vorrei parlarvi nella mia rubrica “Nuovi talenti e personalità dello spettacolo” di Federica Belli, promettente e giovane fotografa italiana di soli 19 anni, vincitrice di “Master of Photography”, da poco concluso.

Si tratta del primo talent show europeo sul mondo della fotografia firmato Sky Arts
Production Hub, il nuovo polo di produzione europeo dedicato alla creazione di programmi sull’arte e di contenuti artistici culturali rivolti ai 21 milioni di abbonati in Italia, Germania, Austria, Irlanda e Regno Unito, con la produzione esecutiva di B/ARTS. Una produzione originale e di alto livello che è giunta alla terza stagione, iniziata il 29 maggio si è conclusa dopo 8 episodi il 17 luglio.  Il programma è stato trasmesso su Sky Arte HD (canali 120 e 400) e Sky Uno, in contemporanea in 5 Paesi (Italia, Regno Unito, Irlanda, Germania e Austria).

Fieri della vittoria di Federica, che ha conquistato il podio in una competizione internazionale in cui hanno partecipato ragazzi provenienti da diversi Paesi Europei. I 10 concorrenti, selezionati tra fotografi professionisti e amatoriali di differenti nazionalità, sono stati Paolo Barretta (Italia), Federica Belli (Italia), Wayne Crichlow (Regno Unito), Nora Kabli (Francia), Alex Liverani (Italia), Susanne Middelberg (Germania), Monika Milewska (Polonia), Danyelle Rolla (Regno Unito), Flint Stelter (Germania), Marietta Varga (Ungheria).

Tutti hanno avuto la possibilità di dimostrare le proprie competenze artistiche e tecniche attraverso delle sfide che si sono tenute in diverse location europee tra le quali Roma, Napoli, Monaco, Berlino, supportati dal confronto con i più grandi fotografi del mondo e con l’obiettivo di conquistare il titolo di miglior talento europeo della fotografia e un premio di 100.000 euro, il più alto al mondo per un concorso.
​

Nomi d’eccezione hanno fatto parte della giuria, dando prestigio al programma, oltre Oliviero Toscani, arrivato alla sua terza edizione, presenti due nuovi giudici: Mark Sealy, curatore e presidente dell'associazione Autograph ABP, ed Elisabeth Biondi, storica visual editor del New Yorker e curatrice indipendente. In ogni puntata si sono alternati maestri della fotografia di fama internazionale tra i quali Sebastião Salgado, Franco Pagetti, Tomas Van Houtryve, Christopher Morris, Jessica Dimmock, Joachim Ladefoged, Flora Borsi, Gary Knight.
 
Questa prestigiosa giuria ha quindi dichiarato vincitrice la giovane e forte Federica Belli, giunta in finale con Alex Liverani (IT) e Wayne Crichlow (UK). Tutti e tre, nell’ultima puntata si sono dovuti confrontare con il reportage, cercando di raccontare la grande crisi dei rifugiati che sta colpendo tutta l'area del Mediterraneo. I fotografi, attraverso i loro scatti, hanno immortalato i diversi aspetti dei problemi dei rifugiati che il Vecchio Continente sta affrontando e come trovare una soluzione attraverso le arti e lo sport. Ciascun concorrente è stato inviato in una delle tre sedi assegnate in modo casuale: Total Brutal a Berlino, La piccola orchestra di Tor Pignattara a Roma e il Tigers Football Club a Barnsley, Regno Unito.
 
 
Credo che ora sia il momento di conoscere meglio la nostra vincitrice e capire da dove derivi la sua grande arte e capacità di riprendere la realtà.
 
Con grande piacere ho intervistato Federica Belli, proveniente da Millesimo, che con entusiasmo si è prestata al dialogo.
 
Federica intanto vorrei complimentarmi con te per aver vinto un concorso internazionale avendo solo 19 anni e meno esperienza di molti altri.  Hai fatto onore all’Italia e hai dimostrato grande carattere.
E’ stata un’esperienza dura e pesante? Come hai vissuto l’avventura?
 
E’ stata una bella sfida, vissuta benissimo, non l’ho vissuta con pesantezza, un’esperienza importante.
 
Come sei arrivata al programma?
Conosco il programma già dalle prime edizioni, seguendo alcune puntate anni fa, ho scoperto casualmente di potermi iscrivere però alla seconda edizione ero ancora minorenne e non potendo partecipare ho provato l’anno successivo e ci sono riuscita.
 
Quali sono secondo te i tuoi punti di forza che ti hanno portata alla vittoria del programma? Che ti contraddistinguono e ti hanno fatto emergere dal resto del gruppo?
 
Sinceramente sono molto umile ed è difficile rispondere a questa domanda, però posso dirti che punto molto sulla mia capacità di ascoltare le persone, mi piace conoscere la gente che devo fotografare, questo prima di tutto, cerco storie che sono interessanti, voglio raccontare vite; a volte l’obiettivo va oltre l’estetica, andare al di là delle superficialità, cercare di raccontare storie, trovare unicità in ogni persona, cerco di combinare l’estetica con il vissuto del soggetto fotografato. Voglio rendere unico anche il “semplice” ragazzo che attraversa la strada,
 
Cosa ami fotografare di più? Da dove arriva la tua passione? Come nasci come fotografa?
Sono 10 anni che mi occupo di fotografia, ero molto piccola. La mia passione è nata perché avevo bisogno di esprimermi oltre la parola, amo scrivere e sin da piccola sentivo l’esigenza di parlare attraverso l’arte. Ho sperimentato molto da piccolina. Il bisogno di dare sfogo ai miei pensieri mi ha portato alla fotografia.
Un giorno ho trovato una semplice macchina fotografica compatta in casa dei miei genitori e l’ho portata a fare un giro per i campi intorno casa, vivo circondata dalla natura, ho fotografato inizialmente fili d’erba e coccinelle, la natura… ed è partito tutto da lì. Il passaggio ai ritratti è stato casuale perché sono molto timida, facendo un ritratto a mia cugina e guardandola negli occhi attraverso l’obiettivo ci sono riuscita, quindi ho capito che tramite l’obiettivo potevo farcela, potevo superare la mia timidezza. Pensavo fosse una cosa difficile per il mio essere riservato.
Tramite la fotografia ho superato i miei limiti. Ora ci riesco come una persona normale
 
 Hai frequentato dei corsi di fotografia prima di arrivare al concorso? Ti sei perfezionata con delle scuole?
Nessuna scuola di fotografia, nessun corso, ho imparato tutto con le istruzioni della macchina fotografica e poi ho scoperto un mini corso del mio liceo, l’ho fatto. Sono sempre stata un’autodidatta e sempre in versione “casalinga”.
 
Master of  Photography è stata la tua prima esperienza televisiva?
Si, è stato il primo approccio con la televisione, per me è stata una casa, una famiglia, mi sentivo a mio agio, una bella squadra, ci siamo divertiti e abbiamo lavorato bene insieme, ho vissuto una specie di ritiro spirituale, una buona energia.
 
Avete affrontato diverse prove in diversi Paesi e città. Quale è stata la prova più stimolante e che ti è piaciuta di più? e quella che ti ha preoccupata di più e più difficile?
 
Tutte difficili in modo diverso. La prima più complicata perché ero molto agitata, vedevo tutti più esperti ed io mi sentivo la giovincella del gruppo. Era tutto nuovo, le aspettative erano alte, non sapevano cosa aspettarci; la seconda è stata difficile perchè era in studio e non sono fotografa di studio, per cui mettermi alla prova con le luci è stato forte, giocare con luci artificiali e non naturali è stata una bella sfida e complessa; la terza in Trentino con la neve è stata molto stimolante, ho deciso di utilizzare uno specchio, che in realtà ho dimenticato ed ho chiesto in prestito all’hotel dove eravamo, non potevamo portare nulla da casa.
 
Quindi grande ingegno e spirito d’iniziativa?
 
In realtà un lampo di genio dell’ultimo minuto, un gesto di gentilezza, era la prima volta che fotografavo un paesaggio, un sentirmi a casa con un oggetto famigliare. Dopo la terza, tutte le prove sono state tutte molto stimolanti: la storia del ragazzo transgender, che ho trovato un giovane molto forte e con spirito d’iniziativa, vivere bene la propria storia è un conto ma farsi forza e condividerla con gli altri è un gesto forte ed impegnativo.  Mi ha molto colpita anche la prova con lo strongman. La puntata di ritorno a casa è stata molto bella…. Era di ritorno a casa… quindi piacevolissima per forza…
 
 Hai da poco iniziato uno stage con Oliviero Toscani, ti senti emozionata a percorrere questa nuova esperienza? Preoccupata? Sei pronta?
 
No, al contrario sono molto entusiasta, un’esperienza per crescere e imparare, pronta non impaurita.
 
Ti ha cambiata questa esperienza? Pensi che ti cambierà? Hai progetti per il futuro?
 
Progetti sempre in divenire, vedrò con succederà con lo stage. Mi piacerebbe viaggiare per conoscere il mondo da un altro punto di vista.
 
Da grande vorrai fare la fotografa?
 
Mi piacerebbe molto fare la fotografa, nonostante le difficoltà come in tutti i lavori.
 
Ti vedi nel mondo dell’arte vorresti trasformare la passione in professione?
Si, vedrò dove mi porterà la vita, ci proverò…
 
Il rapporto con il resto dei ragazzi e squadra?
Clima familiare perfetto, ci siamo conosciuti ed uniti, una famiglia.
 
La città e location dove ti sei trovata meglio durante le prove?
Roma, città magnifica con persone meravigliose. Roma è bella ed è uno scenario stupendo per fare foto.
 
Grazie mille Federica ed in bocca al lupo per il futuro.
 
Dopo aver concluso l’intervista ho fatto i miei complimenti a Federica, credo che la sua arma vincente sia proprio la sua personalità e carisma considerando la sua età ed il fatto che si sia confrontata con Oliviero Toscani e grandi nomi della fotografia internazionale. Grande professionalità e sensibilità per la realtà che la circonda, caratteristiche fondamentali per un fotografo di successo.
 

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    Carlotta Bonadonna

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