NATA LIBERA
  • Home
    • Informazioni
    • Contatti
  • Cinema
    • Recensioni
    • Festival
  • Teatro
  • Musica
  • Arte
  • Attualità/Cultura
  • Rubriche
    • Poesie e Riflessioni
    • speciale eventi Sicilia
  • Nuovi artisti e personalità
  • speciale "Le Belle Addormentate"
  • media relation-ufficio stampa

Cinema

Il Nastro dell’Anno 2020 al film di Giorgio Diritti: VOLEVO NASCONDERMI. Elio Germano trionfa con il suo Ligabue

5/20/2020

Commenti

 
Foto
Va al film di Giorgio Diritti Volevo nascondermi il “Nastro dell’Anno”
2020, riconoscimento che il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici assegna scegliendo tradizionalmente un’opera che merita una particolare sottolineatura di eccellenza, oltre il verdetto che annualmente premia i migliori dell’anno attraverso il voto di tutti gli iscritti Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani che assegna i Nastri dal 1946.

Il Nastro dell’Anno, un riconoscimento di eccellenza che va oltre le candidature, va a Palomar e Rai Cinema per la produzione, a Giorgio Diritti per la regia e ovviamente alla
performance eccezionale di Elio Germano, che riceveranno i premi, come ogni anno, alla fine di Giugno, anche in quest’edizione particolare che si svolgerà a Roma. In quest’ occasione riceverà un riconoscimento speciale anche la squadra che - dalla scrittura alle collaborazioni tecniche, fino al make up e all’hair styling - ha lavorato nel segno della qualità, per un grande risultato.

Volevo nascondermi, presentato con successo in concorso a Berlino -dove per la sua straordinaria interpretazione Elio Germano ha conquistato l’Orso d’Argento come miglior attore protagonista- riceve il Nastro dell’anno perché, come si legge nella motivazione, è “Un film che, con lo stile essenziale della semplicità, mette a fuoco la sofferenza e il talento personalissimo di un uomo che, attraverso l’esplosione della sua creatività irrefrenabile, riesce a riempire il vuoto della solitudine e superare il disagio dell’emarginazione e della malattia mentale. Ma, oltre il racconto di un personaggio così straordinariamente ‘diverso’, una riflessione sulle contraddizioni profonde di un mondo che - per dirla proprio con il suo straordinario protagonista - marcia a forte velocità in ogni direzione dimenticando ‘tutti gli storti, tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati, tutti i fuori casta’, i Ligabue che sono in mezzo a tanta civiltà.”

“Si tratta di un premio tradizionalmente assegnato al complesso di un’opera per il suo valore speciale” spiega per il Direttivo Nazionale Laura Delli Colli che anticipa un’edizione inevitabilmente romana, quest’anno senza l’appuntamento finale al Teatro Antico di Taormina, per la quale, comunque, il Sngci, renderà note le candidature 2020 alla fine di Maggio: candidabili tutti i titoli usciti, anche sulle piattaforme, dal 1° Giugno 2019 al 31 Maggio 2020. E alla fine di Giugno i premi saranno, comunque, consegnati ai vincitori pur nella formula consentita dalle normative di sicurezza previste.
“Nastri con mascherina e guanti, sanificazioni, e distanziamento sociale, ma comunque ‘live’
- spiega la Presidente - in un omaggio, mai come quest’anno, soprattutto all’insegna della solidarietà con tutto il cinema, dalla regia ai protagonisti, ma anche a tutti i lavoratori ‘invisibili’, dietro le quinte. Un mondo di talenti, di tecnici e di grande artigianato al quale, oltre l’incoraggiamento e il riconoscimento dei premi, auguriamo soprattutto di poter tornareal lavoro.”

I NASTRI d’ARGENTO

Premio di interesse culturale nazionale, i NASTRI d’ARGENTO quest’anno alla 74.ma edizione, sono realizzati dal SNGCI Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani – con il sostegno del MiBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo - Direzione Generale per il Cinema.

Main sponsor BNL - GRUPPO BNP PARIBAS.
Commenti

Solidarietà e cuore nei corsi di scrittura di Francesco Trento: "Come scrivere una grande storia" Oltre la scrittura tanto impegno sociale

5/19/2020

Commenti

 
Foto

In questo stranissimo periodo di Covid19, sono successe tante cose: vite cambiate, orari sballati, lavoro dimezzato, per molti perdita totale di un guadagno, smart working ma soprattutto la nostra quotidianità , la nostra normalità è diventata virtuale. Nel bene o nel male abbiamo vissuto fino ad oggi, in periodo di lockdown, una vita digitalizzata. Feste, incontri, aperitivi, riunioni, scuola, corsi, amore... la qualsiasi cosa online!!!
Credo però che non tutto il tempo passato in rete a pescare di qua e di là sia stato inutile o mal speso, anzi abbiamo imparato forse ad apprezzare di più le piccole cose. La mancanza del contatto fisico, dei rapporti veri ci ha spinto a concentrarci di più  su quello che avevamo perso di vita. La vita frenetica di sempre, improvvisamente cambiata, ha dato a molti la possibilità di dedicarsi o riscoprire le proprie passioni e passatempi preferiti. 
Navigando da un post all'altro, saltellando da un social all'altro, bombardati da inserzioni pubblicitarie di corsi di ogni tipo e offerte di lavoro a distanza, sono stata catturata da un annuncio: "Come scrivere una grande storia, Corsi di sceneggiatura e scrittura creativa di Francesco Trento" e soprattutto da "Lezioni gratuite per tutta la quarantena".
Ovviamente, ognuno segue le proprie passioni e quindi ho deciso di tuffarmi in questo post...
Francesco Trento è uno scrittore, autore, sceneggiatore e regista cinematografico. Impegnato in ambito editoriale  a 360°. Ma non è solo questo, non è solo un professionista che svolge corsi, in questo momento online, è il creatore di una community, di un gruppo di persone amanti della scrittura e del cinema.
Entrare nel suo mondo, iniziare un corso con lui è immergersi in una macchina, che mi piace definire "paradisiaca e non infernare" della scrittura e dell'editing.
I corsi sono ormai seguiti da più di 300 persone "online". Quello che davvero colpisce è la ricchezza delle attività: incontri speciali, ospiti d'eccezione, contest di pitch ma       soprattutto tanta solidarietà

Francesco sta dimostrando tanto generosità e grande umanità dando la possibilità di frequentare dei corsi gratuiti durante questo periodo di lockdown, ma non solo  anche pacchetti speciali,  che cercano di andare incontro un po' alle varie esigenze e difficoltà del momento. Tanta comprensione e cuore ma ripeto solidarietà e sostegno nei confronti di associazioni di volontariato sociale, che svolgono attività di raccolta  fondi e aiuto  per i più bisognosi.
Non avevo mai visto in un contesto del genere tanto animo e forza  da parte di tutti il partecipanti. 
Non si tratta solo di un corso di scrittura, di tante parole e chiacchiere ma di veri fatti e concreti.

Le attenzioni di Francesco in questo momento sono rivolte a queste associazioni, che vi voglio segnalare:

Casetta Rossa https://www.facebook.com/casettarossa.spa/,
Nonna Roma  https://www.facebook.com/associazionenonnaroma/
Nessuno deve restare indietro https://www.facebook.com/donate/535213247368172/10220529072124289/

Potete donare anche tramite iban qui:
A Buon Diritto Onlus Banco di Sardegna Iban: IT55E0101503200000070333347
Causale: "nessuno deve restare indietro - da Come si scrive una grande storia".


Poi Emergency e  Onda Rosa Nuoro (www.ondarosanuoro.it/sostienici).

Se vi fa, una volta entrati nelle pagine e le righe dei corsi di Francesco Trento ed inizitai i suoi corsi, fate una donazione a qualche associazione di vostro gradimento, magari mettendo sulla causale "donazione da Come si scrive una grande storia".


pagina fb  https://www.facebook.com/scriveregrandistorie/
​
Una volta che farete parte della community di Francesco sarà difficile uscirne, tante  possibilità di condivioni di esperienze, consigli e  competenze. Ma soprattutto di solidarietà.

Grazie Francesco!

Foto
Commenti

Federico Fellini, oggi sarebbero stati 100. Cosa ci ha insegnato sull'arte dell'immaginazione. Chi osa è libero. "L'unico vero realista è il visionario"

1/20/2020

Commenti

 
Foto
 100 anni, oggi Federico Fellini avrebbe raggiunto un secolo di vita. Uno dei più grandi maestri del cinema internazionale. Un autore ancora oggi difficile da decifrare e capire fino in fondo. E' stato un esempio di coraggio, ambizione, avanguardismo; uno dei pochi, ai tempi, che ha saputo scavalcare la semplice realtà tangibile e raggiungere piani più sottili del vivere. Ha rappresentato in maniera provocatoria, irriverente, sarcastica e a grottesca aspetti, pensieri, personaggi e mode del suo mondo. Il mago dell'illusione, surrealista per eccellenza, capace di mettere in moto una macchina infernale di paesaggi onirici. Con Fellini il sogno e la realtà si mescolano in un valzer e girotondi di figure "rare" e sopra le righe; gli ultimi, i particolari e il popolo dimenticato, diventano molte volte i suoi protagonisti. Ritroviamo in molti suoi film riferimenti alla sua vita, alle sue donne, alle sue città e al suo grande mondo immaginario, fatto di idee spesso in contrasto con la politica, religione ed opinione pubblica del tempo. Criticato e censurato per la sua arte provocatoria e ambiziosa, è ancora oggi considerato e ricordato per i suoi affreschi cinematografici. Tra tutti il controversio "La dolce vita", inizialmente sotto censura e ostecolato per aver messo in luce vizi e ostentazioni di una società superficiale e immersa in un falso perbenismo. Oggi questo film è simbolo della sua grandezza, rendendolo celebre in tutto il mondo.

Tra i film indimenticabili scelgo personalmente: "Amarcord" "Otto e mezzo", "Giulietta degli spiriti" e "La nave va" , titoli che racchiudono la sua infanzia, le sue donne, il suo grande amore ed i suoi viaggi immaginari.

Come tutti i sommi geni era un uomo affascinante, irragiungibile circondato da belle donne e storie di amanti ma Giulietta Masina è stato il vero e unico amore della sua vita. Si tratta di quelle storie in cui i sentimenti e ciò che lega due persone vanno oltre la fisicità e peccati carnali. 

Grazie a Fellini abbiamo imparato a volare, ad usare l'immaginazione, a sognare, a essere folli e liberarci dalle paure che ci tengono ancorati alla terra; non osare, rimanere imbrigliati nella nostra zona confort non ci rende più liberi ma schiavi dei nostri incubi. E' veramente libero chi sfida i sogni ed i propri limiti. "Nulla si sa, tutto si immagina" cit. Federico Fellini.

Il maestro in una sua celebre frase ci insegna ad andare oltre la realtà imposta, vissuta per raggiungere invece  quella percepita :"L’unico vero realista è il visionario". 

Foto
Commenti

Intervista a Maria Fernanda Candido, interprete femminile del film "Il Traditore" di Marco Bellocchio. Riceve Nations Awards, Premio Cinematografico delle Nazioni, per la sua interpretazione

7/23/2019

Commenti

 
Foto
Maria Fernanda Candido è la protagonista femminile del film "Il Traditore" del grande maestro Marco Bellocchio, vincitore a Cannes,  7 Nastri d'Argento e riconoscimenti di prestigio.   L'attrice ha interpretato il ruolo  della moglie di Buscetta, un personaggio importante e di grande responsabilità. Il ritratto d’autore di Tommaso Buscetta, la storia del criminale di Cosa Nostra, primo pentito di mafia, che consentì ai giudici Falcone e Borsellino di comprendere l'organizzazione della Cupola e di portarne i capi in tribunale, ha riscosso enorme successo, grazie sicuramente alla regia di un grande Direttore e alla bravura dei suoi attori. Interpretato da Pierfrancesco Favino con Luigi Lo Cascio e Fabrizio Ferracane. La Candido è sicuramente un'attrice dalla bellezza raffinata ed elegante, uno sguardo penetrante e profondo, una donna che ha saputo indossare i panni di un personaggio rilevante e che in molte professioniste avrebbero voluto interpretare" - Brasiliana, con un'ottima padronanza della lingua italiana, simpatica e amante dell'Italia e della Sicilia, dove sono state girate parti delle scene del film, ci ha concesso una breve intervista sulla sua esperienza e collaborazione con il Grande Maestro Bellocchio e sul ruolo da lei interpretato. L'attrice è stata ben accolta a Taormina in occasione del Premio Cinematografico delle Nazioni, riconoscimento ideato da Gian Luigi Rondi, con la Direzione artistica di Stefania Rocca. Durante l'evento  ha ricevuto il Nations Awards sul palcoscenico del Teatro Antico della bellissima città siciliana.

Maria Fernanda Candido al Teatro Antico riceve il Nations Awards.

Foto
Foto

Durante conferenza stampa con Christopher Lambert, Ron Moss e Ellen Hiddind 
Stefania Rocca e Michel Curatolo organizzatori dell'evento.

Foto
Commenti

La bellezza algida della diva Hollywoodiana "riscalda" il Film Fest di Taormina. L'amore per l'Italia e per il cinema italiano.

7/2/2019

Commenti

 
Foto
Da pochi giorni si è aperto il Taormina Film Fest 2019. Un 'edizione che propone un programma di Masterclass molto interessante e con nomi d'eccezione del cinema italiano ed internazionale. Dopo Pierfrancesco Favino, ieri la diva Hollywoodiana Nicole Kidman ha  regalato al pubblico una masterclass, condotta dalla Direttrice artistica Silvia Bizio, in cui più volte ha ribadito il suo amore per l'italia, per la sua cultura e bellezze artistiche "Avrei voluto sposare un italiano ma non ci sono riuscita,,, amo l'italia e ci vengo spesso, mia figlia è stata battezzata in Toscana".  Così forte è  la devozione per  il cinema di Fellini, che considera uno dei migliori registi del nostro paese. Un direttore che sebbene non capisse fino in fondo lo amava più a livello viscerale che intellettuale.
Un'attrice che ha mostrato durante questo incontro, il seguente red carpet e  premiazione al Teatro Greco di Taormina una grande eleganza, raffinatezza e classe. Tutte queste caratteristiche che le appartengono, insieme alla sua bellezza algida la rendono una delle dive più ammirate  a livello internazionale.
Una "freddezza" la sua, che in realtà ha " riscaldato i cuori di tutti i presenti e curiosi intervenuti per vederla.
Tanti ruoli interpretati di vario genere e difficoltà, si è più volte parlato di Eyes Wide Shut per la sua interpretazione sensuale, provocante e perturbante ma soprattutto per essere stata diretta dal grande maestro Kubrick. Un direttore che la Kidman ha sempre ammirato e con cui ha lavorato con grande soddisfazioni. "Dopo 20 anni, mi chiedono ancora di Kubrick"....
Felice dell'accoglienza  ricevuta in Sicilia a volte è sembrata imbarazzata e intimidita dal calore e vivacità con cui il pubblico, stampa e fotografi l'hanno accolta.
Ha parlato della sua voglia di dare sempre più spazio come produttrice cinematografico a registi donne,  di valorizzare le capacità al femminile e di voler continuare promuovere  la cinematografia donna.
Come attrice afferma quanto sia importante, forte e quasi ombelicale il rapporto che stringe con i suoi registi e quanto faccia fatica a distaccarsi da loro dopo aver terminato di girare.
Chiude il suo intervento soffermandosi sull'amore per la vita, per la famiglia, per i figli e per  il suo Oceano. Le è stato chiesto "Che progetti hai per il futuro?"- " Dedicarmi alla vita semplice, non voglio fare film, nè pensare a lavorare, cerco solo la famiglia, voglio essere amata e godermi il mio Oceano".

Foto
Foto
Foto
Foto
Commenti

I Nastri d'Argento 2019.  Il pluripremiato Bellocchio, riconferma di Paola Cortellesi con la commedia. I fotografi e giornalisti omaggiano la scomparsa di Pietro Coccia.

7/1/2019

Commenti

 
Foto
I Nastri d'argento a Taormina. Ancora una volta il palcoscenico dello splendido Teatro Antico ha incorniciato l'assegnazione dei Nastri d'Argento.

Il film che si è aggiudicato ben 7 statuette è il pluripremiato, in diversi Festival, "Il Traditore"  di Marco Bellocchio. Il
 ritratto d’autore di Tommaso Buscetta vince come miglior film, regia, sceneggiatura, montaggio, colonna sonora, premio da protagonista a Pierfrancesco Favino che hai interpretato magistralmente il ruolo di Buscetta, e premiati anche i non protagonisti, Luigi Lo Cascio e Fabrizio Ferracane. Il film che sicuramente si conferma come tra i fortunati e di successo dell'anno.

Grandi protagoniste le donne: Anna Foglietta, Un giorno all’ improvviso, Marina Confalone, migliore attrice ‘non protagonista’ per Il vizio della speranza, e Paola Cortellesi per il nastro alla commedia.
Ancora una volta a quest'ultima  viene riconosciuta questa categoria di statuettta, grazie al film "Cosa ci dice il cervello" di Riccardo Milano, ricevuto l'anno scorso con  "Un gatto in tangenziale".I film della coppia Milani-Cortellesi si riconfermano campioni per la critica e per il pubblico.

Paola Cortellesi premiata da Carlo Vanzina

Foto
Foto
​Doppio riconoscimento a Stefano Fresi, uno degli attori che nel 2018-2019 ha portato a casa una serie di ottimi ruoli, vince il Nastro per la commedia e Premio Nino Manfredi,(C’è tempo, L’uomo che comprò la luna, Ma cosa ci dice il cervello). Serena Rossi  riceve il premio per la indimenticabile interpretazione di Io sono Mia e Noemi (Domani è un altro giorno).


Tra i produttori vince Groenlandia per Il primo Re e Il campione, per l’opera prima premiati ad ex aequo Leonardo D’Agostini per Il campione e Valerio Mastandrea per Ride.

La vera  sorpresa arriva dalla commedia "
Bangla il film che sigla per Domenico Procacci i primi trent’anni di cinema Fandango.
La cerimonia è stata condotta condotta da 
Anna Ferzetti che andrà in onda su Rai l’8 luglio. 
Già assegnati a Roma i ‘Biraghi’ per gli esordienti: Chiara Martegiani per Ride, Pietro Castellitto per La profezia dell’Armadillo e Giampiero de Concilio per Un giorno all’improvviso mentre Benedetta Porcaroli lo riceve per Tutte le mie notti a Taormina, tra le più giovani rivelazioni dell’anno.

Il ‘Premio Graziella Bonacchi’- l’agente scomparsa che ha seguito con passione tanti giovani attori italiani – ha segnalato la giovane protagonista di Ricordi? Linda Caridi. Premio Nastri SIAE per la giovane sceneggiatura a Giulia Steigerwalt (Croce e delizia, Il campione).

Un grande momento di commozione ed emozione sono stati i minuti dedicati al noto fotografo "cinematografico" Pietro Coccia scomparso da poco.
Giornalisti e fotografi sul palco con macchina fotografica rivolta verso il cielo per celebrare e omaggiare il collega deceduto. A Coccia il Filmfest di Taormina ha deciso di dedicare una tribunetta che sarà allestita al Teatro greco per i fotografi partecipanti.
Foto

Lo cascio e Ferracane per il Traditore

Commenti

Addio al grande Franco Zeffirelli.

6/15/2019

Commenti

 
Foto
E' morto Franco Zeffirelli. Il regista, sceneggiatore, uomo di cinema e teatro apprezzato a livello internazionale aveva 96 anni. "Non avrei mai voluto che arrivasse questo giorno". Uno dei più grandi uomini della cultura mondiale si è spento dopo una lunga malattia. Tutti lo ricordano per il Romeo e Giulietta più rappresentativo ed emblematico della storia del cinema. Ma tanti i titoli dei suoi capolavori cinematografici e teatrali. L'opera la sua grande passione e regista di grandi messe in scene.
Il teatro di Skakespeare è stato la sua più grande ispirazione per adattamenti cinematografici unici ed indimenticabili: "La bisbetica domata", "Romeo e Giulietta" e "Amleto" sono solo alcuni titoli.
Tra i film icona del grande maestro vogliamo ricordare "Storia di una capinera", "Fratello sole e sorella Luna" e "Gesù di Nazareth". Importanti le collaborazioni con Visconti sia nel cinema che a teatro. Uno dei pochi ad avere avuto 14 nomination agli Oscar.
Film dalla cura ineccepibili in tutti gli aspetti, costumi, scenografie e fotografia. Dire maestro è poco. Un rappresentante assoluto della cultura italiana che oggi molti ricorderanno e piangeranno. Addio ad uno degli ultimi primi.
Foto

Romeo e Giulietta

Commenti

25 anni fa moriva Massimo Trosi, l'attore dalla battuta sarcastica e genuina che nessuno ha saputo raggiungere. Le emozioni di Troisi impresse nel cinema italiano.

6/4/2019

Commenti

 
Foto
Il 4 giugno 1994, 25 anni fa, ci lasciava Massimo Troisi, inimitabile genio della comicità sana, genuina, naturale e agrodolce del panorama italiano. Napoletano, amante della sua terra ma contro ogni luogo comune riguardante Napoli, ha lasciato un buco incolmabile nel mondo del teatro e del cinema non solo italiano. Uno sguardo malinconico, mimica e voce vibrante, quasi tremula e balbettante e un atteggiamento umile , da colui che non sa quanto bravo e amato sia sono gli elementi che lo hanno reso famoso e indimenticabile in ambito artistico. Le emozioni che ci ha regalato sono indimenticabili, i suoi occhi malinconici e profondi ed i suoi quasi sussurri rimangono per molti unici.
Dalla battuta che spiazzava, perchè ingenua e sarcastica contemporaneamente, lo vogliamo ricordare come l'attore che in maniera dissacrante e spontanea prendeva in giro Napoli e la realtà  del popolo italiano. Tra  i suoi film più noti da regista, "Ricomincio da tre", "Scusate il ritardo", "Pensavo fosse amore... invece era un calesse", il premio Oscar per la migliore colonna sonora "Il Postino" e lo straordinario "Non ci resta che piangere", con Roberto Benigni.

Massimo, muore a 41 anni per un attacco al cuore durante le riprese del Postino, film che per sempre lo rappresenterà nel mondo tra i più grandi attori del cinema italiano.
Foto
Commenti

Oscar alla carriera per la  grande Lina Wertmuller. Quei riconoscimenti che prima o poi devono arrivare.

6/4/2019

Commenti

 
Foto
La regista e sceneggiatrice Lina Wertmuller  riceverà un Oscar alla carriera. L'Academy of Motion Picture Arts & Sciences ha infatti scelto la direttrice italiana come futura destinataria di questo riconoscimento, insieme a Geena Davis, David Linch e Wes Studi.

​"Sono molto grata per la decisione di assegnarmi questo premio - dice la regista alla stampa -. Un premio che non mi aspettavo affatto e che per questo è tanto più gradito, mi fa tanto più piacere. Certo gli americani, grazie a Dio, mi hanno sempre voluto bene".

Il premio assegnato alla Wertmuller è l'Honorary Award, un 'Premio d'onore' alla carriera "Per onorare la straordinaria distinzione nelle realizzazioni di una vita, i contributi eccezionali allo stato dell'arte e delle scienze del cinema, o per un servizio eccezionale reso all'Accademia". E' questo che annuncia l'Accademy.

Nel 1976,  la Wertmuller è stata la prima donna a ricevere una nomination all'Oscar per la regia, accompagnata da quella per la sceneggiatura originale per 'Seven Beauties' ('Pasqualino Settebellezze')". Il film che concorreva all'Oscar anche come miglior film straniero.


Foto
Commenti

Un Festival interamente dedicato a Keanu Reeves.  L'attore canadese omaggiato con il KeanuCon Film Festival.

4/26/2019

Commenti

 
Foto

Un attore forse per la sua indole e carattere riservato e sensibile che lo hanno sempre contraddistinto tra i divi più "diversi e speciali", che di divismo hanno poco ma di vero  molto, è stato più volte considerato maggiormente per la sua vita travagliata e per le sue opere di beneficenza che per il talento cinematografico. Ecco però finalmente un evento che lo vuole celebrare, facendogli onore con una serie di film che lo hanno reso famoso.

Per tutti gli appassionati di Keanu Reeves finalmente un festival interamente dedicato a lui il "KeanuCon Film Festival. Il 27 e il 28 aprile l'evento si terrà a Glasgow, in Scozia presso il Centre for Contemporary Art. Un festival curioso ma che molti apprezzeranno.
Un attore cinematografico straordinario tra i più amati a livello internazionale. Noto non solo per la sua bravura, ma anche per la sua grande umanità e attenzione al sociale forse scaturite da una vita alquanto complicata e piena di sofferenze familiari.

Un uomo, un attore canadese dalle svariate origini, difficile ricostruire tutte le sue influenze, un volto dai tratti asiatici che ha fatto breccia nei cuori di tanti suoi fans con interpretazioni indimenticabili: "Point Break", "Il profumo del mostro selvatico", "Il piccolo Budda, "L'avvocato del diavolo", "La casa sul lago del tempo, "Matrix" , "John Wick" "Constantine" sono soltanto alcuni titoli di film che lo hanno reso celebre.

L’evento è stato creato e organizzato da Matchbox Cineclub. Il Festival vuole essere un omaggio alla carriera e al talento dell’attore, verranno proiettati alcuni dei suoi film più famosi, da One Step Away del 1985, fino a John Wick. Tanti e diversi i ruoli interpretati, così come i generi cinematografici con cui si è confrontato. Sulla presenza o meno dell'attore all'evento non si hanno notizie.

  • One Step Away (Robert Fortier, 1985)
  • Permanent Record (Marisa Silver, 1988)
  • My Own Private Idaho (Gus Van Sant, 1991)
  • Speed (Jan de Bont, 1994)
  • The Matrix (Lana Wachowski, Lilly Wachowski, 1999)
  • John Wick (Chad Stahelski, David Leitch, 2014)
  • Man of Tai Chi (Keanu Reeves, 2013)
  • Constantine (Francis Lawrence, 2005)
  • Challenge Death with Dice Roll Cafe*
  • Bill & Ted’s Excellent Adventure (Stephen Herek, 1989)
  • Bill & Ted’s Bogus Journey (Peter Hewitt, 1991)
  • Wyld Stallyns Live*
  • Destination Wedding (Victor Levin, 2019)

Il 16 maggio uscirà nelle sale l'ultimo film di Reeves " John Wick 3: Parabellum" diretto da Chad Stahelski. Come molti sanno per l'impegno preso per questa produzione, mesi fa l'attore ha dovuto rinunciare ad un ruolo da supereroe nel film della Marvel "Captain Marvel".
Ciò non esclude  che nel futuro possa entrare a far parte della famiglia MCU

Programma

Foto
Foto
Commenti
<<Precedente

    Autore

    Carlotta Bonadonna

    Archivi

    Maggio 2020
    Gennaio 2020
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018

    Categorie:
    cinema

    Tutto

    Feed RSS

Contact
​www.nataliberaweb@gmail.com

Copyright © 2015
  • Home
    • Informazioni
    • Contatti
  • Cinema
    • Recensioni
    • Festival
  • Teatro
  • Musica
  • Arte
  • Attualità/Cultura
  • Rubriche
    • Poesie e Riflessioni
    • speciale eventi Sicilia
  • Nuovi artisti e personalità
  • speciale "Le Belle Addormentate"
  • media relation-ufficio stampa