Attualmente i biopic sulle storie dei grandi cantanti, i film musicali, storie che parlano di canzoni e basate sui momenti importanti di artisti che hanno segnato la storia della musica internazionale piacciono sempre di più al pubblico e agli appassionati del genere. La musica appare quindi un ottimo elemento che si lega alla sceneggiatura cinematografica. Da qualche ora è stato annunciato l'attore che interpreterà il famoso David Bowie, nel prossimo film che racconterà la storia di questa icona internazionale della musica pop e rock. Il nome prescelto è quello di Johnny Flynn, attore e cantante di origini sudafricane ma naturalizzato britannico. Il film si chiamerà Stardust, ci racconterà la vita del Duca Bianco e tenterà di farci rivivere forti emozioni attraverso la sua musica.
Il biopic ripercorrerà il primo viaggio negli Stati Uniti di David Bowie nel 1971 e la nascita del personaggio di Ziggy. Nel cast sarà presente Marc Marone nei panni dell'agente del cantante inglese e Jenna Malone, che sarà "Angie" la prima moglie di Bowie. Dopo il successo di "Bohemian Rhapsody", sembra che il mercato cinematografico si stia aprendo sempre di più verso questo genere di film. In Italia è da poco uscito al cinema come evento speciale "Io sono Mia" film sulla vita di Mia Martini che sarà trasmesso anche su Ra1 a breve. Il 14 febbraio invece un altro film musicale debutterà nelle sale: "Un'Avventura", storia sentimentale che ripercorrerà le più belle canzoni d'amore di Battisti e Mogol. Per vedere "Stardust" dovremmo aspettare ancora molti mesi, non si hanno notizie sulla data di uscita del film. Confermato il regista Gabriel Range. Sicuramente un'opera molto attesa da parte degli appassionati e amanti di David Bowie. Speriamo che il film renda onore ad uno dei più importanti artisti del panorama musicale internazionale. Il Duca Bianco non era solo un cantautore, era un attore, un musicista e un pittore. Un artista camaleontico che ha saputo dettare stili e mode non solo musicali. Una figura estroversa e complessa creatore di diversi alter ego tra cui Ziggi Stardust.
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Canti e musiche della tradizione siciliana, calabrese e persiana, uniti per dare vita al progetto musicale Sangumit, saranno i protagonisti del concerto che si svolgerà giovedì 10 gennaio a Catania da Zo centro culture contemporanee, inserito all’interno della rassegna Raizes World Music Fest.
Raizes, manifestazione organizzata e prodotta dall’associazione culturale Darshan e da Zo, è una rassegna di world music in cui elementi di musica popolare e tradizionale si contaminano con "tutta la musica del mondo", intesa come un tessuto continuo di esperienze correlate e componibili. La manifestazione vuole diffondere la conoscenza delle culture musicali e per questo cerca di "dar voce" ai popoli e alle loro culture, evidenziando il loro patrimonio culturale. Tarantelle, strine e serenate sono la parte centrale del concerto, che si sviluppa principalmente tra canti e musiche calabresi, siciliane e persiane. Musiche sopravvissute, capaci di rigenerarsi, che hanno attraversato uomini e tempo per essere pienamente contemporanee. I suoni di zampogna e tamburello, chitarra battente e scacciapensieri, setar e tombak, di friscaletti e lira sono affidati a Maurizio Cuzzocrea, Enrico Grassi Bertazzi e Franco Barbanera, impreziositi dalla presenza dell’iraniano Karim Alishahi, e la partecipazione straordinaria di Faisal Taher alla voce. Faisal Taher, nato in Palestina si è trasferito in Italia nel 1986, è attualmente voce solista dei Dounia. Dall’ ’88 al ’95 è stato voce solista dei Kunsertu ed ha collaborato con Paolo Fresu, Trancendental, Dissoi Logoi, Al Qantarah, Tri Muzike, Canto Discanto, Roy Paci. Ha partecipato alle registrazioni di varie colonne sonore per cinema e televisione, tra cui “Il bagno turco”; “La piovra 8 e 9 ”, “Ecco fatto”, “L’amante perduto”, “L’amore di Marja” e ha partecipato come cantante a parecchi allestimenti teatrali, tra cui “Giulio Cesare” di W. Shakespeare, “Che farai Fra Jacopone” di Ninni Bruschetta. “Sangumit”, concepito come il nucleo di un’orchestra delle migrazioni e risposta artistica e culturale alle tensioni che si vivono nella società in relazione ai difficili percorsi di integrazione, è una produzione dell’associazione AreaSud che da anni è impegnata nella produzione e valorizzazione di musiche e culture tradizionali. Il sipario del Teatro Antico di Taormina apre al nuovo anno con il concerto “New Year’s Celebration Concert” delle Ladies. Grande successo e continui applausi da parte del pubblico presente, tra i tanti anche moltissimi turisti entusiasti per la particolare esibizione che ha arricchito con un sound jazz e soul in un’atmosfera di festa, il sito storico. Con una matinée, nella meravigliosa cavea del teatro più emozionante del mondo, in un’atmosfera magica per il concerto organizzato dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia e dal Parco Archeologico Naxos-Taormina in collaborazione con la società Aditus, le Ladies hanno entusiasmato continuamente tutti i presenti. Da un’idea di Fabio Lannino e con gli arrangiamenti di Vito Giordano per la Fondazione the Brass Group, le protagoniste del nuovo progetto musicale, sono cinque grandi personaggi della musica declinata al femminile, ognuna con una sua personalità esecutiva ed interpretativa. Sono salite sul palco, facendo sognare il pubblico presente grazie ad un racconto tutto musicale in chiave swing, Flora Faja, Anna Bonomolo, Alessandra Mirabella, Lucy Garsia e Carmen Avellone. Loro, le Ladies, cinque Donne, con una storia artistica lunga e densa di importanti esperienze in ambito jazz e soul, con qualche sconfinamento in ambiti country e pop. Cinque Artiste che si stimano ed hanno aderito ad un’idea divertente e stimolante, quella di cantare le proprie Christmas songs preferite insieme, interpretando un repertorio ben bilanciato tra gli immancabili “must” natalizi ed alcune perle dei più grandi musicisti del jazz, con il comune denominatore dello spirito di festa. Le Ladies sono state accompagnate sul palco dai Maestri docenti della Fondazione The Brass Group e da un coro di circa 20 cantanti selezionati tra la Scuola Popolare di Musica del Brass ed il Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo: Vito Giordano, arrangiatore direttore musicale e tromba solista, Diego Spitaleri al pianoforte, Fabio Lannino al contrabasso e Basso elettrico, Sebastiano Alioto alla batteria, Giuseppe Preiti alle tastiere. Vasto il programma musicale presentato tra le cui anche Santa Baby, Imagine, Jingle Bells, Christmas time is here, Santa Claus is coming to town, Have yourself a little Christmas, Joyful Joyful e tante altre ancora per rivivere un’atmosfera ricca di suoni armonici in cui la musica è protagonista assoluta con brani divertenti e ricchi di virtuosismi vocali, acquistando un groove e nuovi colori di pezzi intramontabili grazie all’interpretazione delle Ladies.Sull’iniziativa interviene Fabio Lannino che è anche produttore dello spettacolo “Ero convinto del successo di questo progetto perchè ciascuna delle Ladies ha un seguito di pubblico notevole. Sentirle cantare al Teatro Antico di Taormina insieme è stato davvero emozionante, un evento speciale che spiega la tanta presenza di pubblico e di successo”. “Non è stato facile mettere insieme stars dalle personalità così forti - dichiara Vito Giordano - come quelle delle Ladies. Ho scelto un repertorio in equilibrio fra tradizione e modernità, assecondando le diverse inclinazioni, dal jazz al soul, e poi ho ideato arrangiamenti che fondassero i diversi timbri, mantenendone le singole individualità”. Il concerto è stato organizzato in collaborazione con la Regione Sicilia, Assessorato Turismo Sport e Spettacolo e Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana e Comune di Taormina. CATANIA – Continuano gli appuntamenti di “Zampognarea. Il mondo delle zampogne tra uomini e suoni”, progetto itinerante di conoscenza e diffusione del patrimonio musicale tradizionale, realizzato dalle associazioni Darshan e Areasud, con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, dell’Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana e dell’Assessorato alla cultura del comune di Catania.
Venerdì 28 dicembre alle ore 19.00 presso la Chiesa S.M. dell’Aiuto a Catania avrà luogo il concerto “Di zampogne, partenze e poesia” del polistrumentista Giulio Bianco. “Di zampogne, partenze e poesia”, disco d'esordio di Giulio Bianco, prodotto dal Canzoniere Grecanico Salentino con il sostegno di Puglia Sounds Record 2018, è un concentrato di racconti musicali, in cui la “voce narrante” è quella della zampogna italiana, che dà vita ad una musica immaginifica, epica ed a tratti pastorale in cui la pizzica pizzica e la musica tradizionale salentina si fondono alla musica elettronica e alla scrittura per orchestra. È un lavoro in cui si usa l’antico per raccontare il presente, come avviene d’altronde oggi con la musica di riproposta, frutto del percorso personale dell’autore di rivalutazione musicale e sociologica di uno strumento da sempre considerato povero e limitato, che in questo disco viene invece valorizzato ed esaltato, ora dialogando con l’elettronica, ora avvolto dagli archi dell’orchestra classica. Il linguaggio tradizionale è da sempre legato a doppio filo agli strumenti che i musicisti avevano a disposizione in un determinato periodo storico in una determinata area, ed è naturale che questo si evolva e muti con l’arrivo di nuove tecnologie, i cambiamenti del tessuto sociale, la perdita di alcune funzioni. In particolare la ricerca si è focalizzata sull’ uso di loop e campioni elettronici nella costruzione di brani dal suono tradizionale, sul loro accostamento al linguaggio della zampogna e sulla loro utilità in una concezione di arrangiamento moderna in cui si lavora sulla suddivisione delle frequenze sonore. Il concerto live è un’esperienza molto intensa, evocativa e tridimensionale in cui la musica scorre di pari passo alle immagini proiettate alle spalle degli artisti, è un viaggio in cui poesia e prosa (si utilizzano sequenze elettroniche) indirizzano l’ascoltatore verso temi affrontati dall’autore nella scrittura dei brani, pur lasciandolo libero di immaginare ed intraprendere il proprio viaggio in modo soggettivo. Il 25 Maggio 1978 Vasco Rossi debuttava con il suo promo album "Ma cosa vuoi che sia una canzone". Una prima volta che è diventata un'incredibile carriera discografica fatta di successi e canzoni che hanno segnato intere generazioni. Il cantautore di Zocca, rocker italiano per antonomasia ha influenzato e rappresentato a partire dalla fine degli anni'70 quella parte di pubblico che voleva ribellarsi, rivoluzionare se stessi e il mondo circostante, quella fetta di giovani che sentivano di vivere fuori dagli schemi, anticonformisti e provocatori. Il Blasco, in un periodo di grandi cantautori italiani, dove la raffinatezza della parola, i poeti e l'identità cantautorale si distinguevano nel panorama musicale italiano, irrompeva con la sua irriverenza, arte provocatoria e folle sfacciataggine. Proprio il titolo di questo album sembra non essere stato apprezzato dalle case discografiche, ma il mito di Vasco è nato in quel momento ed oggi dopo 40 anni uscirà il 7 dicembre una versione speciale dello storico disco di debutto del cantante e il 18 sarà presentata il videoclip del primo singolo «Jenny è pazza»
Una riedizione dell’album "Ma cosa vuoi che sia una canzone" con tutte le canzoni rimasterizzate e arricchite da contenuti speciali. Dopo un salto di 40 anni riascoltare questi brani metterà in risalto come certe storie siano sempre attuali e vive. Per la prima volta, a dicembre, sarà inoltre online il videoclip del primo singolo dell'album «Jenny è pazza» regia di Arturo Bertusi. Il video è realizzato in motion graphic ed i disegni sono di Rosanna Mezzanotte. Il progetto nasce dal fatto di non dare un'identità reale, umana a Jenny, di lasciarla come un'idea come la rappresentazione di un malessere esistenziale e dell'emarginazione sociale dovuta alla paura del diverso. Pregiudizi e discriminazione per la prima volta in un brano scritto quarant'anni fa, raccontati attraverso il disagio e la storia di una donna in cui quasi tutti prima o poi nella vita si sono identificati. In ognuno di noi c'è una parte di "Jenny" Due mostri sacri della musica italiana si uniscono, anzi direi due icone uniche e irripetibili del nostro panorama musicale si ritrovano virtualmente insieme. Mina canta Battisti, non è la prima volta che la tigre di Cremona onora e celebra il poeta milanese, scomparso 2o anni fa, con un'interpretazione sublime e celestiale di pezzi impressi nell'immaginario collettivo di diverse generazioni. E' uscito il 3o novembre l'album "Paradiso" (Lucio Battisti Songbook). La cantante spiega che non c'è titolo più appropriato "Per un'interprete cantare le canzoni di Lucio è un'esperienza celestiale". I due grandi artisti si sono esibiti per la prima e unica volta insieme nel 1972, creando un connubio magico e apparentemente dissonante, due personaggi infatti dalla presenza scenica diversa e caratteri scostanti ma dal carisma irraggiungibile.
Mina è sublime e disinibita, irriverente e potente in ogni rivisitazione. Gorgheggi, espressioni vocali, risate e sussulti armonici che esaltano una Mina ancora più divina di quello che è già. Un album da brividi, include interpretazioni già edite della cantante, dei più famosi brani del duo Battisti-Mogol, con l'aggiunta di due canzoni mai registrate prima: “Vento nel vento”, arrangiata da Rocco Tanica, e “Il tempo di morire”, arrangiata da Massimiliano Pani; inoltre sono presenti alcune rarità: cinque canzoni di Battisti cantate in spagnolo e una in francese. Tutte le tracce sono state riversate in digitale dai nastri originali, restaurate, rimasterizzate e rimixate da Celeste Frigo, con la supervisione di Mina, che ha curato l'intero progetto. Tra tutti scelgo per voi "Nessun dolore", la pelle d'oca ed un nodo alla gola sono inevitabili durante l'ascolto di questa versione. Forte, potente, incisivo e sfacciato; gli arrangiamenti alla chitarra dalla carica rock arrivano a scuotere animi e cuori, andando oltre una semplice esperienza di ascolto. La nuova versione non tradisce l'innovazione e la sperimentazione musicale della versione originale del grande Battisti. Il famoso falsetto "Nessun dolore" di Mina ricorda e rende onore alle capacità vocali del cantautore-poeta scomparso 20 anni fa. Mina un'interprete, mi spiace per le altre, irripetibile. Fabrizio Moro "portafortuna" per molti nuovi cantautori italiani, dopo Ultimo è la volta di Inigo10/4/2018 Dopo Ultimo che ha avuto il privilegio di aprire diversi tour di Fabrizio Moro e di duettare con lui in un famoso pezzo "L'Eternità", è la volta di Inigo. Il cantautore romano di San Basilio, fiero delle sue origini, sembra infatti portare fortuna ha molti giovani talenti che grazie a lui possono esibirsi e farsi conoscere durante i tour in giro per l'italia. Ultimo somigliante fisicamente e per indole a Moro deve sicuramente molto all'appoggio che il cantante gli ha sempre mostrato, provenienti dallo stesso quartiere della capitale, sembrano avere la stessa rabbia e voglia di farcela. Inigo è sicuramente diverso per stile e storia, anche lui ha avuto però l'onore di aprire alcune tappe del tour 2018 di Fabrizio Moro, regalandogli notorietà. Cantautore tra i più interessanti nel panorama del nuovo cantautorato italiano, Inigo estrae un nuovo singolo dal suo album Terzo disco d’esordio uscito a marzo scorso per Intebeat/Egea. Si tratta di La Tesi del coraggio, canzone che lo vede duettare con Andrea Mirò. Il testo de La Tesi del coraggio ha già ricevuto importanti riconoscimenti sia al Premio Lunezia che al Salone del Libro di Torino. “Ho scritto questa canzone” racconta Inigo “di getto la mattina di un giorno qualunque, ricordo che la sera prima ero stato al cinema a vedere Le leggi del desiderio di Silvio Muccino, credo che in qualche modo quel film mi abbia fornito un input… poi è arrivata Andrea Mirò che scegliendo di cantarla con me ha fatto un regalo enorme sia a me che alla canzone.” Inigo, all’anagrafe Inigo Giancaspro, è un cantautore pugliese diplomato al C.E.T. di Mogolcome autore e compositore. E´il 2008 quando dà vita al progetto Inigo & Grigiolimpido con il quale pubblica due album: l’omonimo Inigo & Grigiolimpido” per Ema Records nel 2009 e ControindiCanzoni con Interbeat nel 2013. Il progetto con i Grigiolimpido si conclude nel 2014 con la pubblicazione del singolo L’almanacco dei mondiali. Marzo 2018 è il mese che le vede debuttare con un album da solista, disco in cui ironizza sin dal titolo: Terzo Disco D’esordio. Il progetto contiene dieci tracce, tra cui i singoli usciti in precedenza, e una collaborazione con Andrea Mirò. Sempre nel mese di marzo parte il Terzo Disco d’esordio LIVE 2018, 10 le date in programma in giro per il Sud Italia alle quali si aggiunge un triplo Opening Act in Puglia del Parole, rumori e anni Tour 2018 di Fabrizio Moro. Tra Festival e concerti, Inigo in questi anni ha condiviso il palco con artisti del calibro di Fabrizio Moro, Arisa, Simone Cristicchi, Riccardo Sinigallia, Cristina Donà, Dimartino, Wrongonyou, Chiara Civello e Simona Molinari. Vorrei sottolineare altri 2 cantautori che hanno avuto la possibilità di aprire il tour 2018 di Fabrizio Moro: Livio Livrea e Lellio Morra Entrambi hanno più volte ribadito il grande dono che il cantante romano ha fatto loro permettendogli di esibirsi durante i suoi concerti. L'umanità e la generosità di Moro, da sempre vicino alle giovani promesse è sicuramente ripagata da una stima reciproca. Soundcheck e inizio Tour "VascoNonStop" live 2018 da Lignano Sabbiadoro. Tutte le novità e tappe.5/27/2018 L'innarestabile Vasco Rossi, il rocker più famoso e popolare del nostro Paese unisce ancora dopo 40 anni di carriera generazioni e un pubblico di diverse età. Venerdì 25 a Lignano Sabbiadoro si è tenuto il concerto Soundcheck, le prove generali, alla queli sono stati presenti vari fan club. Lo stadio "Teghil" ha aperto le porte a tutti gli affezionati del cantante. Il concerto come sempre ha regalato grandi emozioni e un Vasco che si è dato al suo pubblico senza nessuna sbavatura o scivolata. Il soundcheck è stato anche il battesimo per il nuovo bassista, Andrea Torresani, che improvvisamente ha dovuto sostituire lo storico musicista Claudio Golinelli "Gallo" che da sempre accompagna Vasco e la sua band. Purtroppo a causa di un malore ha dovuto rinunciare al tour. Il nuovo bassista è stato sicuramente all'altezza. Debutto anche per Beatrice Antolini, la nuova corista e musicista del Blasco. Giovanissima, con una grinta ed energia da vendere. Accompagnerà la band alle percussioni, piano, chitarra e ovviamente come voce corista. Talentuosa e polistrumentista entra nella band dopo l'abbandono dal gruppo della storica cantante Clara Moroni. La scaletta del concerto metterà insieme il vecchio e nuovo Vasco. Come sempre non mancheranno i grandi e famosi cavalli di battaglia con i quali tutte le generazioni identificano il rocker. Ieri sera domenica 27 maggio si è aperto il tour con la "tappa 0" sempre da Lignano Sabbiadoro. La scaletta della prova generale di Lignano, pubblicata su Setlist.fm potrebbe essere anche quella dei concerti del “Vascononstop Live 2018”. Il concerto si è aperto con "Cosa succede in città" ed è proseguito con canzoni recenti come "Un mondo migliore" e "Come nelle favole" e grandi classici come "C'è chi dice no", "Gli spari sopra", "Rewind", "Vivere", "Sally" e "Siamo solo noi". lO spettacolo si è chiuso con "Vita spericolata", "Canzone" e "Albachiara". Il Blasco vi aspetta: venerdì, 01 giugno 2018 Torino sabato, 02 giugno 2018 Torino mercoledì, 06 giugno 2018 Padova giovedì, 07 giugno 2018 Padova lunedì, 11 giugno 2018 Roma martedì, 12 giugno 2018 Roma sabato, 16 giugno 2018 Bari domenica, 17 giugno 2018 Bari e giovedì, 21 giugno 2018 Messina nella nostra isola!!!. Ho avuto la fortuna di partecipare al Soundcheck, un concerto più intimo dove la potenza e il successo del nuovo tour 2018 è assicurato se non scontato. Per gli appassionati di Vasco buon divertimento e tante emozioni. “Lo Stato Sociale” sbarca in Spagna con il nuovo tour “No hablamos español”, toccando le più famose città della penisola. Dopo il successo di Sanremo 2018, dove la band ha ricevuto applausi e riconoscimenti da parte del pubblico, stampa e giuria tecnica, riuscendo a trasformare il teatro Ariston e la sala stampa in una festa di energia e buon umore, la loro forza travolgente conquista anche gli italiani all’estero e perchè no anche molti spagnoli…. “Una vita in vacanza”, canzone vincitrice al Festival è un vero e proprio inno a vivere con entusiasmo e autoironia nonostante le difficoltà della vita, le ingiustizie sociali e la mancanza di lavoro; “rianima” tutti, riuscendo a mettere d’accordo chi li critica, chi li considera scontati con chi li ama: il suo mettere di buon umore sembra essere contagioso e andare oltre le chiacchiere di qualsiasi tipo. Una canzone allegra, divertente che rimane impressa nella mente diventando un vero tormentone. Un ritmo scanzonato e leggero che nasconde dietro la sua frivolezza un messaggio molto più duro e pesante relativo alla precarietà della vita. Le tematiche sociali, lotta contro il sistema, ironia e sarcasmo sono presenti nei loro pezzi e riflettono lo stile del gruppo. Dalle sonorità pop con una forte carica elettronica, i cinque cantanti e musicisti bolognesi colpiscono per la loro semplicità e genuinità. Ragazzi della porta accanto che nonostante il successo conservano uno spirito “acqua e sapone”. Il loro tour spagnolo “No hablamos español” è iniziato l’8 aprile a Siviglia, passando per Valencia il 9 (aprile), a Barcellona il 10 (aprile), il 12 (aprile) a Madrid e si concluderà a Bilbao il 13 (aprile). L’organizzazione degli eventi è affidata a ItaliaES, agenzia di eventi e spettacoli in tutta la penisola. Per info sull’ultima data di domani: italiaEs In questo mood di autoironia si apre il viaggio per la Spagna, il gruppo infatti in un piacevole incontro a Valencia pre concerto, si è prestato alle domande dei presenti e al quesito ” Perchè avete scelto la Spagna per il vostro tour?” la risposta ironica e divertente è stata “Perchè abbiamo sempre sognato di fare l’Erasmus in Spagna….”. L’atmosfera è chiara…. Durante l’evento di presentazione del gruppo a Valencia tra una chiacchiera e l’altra, i musicisti hanno suonato e cantanto in acustica alcuni pezzi dell’ultimo album “Primati” che presenteranno nei loro concerti. Il loro amore per Bologna città che artisticamente li accomuna, il loro romanzo “Il movimento è fermo” del 2016, la loro formazione, e la loro filosofia di vita prima e dopo il Festival di Sanremo sono stati tra gli argomenti discussi. . Ma ciò che è veramente emerso da questa piacevole chiacchierata è l’unione del gruppo e l’amore che provano per la musica. Difficile, sostengono mettere sempre d’accordo 5 personalità diverse ma “Una vita in vacanza” sembra averli uniti e la loro carica è stata premiata. Alberto Cazzola, Ludovico Guenzi, Alberto Guidetti, Enrico Roberto e Francesco Draicchio durante il concerto che si è tenuto a Valencia presso il locale ” El Loco Club” hanno dimostrato di essere innovativi come musicisti e al contrario di molta critica di essere ognuno di loro un cantante dal timbro e tonalità differente. Tanti gli italiani presenti così come spagnoli. Ritornare in poco tempo ai tempi dell’università e della “giovinezza” per molti presenti è stato un tuffo nel passato. Enrico, l’anima più romantica, Francesco dal timbro più rock, Ludovico dalle sfumature più pop, Albi dal tono più scuro e Alberto dalle rime più graffianti sono “Lo stato sociale”, divertenti, freschi e semplici.Piacciono o non, sono bravi e mettono allegria ed è questa una delle tante funzioni della musica che non dobbiamo dimenticare.
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AutoreCarlotta Bonadonna Archivi
Giugno 2022
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