Sbarca in italia, alla prima edizione del Season international series festival, l’attrice spagnola Teresa Riott, meglio conosciuta come Nerea, una delle 4 protagoniste della serie di successo “Valeria” presente su Netflix con ben 3 stagioni. L’artista iberica per la prima volta ad un evento italiano, che si è tenuto in Salento, dedicato alle serie e al cinema, ha ricevuto per l’occasione il premio Season per la sezione Focus sulla Spagna. Ma chi è Teresa Riott, la “rubia” dall’aspetto un po’ algido, determinata e sicura che ha dato vita al complesso personaggio di Nerea? Per chi già conosce la serie “Valeria” sa benissimo che Nerea è una donna lesbica, avvocato, in lotta con una realta’ in cui non si sente accettata pienamente. Un personaggio molto attuale che rispecchia il disagio e le problematiche legate alla diversità e all’inclusione. Teresa puoi raccontarci la storia, il percorso e lo sviluppo di Nerea, In che modo ti sei preparata a questa parte tanto lontana dalla tua identità? Quanto devi a questo personaggio? “ Questo personaggio ha cambiato totalmente la mia vita e la mia carriera perchè è stato il mio primo ruolo da protagonista e grazie a Netflix ho avuto molto successo a livello internazionale. Con Nerea sono arrivata in diverse parti del mondo, mi ha fatto conoscere al grande pubblico. La gente ora mi riconosce per strada e le persone mi scrivono da diversi Paesi. Nerea mi ha aperto a livello lavorativo tantissime porte. Grazie a questo ruolo sono cresciuta molto sia come persona che come attrice. Mi è sembrato di fare un master, è stato un grande insegnamento. E’ stato un lungo percorso di apprendimento giornaliero. Tre stagioni, per cui 3 anni in cui io e Nerea siamo maturate insieme. Ci siamo preparate aiutandoci l’una con l’altra. Ho potuto approfondire me stessa tramite lei. E’ stato un viaggio io verso di lei e lei verso di me. All’inizio eravamo molto lontane, ovviamente, lei è una donna lesbica diversa dalla mia identità, poi però ci siamo avvicinate. Io imparo molto dai miei personaggi e viaggio con loro. Ho lavorato tantissimo su questo ruolo e non è stato un amore immediato, ma una volta stabilito un contatto profondo con Nerea non ci siamo più lasciate e ci siamo divertite.” Secondo te perché Valeria ha avuto tanto successo? “Il successo prima di tutto è dovuto al fatto che la serie è tratta da una saga di romanzi rosa di Elisabet Benavent che sono divenuti Best seller. Altri ingredienti importanti sono: le 4 donne protagoniste e le loro storie, sono le tematiche che toccano che hanno colpito il pubblico Dopo Sex in the city, “madre” di Valeria, abbiamo parlato, rispecchiando la realta’ europea spagnola, di argomenti reali, importanti, difficili e a volte scomodi in maniera fresca e leggera. La forza sta proprio nel trattare temi “caldi” e tabù sessuali femminili in forma semplice e spensierata. Inoltre ogni protagonista è diversa dall’altra, rispecchiando così caratteri e personalità differenti e questo ha permesso di piacere a un pubblico variegato”. Quanto è stato difficile per te interpretare il ruolo di una donna lesbica? Ci sono state scene particolarmente imbarazzanti, difficili, in cui hai provato imbarazzo? Come ti sei preparata alle sequenze piu’ “hot”? “Certo all’inizio è stato abbastanza imbarazzante e difficile recitare alcune scene piu’ piccanti e sensuali. Interpreto la parte di una lesbica e la sua sessualità, ben lontane dalla mia identità, per cui ho dovuto cambiare il mio punto di vista. In realtà se proprio devo dire la verità, mi imbarazzano di più le scene “calde” con gli uomini. Si può temere il giudizio, entri in un rapporto piu’ “reale”, più confidenziale; con le donne invece entri nel puro mondo della finzione, attoriale, in cui forse mi sono divertita di piu’. Passato il primo attimo di titubanza poi è andato tutto bene. Mi sono preparata al ruolo pensando a quello che più mi piace dare e ricevere nella mia sessualità da donna”. A cosa stai lavorando oggi? Cosa ci dici della serie “El inmortal” di cui sei anche protagonista? “Ho finito la seconda stagione de” El inmortal”, il mio personaggio è cresciuto moltissimo. Qui ho fatto un salto. Sono lontana dal mondo rosa e femminile di Valeria. E’ un thriller, siamo in un’ atmosfera più scura, cupa, di mistero. Sono una narcotrafficante e si parla di coca. Sono molto presa da questo lavoro. Il nuovo personaggio mi ha dato la possibilità, come quello di Valeria, di fare venire fuori i miei lati più nascosti e soprattutto di mettere in luce le mie capacita’ di rivestire ruoli differenti e lontanissimi da me”. Da lesbica a narcotrafficante Teresa Riott ci ha raccontato i viaggi all’intero dei suoi personaggi, facendo venir fuori un grande amore per il suo lavoro di attrice. Foto ufficiali Season international series tvRaoul Bova Tutto pronto per la 17esima edizione del Nations Award, il Premio Cinematografico delle Nazioni organizzato dal presidente di EvenTao Michel Curatolo che si svolgerà a Taormina dal 7 al 9 luglio. Confermata la presenza di artisti di assoluto prestigio in linea con le edizioni del passato che hanno visto la partecipazione di tanti volti del cinema internazionale come Woody Allen, Gerard Depardieu, Claudia Cardinale, Gina Lollobrigida Jean Sorel, Ezio Greggio, Ferzan Ozpetek e il campione Ronaldinho. Quest’anno sul red carpet sfileranno F.Murray Abraham, premio Oscar e Golden Globe per il ruolo in Amadeus di Miloš Formas. F. Murray Abraham è reduce dalla seconda stagione della pluripremiata serie tv “The White Lotus” girata a Taormina. L’attore statunitense riceverà il Nations Award per la sua brillante carriera che lo ha visto protagonista in celebri film come Tutti gli uomini del presidente, Il nome della Rosa, Scarface o Scoprendo Forrester. Abraham ha lavorato anche con tanti registi italiani, tra cui Lina Wertmüller, Pupi Avati, Giuliano Montaldo e Pasquale Squitieri. Di assoluto rilievo la rappresentanza del cinema italiano. Attesissimi gli attori Raoul Bova e Kasia Smutniak oltre al noto produttore Domenico Procacci fondatore di Fandango. Spazio anche alla fiction internazionale con gli attori Kerem Alisik e Hilal Haltinbilek, protagonisti della serie tv “Terra Amara” nei ruoli rispettivamente Züleyha Altun e Ali Rahmet Fekeli. Madrina dell’evento sarà Gaia Girace, volto noto del cinema e della televisione italiana, che ha iniziato la sua carriera giovanissima interpretando il ruolo di Lila Cerullo nelle prime tre stagioni della fortunata serie tv “L'amica geniale”, è stata fortemente voluta dal presidente del Nations Award Michel Curatolo quale madrina dell’evento. Gaia Girace riceverà il premio Thinkingreen Award Next Generation, come miglior attrice rivelazione per la serie The Good Mothers, disponibile su Disney+ e che ha vinto la sezione "Berlinale Series" alla 73a edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Spazio anche alla musica con l’esibizione della cantante Lidia Schillaci, vincitrice dell’edizione 2020 del programma tv Tale e Quale Show e vocalist di artisti del calibro di Eros Ramazzotti, Elisa e Max Pezzali. Il pubblico verrà inoltre deliziato con le note della Giovane Orchestra Sicula. Momento clou della manifestazione la serata di gala al teatro greco in programma domenica 9 luglio alle 20.30. A condurre anche quest’anno l’attrice Barbara Tabita e il giornalista e direttore di Hot Corn Andrea Morandi. Il Nations Award oltre ad essere una kermesse nata per premiare il cinema italiano ed internazionale, è caratterizzato da un tema sempre più attuale: la salvaguardia e la tutela dell'ambiente. Anche quest'anno infatti darà ampio spazio a tutte le tematiche ambientali con il Thinkingreen, il ciclo di convegni all’Nh Hotel di Taormina in cui si alterneranno e interagiranno esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni, giornalisti e personaggi dello spettacolo. Tutti pronti a lanciare un appello per tutelare con ogni mezzo possibile il nostro pianeta. Nel programma, in via di definizione, spicca la presenza dell’architetto di fama internazionale Daniel Libeskind, progettista pluripremiato che terrà una lectio magistralis. Considerato tra i più importanti esponenti dello stile decostruttivista, Libeskind si è aggiudicato nel 2002 il concorso per la ricostruzione del World Trade Center di New York. Suo il progetto del Centro Direzionale Ponte sullo Stretto di Villa San Giovanni. Ma in primo piano c’è anche la solidarietà. Partner dell’evento è infatti l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e sul palco del teatro greco sarà rappresentata dalle attrici Ester Pantano e Antonella Ferrari. Entrambe saranno testimonial d’eccezione della raccolta fondi per incentivare la ricerca contro questa grave patologia organizzata durante la serata di gala. Il Nations Award gode dell’alto patrocinio del Senato della Repubblica, della Regione Siciliana, e dell’Assemblea Regionale Siciliana e del patrocinio di Città Metropolitana di Messina (Tourism Bureau), Comune di Taormina, Università degli studi di Messina e degli Ordini professionali Architetti, Ingegneri e Medici di Messina. Murray AbrahamGaia Girace
|
c_2023_05_11_hc_weekly_cannes_04.pdf | |
File Size: | 79611 kb |
File Type: |
1/13/2023
Carlotta Bonadonna
Aprile 2024
Gennaio 2024
Novembre 2023
Ottobre 2023
Giugno 2023
Maggio 2023
Aprile 2023
Marzo 2023
Gennaio 2023
Settembre 2022
Luglio 2021
Maggio 2021
Marzo 2021
Maggio 2020
Gennaio 2020
Luglio 2019
Giugno 2019
Aprile 2019
Marzo 2019
Febbraio 2019
Gennaio 2019
Dicembre 2018
Novembre 2018
Ottobre 2018
Settembre 2018
Agosto 2018
Luglio 2018
Giugno 2018
Maggio 2018